Graphics
Relazione e Bilancio di esercizio
di Enel SpA al 31 dicembre 2022
OPEN
POWER
FOR A
BRIGHTER
FUTURE.
WE EMPOWER
SUSTAINABLE
PROGRESS.

Graphics
Viviamo in un mondo sempre più interconnesso dove le aziende
che continueranno a prosperare nel lungo periodo
saranno quelle in grado di agire collettivamente,
creando e condividendo valore con tutti gli stakeholder.
È ciò che il progetto grafico
del Corporate Reporting del Gruppo Enel
esprime mediante l’elaborazione
di forme collegate e in equilibrio.
Elementi ispirati alla natura,
il cui movimento racconta armonia,
crescita ed evoluzione.

Graphics
OPEN
POWER
FOR A
BRIGHTER
FUTURE.
WE EMPOWER
SUSTAINABLE
PROGRESS.
Relazione e Bilancio di esercizio
di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
PURPOSE
VISIONE
Open Power per risolvere
alcune tra le più grandi
sfide del nostro mondo.
Enel is Open Power
POSIZIONAMENTO
Open Power
4 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
VISIONE
Open Power per risolvere
alcune tra le più grandi
sfide del nostro mondo.
COMPORTAMENTI
Prende decisioni nell’attività quotidiana e se ne assume
le responsabilità.
Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e
aperto al contributo degli altri.
Mantiene gli impegni presi, portando avanti le attività
con determinazione e passione.
Modifica velocemente le sue priorità se cambia il contesto.
Porta i risultati puntando all’eccellenza.
Adotta e promuove comportamenti sicuri e agisce
proattivamente per migliorare le condizioni di salute,
sicurezza e benessere.
Si impegna per l’integrazione di tutti, riconoscendo e
valorizzando le differenze individuali (cultura, genere, età,
disabilità, personalità ecc.).
Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione
dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità.
Propone nuove soluzioni e non si arrende di fronte a
ostacoli o insuccessi.
Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne
migliorano il contributo.
VALORI
Fiducia
Proattività
Responsabilità
Innovazione
MISSIONE
Apriamo l’accesso all’energia a più
persone.
Apriamo il mondo dell’energia alle
nuove tecnologie.
Ci apriamo a nuovi usi dell’energia.
Ci apriamo a nuovi modi di gestire
l’energia per la gente.
Ci apriamo a nuove partnership.
5

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Lettera
agli azionisti
e agli altri
stakeholder
Cari azionisti, cari stakeholder,
nel corso del 2022 il Gruppo Enel ha
perseguito con determinazione la sua
strategia di crescita lungo la direttrice
di una elettrificazione sempre più
decarbonizzata per garantire ai clienti finali
prezzi competitivi, sostenibilità e sicurezza
energetica.
Enel si conferma il più grande operatore
privato nel settore delle energie rinnovabili
al mondo avendo raggiunto, con gli impianti
costruiti quest’anno, circa 59 GW di capacità
gestita; nonché la più grande società privata
di distribuzione di energia elettrica a livello
globale, con circa 73 milioni di utenti finali
allacciati alle reti sempre più digitali, con
circa il 63% di utenti dotati di contatore
intelligente (smart meter). Inoltre, il Gruppo
gestisce la più estesa base clienti tra le
società private, con circa 67 milioni di clienti.
Il modello di business, interamente basato
sulle piattaforme digitali, consente al Gruppo
di cogliere in maniera ottimale le opportunità
derivanti dalla transizione energetica in atto
a livello globale.
La performance economico-finanziaria del
2022 ha dimostrato la resilienza del Gruppo
anche a contesti fortemente volatili e avversi
come quello che ha caratterizzato l’anno
appena concluso.
La leadership del Gruppo in termini di
sostenibilità è stata ancora una volta
riconosciuta a livello mondiale anche dalla
costante presenza in diverse importanti
classifiche e indici di sostenibilità.
73 milioni
Utenti finali
59 GW
Capacità
rinnovabile gestita
6 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Il contesto macroeconomico
Dopo una netta ripresa post-crisi pandemica, il contesto
macroeconomico mondiale nel 2022 ha testimoniato un
generalizzato rallentamento dell’economia reale con una
crescita del PIL mondiale di circa il 3% su base annuale.
Le economie mondiali sono state impattate da repentine
e crescenti pressioni inflattive che hanno forzato molte
banche centrali a inasprire in poco tempo le proprie
politiche monetarie con conseguenti effetti sui mercati
finanziari. Il conflitto militare tra Russia e Ucraina, e la
derivante incertezza su scala globale, ha inoltre aggravato
il mercato energetico, delle materie prime e dei beni
alimentari, con ripercussioni dirette sui prezzi dei beni
finali di consumo.
Negli Stati Uniti, l’economia reale è stata fortemente
condizionata dalle crescenti pressioni inflattive che hanno
portato la Federal Reserve a implementare rapidi rialzi del
proprio tasso di interesse di riferimento. In Eurozona, il
primo semestre ha testimoniato una ripresa economica
al di sopra delle aspettative, mentre nella seconda parte
dell’anno 2022, con l’insorgere dell’elevata incertezza
derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina e
l’aumento repentino dei prezzi energetici, le economie
europee hanno registrato un significativo rallentamento.
Anche la Banca Centrale Europea ha deciso di adeguare
rapidamente la propria politica monetaria attraverso un
rialzo persistente dei propri tassi di riferimento.
In America Latina, il contesto macroeconomico è stato
contraddistinto da due differenti fasi. Il primo semestre
ha registrato una significativa ripresa post-pandemica,
mentre nel secondo le economie dell’America Latina
hanno assistito a un rapido ed elevato aumento dei
prezzi internazionali delle materie prime scaturito
principalmente dal conflitto militare tra Russia e Ucraina.
Le banche centrali nazionali hanno risposto attraverso
l’inasprimento delle proprie politiche monetarie che
hanno, di conseguenza, raffreddato la ripresa economica.
Sul fronte energetico, nel 2022 il mercato del gas
europeo ha registrato unelevata volatilità. Il forte rialzo
dei prezzi, che ha visto l’indice TTF (Title Transfer Facility)
superare i 300 €/MWh durante il mese di agosto, è stato
determinato dall’incertezza di approvvigionamento dei
flussi provenienti dalla Russia, in continua diminuzione
durante l’anno appena trascorso. Il raggiungimento di alte
percentuali di stoccaggi conseguiti prima della stagione
invernale, congiuntamente a temperature al di sopra
delle medie stagionali nei mesi di novembre e dicembre,
ha successivamente determinato una forte riduzione dei
prezzi del gas europeo negli ultimi mesi del 2022.
Il rialzo del prezzo del gas e diversi rallentamenti lungo
la catena di approvvigionamento hanno determinato a
loro volta l’incremento dei prezzi del carbone, che nel
2022 hanno raggiunto una media di 290 $/t. In aumento
anche le quotazioni della CO
2
all’interno dell’ETS (Emission
Trading System), cresciute di oltre il 50% rispetto all’anno
Francesco Starace
Amministratore Delegato
e Direttore Generale
Michele Crisostomo
Presidente
7Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder

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precedente, nonostante il rallentamento dell’attività
economica nel quarto trimestre.
Le dinamiche rialziste sui mercati delle commodity hanno
determinato un forte aumento dei prezzi dell’energia
elettrica in tutta Europa che, nel caso di Italia e Spagna, ha
superato rispettivamente il 140% e il 50% rispetto al 2021.
Come accaduto nel 2021, anche il 2022 per il comparto
dei metalli industriali è stato un anno caratterizzato da una
forte volatilità, sebbene con dinamiche differenti. La prima
metà dell’anno è stata caratterizzata da picchi improvvisi
e da forti rialzi dei prezzi, principalmente per alluminio e
nichel. Nella seconda metà dell’anno, invece, a dominare
è stato il timore per le prospettive di crescita nel breve
periodo, con uno storno parziale dei prezzi di riferimento
rispetto al picco registrato nel primo semestre.
I risultati economici
Nel 2022 il Gruppo Enel ha proseguito il proprio percorso
di crescita nonostante le turbolenze dovute alla volatilità
nei prezzi delle commodity e delle materie prime.
In particolare, l’esercizio 2022 si è chiuso con un EBITDA
ordinario pari a 19,7 miliardi di euro, con un incremento
del 3% rispetto al 2021. Lutile netto ordinario si è attestato
sui 5,4 miliardi di euro, in riduzione di circa il 4% rispetto
all’anno precedente. Il dividendo per il 2022 ammonta
a 40 centesimi di euro per azione, in aumento del 5%
rispetto al 2021. In termini di generazione di cassa, nel
2022 l’FFO è stato di circa 9,1 miliardi di euro. Il debito
netto è pari a 60,1 miliardi di euro, in diminuzione di 9,6
miliardi di euro rispetto al 30 settembre 2022.
Principali avvenimenti
Come nei precedenti anni, anche nel 2022 Enel ha
raggiunto un nuovo record in termini di capacità di
generazione da fonti rinnovabili, realizzando a livello
globale 5.223 MW di nuova capacità rinnovabile, inclusiva
di 387 MW di stoccaggio con batterie
Con gli impianti costruiti nel 2022, la capacità installata
rinnovabile e batterie ha raggiunto circa 59 GW
producendo nell’anno circa 124 TWh totali da fonti
rinnovabili, di cui: circa 66 TWh da eolico e solare, circa 52
TWh da idroelettrico e circa 6 TWh da geotermico.
Nello stesso anno, anche la pipeline di progetti in sviluppo
ha stabilito un record con 462 GW, inclusivi di impianti
rinnovabili, batterie e capacità già in esecuzione, in
aumento di circa il 24% rispetto al risultato dell’anno
precedente. Parallelamente, continua il processo di
dismissione e riconversione delle centrali a carbone.
Come risultato, le emissioni specifiche di gas serra del
Gruppo legate alla produzione di elettricità nel 2022
sono state pari a 229 gCO
2eq
/kWh, in linea con gli
obiettivi certificati dalla Science Based Target initiative
(SBTi) secondo il percorso per limitare l’incremento della
temperatura globale a 1,5 °C.
Nel 2022 è stata inoltre completata la realizzazione di
piattaforme digitali che, tramite advanced analytics
e algoritmi di intelligenza artificiale, analizzano più di
50 milioni di dati su base giornaliera per ottimizzare la
gestione dei nostri impianti eolici e solari durante l’intero
ciclo di vita, dalla progettazione e costruzione fino
all’esercizio e manutenzione.
Il 2022 è stato un anno cruciale anche per l’apertura
del cantiere di 3SUN Gigafactory in Sicilia. Il progetto
aumenterà entro il 2024 la produzione di pannelli
fotovoltaici dell’attuale fabbrica da 200 MW l’anno a 3
GW, alzando gli standard di efficienza e migliorando
al contempo l’affidabilità e la sostenibilità dei pannelli
prodotti. Un percorso cominciato più di 15 anni fa che
permetterà di contribuire in modo sostanziale al rilancio
dell’industria fotovoltaica in Italia e in Europa, assicurando
al Paese un posizionamento su una filiera strategica per la
transizione energetica.
Continua inoltre il forte impegno di Enel nelle reti
elettriche, abilitatrici e protagoniste della transizione
energetica. Grazie agli investimenti finalizzati al loro
ammodernamento e alla loro ulteriore digitalizzazione, il
63% degli utenti finali del Gruppo è dotato di contatore
intelligente, e un totale di circa 65 GW di energia
distribuita rinnovabile, di cui più di metà in Italia, è
connesso alle nostre reti.
Prosegue la trasformazione digitale attraverso l’adozione
di un modello operativo a piattaforma basato su soluzioni
tecnologiche avanzate che impattano tutti i processi
operativi – dalla progettazione e realizzazione di nuove
infrastrutture di rete, all’ottimizzazione delle attività di
esercizio e manutenzione fino alla gestione del rapporto
con i clienti. Il volume di elettricità distribuita in tutto il
mondo è stato di 508 TWh, migliorando costantemente la
qualità del servizio reso ai nostri clienti.
Il 2022 è stato un anno cruciale anche per lo sviluppo e
la crescita della NewCo Gridspertise, lanciata nel 2021
con l’obiettivo di rendere le soluzioni innovative di Enel
8 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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in ambito contatore intelligente disponibili alle società
di distribuzione terze per accelerare la transizione
energetica.
Si conferma anche quest’anno il forte impegno
del Gruppo verso lo sviluppo dell’infrastruttura di
distribuzione elettrica a servizio del sistema Italia. A tal
proposito, si sottolineano la positiva partecipazione ai
due bandi del PNRR relativi a Smart Grids e Resilienza
delle Reti, con l’assegnazione di circa 3,5 miliardi di euro
a e-distribuzione, e il successo del progetto Energie per
Crescere, con la formazione a regime di 2.500 persone
all’anno.
A seguito della nascita di Enel X Global Retail è stato
definito un nuovo modello organizzativo tra i vari Paesi per
meglio sviluppare e gestire soluzioni sempre più integrate,
innovative e sostenibili che utilizzano la commodity
come leva competitiva. Enel X Global Retail si concentra
sull’elettrificazione dei consumi, studiando i benefíci
concreti per i clienti, con la finalità di definire una strategia
di accelerazione a livello globale, facendo leva su circa 67
milioni di clienti finali.
Attraverso la nuova Linea di Business Global e-Mobility
acceleriamo l’elettrificazione dei trasporti grazie alla
focalizzazione strategica e al rafforzamento dell’offerta
e del modello operativo. Questo ha consentito un
incremento significativo dei risultati commerciali in
termini di punti di ricarica venduti (circa 92.000 nel 2022,
+82% rispetto al 2021) e di servizi di ricarica erogati (43
GWh nel 2022, +134% rispetto al 2021).
Al fine di garantire un approccio “orientato al cliente” su
tutti i processi, è stato consolidato nel corso del 2022
un sistema di rilevazione ricorrente della soddisfazione
del cliente tramite la misurazione continuativa su scala
globale del Net Promoter Score
(1)
relazionale di Gruppo.
Nel 2022 Global Customer Operations ha raccolto circa
1 milione di commenti che hanno permesso di definire e
indirizzare azioni migliorative volte a rendere l’esperienza
del cliente sempre più semplice, intuitiva ed efficace,
e ha ottenuto una riduzione del 34% rispetto all’anno
precedente dei reclami commerciali.
Dal punto di vista finanziario sono stati emessi da
parte di Enel prestiti obbligazionari “legati a parametri
di sostenibilità misurabili” in euro, dollari statunitensi
e sterline inglesi per un importo totale equivalente a
circa 12,1 miliardi di euro. Tali emissioni sono legate al
raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità di Enel
relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra
(Scope 1) e contribuiscono altresì all’Obiettivo di Sviluppo
Sostenibile SDG 13 (“Lotta contro il cambiamento
climatico”) delle Nazioni Unite. Per la prima volta in
assoluto per un gruppo energetico multinazionale, è stato
(1) Il Net Promoter Score (NPS) è calcolato come la percentuale di “promotori” meno la percentuale di “detrattori” (voto tra 0 e 6 su 10); i valori sono quindi
nell’intervallo da -100 a +100. NPS = % Numero di Promotori - % Numero di Detrattori).
emesso un titolo obbligazionario collegato alla piena
decarbonizzazione, in linea con l’obiettivo del Gruppo di
raggiungere zero emissioni dirette di gas serra entro il
2040.
I programmi di emissione di titoli obbligazionari hanno
consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di
finanziamento sostenibile e l’indebitamento lordo totale
del Gruppo pari a circa il 63%.
Inoltre, in data 22 dicembre 2022 Enel ha sottoscritto una
linea di credito revolving da 12 miliardi di euro dedicata
alle esigenze di copertura dei collaterali per le attività
di trading sui mercati dell’energia. Tale operazione di
finanziamento, la cui efficacia è condizionata alla firma di
un decreto attuativo da parte dei ministeri competenti,
rientra nel quadro delle misure messe a disposizione
di tutte le società energetiche con sede in Italia che
rispondono a specifiche caratteristiche, allo scopo di
assicurare, nell’attuale contesto di elevata volatilità dei
mercati dell’energia, un efficace funzionamento del
mercato a condizioni di parità con gli altri operatori
europei del settore.
Nell’ambito delle operazioni straordinarie, a gennaio
2022 la controllata Enel Produzione SpA ha perfezionato
l’acquisizione dell’intero capitale sociale di ERG Hydro
Srl, titolare di impianti idroelettrici situati in Italia centrale
con una capacità installata di 527 MW e una produzione
media annua di circa 1,5 TWh.
A marzo 2022 Enel X International Srl ha rinnovato la
partnership con il fondo di private equity Cinven in Ufinet
Latam, avendo acquisito il 79,4% del capitale sociale di
Ufinet Latam SLU da Sixth Cinven Fund e contestualmente
venduto l’80,5% del capitale sociale della medesima
società a Seventh Cinven Fund, finendo con il detenere
una partecipazione indiretta del 19,5% del capitale.
A ottobre 2022 Enel ha effettuato il closing relativo alla
cessione dell’intera partecipazione detenuta in PJSC Enel
Russia, pari al 56,43% del capitale sociale di quest’ultima,
a favore di PJSC Lukoil e al Closed Combined Mutual
Investment Fund ”Gazprombank-Frezia, completando
così la dismissione di tutti i suoi asset di generazione
elettrica in Russia.
A dicembre 2022: a) Enel ha perfezionato, tramite
Enel Grids Srl, la cessione del 50% della controllata
Gridspertise Srl a favore del fondo di private equity
CVC Capital Partners Fund VIII, a seguito della quale
Enel e CVC gestiscono la società in regime di controllo
congiunto; b) la controllata Enel Chile SA ha perfezionato
la cessione dell’intera partecipazione, pari al 99,09%
del capitale sociale, detenuta in Enel Transmisión Chile
SA, società cilena di trasmissione di energia elettrica,
a Sociedad Transmisora Metropolitana SpA; e c) la
9
Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder

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controllata Enel Brasil SA ha concluso la cessione
dell’intera partecipazione detenuta nella società brasiliana
di distribuzione di energia elettrica Celg Distribuição
SA - Celg-D (Enel Goiás), pari a circa il 99,9% del capitale
sociale di quest’ultima, a favore di Equatorial Participações
e Investimentos SA.
Strategia e previsioni per il 2023-2025
Leffetto combinato di due anni di pandemia da COVID-19,
dei conflitti geopolitici e degli eventi meteorologici
estremi legati al cambiamento climatico ha aumentato la
necessità di unaccelerazione nella transizione energetica
e nella digitalizzazione, insieme alla riorganizzazione e al
riequilibrio delle catene di approvvigionamento globali.
Lattuale contesto evidenzia la necessità di conseguire
alcuni obiettivi in termini di accessibilità, sicurezza e
sostenibilità.
Per raggiungere tali obiettivi, nell’arco di Piano, il Gruppo
prevede di puntare su un modello di business integrato
che abbia come obiettivo l’elettrificazione sostenibile dei
consumi, sempre più necessaria nei sistemi energetici
globali, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo
fisso nei Paesi “core” con elettricità a zero emissioni nel
2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il
75% del totale, nonché raggiungendo una percentuale di
digitalizzazione dei clienti di rete di circa l’80%.
Conseguenza della strategia incentrata sul margine
integrato risulta la particolare attenzione a quei Paesi
in cui la presenza del Gruppo copre l’intera catena del
valore in modo da cogliere appieno le opportunità legate
alla transizione energetica. In tale contesto si conclude
il percorso iniziato anni fa verso la dismissione delle
attività non allineate alla strategia del Gruppo, con un
piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro nel periodo
2022-2024 in termini di contributo positivo alla riduzione
dell’indebitamento netto di Gruppo. Si prevede che la
maggior parte di questo piano sia completata entro la
fine del 2023, concludendo il percorso previsto verso una
struttura societaria, focalizzata nei sei Paesi “core” (Italia,
Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia).
Il Gruppo prevede di assicurare la crescita e la solidità
finanziaria coniugando un tasso di crescita annuale
composto (CAGR) dell’utile netto ordinario del 9-10%
con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire
dal 2023, oltre a mantenere un DPS fisso pari a 0,43
euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto ai 0,40
euro nel 2022. In aggiunta il DPS del 2024 e del 2025 è
da considerarsi come un minimo sostenibile e non un
massimo.
Il Gruppo conferma l’utilizzo di due modelli di business
differenti: il modello di Ownership, in cui il Gruppo effettua
direttamente investimenti in rinnovabili, reti e clienti, e il
modello di Stewardship, in cui il Gruppo investe capitale in
joint venture esistenti, di nuova costituzione o acquisendo
partecipazioni di minoranza, al fine di massimizzare il
valore delle competenze sviluppate nei diversi business.
Tali modelli saranno applicati, a seconda della geografia di
interesse e del contesto operativo, per il raggiungimento
degli obiettivi definiti.
Gli investimenti del Gruppo nel 2023-2025 saranno pari
a circa 37 miliardi di euro. Oltre l’80% di tali investimenti
sarà allineato ai criteri della tassonomia europea, in
quanto relativo ad attività che contribuiscono alla
mitigazione del cambiamento climatico grazie alla forte
spinta di investimenti su rinnovabili, alla connessione della
generazione distribuita alla rete e ai servizi avanzati verso
clienti industriali e privati.
Si prevede che circa il 60% degli investimenti del
Gruppo, di cui circa il 50% in generazione e circa il
10% in clienti e servizi energetici avanzati, sostenga la
strategia commerciale integrata del Gruppo e che le reti
rappresentino circa il 40% degli investimenti nell’arco
del Piano Strategico. A livello Paese, si prevede che circa
l’85% di questi investimenti sia allocato in Italia, Spagna
e Stati Uniti, dove il Gruppo può trarre vantaggio anche
dalle politiche di sostegno all’elettrificazione sostenibile,
introdotte dalla UE e dagli USA.
Entro il 2025, il Gruppo prevede di aggiungere circa
21 GW di capacità rinnovabile installata, inclusi 4 GW
di batterie. La strategia di decarbonizzazione, unita
alla spinta verso l’elettrificazione, consente al Gruppo
di confermare ancora una volta il suo impegno nel
contrastare il cambiamento climatico. Nel 2022 il Gruppo
ha, infatti, definito un piano di decarbonizzazione, che
copre sia le emissioni dirette sia quelle indirette lungo
tutta la catena del valore, composta da quattro obiettivi
che sono stati certificati dalla Science Based Target
initiative (SBTi) nel mese di dicembre, in linea con la
limitazione del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 ºC.
I nuovi obiettivi certificati di Enel fanno seguito
all’ambizione stabilita dall’Azienda nel 2021, quando ha
anticipato di 10 anni, dal 2050 al 2040, il proprio impegno
ad azzerare le emissioni.
Il Piano si basa sull’implementazione di alcuni
fondamentali step strategici: (i) la previsione di
abbandonare la generazione a carbone entro il 2027
10 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio
termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad
avvalersi dell’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di
accumulo; (ii) entro il 2040 l’elettricità venduta dal Gruppo
sarà prodotta al 100% da rinnovabili ed entro lo stesso
anno il Gruppo uscirà dall’attività di vendita di gas ai clienti
finali.
Circa il 40% degli investimenti nell’arco del Piano
Strategico saranno dedicati alle reti di cinque dei sei
Paesi “core”, nello specifico Italia, Spagna, Brasile, Cile e
Colombia, dove il Gruppo ha una posizione integrata e
dove la sua esperienza nell’evoluzione digitale può essere
utilizzata al meglio, principalmente nelle grandi aree
metropolitane. I criteri degli investimenti sono: il continuo
miglioramento di qualità e resilienza delle reti per gestire
al meglio l’incremento di carico, il proseguimento del
processo di digitalizzazione in corso e l’aumento della
domanda di nuove connessioni seguente all’evidente
sviluppo dell’energia distribuita e all’espansione delle reti
urbane.
L’indebitamento netto di Gruppo si assesterà a circa 51-
52 miliardi di euro entro la fine del 2023, con un rapporto
tra debito netto ed EBITDA a circa 2,4-2,5 volte, per poi
rimanere stabile nel restante periodo di Piano.
L’EBITDA ordinario di Gruppo crescerà sino a un valore
compreso tra 22,2 e 22,8 miliardi di euro nel 2025, dai 19,7
del 2022, con un CAGR del 4-5%, e l’utile netto ordinario
di Gruppo crescerà a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, dai
5,4 miliardi di euro nel 2022, con un CAGR del 9-10%.
11Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder

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è dotato di interazioni che ne consentono
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Indice
1.
14
Modello organizzativo di Enel 16
Gli azionisti di Enel 19
Organi sociali 20
Il titolo Enel 23
Attività di Enel SpA 26
Fatti di rilievo del 2022 27
Definizione degli indicatori
di performance 32
Andamento economico-finanziario
di Enel SpA 33
Risultati delle principali società
controllate 38
Centralità delle persone 42
Ricerca e sviluppo 49
Principali rischi e opportunità 51
Prevedibile evoluzione
della gestione 59
Altre informazioni 60
Il sistema di incentivazione 63
Conto economico
Stato patrimoniale
Rendiconto finanziario
Prospetto delle variazioni
del patrimonio netto
Prospetto dell’utile complessivo
rilevato nell’esercizio
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Relazione
sulla gestione
Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder 6

Graphics
2.
Corporate
governance
64
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari 66
4.
168
Relazione del Collegio
Sindacale all’Assemblea
degli Azionisti di Enel SpA 170
Relazione della Società
di revisione 185
Convocazione dell'Assemblea
ordinaria 190
Proposta di destinazione
dell'utile dell'esercizio 191
Relazioni
3.
68
Prospetti contabili 70
Note di commento 77
Attestazione dell’Amministratore
Delegato e del Dirigente
preposto 166
Bilancio
di esercizio

Graphics
1.
14 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
La politica dei dividendi
La politica dei dividendi di Enel rimane
semplice e prevedibile, con un dividendo per
azione (DPS) pari a 0,43 euro nel periodo 2023-
2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022.
Il DPS nel 2024 e nel 2025 è da considerarsi
come un minimo sostenibile.
Modello di business
Enel conferma il proprio modello di business
basato sui collaudati modelli di Ownership, che
ricomprende i cosiddetti Paesi “Tier 1” in cui
il Gruppo sviluppa un business integrato o ha
una posizione importante (Italia, Spagna, Cile,
Colombia, Brasile, Stati Uniti), e di Stewardship,
nei Paesi in cui joint venture, PPA, acquisizioni
di quote di minoranza offrano prospettive
particolarmente remunerative.
Crescita delle fonti di
finanziamento sostenibili
In linea con il “Sustainability-Linked Financing
Framework” e in vista del raggiungimento
dell’obiettivo di sostenibilità di Enel circa la
riduzione di emissioni dirette di gas serra
(Scope 1), è sempre più ampio il ricorso a
strumenti di finanza sostenibile.
Relazione
sulla gestione
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
15

Graphics
Modello
organizzativo
di Enel
16 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Il Gruppo Enel ha adottato un modello organizzativo a ma-
trice articolato in:
cinque Linee di Business Globali, responsabili in tutte le
geografie del Gruppo di sviluppare, costruire, operare e
manutenere gli asset, svolgere le attività di trading, non-
ché sviluppare e gestire il portafoglio di nuovi prodotti e
servizi (oltre alla commodity);
quattro Aree e due Paesi, responsabili di gestire le rela-
zioni con i clienti, le istituzioni e le autorità regolatorie,
le vendite di elettricità, gas e di nuovi prodotti e servizi a
livello Paese; di fornire servizi e attività di staff alle Linee
di Business Globali presenti nel Paese di riferimento, in-
tegrando le attività delle Linee di Business presenti nei
Paesi;
tre Funzioni Globali di Servizio, responsabili della ge-
stione integrata di tutte le attività di Gruppo relative allo
sviluppo e alla governance delle soluzioni digitali, degli
acquisti e dei processi relativi ai clienti.
La Holding è focalizzata sulle attività che presentano un ri-
levante contenuto di indirizzo, coordinamento e controllo
nei confronti del Gruppo.
Tramite le sue funzioni di Administration, Finance and
Control, People and Organization, Communications, Legal
and Corporate Affairs, Innovability (Innovation and Sustai-
nability) e Audit, la Holding ha l’obiettivo di:
gestire le attività che presentano un potenziale di crea-
zione di valore significativo per il Gruppo;
gestire le attività aventi lo scopo di proteggere il Gruppo
da eventi che potrebbero avere un impatto negativo in
termini economici, di immagine, di continuità del busi-
ness;
supportare il Vertice aziendale e le Linee di Business/
Funzioni/Aree/Paesi nelle decisioni strategiche chiave in
merito alle suddette attività e nel relativo controllo stra-
tegico.
La Holding esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordina-
mento e controllo sostanzialmente attraverso due moda-
lità:
la gestione diretta in cui, oltre a svolgere il ruolo di indi-
rizzo, coordinamento e controllo, ha anche un ruolo di
responsabilità totale o prevalente nella esecuzione delle
attività (per es., finanza, M&A ecc.);
la gestione indiretta nella quale ha un ruolo di indirizzo e
supervisione mentre l’esecuzione delle attività è essen-
zialmente delegata alle Linee di Business/Funzioni/Aree/
Paesi sulla base di policy, processi e linee guida. Il ruolo di
supervisione viene garantito attraverso processi di con-
trollo ex-post.
Inoltre, al fine di assicurare un efficace livello di coordi-
namento e sviluppo delle suddette attività, è previsto un
riporto tra le Funzioni di Holding sopra definite e le cor-
rispondenti Funzioni di Staff a livello di Linea di Business/
Funzione/Area/Paese. Tale riporto prevede che il Respon-
sabile della Funzione di Holding gestisca congiuntamen-
te al Responsabile della Linea di Business/Funzione/Area/
Paese i processi di nomina, valutazione e sviluppo del Re-
sponsabile della corrispettiva Funzione di Holding a livello
di Linea di Business/Funzione/Area/Paese.
Ciascuna Funzione di Holding ha la responsabilità della
definizione di policy, processi, procedure e assetto orga-
nizzativo, per quanto di propria competenza, per l’intero
Gruppo.
Le Funzioni di Holding hanno anche il compito di super-
visionare e gestire le famiglie professionali nelle rispettive
Funzioni a livello di Linea di Business/Funzione/Area/Paese.
Di seguito, in sintesi, le principali responsabilità attribuite
alla Holding, da quest’ultima esercitate nel rispetto delle
norme di diritto societario e dell’autonomia gestionale del-
le società controllate quotate e/o sottoposte a regime di
separazione funzionale, vigenti nei vari Paesi.
Funzione Administration, Finance and Control
La Funzione Administration, Finance and Control ha la mis-
sion di:
gestire i processi di pianificazione strategica, pianifica-
zione industriale, budgeting e reporting per il Gruppo;
monitorare l’evoluzione dei risultati operativi e finanziari
del Gruppo, identificando gli scostamenti e suggerendo
le possibili azioni correttive;
supportare il Comitato Investimenti di Gruppo nella valu-
tazione delle proposte di investimento;
condurre le operazioni M&A;
definire la struttura ottimale del capitale di Gruppo e la
composizione del debito, gestire i finanziamenti, la liqui-
dità e le relazioni con il sistema bancario internazionale,
le istituzioni finanziarie, gli investitori e gli analisti e ge-
stire il rischio finanziario e le coperture assicurative per
l’intero Gruppo;
redigere il Bilancio di Enel SpA e definire le linee guida e
policy per la redazione dei bilanci delle società del Grup-
po;
predisporre unadeguata ed efficace piattaforma di con-
trollo interno sulle informazioni finanziarie e fiscali per la
rendicontazione aziendale;
gestire gli adempimenti fiscali per Enel SpA e la pianifi-
cazione fiscale, linee guida e policy per il Gruppo;
monitorare e controllare i rischi relativi alle commodity,
finanziari e strategici e qualsiasi rischio che possa po-
tenzialmente influenzare il valore del Gruppo, con l’obiet-
tivo di ottimizzare o minimizzare il loro impatto.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
17Modello organizzativo di Enel

Graphics
Funzione People and Organization
La Funzione People and Organization ha la mission di:
definire i modelli organizzativi in linea con le strategie di
Gruppo, guidando i programmi di gestione del cambia-
mento;
gestire il budget e il piano pluriennale della Funzione a
livello di Gruppo, definendo le linee guida e gli obiettivi;
definire le linee guida del Gruppo per il processo di com-
pensation e benefit; gestire le relazioni industriali;
sviluppare le competenze tecniche, professionali e mana-
geriali del Gruppo in funzione delle esigenze del business,
promuovendo integrazione trasversale e culturale;
definire le strategie e le linee guida del Gruppo per la
gestione della salute, della sicurezza, dell’ambiente, della
qualità e della security, assicurando la loro implementa-
zione a livello Gruppo.
Funzione Communications
La Funzione Communications ha la mission di:
sviluppare e gestire a livello globale l’identità del marchio
Enel, facendo leva sulle risorse, le competenze e le eccel-
lenze operative del Gruppo;
gestire le relazioni con i media globali;
sviluppare e gestire la comunicazione interna dei conte-
nuti locali e globali e definire le linee guida da applicare a
livello di Paese;
gestire e ottimizzare i canali di comunicazione online di
Gruppo, compresi i siti web e i social di Gruppo.
Funzione Legal and Corporate Affairs
La Funzione Legal and Corporate Affairs ha la mission di:
fornire assistenza e supporto legale a tutto il Gruppo,
identificando e gestendo le tematiche legali e le attività
di contenzioso e assicurando la conformità delle attività
svolte dalle società del Gruppo rispetto alla legge e alla
regolamentazione applicabile;
gestire il sistema di corporate governance e fornire con-
sulenza in materia (incluse le relazioni con le Autorità di
Vigilanza del mercato finanziario e la gestione degli organi
societari e del sistema delle procure).
Funzione Innovability (Innovation and Sustainability)
La Funzione Innovability (Innovation and Sustainability) ha la
mission di:
promuovere la condivisione e lo sviluppo di nuove idee su
possibili modelli di business e nuove tecnologie, garan-
tendo un monitoraggio strutturato sulle proposte dalla
loro ricezione, all’incubazione dell’idea fino alla sua valo-
rizzazione finale, coordinando le varie Linee di Business
Globali e Funzioni di Servizio;
promuovere e identificare potenziali startup e partnership,
in collaborazione con le Linee di Business Globali e i Paesi;
promuovere, coordinare e supportare progetti innovativi
tra le Linee di Business Globali;
promuovere e consolidare la strategia di Gruppo sull’in-
novazione e realizzare unadeguata reportistica sulle atti-
vità di innovazione all’interno del Gruppo;
gestire il processo di pianificazione e definizione degli
obiettivi di sostenibilità, predisporre il Piano di Sostenibi-
lità del Gruppo e monitorare il raggiungimento dei relativi
risultati;
redigere il Bilancio di Sostenibilità del Gruppo, predispor-
re adeguata ed efficace Dichiarazione consolidata di ca-
rattere non finanziario, Dichiarazione di allineamento alla
tassonomia europea e definire linee guida e policy per i
Bilanci di Sostenibilità e le informazioni di sostenibilità del-
le società del Gruppo;
impostare un adeguato ed efficace sistema di control-
lo interno della sostenibilità/reporting delle informazioni
aziendali non finanziare;
curare i rapporti del Gruppo con gli organismi interna-
zionali in materia di CSR, gestendo i progetti CSR/CSV a
livello di Gruppo.
Funzione Audit
La Funzione Audit ha la mission di:
valutare sistematicamente e indipendentemente l’effica-
cia e l’adeguatezza del sistema di controllo interno del
Gruppo Enel;
supportare ciascuna parte del Gruppo nel monitoraggio
dei rischi e nell’identificazione di azioni di mitigazione.
18 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Gli azionisti di Enel
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Enel SpA, intera-
mente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946
euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del va-
lore nominale di 1 euro ciascuna ed è invariato rispetto a
quello registrato al 31 dicembre 2021. Nel corso del 2022 la
Società ha acquistato azioni proprie per un numero com-
plessivo pari a 2.700.000, a servizio del Piano di incenti-
vazione di lungo termine (Piano LTI) per il 2022 destinato
al management di Enel e/o di società da essa controllate
ai sensi dell’art. 2359 del codice civile. Considerando le n.
4.889.152 azioni proprie già in portafoglio e tenuto con-
to della erogazione intervenuta in data 5 settembre 2022
di n. 435.357 azioni ordinarie Enel ai destinatari del Pia-
no LTI per il 2019, la Società detiene complessivamente n.
7.153.795 azioni proprie, tutte a servizio dei Piani LTI per il
2019, per il 2020, per il 2021 e per il 2022.
Azionisti rilevanti
Al 31 dicembre 2022, in base alle risultanze del libro dei
Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-
SOB e pervenute alla Società ai sensi dell’art. 120 del de-
creto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre
informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una
partecipazione superiore al 3% del capitale della Società
risultavano il Ministero dell’Economia e delle Finanze (con il
23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,114%
del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del ri-
sparmio).
Composizione dell’azionariato
Enel è una società quotata dal 1999 sul mercato Euronext
Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui
compagine sociale figurano i principali fondi d’investimen-
to internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pen-
sione e fondi etici.
Con riguardo agli investitori ESG (Environmental, Social
e Governance), i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre
2022, circa il 14,9% del capitale sociale (in crescita rispetto
al 14,6% del capitale sociale rilevato al 31 dicembre 2021).
Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible
Investment) rappresentano il 42,1% del capitale sociale.
56,7%
Investitori
istituzionali
23,6%
Ministero dell’Economia
e delle Finanze
19,7%
Investitori
retail
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
19Gli azionisti di Enel

Graphics
Organi sociali
PRESIDENTE
Michele Crisostomo
AMMINISTRATORE DELEGATO
E DIRETTORE GENERALE
Francesco Starace
SEGRETARIO
DEL CONSIGLIO
Silvia Alessandra Fappani
CONSIGLIERI
Cesare Calari
Costanza Esclapon de Villeneuve
Samuel Leupold
Alberto Marchi
Mariana Mazzucato
Mirella Pellegrini
Anna Chiara Svelto
Consiglio
di Amministrazione
Collegio Sindacale
PRESIDENTE
Barbara Tadolini
SINDACI EFFETTIVI
Luigi Borré
Maura Campra
SINDACI SUPPLENTI
Carolyn A. Dittmeier
Tiziano Onesti
Piera Vitali
Società di revisione
KPMG SpA
20 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Settore energetico
Legale e corporate governance
Visione strategica
Comunicazione e marketing
Contabilità, finanza e gestione dei rischi
Esperienza in ambito internazionale
2022
(1) Il numero indicato per il 2022 e per il 2021 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Testo
Unico della Finanza e del Codice italiano di Corporate Governance (Edizione 2020).
COMPOSIZIONE DEL
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
di cui 8 indipendenti
(1)
8 nel 2021
8 membri non esecutivi
8 nel 2021
55,6%
44,4%
44,4%
nel 2021
55,6%
nel 2021
4
Donne
4 nel 2021
5
Uomini
5 nel 2021
89 %
> 50
0 %
< 30
GENERE
E
1 membro esecutivo
1 nel 2021
11 %
30-50
COMPETENZE
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
21Organi sociali

Graphics
Assetto dei poteri
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio è investito per statuto dei più ampi poteri per
l’amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e,
in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che riten-
ga opportuni per l’attuazione e il raggiungimento dell’og-
getto sociale.
Presidente del Consiglio di Amministrazione
Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza le-
gale della Società e la firma sociale, presiede l’Assemblea,
convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e veri-
fica l’attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Al
Presidente sono inoltre riconosciute, in base a deliberazio-
ne consiliare del 15 maggio 2020, alcune ulteriori attribu-
zioni di carattere non gestionale.
Amministratore Delegato
LAmministratore Delegato ha anchegli per statuto i poteri
di rappresentanza legale della Società e la firma sociale ed
è inoltre investito, in base a deliberazione consiliare del 15
maggio 2020, di tutti i poteri per l’amministrazione della
Società, ad eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla
legge, dallo Statuto o riservati al Consiglio di Amministra-
zione ai sensi della medesima deliberazione.
22 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Il titolo Enel
Enel e i mercati finanziari
2022 2021
Margine operativo lordo per azione (euro)
(1)
1,96 1,70
Risultato operativo per azione (euro)
(1)
1,10 0,74
Risultato netto del Gruppo per azione (euro) 0,17 0,31
Risultato netto ordinario del Gruppo per azione (euro) 0,53 0,55
Dividendo unitario (euro) 0,380 0,358
Patrimonio netto del Gruppo per azione (euro) 2,82 2,92
Prezzo massimo dell’anno (euro) 7, 20 8,95
Prezzo minimo dell’anno (euro) 4,00 6,53
Prezzo medio del mese di dicembre (euro) 5,15 6,77
Capitalizzazione borsistica (milioni di euro)
(2)
52.325 68.804
Numero di azioni al 31 dicembre (milioni)
(3)
10.167 10.167
(1) Il dato relativo all’esercizio 2021 è stato rideterminato, ai soli fini comparativi, per tenere conto della classificazione nella voce “Risultato netto delle discon-
tinued operation” dei risultati afferenti le attività detenute in Russia (cedute nel corso del quarto trimestre 2022), Romania e Grecia in quanto sono stati
soddisfatti i requisiti previsti dal principio contabile internazionale IFRS 5 per la loro classificazione come “discontinued operation.
(2) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.
(3) Il numero di azioni include n. 7.153.795 azioni proprie nel 2022 e n. 4.889.152 azioni proprie nel 2021.
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Rating:
Standard & Poor’s Outlook NEGATIVE STABLE
M/L termine BBB+ BBB+
Breve termine A-2 A-2
Moody’s Outlook NEGATIVE STABLE
M/L termine Baa1 Baa1
Breve termine - -
Fitch Outlook STABLE STABLE
M/L termine BBB+ A-
Breve termine F2 F2
Il contesto macroeconomico mondiale nel 2022 è stato
caratterizzato da un generalizzato rallentamento dell’eco-
nomia reale rispetto alla ripresa post-crisi pandemica che
aveva caratterizzato il 2021. Livelli elevati d’inflazione han-
no impattato rapidamente e in modo inatteso le economie
globali, e hanno costretto le banche centrali a adottare
prontamente politiche monetarie restrittive.
Inoltre, il conflitto militare tra Russia e Ucraina, e la sua de-
rivante incertezza su scala globale, ha impattato significa-
tivamente il mercato energetico, delle materie prime e dei
beni alimentari, con ripercussioni dirette sui prezzi dei beni
di consumo finale.
Le dinamiche inflattive, accompagnate dalle conseguenti
condizioni finanziarie restrittive imposte dalla Federal Reser-
ve, hanno gravato sull’andamento del PIL statunitense facen-
do registrare un tasso di crescita del 2,1% su base annuale.
Nell’Eurozona il primo semestre è stato caratterizzato da
una ripresa economica al di sopra delle aspettative, men-
tre il secondo da un significativo rallentamento delle eco-
nomie europee dovuto all’elevata incertezza derivante dal
conflitto militare tra Russia e Ucraina, e all’aumento repen-
tino dei prezzi energetici. La politica monetaria restrittiva
introdotta dalla Banca Centrale Europea, per contrastare
l’aumento dell’inflazione, ha portato a un deterioramento
delle condizioni finanziarie dei mercati.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
23Il titolo Enel

Graphics
Analoga la situazione in America Latina, dove dopo una si-
gnificativa ripresa della domanda privata dei consumi per
beni e servizi che ha caratterizzato la prima metà dell’anno,
il contesto macroeconomico è stato caratterizzato da po-
litiche monetarie restrittive delle banche centrali nazionali
che hanno raffreddato la ripresa economica.
Il contesto macroeconomico avverso ha impattato l’anda-
mento dei mercati finanziari. I principali indici azionari eu-
ropei hanno chiuso il 2022 negativamente: l’indice italiano
FTSE-MIB -13,3%, l’indice spagnolo Ibex35 -5,6%, il DAX
tedesco -12,4% e l’indice francese CAC40 -9,8%.
Il settore delle utility dell’area euro (EURO STOXX Utilities)
ha chiuso l’esercizio con un decremento dell’11,3%.
Infine, per quanto riguarda il titolo Enel, il 2022 si è con-
cluso con una quotazione di 5,03 euro per azione, con un
decremento del 28,6% rispetto all’anno precedente.
Il 26 gennaio 2022 è stato liquidato un acconto sul dividen-
do pari a 0,19 euro relativo agli utili 2021 e il 20 luglio 2022
è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio
per un importo sempre pari a 0,19 euro. Lammontare to-
tale dei dividendi distribuiti nel corso del 2022 è stato pari
a 0,38 euro per azione, circa il 6% in più rispetto ai 0,358
euro distribuiti nel 2021.
In relazione all’utile netto ordinario relativo all’esercizio
2022, il 25 gennaio 2023 è stato pagato un acconto sul di-
videndo per un importo pari a 0,20 euro per azione, mentre
il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 26 luglio
2023.
Per quanto riguarda la composizione dell’azionariato al 31
dicembre 2022, gli investitori istituzionali hanno ridotto la
loro posizione rappresentando il 56,7% del capitale sociale
(vs 59,4% al 31 dicembre 2021), mentre la quota degli inve-
stitori individuali è salita al 19,7% (vs 17,0% al 31 dicembre
2021). Rimane stabile al 23,6% la quota del Ministero dell’E-
conomia e delle Finanze.
I fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2022, circa il
14,9% del capitale sociale (in rialzo rispetto al 14,6% al 31
dicembre 2021) e il 26,2% degli investitori istituzionali (vs
24,6% al 31 dicembre 2021). Gli investitori firmatari dei PRI
(Principles for Responsible Investment) rappresentano il
42,1% del capitale sociale.
Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istitu-
zionale (www.enel.com) alla sezione Investitori (https://www.
enel.com/it/investitori/in-evidenza) e a scaricare l’app Enel
Investor, dove possono essere reperite sia informazioni di
carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni seme-
strali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria,
stime degli analisti e andamento delle contrattazioni di
Borsa concernenti le azioni emesse da Enel e dalle princi-
pali società controllate quotate, rating e outlook assegnati
dalle agenzie di credito), sia dati e documenti aggiornati
di interesse per la generalità degli azionisti e degli obbli-
gazionisti (comunicati stampa price sensitive, titoli obbli-
gazionari in circolazione, programmi di emissioni obbliga-
zionarie, composizione degli organi sociali di Enel, Statuto
sociale e regolamento delle Assemblee, informazioni e
documenti relativi alle assemblee, procedure e altri do-
cumenti in tema di corporate governance, Codice Etico e
modello organizzativo e gestionale).
Sono anche disponibili punti di contatto specificatamen-
te dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico:
+39-0683054000; indirizzo di posta elettronica: azionisti.
retail@enel.com) e agli investitori istituzionali (numero te-
lefonico: +39-0683051; indirizzo di posta elettronica: inve-
stor.relations@enel.com).
24 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Andamento degli investitori ESG
Investitori ESG n.
Flottante %
Capitale sociale %
Andamento titolo Enel e indici EURO STOXX Utilities e FTSE-MIB,
dal 1° gennaio 2022 al 31 gennaio 2023
Fonte: Bloomberg.
2015
7,7
10,3
2014
5,9
8,6
2016
8,0
10,5
2017
8,6
11,3
2018
10,5
13,7
2019
10,8
14,1
2020
14,6
19,1
2021
14,6
19,1
2022
14,9
19,4
134
132
150
160
169
182
244
252
245
Andamento titolo Enel e indici EURO STOXX Utilities e FTSE-MIB,
dal 1° gennaio 2022 al 31 gennaio 2023
Enel
EURO STOXX Utilities
FTSE-MIB
01/01 01/02 01/03 01/04 01/05 01/06 01/07 01/08 01/09 01/10 01/11 01/12 01/01
2022
2023
130
120
110
100
90
80
70
60
50
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
25Il titolo Enel

Graphics
Attività di Enel SpA
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, de-
finisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società
controllate e ne coordina l’attività. Le attività che Enel SpA,
nell’ambito della propria funzione di indirizzo e coordina-
mento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo,
anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dal-
la società, possono essere così sintetizzate:
Attività di Holding Functions, connesse al coordinamen-
to dei processi di governance a livello di Gruppo:
Administration, Finance and Control;
People and Organization;
Communications;
Legal and Corporate Affairs;
Innovability (Innovation and Sustainability);
Audit.
Nell’ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni
di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dal-
la gestione ordinaria e attraverso l’utilizzo di una pluralità di
fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un’opportuna
gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.
26 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Fatti di rilievo del 2022
Emissione di un Sustainability-Linked Bond multi-tranche
per un totale di 2,75 miliardi di euro
In data 10 gennaio 2022 Enel Finance International NV (EFI)
ha lanciato con successo sul mercato Eurobond un Sustai-
nability-Linked Bond multi-tranche rivolto agli investitori
istituzionali per un totale di 2,75 miliardi di euro.
La nuova emissione, garantita da Enel, è legata al raggiun-
gimento dell’obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla
riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contri-
buendo all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 (“Lot-
ta contro il cambiamento climatico”) delle Nazioni Unite e
in conformità con il “Sustainability-Linked Financing Fra-
mework” del Gruppo.
I proventi dell’emissione saranno utilizzati da EFI per finan-
ziare l’ordinario fabbisogno finanziario del Gruppo.
Emissione di un Sustainability-Linked Bond multi-tranche
per un totale di 3,5 miliardi di dollari statunitensi
In data 9 giugno 2022 Enel Finance International NV ha lan-
ciato sui mercati statunitense e internazionali un Sustaina-
bility-Linked Bond multi-tranche rivolto agli investitori isti-
tuzionali per un totale di 3,5 miliardi di dollari statunitensi,
equivalenti a circa 3,3 miliardi di euro. Il bond è legato al
raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità di Enel relati-
vo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1),
contribuendo all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13
(“Lotta contro il cambiamento climatico”) delle Nazioni Uni-
te e in conformità con il “Sustainability-Linked Financing
Framework” del Gruppo.
Enel avvia un programma di acquisto di azioni proprie, legato
alla sostenibilità, a servizio del Piano di incentivazione di
lungo termine 2022
In data 16 giugno, il Consiglio di Amministrazione della
Società, in attuazione dell’autorizzazione conferita dall’As-
semblea degli azionisti del 19 maggio 2022 e nel rispetto
dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approva-
to l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie (il
“Programma”), per un numero di azioni pari a 2,7 milioni,
equivalenti a circa lo 0,027% del capitale sociale di Enel.
Il Programma ha preso avvio lo scorso 17 giugno e si è
concluso in data 20 luglio con l’acquisto di complessive n.
2.700.000 azioni ordinarie Enel (pari allo 0,026557% del ca-
pitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di
5,1951 euro per azione e per un controvalore complessivo
di circa 14 milioni di euro.
Addizionalmente, in data 5 settembre, è intervenuta l’ero-
gazione ai destinatari del Piano di incentivazione di lungo
termine per il 2019 di complessive n. 435.357 azioni.
Tenuto conto di quanto sopra e considerando le azioni
proprie già in portafoglio, Enel detiene complessivamente
n. 7.153.795 azioni proprie, pari al 0,070365% del capitale
sociale.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
27Fatti di rilievo del 2022

Graphics
Enel e Intesa Sanpaolo perfezionano l’acquisizione di
Mooney
In data 14 luglio, Enel SpA, attraverso la società interamen-
te controllata Enel X Srl, e Intesa Sanpaolo SpA, attraverso
la controllata Banca 5 SpA, hanno perfezionato l’acquisi-
zione da Schumann Investments SA, società controllata dal
fondo internazionale di private equity CVC Capital Partners
Fund VI, del 70% del capitale sociale di Mooney Group SpA,
società fintech operante nei servizi di proximity banking e
payment. In particolare, dopo aver ottenuto le necessarie
autorizzazioni amministrative, Enel X ha acquisito il 50%
del capitale di Mooney, mentre Banca 5, che già detene-
va il 30% del capitale di Mooney, ha aumentato la propria
partecipazione al 50%, venendosi in tal modo a creare un
controllo congiunto di entrambe le parti su Mooney.
Emissione di un Sustainability-Linked Bond da 1 miliardo di
euro nel mercato Eurobond
In data 6 settembre Enel Finance International NV ha lan-
ciato sul mercato Eurobond un Sustainability-Linked Bond
rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1 miliar-
do di euro. La nuova emissione è legata al raggiungimento
dell’obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione
di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo
all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 (“Lotta contro
il cambiamento climatico”) delle Nazioni Unite e in confor-
mità con il “Sustainability-Linked Financing Framework”
del Gruppo.
Emissione di nuovi prestiti obbligazionari sustainability-
linked multi-tranche da 4 miliardi di dollari statunitensi
In data 6 ottobre 2022 Enel Finance International NV, so-
cietà finanziaria di diritto olandese, ed Enel Finance Ame-
rica LLC, società finanziaria di diritto statunitense, hanno
lanciato dei prestiti obbligazionari sustainability-linked per
un importo totale di 4,0 miliardi di dollari statunitensi, pari
a circa 4,1 miliardi di euro, rivolti agli investitori istituzionali
nei mercati statunitense e internazionali. Le obbligazioni
sono state emesse separatamente in differenti tranche e
sono garantite da Enel.
I prestiti obbligazionari sono legati al raggiungimento
dell’obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione
di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo
all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 13 (“Lotta contro
il cambiamento climatico”) delle Nazioni Unite e in confor-
mità con il “Sustainability-Linked Financing Framework”
del Gruppo.
L’operazione è legata a una traiettoria di completa decar-
bonizzazione, con la tranche a 30 anni connessa all’obiet-
tivo del Gruppo Enel di conseguire zero emissioni dirette
di gas serra da generazione di elettricità e calore entro il
2040.
Cessione dell’intera partecipazione del 56,43% detenuta in
PJSC Enel Russia
In data 12 ottobre 2022, la Società ha perfezionato la ces-
sione dell’intera partecipazione da essa detenuta in PJSC
Enel Russia, pari al 56,43% del capitale sociale di quest’ulti-
ma, a PJSC Lukoil e al Closed Combined Mutual Investment
Fund “Gazprombank-Frezia”, per un corrispettivo totale
pari a circa 137 milioni di euro. Il perfezionamento dell’o-
perazione fa seguito all’avveramento di tutte le condizioni
sospensive previste dai due distinti accordi sottoscritti con
le citate controparti, inclusa l’approvazione dell’operazione
da parte del Presidente della Federazione russa ai sensi del
paragrafo 5 del Decreto n. 520 del 5 agosto 2022.
Per effetto dell’operazione, Enel ha completato la cessione
28 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
di tutti i suoi asset di generazione elettrica in Russia, che
includono circa 5,6 GW di capacità convenzionale e circa
300 MW di capacità eolica in diverse fasi di sviluppo. Lo-
perazione è in linea con l’obiettivo strategico del Gruppo
di concentrare le proprie attività principalmente nei Paesi
in cui una posizione integrata lungo la catena del valore
può guidare la crescita e migliorare la creazione di valo-
re, facendo leva sulle opportunità offerte dalla transizione
energetica.
L’operazione complessiva ha generato un effetto positivo
sull’indebitamento finanziario netto consolidato del Grup-
po Enel per circa 610 milioni di euro e un impatto negativo
sull’utile netto di Gruppo reported di circa 1,3 miliardi di
euro, principalmente dovuto al rilascio della riserva di con-
versione cambi, per circa 1,0 miliardi di euro al 30 settem-
bre 2022. Questo effetto contabile non avrà alcun impatto
sui risultati economici ordinari.
Enel stipula un finanziamento generale sustainability-linked
da 800 milioni di dollari statunitensi con EKF e Citi
Nel mese di ottobre, il Gruppo Enel ha ricevuto da EKF, l’a-
genzia danese di credito all’esportazione, un finanziamento
fino a 800 milioni di dollari statunitensi. Tale finanziamento,
predisposto da Citi, si fonda sui rapporti commerciali che il
Gruppo intrattiene a livello mondiale con i fornitori danesi
ed è finalizzato a sostenere, attraverso uno strumento fles-
sibile, lo sviluppo dell’energia eolica e a mitigare gli effetti
del cambiamento climatico, obiettivi che rientrano nella
strategia “Net Zero 2040” adottata da Enel.
Questo accordo rappresenta il primo finanziamento gene-
rale di EKF in termini di sostenibilità. L’intesa prevede che
Enel Finance America LLC beneficerà della possibilità di
un significativo prelievo anticipato con una prima tranche
nell’ottobre 2022 e con la rimanente seconda tranche da
utilizzare all’inizio del 2023: entrambi gli importi sosterran-
no lo sviluppo della strategia di Enel volta ad aumentare gli
investimenti nell’eolico, contribuendo a guidare la transi-
zione energetica verso la decarbonizzazione.
Ai sensi dell’accordo, EKF è il Finanziatore e Citi agisce in
qualità di Mandated Lead Arranger, di Facility Agent e con-
trogarante di EKF.
Enel delibera l’emissione di prestiti obbligazionari ibridi fino
a un massimo di 2 miliardi di euro
Il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA (Enel” o la “So-
cietà), in data 14 dicembre 2022, ha autorizzato l’emissione
da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2023, di uno o più
prestiti obbligazionari non convertibili, sotto forma di titoli
subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un impor-
to massimo complessivo pari al controvalore di 2 miliardi di
euro, da collocare esclusivamente presso investitori istitu-
zionali, europei ed extra-europei, anche attraverso “piaz-
zamenti privati” (c.d. “private placements”).
Il Consiglio di Amministrazione di Enel, con la medesima
deliberazione, ha inoltre revocato la precedente delibera
del 16 dicembre 2021 non ancora eseguita, relativa all’e-
missione di uno o più prestiti obbligazionari della medesi-
ma natura da parte della Società.
I nuovi prestiti, ove emessi, consentiranno a Enel di rifinan-
ziare le scadenze di alcuni prestiti obbligazionari ibridi in
circolazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre demandato
all’Amministratore Delegato il compito di decidere in me-
rito all’emissione delle nuove obbligazioni e alle rispettive
caratteristiche e, quindi, di fissare per ogni emissione, te-
nendo conto dell’evoluzione delle condizioni di mercato, i
tempi, l’importo, la valuta, il tasso di interesse e gli ulteriori
termini e condizioni, nonché le modalità di collocamento
e l’eventuale quotazione presso mercati regolamentati o
sistemi multilaterali di negoziazione.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
29Fatti di rilievo del 2022

Graphics
Enel avvia trattative in esclusiva con PPC per la vendita di
tutte le attività in Romania
In data 14 dicembre 2022, Enel ha annunciato di aver sti-
pulato un accordo di esclusiva con la società greca Public
Power Corporation SA (PPC) in relazione alla potenziale
cessione di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo
Enel in Romania (“Asset Target”).
In data 9 marzo 2023, le due società hanno sottoscritto un
accordo per la cessione di tutte le partecipazioni detenute
dal Gruppo Enel in Romania. Laccordo prevede che PPC
verserà un corrispettivo complessivo di circa 1.260 milio-
ni di euro, corrispondenti a circa 1.900 milioni di euro in
termini di enterprise value (riferito al 100%). Inoltre, il cor-
rispettivo totale è soggetto ad aggiustamenti usuali per
questo tipo di operazioni e a un meccanismo di earn-out
concernente un eventuale pagamento aggiuntivo basato
sul futuro valore del business retail.
L’operazione è in linea con l’attuale Piano Strategico del
Gruppo Enel, che prevede di conseguire un riposiziona-
mento in sei Paesi “core” con maggiore potenziale di cre-
scita.
Il perfezionamento della cessione, previsto entro il terzo
trimestre del 2023, è soggetto ad alcune condizioni so-
spensive usuali per questo tipo di operazioni, tra cui l’ap-
provazione da parte delle Autorità competenti in materia
di concorrenza.
Enel finalizza la cessione del 50% di Gridspertise a CVC
In data 22 dicembre 2022, Enel ha perfezionato, tramite
la controllata Enel Grids Srl, la cessione del 50% della sua
controllata Gridspertise Srl, interamente detenuta da Enel,
al fondo di private equity internazionale CVC Capital Part-
ners Fund VIII (CVC), a seguito del verificarsi di tutte le con-
dizioni previste dall’accordo sottoscritto il 18 ottobre 2022.
Ai sensi del citato accordo, CVC ha versato un corrispettivo
complessivo di circa 300 milioni di euro, pari a un enterpri-
se value di 625 milioni di euro (riferito al 100%). Laccordo
prevede inoltre possibili pagamenti differiti che potrebbe-
ro portare l’enterprise value (riferito al 100%) fino a 1 miliar-
do di euro.
L’operazione nel suo complesso ha generato un impatto
positivo sull’EBITDA del Gruppo Enel per circa 500 milioni
di euro, oltre a un atteso effetto positivo sull’indebitamento
finanziario netto consolidato del Gruppo di circa 300 mi-
lioni di euro.
A seguito dell’operazione, Enel e CVC gestiscono la società
in regime di controllo congiunto.
L’operazione è in linea con l’attuale Piano Strategico del
Gruppo Enel, secondo il modello di Stewardship, che pre-
vede investimenti condotti con terze parti, con l’obiettivo
di aggiungere nuove infrastrutture e servizi finalizzati ad
accelerare il processo di elettrificazione della domanda di
energia dei clienti.
Enel sottoscrive una linea di credito revolving da 12 miliardi
di euro garantita da SACE
In data 23 dicembre 2022, la Società ha sottoscritto con un
pool di istituzioni finanziarie composto da Banco BPM SpA,
BPER Banca SpA, Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), In-
tesa Sanpaolo SpA e UniCredit SpA (quest’ultima anche in
qualità di banca agente) una linea di credito revolving da 12
miliardi di euro (la “linea di credito) dedicata alle esigenze di
copertura dei collaterali per le attività di trading sui mercati
dell’energia di Enel e Enel Global Trading SpA.
La linea di credito, garantita dall’agenzia nazionale per il
credito all’esportazione SACE SpA (SACE) fino al 70% del
suo importo nominale e con durata pari a circa 18 mesi,
è stata perfezionata in coerenza, tra l’altro, con le previ-
sioni (i) della Comunicazione della Commissione europea
C(2022) 7945 final recante il “Quadro Temporaneo di Cri-
si per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia
a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina” e
30 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
della Decisione della Commissione Europea SA.104722 del
20 dicembre 2022 concernente “Aiuti di Stato: modifiche
al regime italiano, compreso un aumento del bilancio fino
a 23 miliardi di euro, per sostenere le aziende nel conte-
sto della guerra della Russia contro l’Ucraina, nonché (ii)
del decreto legge 17 maggio 2022 n. 50 (il “Decreto Aiuti”),
convertito con legge 15 luglio 2022 n. 91, come modifica-
to dal decreto legge 23 settembre 2022 n. 144, convertito
con legge 17 novembre 2022, n. 175.
La linea di credito è parte di un intervento strutturato a tu-
tela del sistema energetico nazionale, volto a fornire agli
operatori del settore un ulteriore strumento per la gestio-
ne dei rischi legati alla dimensione molto elevata assunta
dai contratti stipulati a copertura delle posizioni industriali
(c.d. “marginazione”) a causa del perdurare della volatilità
dei mercati energetici per gli effetti della crisi. L’operazio-
ne rientra quindi nel quadro delle misure che la normativa
vigente mette a disposizione di tutte le società con sede
in Italia, che rispondono a specifiche caratteristiche, per
fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalla crisi russo-u-
craina ed è in linea con analoghi strumenti messi a dispo-
sizione in altri Paesi europei.
La linea di credito ha un margine di 50 punti base sopra
Euribor e una commissione di mancato utilizzo pari al 35%
del margine. In base al “Decreto Aiuti”, il premio annuale
della garanzia è determinato, in rapporto all’importo garan-
tito, nella misura di 50 punti base per il primo anno e 100
punti base per il secondo anno. Lerogazione del primo uti-
lizzo del finanziamento e l’efficacia della garanzia sono su-
bordinate all’adozione di un apposito decreto del Ministro
dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro
delle Imprese e del Made in Italy.
La linea di credito non ha alcun impatto sull’indebitamento
finanziario netto del Gruppo Enel, che dispone di una so-
lida liquidità, pari a circa 24,7 miliardi di euro (al netto della
linea di credito) a fine settembre 2022.
L’operazione nel suo complesso rappresenta unoperazio-
ne con parti correlate in quanto Enel, CDP e SACE sono so-
cietà soggette al comune controllo del Ministero dell’Eco-
nomia e delle Finanze. In particolare, essa rappresenta per
Enel, in quest’ottica, un’operazione di “maggiore rilevanza
avente natura ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti
a quelle di mercato o standard. Come tale, l’operazione è
esente dall’obbligo di pubblicare un apposito documen-
to informativo e dalle procedure di approvazione indicate
dalla normativa CONSOB di riferimento, in conformità a
quanto previsto da quest’ultima e dalla Procedura Enel per
le operazioni con parti correlate.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
31Fatti di rilievo del 2022

Graphics
Definizione degli indicatori
di performance
Al fine di illustrare i risultati economici della Società analiz-
zandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati
predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti
previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e
da Enel SpA e contenuti rispettivamente nel Bilancio con-
solidato e nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati
contengono indicatori di performance alternativi rispetto a
quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio con-
solidato e del Bilancio di esercizio e che il management ri-
tiene utili ai fini del monitoraggio dell’andamento del Grup-
po e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati
economici e finanziari prodotti dal business.
In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha
emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 che rende
applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla
European Securities and Markets Authority (ESMA) in ma-
teria di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE
2017/1129 (c.d. “Regolamento sul Prospetto”) che trovano
applicazione dal 5 maggio 2021.
Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomanda-
zioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20
marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti
che svolgono attività speciali di cui all’Allegato n. 29 del Re-
golamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state
convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili.
A partire dal 5 maggio 2021, pertanto, i riferimenti conte-
nuti in precedenti comunicazioni della CONSOB alle so-
pra richiamate Raccomandazioni CESR sul prospetto si
intendono sostituiti con gli Orientamenti ESMA in ogget-
to, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n.
DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione
finanziaria netta.
Tali Orientamenti sono volti a promuovere l’utilità e la tra-
sparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi
nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti
nell’ambito di applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al
fine di migliorarne la comparabilità, l’affidabilità e la com-
prensibilità.
Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra
citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:
Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della
performance operativa ed è calcolato sommando al “Risul-
tato operativo” gli “Ammortamenti e impairment”.
Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza
tra le “Attività non correnti” e le “Passività non correnti” a
esclusione:
delle “Attività per imposte anticipate”;
dei “Crediti finanziari diversi” inclusi nelle “Altre attività
finanziarie non correnti”;
dei “Finanziamenti a lungo termine”;
dei “Benefíci ai dipendenti”;
dei “Fondi rischi e oneri (quota non corrente)”;
delle “Passività per imposte differite”.
Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le
Attività correnti” e le “Passività correnti” a esclusione:
della “Quota corrente dei crediti finanziari a lungo ter-
mine”, dei “Cash collateral”, degli “Altri crediti finanziari”
inclusi nelle “Altre attività finanziarie correnti”;
delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”;
dei “Finanziamenti a breve termine” e delle “Quote cor-
renti dei finanziamenti a lungo termine”;
dei “Fondi rischi e oneri (quota corrente)”;
degli “Altri debiti finanziari” inclusi nelle “Altre passività
correnti”.
Capitale investito lordo: determinato quale somma alge-
brica delle “Attività immobilizzate nette” e del “Capitale cir-
colante netto”, delle “Passività per imposte differite” e delle
Attività per imposte anticipate”.
Capitale investito netto: determinato quale somma algebri-
ca del “Capitale investito lordo” e dei “Fondi rischi e oneri”.
Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore
della struttura finanziaria ed è determinato:
dai “Finanziamenti a lungo termine” e dai “Finanziamen-
ti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a
lungo termine” e tenendo conto dei “Debiti finanziari a
breve” inclusi nelle “Altre passività correnti”;
al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”;
al netto della “Quota corrente dei crediti finanziari a lun-
go termine”, dei “Cash collateral”, degli “Altri crediti finan-
ziari” inclusi nelle “Altre attività finanziarie correnti”;
al netto dei “Crediti finanziari diversi” inclusi nelle “Altre
attività finanziarie non correnti”.
32 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Andamento economico-finanziario
di Enel SpA
Risultati economici
La gestione economica di Enel SpA degli esercizi 2022 e
2021 è sintetizzata nel seguente prospetto.
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 116 125 (9)
Altri proventi 17 1.644 (1.627)
Totale 133 1.769 (1.636)
Costi
Acquisti di materiali di consumo - 1 (1)
Servizi e godimento beni di terzi 206 197 9
Costo del personale 105 179 (74)
Altri costi operativi 27 14 13
Totale 338 391 (53)
Margine operativo lordo (205) 1.378 (1.583)
Ammortamenti e impairment 1.330 734 596
Risultato operativo (1.535) 644 (2.179)
Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni
Proventi da partecipazioni 8.770 4.451 4.319
Proventi finanziari 2.563 1.313 1.250
Oneri finanziari 2.747 1.760 987
Totale 8.586 4.004 4.582
Risultato prima delle imposte 7.0 51 4.648 2.403
Imposte (106) (114) 8
UTILE DELL’ESERCIZIO 7. 157 4.762 2.395
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono ai ri-
cavi per prestazioni rese alle società controllate per servizi
manageriali, per servizi di assistenza informatica e per al-
tre prestazioni. La variazione negativa di 9 milioni di euro
è da ricondurre al decremento dei ricavi per prestazioni di
servizi manageriali (8 milioni di euro) e dei ricavi relativi ai
servizi informatici (4 milioni di euro), compensato in parte
dall’incremento dei ricavi per altre prestazioni (3 milioni di
euro).
Gli altri proventi comprendono essenzialmente il riaddebi-
to dei costi per personale di Enel SpA in distacco in altre
società del Gruppo, in aumento di 2 milioni di euro.
Nell’esercizio precedente la voce comprendeva la plusva-
lenza di 1.629 milioni di euro, rilevata a seguito della cessio-
ne della partecipazione nella società a controllo congiunto
Open Fiber SpA pari al 50% del capitale sociale, in favore di
Macquarie Asset Management e di CDP Equity SpA.
I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano
variazioni sostanziali rispetto all’esercizio precedente.
I costi per servizi e godimento beni di terzi riguardano pre-
stazioni ricevute da terzi per 73 milioni di euro e da società
del Gruppo per 133 milioni di euro.
Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a ser-
vizi di comunicazione, prestazioni professionali e tecni-
che, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione
aziendale, prestazioni legali e notarili, nonché a servizi in-
formatici.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
33Andamento economico-finanziario di Enel SpA

Graphics
Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzial-
mente alle controllate Enel Global Services Srl ed Enel Italia
SpA e sono relative a servizi di assistenza sistemica e appli-
cativa, a servizi connessi alla gestione degli automezzi a uso
promiscuo e altri servizi connessi alla persona, a servizi mana-
geriali, nonché a servizi di gestione amministrativa, servizi di
amministrazione del personale e costi per servizi di telefonia.
Il costo del personale ammonta complessivamente a 105
milioni di euro, con una riduzione pari a 74 milioni di euro
rispetto al 2021. La variazione negativa è riferibile princi-
palmente al decremento dei costi per i piani di incentivo
all’esodo del personale adottati dall’azienda, a causa degli
adeguamenti dei relativi piani.
Gli altri costi operativi, pari a 27 milioni di euro, aumentano
di 13 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, es-
senzialmente per lo stralcio dei crediti commerciali, pari a
8 milioni di euro, conseguente alla cessione della parteci-
pazione in PJSC Enel Russia.
Il margine operativo lordo, negativo per 205 milioni di
euro, presenta rispetto al periodo a raffronto un decre-
mento di 1.583 milioni di euro. Tale decremento è da ricon-
durre principalmente alla riduzione dei ricavi, compensata
in parte dal decremento dei costi del personale.
Gli ammortamenti e impairment, pari a 1.330 milioni di
euro, aumentano di 596 milioni di euro rispetto all’eserci-
zio precedente.
La voce “ammortamenti, pari a 56 milioni di euro, si riferi-
sce alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività
immateriali per 52 milioni di euro.
La voce “impairment” accoglie l’adeguamento di valore delle
partecipazioni nelle società controllate in Romania, rilevate
nelle “Attività non correnti classificate come possedute per
la vendita”, per complessivi 995 milioni di euro, e la rettifica
di valore di 195 milioni di euro, effettuata sulla partecipazio-
ne in PJSC Enel Russia ceduta nel mese di ottobre 2022.
Tale voce risente anche degli adeguamenti di valore delle
partecipazioni in Enel Green Power SpA per 228 milioni di
euro, in Enel Innovation Hubs Srl per 16 milioni di euro e in
Enel Investment Holding BV per 1 milione di euro.
La voce inoltre comprende i ripristini di valore delle parte-
cipazioni nelle società controllate Enel Global Trading SpA
(162 milioni di euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione
di euro).
Nel 2021 gli ammortamenti e impairment, pari a 734 milioni
di euro, si riferivano principalmente alle rettifiche di valore
delle partecipazioni nelle società di distribuzione in Roma-
nia per complessivi 270 milioni di euro, della partecipazio-
ne in Enel Green Power SpA per 497 milioni di euro e di al-
tre partecipazioni in società controllate italiane e olandesi
per complessivi 21 milioni di euro. La voce comprendeva
inoltre i ripristini di valore delle partecipazioni nelle società
controllate Enel Global Trading SpA per 43 milioni di euro,
Enel Italia SpA per 41 milioni di euro ed Enel Innovation
Hubs Srl per 7 milioni di euro.
Il risultato operativo risulta negativo per (1.535) milioni di
euro. La diminuzione di 2.179 milioni di euro rispetto al 2021
è da ricondurre al già citato decremento dei ricavi e alle
maggiori rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni.
I proventi da partecipazioni, pari a 8.770 milioni di euro, si
riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate
e collegate per 8.761 milioni di euro e dalle società a con-
trollo congiunto per 9 milioni di euro. Rispetto all’esercizio
precedente, i proventi da partecipazioni si incrementano
di 4.319 milioni di euro, per effetto sostanzialmente della
distribuzione da parte di Enel Italia SpA di riserve dispo-
nibili per un importo pari a 6.000 milioni di euro, in parte
compensate da minori utili distribuiti da Enel Iberia SRLU,
da Enel Américas SA ed Enel Chile SA.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 184 milioni di euro e
riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull’indebita-
mento finanziario (694 milioni di euro), in parte compensati
dagli altri proventi relativi alle commissioni sulle garanzie
rilasciate nell’interesse delle altre società del Gruppo (204
milioni di euro), dagli interessi attivi su attività finanziarie
(183 milioni di euro) e dai proventi finanziari netti da con-
tratti derivati per 171 milioni di euro.
Rispetto al precedente esercizio, gli oneri finanziari netti
diminuiscono di 263 milioni di euro, per effetto essenzial-
mente della variazione positiva degli interessi attivi e altri
proventi finanziari (148 milioni di euro), e dell’effetto positi-
vo connesso all’andamento dei cambi (133 milioni di euro),
in parte compensati dai minori proventi finanziari netti da
strumenti derivati (11 milioni di euro).
Le imposte sul reddito dell’esercizio sono positive per (106)
milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione
della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico
ante imposte dovuta all’esclusione del 95% dei dividendi
percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli
interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale
di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art.
96 del TUIR).
Rispetto al precedente esercizio, la variazione di 8 milioni
di euro è da ricondurre alla riduzione del reddito imponibile
IRES stimato.
Il risultato netto dell’esercizio si attesta a 7.157 milioni di
euro, a fronte di un utile dell’esercizio precedente di 4.762
milioni di euro. La variazione positiva di 2.395 milioni di
euro è da ricondurre essenzialmente all’incremento dei
proventi da partecipazioni e al risultato della gestione fi-
nanziaria, parzialmente compensati dalla riduzione degli
altri proventi e dalle maggiori rettifiche di valore delle par-
tecipazioni per i motivi sopra esposti.
34 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Analisi della struttura patrimoniale
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Attività immobilizzate nette:
- attività materiali e immateriali 144 155 (11)
- partecipazioni 59.952 60.269 (317)
- altre attività/(passività) non correnti nette (246) (465) 219
Totale 59.850 59.959 (109)
Capitale circolante netto:
- crediti commerciali 294 275 19
- altre attività/(passività) correnti nette (2.066) (1.818) (248)
- debiti commerciali (154) (167) 13
Totale (1.926) (1.710) (216)
Capitale investito lordo 57. 924 58.249 (325)
Fondi diversi:
- benefíci ai dipendenti (131) (172) 41
- fondi rischi e oneri e imposte differite nette 6 89 (83)
Totale (125) (83) (42)
Attività non correnti classificate come possedute per la vendita 654 - 654
Capitale investito netto 58.453 58.166 287
Patrimonio netto 38.342 34.967 3.375
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 20.111 23.199 (3.088)
Il decremento delle attività immobilizzate nette è riferito
essenzialmente:
per 317 milioni di euro al decremento del valore delle par-
tecipazioni detenute in imprese controllate, sulle quali
hanno influito sostanzialmente le seguenti operazioni:
il versamento in conto capitale a favore della società
controllata Enel North America Inc. per complessivi
880 milioni di euro;
l’acquisizione della quota di partecipazione al capitale
di Enel X Way Srl da Enel X Italia Srl per un valore di
58 milioni di euro e il successivo versamento in conto
capitale pari a 800 milioni di euro a favore di Enel X
Way Srl;
la riclassifica tra le “Attività non correnti classificate
come possedute per la vendita” della partecipazione
detenuta nella società controllata PJSC Enel Russia
iscritta a un valore di 332 milioni di euro, a seguito de-
gli accordi firmati nel mese di giugno 2022 da Enel
SpA con PJSC Lukoil e il Closed Combined Mutual In-
vestment Fund “Gazprombank-Frezia” per la cessione
dell’intera partecipazione perfezionatasi nel mese di
ottobre 2022;
la riclassifica tra le “Attività non correnti classificate
come possedute per la vendita” delle partecipazio-
ni detenute nelle società controllate rumene per un
totale complessivo di 1.649 milioni di euro a seguito
dell’accordo di esclusiva stipulato con la società gre-
ca Public Power Corporation SA (PPC) in relazione alla
potenziale cessione di tutte le partecipazioni detenu-
te dal Gruppo Enel in Romania;
le rettifiche di valore delle partecipazioni detenute
nelle società controllate Enel Green Power SpA per
228 milioni di euro, Enel Innovation Hubs Srl per 16
milioni di euro ed Enel Investment Holding NV per 1
milione di euro e gli adeguamenti positivi di valore
delle partecipazioni detenute nelle società controlla-
te Enel Global Trading SpA per 162 milioni di euro ed
Enel Global Services Srl per 1 milione di euro;
l’incremento della valutazione al fair value della parte-
cipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red
SA per un importo di 2 milioni di euro;
per 11 milioni di euro alla movimentazione delle attività
materiali e immateriali, derivante dal saldo netto negati-
vo tra gli ammortamenti e gli investimenti dell’esercizio;
per 219 milioni di euro al decremento della voce “Altre
attività/(passività) non correnti nette” per effetto essen-
zialmente del decremento del valore dei contratti deriva-
ti passivi non correnti (637 milioni di euro) e del valore dei
contratti derivati attivi non correnti (405 milioni di euro).
Il capitale circolante netto, negativo per 1.926 milioni di
euro, registra unulteriore variazione negativa di 216 milioni
di euro rispetto al 31 dicembre 2021 riferibile:
per 248 milioni di euro al saldo negativo della voce “Altre
attività/(passività) correnti nette”, conseguente:
al decremento delle altre attività correnti (479 milioni
di euro), dovuto in particolare ai minori crediti verso le
società del Gruppo per dividendi da incassare;
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
35Andamento economico-finanziario di Enel SpA

Graphics
all’incremento del valore dei contratti derivati passivi
correnti (48 milioni di euro);
all’incremento delle altre passività correnti (88 milio-
ni di euro), dovuto all’effetto congiunto dei maggiori
debiti verso le società del Gruppo per il consolidato
fiscale nazionale IRES e dei minori debiti tributari per
IVA e IRES verso l’Erario;
all’incremento del valore dei contratti derivati attivi
correnti (330 milioni di euro);
per 19 milioni di euro all’incremento dei crediti commer-
ciali, di cui 18 milioni di euro verso le società del Gruppo;
per 13 milioni di euro al decremento dei debiti commer-
ciali, di cui 19 milioni di euro verso le società del Gruppo.
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2022, pari a
58.453 milioni di euro, è finanziato dal patrimonio netto
per 38.342 milioni di euro e dall’indebitamento finanziario
netto per 20.111 milioni di euro.
Il patrimonio netto, pari a 38.342 milioni di euro, è in au-
mento di 3.375 milioni di euro rispetto al precedente
esercizio. Tale variazione è riferibile principalmente all’u-
tile complessivo rilevato nell’esercizio 2022 pari a 7.464
milioni di euro e alla distribuzione del saldo del dividen-
do dell’esercizio 2021 nella misura di 0,19 euro per azione
(complessivamente pari a 1.932 milioni di euro), così come
deliberato dall’Assemblea degli azionisti in data 19 maggio
2022, e dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2022 de-
liberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre
2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio
2023 (0,20 euro per azione per complessivi 2.033 milioni
di euro).
L’indebitamento finanziario netto a fine esercizio è pari a
20.111 milioni di euro, con un’incidenza sul patrimonio net-
to pari al 52,4% (66,3% a fine 2021).
Analisi della struttura finanziaria
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 1.527 2.508 (981)
- obbligazioni 4.262 4.324 (62)
- altri finanziamenti da contratti di leasing - 1 (1)
- finanziamenti ricevuti da società controllate 12.407 18.739 (6.332)
Indebitamento a lungo termine 18.196 25.572 (7.376)
Crediti finanziari verso terzi (4) (3) (1)
Indebitamento netto a lungo temine 18.192 25.569 (7.377)
Indebitamento/(Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 1.430 216 1.214
- indebitamento a breve verso banche 25 640 (615)
- indebitamento a breve verso società del Gruppo 3.000 - 3.000
- cash collateral ricevuti 365 298 67
Indebitamento a breve termine 4.820 1.154 3.666
- finanziamenti a breve concessi a società del Gruppo (512) - (512)
- altri crediti finanziari a breve (5) (9) 4
- cash collateral versati (389) (1.077) 688
- posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo 2.873 (1.486) 4.359
- disponibilità presso banche e titoli a breve (4.868) (952) (3.916)
Indebitamento/(Disponibilità) netto a breve termine 1.919 (2.370) 4.289
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 20.111 23.199 (3.088)
L’indebitamento finanziario netto è pari a 20.111 milioni
di euro e registra un decremento di 3.088 milioni di euro
rispetto al precedente esercizio, come risultato di un mi-
nore indebitamento finanziario netto a lungo termine per
7.377 milioni di euro, in parte compensato da una maggiore
esposizione debitoria netta a breve termine per 4.289 mi-
lioni di euro.
Le principali operazioni finanziarie effettuate nel corso del
36 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
2022 che hanno determinato il decremento dell’indebita-
mento finanziario sono state:
il rimborso di un utilizzo effettuato nel corso del prece-
dente esercizio di 1.000 milioni di euro relativi alla linea di
credito bancaria revolving sustainability-linked;
il rimborso anticipato di tre loan agreement ricevuti da
Enel Finance International NV per complessivi 5.000 mi-
lioni di euro, e il rimborso di due finanziamenti giunti a
scadenza, sempre nei confronti di Enel Finance Interna-
tional NV, per 118 milioni di euro;
il rimborso di due prestiti bancari a breve termine per
complessivi 400 milioni di euro e il rimborso di linee di
credito revolving a breve termine per 165 milioni di euro;
l’utilizzo, per un importo pari a 3.000 milioni di euro, di
una linea di credito revolving sottoscritta nel corso dell’e-
sercizio 2022 con Enel Finance International NV;
l’utilizzo da parte di Enel Global Trading di un finanzia-
mento a breve termine concesso nel corso dell’esercizio
2022, per 512 milioni di euro.
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.868
milioni di euro, presentano un incremento di 3.916 milioni
di euro rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente per
l’effetto dei maggiori dividendi ricevuti dalle società del
Gruppo nel corso dell’esercizio.
Si rimanda al paragrafo seguente “Flussi finanziari” per
maggiori dettagli.
Flussi finanziari
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio dell’esercizio 952 2.127 (1.175)
Cash flow da attività operativa
(1)
8.689 6.757 1.932
Cash flow da attività di investimento (1.647) (9.739) 8.092
Cash flow da attività di finanziamento
(1)
(3.126) 1.807 (4.933)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’esercizio 4.868 952 3.916
(1) Il dato relativo ai coupon pagati ai titolari di obbligazioni ibride ha subito una diversa esposizione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo
all’esercizio 2021.
Il cash flow da attività operativa nell’esercizio 2022 è positivo
per 8.689 milioni di euro (pari a 6.757 milioni di euro al 31
dicembre 2021), in crescita di 1.932 milioni di euro rispetto
al valore dell’esercizio precedente principalmente a segui-
to dei maggiori dividendi incassati, in parte compensati dai
maggiori oneri finanziari pagati e dal maggior fabbisogno
connesso alla variazione del capitale circolante netto.
Nel corso dell’esercizio il cash flow da attività di finanzia-
mento ha assorbito liquidità per 3.126 milioni di euro. Tale
risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel
periodo di finanziamenti a lungo termine (10.466 milioni di
euro), del pagamento dei dividendi (3.882 milioni di euro)
in parte compensati dall’emissione di nuovi finanziamenti a
lungo termine (4.251 milioni di euro), della variazione net-
ta negativa dei debiti finanziari (7.108 milioni di euro) e del
pagamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride
perpetue per 123 milioni di euro.
Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidi-
tà per 1.647 milioni di euro per effetto essenzialmente dei
versamenti in conto capitale a favore della società control-
lata Enel North America Inc. (880 milioni di euro), dell’ac-
quisizione della quota di partecipazione di Enel X Italia Srl
al capitale di Enel X Way Srl e della successiva ripatrimo-
nializzazione a favore di quest’ultima (per complessivi 858
milioni di euro), in parte compensati dall’incasso derivante
dalla cessione di Enel Russia per 137 milioni di euro.
I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle
attività di investimento sono stati fronteggiati dall’apporto
del cash flow generato dall’attività operativa che, positivo
per 8.689 milioni di euro, ha determinando un saldo delle
disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’eserci-
zio per 4.868 milioni di euro.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
37Andamento economico-finanziario di Enel SpA

Graphics
Risultati delle principali socie
controllate
Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti Totale attività Passività non correnti Passività correnti Patrimonio netto
Totale
patrimonio netto e passività
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Endesa SA Consolidato 30.035 28.316 19.925 11.652 49.960 39.968 23.517 18.602 20.682 15.822 5.761 5.544 49.960 39.968
Enel Américas SA Consolidato 25.307 24.630 7.275 6.235 32.582 30.865 10.681 10.712 7.4 27 6.883 14.474 13.270 32.582 30.865
Enel Chile SA Consolidato 9.680 8.534 3.370 1.315 13.050 9.849 4.738 4.169 3.485 2.211 4.827 3.469 13.050 9.849
Enel Italia SpA Consolidato 38.877 34.767 16.524 13.502 55.401 48.269 27.7 14 20.088 23.942 17.7 3 9 3.745 10.442 55.401 48.269
Enel North America Inc. Consolidato 14.226 11.295 2.113 1.198 16.339 12.493 6.971 3.671 3.607 4.408 5.761 4.414 16.339 12.493
Enel Energie Muntenia SA Separato 92 84 547 260 639 344 13 17 597 234 29 93 639 344
Enel Energie SA Separato 48 33 628 290 676 323 5 7 647 214 24 102 676 323
Enel Finance International NV Separato 43.871 40.869 17.73 8 8.793 61.609 49.662 41.379 31.259 9.944 8.339 10.286 10.064 61.609 49.662
Enel Grids Srl Separato 75 190 511 403 586 593 26 49 241 519 319 25 586 593
Enel Global Services Srl Separato 144 189 545 568 689 757 33 57 605 669 51 31 689 757
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 12 16 99 146 111 162 24 41 81 103 6 18 111 162
Enel Global Trading SpA Separato 830 914 28.008 44.129 28.838 45.043 953 912 27.505 44.714 380 (583) 28.838 45.043
Enel Green Power SpA Separato 1.092 2.153 2.072 1.029 3.164 3.182 1.819 2.023 863 623 482 536 3.164 3.182
Enel Holding Finance Srl Separato 7.872 7.872 2 2 7.874 7.874 - - - - 7.874 7.874 7.874 7. 874
Enel Iberia SRLU Separato 26.298 26.599 799 1.136 27. 0 97 27.735 3.046 3.409 616 971 23.435 23.355 27.097 27.735
Enel Innovation Hubs Srl Separato - - 9 26 9 26 - - 2 3 7 23 9 26
Enel Insurance NV Separato 538 453 549 640 1.087 1.093 443 307 133 252 511 534 1.087 1.093
Enel Investment Holding BV Separato 1 2 5 5 6 7 - 1 1 - 5 6 6 7
Enel Romania SA Separato 5 5 19 21 24 26 2 3 17 18 5 5 24 26
Enel X Srl Separato 993 526 183 198 1.176 724 115 114 868 438 193 172 1.176 724
Enel X Way Srl Separato 936 - 46 - 982 - 4 - 160 - 818 - 982 -
Enelpower Srl Separato 2 3 38 38 40 41 6 6 8 9 26 26 40 41
E-Distribuţie Banat SA Separato 424 399 56 87 480 486 150 146 87 64 243 276 480 486
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 379 359 58 53 437 412 135 135 104 50 198 227 437 412
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 981 940 212 217 1.193 1.157 379 365 234 158 580 634 1.193 1.157
38 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Risultati delle principali socie
controllate
Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti Totale attività Passività non correnti Passività correnti Patrimonio netto
Totale
patrimonio netto e passività
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Endesa SA Consolidato 30.035 28.316 19.925 11.652 49.960 39.968 23.517 18.602 20.682 15.822 5.761 5.544 49.960 39.968
Enel Américas SA Consolidato 25.307 24.630 7.275 6.235 32.582 30.865 10.681 10.712 7.4 27 6.883 14.474 13.270 32.582 30.865
Enel Chile SA Consolidato 9.680 8.534 3.370 1.315 13.050 9.849 4.738 4.169 3.485 2.211 4.827 3.469 13.050 9.849
Enel Italia SpA Consolidato 38.877 34.767 16.524 13.502 55.401 48.269 27.7 14 20.088 23.942 17.739 3.745 10.442 55.401 48.269
Enel North America Inc. Consolidato 14.226 11.295 2.113 1.198 16.339 12.493 6.971 3.671 3.607 4.408 5.761 4.414 16.339 12.493
Enel Energie Muntenia SA Separato 92 84 547 260 639 344 13 17 597 234 29 93 639 344
Enel Energie SA Separato 48 33 628 290 676 323 5 7 647 214 24 102 676 323
Enel Finance International NV Separato 43.871 40.869 17.73 8 8.793 61.609 49.662 41.379 31.259 9.944 8.339 10.286 10.064 61.609 49.662
Enel Grids Srl Separato 75 190 511 403 586 593 26 49 241 519 319 25 586 593
Enel Global Services Srl Separato 144 189 545 568 689 757 33 57 605 669 51 31 689 757
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 12 16 99 146 111 162 24 41 81 103 6 18 111 162
Enel Global Trading SpA Separato 830 914 28.008 44.129 28.838 45.043 953 912 27.505 44.714 380 (583) 28.838 45.043
Enel Green Power SpA Separato 1.092 2.153 2.072 1.029 3.164 3.182 1.819 2.023 863 623 482 536 3.164 3.182
Enel Holding Finance Srl Separato 7.872 7.872 2 2 7.874 7.874 - - - - 7. 874 7.874 7.874 7. 874
Enel Iberia SRLU Separato 26.298 26.599 799 1.136 27. 0 97 27.735 3.046 3.409 616 971 23.435 23.355 27.097 27.735
Enel Innovation Hubs Srl Separato - - 9 26 9 26 - - 2 3 7 23 9 26
Enel Insurance NV Separato 538 453 549 640 1.087 1.093 443 307 133 252 511 534 1.087 1.093
Enel Investment Holding BV Separato 1 2 5 5 6 7 - 1 1 - 5 6 6 7
Enel Romania SA Separato 5 5 19 21 24 26 2 3 17 18 5 5 24 26
Enel X Srl Separato 993 526 183 198 1.176 724 115 114 868 438 193 172 1.176 724
Enel X Way Srl Separato 936 - 46 - 982 - 4 - 160 - 818 - 982 -
Enelpower Srl Separato 2 3 38 38 40 41 6 6 8 9 26 26 40 41
E-Distribuţie Banat SA Separato 424 399 56 87 480 486 150 146 87 64 243 276 480 486
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 379 359 58 53 437 412 135 135 104 50 198 227 437 412
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 981 940 212 217 1.193 1.157 379 365 234 158 580 634 1.193 1.157
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
39Risultati delle principali società controllate

Graphics
Milioni di euro Bilancio Ricavi Costi
Margine operativo
lordo
Ammortamenti e
impairment Risultato operativo
Proventi/(Oneri)
finanziari netti
e da partecipazioni
Risultato ante
imposte Imposte Risultato netto
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Endesa SA Consolidato 32.896 20.899 27.331 16.621 5.565 4.278 1.878 2.322 3.687 1.956 (200) (32) 3.487 1.924 891 467 2.596 1.457
Enel Américas SA Consolidato 14.933 13.689 10.352 10.221 4.581 3.468 2.529 1.217 2.052 2.251 (967) (611) 1.085 1.640 797 682 288 958
Enel Chile SA Consolidato 5.402 3.180 4.122 2.599 1.280 581 286 293 994 288 944 (160) 1.938 128 512 17 1.426 111
Enel Italia SpA Consolidato 58.033 34.833 51.849 28.241 6.184 6.592 3.039 3.831 3.145 2.761 (649) 369 2.496 3.130 1.586 825 910 2.305
Enel North America Inc. Consolidato 2.103 1.477 1.211 867 892 610 418 337 474 273 (186) (132) 288 141 97 28 191 113
Enel Energie Muntenia SA Separato 1.343 682 1.394 715 (51) (33) 14 12 (65) (45) (12) 1 (77) (44) (10) (6) (67) (38)
Enel Energie SA Separato 1.480 700 1.547 699 (67) 1 14 13 (81) (12) (10) 2 (91) (10) (12) (1) (79) (9)
Enel Finance International NV Separato 1.667 1.012 1.561 2.113 106 (1.101) - - 106 (1.101) (42) 186 64 (915) 20 (175) 44 (740)
Enel Grids Srl Separato 690 504 422 511 268 (7) 2 - 266 (7) (5) (1) 261 5 (31) (5) 292 10
Enel Global Services Srl Separato 908 959 819 936 89 23 68 64 21 (41) 1 (3) 22 (44) 8 (9) 14 (35)
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 101 116 112 133 (11) (17) 1 1 (12) (18) 1 (1) (11) (19) 2 (1) (13) (18)
Enel Global Trading SpA Separato 82.598 23.680 82.464 23.547 134 133 32 23 102 110 (52) (56) 50 54 62 57 (12) (3)
Enel Green Power SpA Separato 449 286 309 288 140 (2) 596 (40) (456) 38 378 (39) (78) (1) 36 (11) (114) 10
Enel Holding Finance Srl Separato - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Enel Iberia SRLU Separato 40 33 39 37 1 (4) (1) (1) 2 (3) 672 7.7 0 6 674 7.703 (51) 83 725 7.62 0
Enel Innovation Hubs Srl Separato 6 6 6 6 - - - - - - - - - - - - - -
Enel Insurance NV Separato 149 119 149 106 - 13 - - - 13 7 8 7 21 2 5 5 16
Enel Investment Holding BV Separato 1 2 2 2 (1) - - 1 (1) (1) - - (1) (1) - - (1) (1)
Enel Romania SA Separato 12 15 11 13 1 2 - 1 1 1 - - 1 1 - - 1 1
Enel X Srl Separato 203 112 126 118 77 (5) 43 13 34 (18) (3) (4) 31 (22) (23) (5) 54 (17)
Enel X Way Srl Separato 47 - 53 - (6) - 17 - (23) - 4 - (19) - (4) - (15) -
Enelpower Srl Separato - - - - - - - - - - - - - - (1) - 1 -
E-Distribuţie Banat SA Separato 228 116 254 96 (26) 20 43 23 (69) (3) - - (69) (3) (10) - (59) (3)
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 134 108 151 85 (17) 23 18 19 (35) 4 (3) - (38) 4 (6) 1 (32) 3
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 148 194 167 149 (19) 45 21 48 (40) (3) (1) 1 (41) (2) (4) 1 (37) (3)
40 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Milioni di euro Bilancio Ricavi Costi
Margine operativo
lordo
Ammortamenti e
impairment Risultato operativo
Proventi/(Oneri)
finanziari netti
e da partecipazioni
Risultato ante
imposte Imposte Risultato netto
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
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al
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al
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al
31.12.2022
al
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al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Endesa SA Consolidato 32.896 20.899 27.331 16.621 5.565 4.278 1.878 2.322 3.687 1.956 (200) (32) 3.487 1.924 891 467 2.596 1.457
Enel Américas SA Consolidato 14.933 13.689 10.352 10.221 4.581 3.468 2.529 1.217 2.052 2.251 (967) (611) 1.085 1.640 797 682 288 958
Enel Chile SA Consolidato 5.402 3.180 4.122 2.599 1.280 581 286 293 994 288 944 (160) 1.938 128 512 17 1.426 111
Enel Italia SpA Consolidato 58.033 34.833 51.849 28.241 6.184 6.592 3.039 3.831 3.145 2.761 (649) 369 2.496 3.130 1.586 825 910 2.305
Enel North America Inc. Consolidato 2.103 1.477 1.211 867 892 610 418 337 474 273 (186) (132) 288 141 97 28 191 113
Enel Energie Muntenia SA Separato 1.343 682 1.394 715 (51) (33) 14 12 (65) (45) (12) 1 (77) (44) (10) (6) (67) (38)
Enel Energie SA Separato 1.480 700 1.547 699 (67) 1 14 13 (81) (12) (10) 2 (91) (10) (12) (1) (79) (9)
Enel Finance International NV Separato 1.667 1.012 1.561 2.113 106 (1.101) - - 106 (1.101) (42) 186 64 (915) 20 (175) 44 (740)
Enel Grids Srl Separato 690 504 422 511 268 (7) 2 - 266 (7) (5) (1) 261 5 (31) (5) 292 10
Enel Global Services Srl Separato 908 959 819 936 89 23 68 64 21 (41) 1 (3) 22 (44) 8 (9) 14 (35)
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 101 116 112 133 (11) (17) 1 1 (12) (18) 1 (1) (11) (19) 2 (1) (13) (18)
Enel Global Trading SpA Separato 82.598 23.680 82.464 23.547 134 133 32 23 102 110 (52) (56) 50 54 62 57 (12) (3)
Enel Green Power SpA Separato 449 286 309 288 140 (2) 596 (40) (456) 38 378 (39) (78) (1) 36 (11) (114) 10
Enel Holding Finance Srl Separato - - - - - - - - - - - - - - - - - -
Enel Iberia SRLU Separato 40 33 39 37 1 (4) (1) (1) 2 (3) 672 7.7 0 6 674 7.703 (51) 83 725 7.62 0
Enel Innovation Hubs Srl Separato 6 6 6 6 - - - - - - - - - - - - - -
Enel Insurance NV Separato 149 119 149 106 - 13 - - - 13 7 8 7 21 2 5 5 16
Enel Investment Holding BV Separato 1 2 2 2 (1) - - 1 (1) (1) - - (1) (1) - - (1) (1)
Enel Romania SA Separato 12 15 11 13 1 2 - 1 1 1 - - 1 1 - - 1 1
Enel X Srl Separato 203 112 126 118 77 (5) 43 13 34 (18) (3) (4) 31 (22) (23) (5) 54 (17)
Enel X Way Srl Separato 47 - 53 - (6) - 17 - (23) - 4 - (19) - (4) - (15) -
Enelpower Srl Separato - - - - - - - - - - - - - - (1) - 1 -
E-Distribuţie Banat SA Separato 228 116 254 96 (26) 20 43 23 (69) (3) - - (69) (3) (10) - (59) (3)
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 134 108 151 85 (17) 23 18 19 (35) 4 (3) - (38) 4 (6) 1 (32) 3
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 148 194 167 149 (19) 45 21 48 (40) (3) (1) 1 (41) (2) (4) 1 (37) (3)
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
41Risultati delle principali società controllate

Graphics
Centralità delle persone
I dipendenti di Enel SpA al 31 dicembre 2022 sono pari a
889 persone. Nel 2022 si registra un aumento dell’organico
di 55 persone per effetto del saldo netto tra assunzioni e
cessazioni.
Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza me-
dia dei dipendenti per categoria di appartenenza, confron-
tata con quella del periodo precedente, nonché la consi-
stenza effettiva al 31 dicembre 2022.
N. Consistenza media Consistenza puntuale
2022 2021 2022-2021 al 31.12.2022
Manager 154 148 6 164
Middle manager 449 417 32 481
White collar 261 246 15 244
Totale 864 811 53 889
La tabella seguente evidenzia la variazione delle consisten-
ze nel corso del periodo:
Consistenze al 31.12.2021 Assunzioni Cessazioni Mobilità in entrata Mobilità in uscita Consistenze al 31.12.2022
834 39 27 153 110 889
Formazione e sviluppo
Levoluzione veloce e continua del business e il supporto alla
strategia aziendale verso una transizione equa determinano
la necessità di nuovi profili tecnici e professionali e la na-
turale scomparsa di altri. In questo contesto, la formazione
continua delle persone così come le strategie di upskilling,
mirate allo sviluppo di percorsi di formazione e di empower-
ment che permettono un miglioramento dello svolgimento
del proprio ruolo, e reskilling, mirate all’apprendimento di
abilità e competenze che consentono alle persone di rico-
prire posizioni e ruoli differenti da quelli precedenti, acquisi-
scono un’importanza sempre più rilevante.
A sostegno delle strategie aziendali, nel 2022 sono state
erogate complessivamente circa 3,1 milioni di ore di for-
mazione, in crescita rispetto all’anno precedente (circa 2,9
milioni di ore nel 2021), superiore a 47 ore medie pro ca-
pite (oltre 44 ore medie pro capite nel 2021). Ciò è stato
possibile grazie al potenziamento dei tool digitali e della
piattaforma E-Ducation, che hanno garantito l’accessibilità
diffusa dei contenuti e una maggiore cultura della digitaliz-
zazione per l’apprendimento anche da remote working. In
particolare, in Italia, è stato siglato l’accordo di Smart Wor-
king che prevede, per i dipendenti che svolgono attività
remotizzabili, giornate di lavoro in smart working fino a un
massimo del 60% delle giornate lavorative con la possibi-
lità di incrementare tale percentuale a fronte di situazioni
particolari. Questa capacità di flessibilità e resilienza fa leva
sull’esperienza consolidata di smart working, iniziata in Ita-
lia già dal 2016 e poi gradualmente diffusa in tutto il Grup-
po, e sulla trasformazione tecnologica e digitale della stra-
tegia aziendale che ha reso Enel la prima tra le grandi utility
al mondo ad aver abbracciato al 100% il modello cloud.
In aggiunta alle iniziative di formazione e sensibilizzazione
per accompagnare l’adozione di modalità lavorative com-
pletamente digital, si confermano i percorsi formativi lega-
ti a tematiche riguardanti comportamenti, aspetti tecnici,
sicurezza, nuove competenze e cultura digitale.
In linea con l’impegno del Gruppo, il budget di formazione
si è quindi rafforzato ulteriormente rispetto all’anno pre-
cedente, con un costo complessivo del training sostenuto
nel 2022 che ammonta a circa 30 milioni di euro (circa 20
milioni di euro nel 2021).
Per quanto riguarda le azioni di sviluppo e valutazione del-
le persone Enel, nel 2022 si è consolidato il programma
dell’Open Feedback Evaluation (OFE), uno strumento che in
maniera continuativa e a 360 gradi permette di raccogliere
i feedback da tutti i colleghi, creando un dialogo costante
tra e con le persone.
Il nuovo modello OFE si compone di tre dimensioni inter-
dipendenti tra loro: il “Talento”, che consiste nella messa
in evidenza delle proprie competenze individuali legate ai
quattro valori Open Power di Fiducia, Responsabilità, Inno-
vazione e Proattività; la “Generosità, intesa come attitudine
a entrare in relazione con gli altri; e infine l’“Azione, ovvero
42 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
la capacità, valutata dai responsabili verso i propri collabo-
ratori, di conseguire gli obiettivi professionali.
Sempre nell’ottica di promozione dello sviluppo e di valo-
rizzazione delle unicità, sono a disposizione delle persone
strumenti di accompagnamento, come il Job Shadowing, il
Mentoring e il Coaching, per l’accrescimento della propria
consapevolezza e per esprimere i propri talenti, favoren-
do un clima inclusivo e orientato all’ascolto. Sul Mentoring
quest’anno abbiamo coinvolto 667 colleghi a livello globale
(325 Mentees e 342 Mentors).
Infine, sempre nell’ottica di una maggiore valorizzazione
della persona, il 2022 ha visto il passaggio dal sistema ba-
sato sull’assessment valutativo per l’accesso alle posizioni
manageriali allo sviluppo di un percorso di empowerment
che supporta le persone a prendere consapevolezza dei
propri talenti, competenze, attitudini, orientamenti e aspi-
razioni, sostenendole nei ruoli organizzativi più complessi.
In tale contesto, nel piano di successione annuale delle po-
sizioni manageriali sono stati introdotti nuovi criteri di sele-
zione, volti all’inclusione e alla valorizzazione della diversity.
In particolare, è stato rimosso il limite di età per l’accesso
al piano di successione, è stato introdotto un criterio che
assicura la presenza di almeno il 50% delle donne tra i suc-
cessori ed è stato incentivato l’inserimento dei cosiddetti
white collar” tra le nomine.
Ascolto e miglioramento del benessere organizzativo
A fine 2022 è stata lanciata una nuova survey di Open Li-
stening, un canale di ascolto globale che ha l’obiettivo di
rilevare il clima aziendale. Alla survey 2022 ha risposto il
75,6% dei dipendenti del Gruppo e il tasso complessivo di
soddisfazione sul lavoro delle persone è stato dell’89,6%.
La survey ha l’obiettivo di rilevare stato d’animo, benessere
e soddisfazione lavorativa, attraverso un costante ascolto
su alcune tematiche rilevanti per l’Azienda (tra cui work life
balance, networking, formazione, diversità e inclusione).
Inoltre, già a partire dal 2021, Enel ha costruito insieme alle
persone un modello globale di Wellbeing che poggia su
otto pilastri che impattano sulla soddisfazione generale:
il benessere psicologico, fisico, sociale, etico, economico,
culturale, il work-life harmony e il senso di protezione. Per
misurare il benessere e rilevare le iniziative più importanti
per le persone, è stata condotta una survey globale dedi-
cata proprio al Wellbeing. I risultati della survey 2021, reite-
rata in ottobre 2022 con l’aggiunta della dimensione della
motivazione, hanno consentito l’elaborazione e il lancio nel
2022 del Programma Globale di Benessere, col coinvolgi-
mento di un team internazionale, eterogeneo e multicultu-
rale. Il programma è rivolto a tutte le persone Enel ed è di-
segnato con una experience che combina fisico e digitale.
Per quanto attiene ai risultati, le survey rilevano il livello di
benessere generale percepito dai rispondenti, a livello glo-
bale, pari al 60%, intendendo che per il 60% dei rispondenti
la soddisfazione sul proprio benessere è a livelli medio-alti.
Includere le diversità in Enel
In Enel inclusione, benessere, partecipazione e creazione
di valore sono elementi fondanti dell’approccio alle perso-
ne. In particolare, l’approccio alla diversità e all’inclusione si
fonda sui princípi di non discriminazione, pari opportunità,
dignità e inclusione di ogni persona al di là di ogni forma
di diversità, equilibrio tra vita privata e lavoro, e si sostan-
zia in un organico set di azioni che promuovono la cura e
l’espressione dell’unicità di ciascuna persona, una cultura
organizzativa inclusiva e priva di pregiudizi, e un coerente
mix di competenze, qualità ed esperienze che creano va-
lore per le persone e il business.
Tale approccio è stato sancito nello Statuto della Persona,
il protocollo d’intesa firmato il 29 marzo 2022 da Enel che
sottolinea l’importanza della cura del benessere e dell’inte-
grità della persona in un ecosistema aziendale sano, sicu-
ro, stimolante e partecipativo, affinché questa possa espri-
mere al meglio le proprie potenzialità.
Si tratta di un protocollo innovativo, un nuovo modello,
concepito nell’epoca dell’incertezza per eccellenza per
via della pandemia da COVID che ha di fatto trasformato
le relazioni in ambito lavorativo, divenendo così anche una
straordinaria opportunità di cambiamento, a coronamen-
to di un percorso culturale già avviato da tempo in Enel.
Nei processi di transizione energetica, digitale e culturale
la persona diviene il fattore di successo, il vero vantaggio
competitivo. Per affrontare i rapidi cambiamenti in atto è
necessario un percorso inclusivo, a maggior ragione in
ambito lavorativo; con questa consapevolezza, lo Statu-
to della Persona punta a valorizzare l’essere umano ren-
dendolo protagonista di un ecosistema in cui Azienda e
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
43Centralità delle persone

Graphics
organizzazioni sindacali collaborano alla creazione di un
ambiente di lavoro sano, sicuro, stimolante e partecipati-
vo. Un ambiente in cui benessere, produttività, apprendi-
mento continuo e sicurezza possano rafforzarsi a vicenda,
concorrendo alla più piena realizzazione della persona, in
un’ottica di sempre maggiore centralità e dunque anche
responsabilità del singolo.
Le tappe che portano a oggi nascono nel 2013 con la pub-
blicazione della Policy sui Diritti Umani, seguita nel 2015
dall’adesione di Enel ai sette princípi del WEP (Womens
Empowerment Principles) promossi da UN Global Com-
pact e UN Women, e dalla contemporanea pubblicazione
della Policy Diversità e Inclusione, che esplicita i princípi di
non discriminazione, pari opportunità, dignità, equilibrio
tra vita privata e lavoro e inclusione di ogni persona, al di
là di ogni forma di diversità. Nel 2019 la Workplace Haras-
sment Policy introduce i temi del rispetto, dell’integrità e
della dignità individuale sul luogo di lavoro nella prevenzio-
ne di ogni tipo di molestia e questi princípi sono stati con-
divisi nel 2020 nello Statement contro le molestie sul luogo
di lavoro, pubblicato sul sito internet di Enel
(1)
. Nel 2021 è
stata emessa la policy globale sull’Accessibilità digitale per
assicurare pari opportunità di accesso alle informazioni e
ai sistemi digitali.
Negli ultimi anni, un’intensa attività di sensibilizzazione ha
permesso di diffondere e rafforzare la cultura dell’inclusio-
ne a ogni livello e contesto organizzativo, attraverso cam-
pagne di comunicazione ed eventi globali e locali dedicati
su temi diversi. Tra le iniziative più rilevanti sviluppate nel
2022 si segnalano azioni dedicate a incidere in modo si-
stemico sui vari aspetti del gender gap e sull’inclusione
della disabilità, nuove iniziative globali di sensibilizzazione
STEM, progetti per supportare le situazioni di vulnerabilità,
iniziative relative alla diversità culturale in vari Paesi, eventi
di sensibilizzazione sul concetto di unicità. In particolare,
è stato organizzato l’evento globale “YOUniqueness makes
the difference”, volto all’esplorazione del concetto di uni-
cità della persona nella sua dimensione relazionale e or-
ganizzativa, ed è stata completata l’erogazione in tutto il
Gruppo dei percorsi formativi “Oltre i bias” e “Molestie sul
luogo di lavoro”.
Diffondere la cultura dell’inclusione in Enel significa anche
misurazione e target setting. Un approccio che si sostanzia
in un organico piano di azioni misurate attraverso un am-
pio set di KPI oggetto di impegni approvati dagli organi so-
cietari e pubblicati nel Piano e nel Bilancio di Sostenibilità:
tra questi, bilanciare la percentuale di donne nei processi
di selezione, far crescere la rappresentanza di donne ma-
nager e middle manager e in succession plan manageriale,
(1) https://www.enel.com/content/dam/enel-com/documenti/investitori/sostenibilita/enel-statement-against-arassment.pdf.
(2) Dal 2022 il dato include iniziative che coinvolgono solo istituti primari e secondari.
aumentare il numero di studentesse coinvolte in iniziative
di sensibilizzazione STEM, promuovere progetti per l’in-
clusione dei colleghi con disabilità in tutte le fasi dell’em-
ployee journey.
In particolare, in termini di gender equality, la strategia
aziendale si articola su diverse linee d’azione. Si sta raffor-
zando la presenza delle donne nei processi di selezione,
arrivata al 52,2% nel 2022 (52,1% nel 2021), con un trend
crescente negli ultimi cinque anni. In termini di presenza
di donne in posizioni manageriali, si osserva che il numero
e l’incidenza delle donne manager presentano un trend di
continua crescita, con un incremento dell’1,3% nel 2022
(dal 23,6% del 2021 al 24,9% del 2022) della percentuale di
donne manager. Continuano inoltre le azioni di valorizza-
zione delle donne, non solo nei ruoli apicali, i cui effetti sa-
ranno pienamente apprezzabili nel medio-lungo periodo,
considerando anche la dinamica generazionale. Tra le azio-
ni messe in campo a livello globale, la conferma, nel Piano
di Long Term-Incentive, dell’obiettivo di performance, con
un peso aumentato dal 5% al 10% del totale, rappresentato
dalla percentuale di donne nei piani di successione del top
management a fine 2024 con lo scopo di dare continuità
a una politica di predisposizione di una platea idonea alle
nomine manageriali del prossimo futuro.
Cresce inoltre negli anni l’impegno volto alla promozione
della presenza femminile nei percorsi di studio e profes-
sionali in area STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Ma-
tematica) in collaborazione con scuole, università e isti-
tuzioni, per superare gli stereotipi di genere e diffondere
l’importanza della cultura tecnico-scientifica sempre più
integrata con la dimensione umanistica. Queste iniziative
di consapevolezza e orientamento al mondo STEM hanno
coinvolto nel 2022 quasi 10.000 studentesse delle scuole
superiori e negli ultimi sei anni oltre 30.000 studentesse
(2)
.
Sul tema della disabilità Enel mette a disposizione stru-
menti, servizi, metodi di lavoro e iniziative per creare un
contesto lavorativo e relazionale inclusivo per tutti, che
permetta lo svolgimento in piena autonomia delle attività
lavorative, indipendentemente da qualsiasi disabilità. A li-
vello globale sono presenti 2.129 colleghi con disabilità. Il
tema è particolarmente rilevante per l’Italia (1.568 colleghi
con disabilità, circa il 74% del Gruppo).
Con l’adesione di Enel all’iniziativa globale “Valuable 500”
nel 2019, il tema è diventato oggetto di grande attenzione
portando nel 2020 al lancio del progetto globale “Value for
Disability”, finalizzato a cogliere il potenziale di business e
a promuovere l’inclusione di colleghi e clienti con disabili-
tà attraverso l’ideazione di specifici piani di azione globali
44 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
e locali. Tutti i Paesi con almeno un collega con disabilità
hanno un focal point di riferimento per raccogliere e ri-
spondere alle esigenze specifiche e ideare iniziative dedi-
cate, come previsto dalla Policy Diversità e Inclusione. Molti
Paesi hanno inoltre organizzato iniziative per valorizzare
la dimensione interculturale, l’intergenerazionalità e la di-
mensione LGBTQ+.
Infine, per promuovere la cura di tutte le persone nelle
situazioni di vita che hanno impatto sul lavoro, prosegue
l’estensione nei diversi Paesi del progetto MaCro@Work
Caring Program per i colleghi con malattie croniche e il
Parental Program a supporto dell’esperienza parentale in
tutto il Gruppo.
La tabella di seguito mostra l’impegno di Enel sulla diver-
sità e inclusione, esponendo l’incidenza del personale con
disabilità, il numero delle donne manager e middle mana-
ger e il rapporto tra retribuzione media base delle donne
rispetto agli uomini.
Diversità e inclusione
2022 2021 2022-2021
Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie protette % 3,3 3,2 0,1 3,1%
Donne manager e middle manager n. 4.462 4.163 299 7, 2%
Percentuale di donne manager e middle manager % 31,8 30,6 1,2 3,9%
Percentuale di donne nei piani di successione manageriale % 46,1 42,7 3,4 8,0%
Percentuale di donne nei piani di successione dei top manager % 50,0 - 50,0 -
Rapporto tra stipendio base e retribuzione:
Rapporto stipendio base donne/uomini: % 104,7 104,8 -0,1 -0,1%
- manager % 83,9 84,6 -0,7 -0,8%
- middle manager % 92,8 94,2 -1,4 -1,5%
- white collar % 88,8 88,4 0,4 0,5%
- blue collar % 125,0 111,2 13,8 12,4%
Rapporto retribuzione base donne/uomini: % 105,4 105,1 0,3 0,3%
- manager % 80,7 81,1 -0,4 -0,5%
- middle manager % 91,9 93,2 -1,3 -1,4%
- white collar % 89,3 88,4 0,9 1,0%
- blue collar % 125,4 112,0 13,4 12,0%
Salute e sicurezza sul lavoro
La salute, la sicurezza e l’integrità psicofisica delle persone
rappresentano per Enel il bene più prezioso da tutelare in
ogni momento della vita. È proprio in quest’ottica che Enel
si impegna quindi a sviluppare e promuovere una solida cul-
tura della sicurezza, che garantisca un ambiente di lavoro
sano e privo di pericoli per tutti coloro che lavorano con e
per il Gruppo.
L’impegno costante di ognuno, l’integrazione della sicurezza
nei processi e nella formazione, la segnalazione e l’analisi de-
gli eventi, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte
appaltatrici, i continui controlli sulla qualità, la condivisione
delle esperienze e il confronto con i top player internazionali
sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza.
La tutela della salute e della sicurezza delle nostre persone
è una responsabilità di chiunque lavori in Enel. Per questo,
come previsto nella Stop Work Policy del Gruppo, sia il per-
sonale dipendente sia il personale delle imprese appalta-
trici è tenuto a fermare tempestivamente qualsiasi attività
che potrebbe mettere a rischio la propria salute e sicurez-
za o quella degli altri o, analogamente, che possa provo-
care un danno all’ambiente, inteso come compromissione
della qualità delle sue componenti.
Ogni Linea di Business del Gruppo è dotata di un proprio
Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza confor-
me allo standard internazionale ISO 45001. Il Sistema di
Gestione si basa sull’identificazione dei pericoli, sulla va-
lutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, sulla pianifi-
cazione e attuazione delle misure di prevenzione e prote-
zione, nonché sulla verifica dell’efficacia delle stesse, sulle
eventuali azioni correttive e sulla preparazione delle squa-
dre operative.
La tabella di seguito espone i principali indicatori relativa-
mente alla sicurezza sul lavoro.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
45Centralità delle persone

Graphics
2022 2021 2022-2021
Numero di ore lavorate milioni di ore 4 27,8 47 423,362 4,486 1,1%
Enel milioni di ore 123,624 123,421 0,203 0,2%
Imprese appaltatrici milioni di ore 304,223 299,940 4,282 1,4%
Numero di infortuni totali (TRI)
(1)
n. 962 1.212 (250) -20,6%
Enel n. 153 157 (4) -2,5%
Imprese appaltatrici n. 809 1.055 (246) -23,3%
Indice di frequenza infortuni (TRI FR)
(2)
i 2,25 2,86 (0,61) -21,3%
Enel i 1,25 1,27 (0,02) -1,6%
Imprese appaltatrici i 2,66 3,52 (0,86) -24,4%
Numero di infortuni mortali (FAT) n. 6 9 (3) -33,3%
Enel n. 1 3 (2) -66,7%
Imprese appaltatrici n. 5 6 (1) -16,7%
Indice di frequenza infortuni mortali (FAT FR) i 0,014 0,021 (0,007) -33,3%
Enel i 0,008 0,024 (0,016) -66,7%
Imprese appaltatrici i 0,016 0,020 (0,004) -20,0%
Numero di infortuni “Life Changing Accidents” (LCA)
(3)
n. 2 4 (2) -50,0%
Enel n. - 1 (1) -
Imprese appaltatrici n. 2 3 (1) -33,3%
Indice di frequenza infortuni “Life Changing Accidents” (LCA) i 0,005 0,009 (0,004) -44,4%
Enel i - 0,008 (0,008) -
Imprese appaltatrici i 0,007 0,010 (0,003) -30,0%
Indice di frequenza infortuni con giorni persi (ACC>3 FR)
(4)
i 0,36 0,43 (0,07) -16,3%
Enel i 0,48 0,49 (0,01) -2,0%
Imprese appaltatrici i 0,31 0,40 (0,09) -22,5%
Indice di frequenza infortuni con giorni persi (LTI FR)
(5)
i 0,50 0,65 (0,15) -23,1%
Enel i 0,56 0,68 (0,12) -17,6 %
Imprese appaltatrici i 0,48 0,64 (0,16) -25,0%
Indice di frequenza degli High Potential Accident (HPO FR)
(6)
i 0,072 0,094 (0,022) -23,4%
Enel i 0,057 0,065 (0,008) -12,3%
Imprese appaltatrici i 0,079 0,107 (0,028) -26,2%
(1) Total Recordable Injury (TRI): comprendono tutti gli eventi infortunistici che hanno provocato lesioni, sono comprensivi degli infortuni che hanno comportato
giorni di assenza dal lavoro LTI e dei First Aid (medicazioni) ovvero gli infortuni che non hanno richiesto giorni di assenza dal lavoro.
(2) Il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRI FR), così come tutti i Frequency Rate dei diversi tipi di eventi, è calcolato rapportando il numero degli eventi alle
ore lavorate espresse in milioni.
(3) Life Changing Accidents (LCA): sono gli infortuni che hanno provocato conseguenze sulla salute tali da cambiare per sempre la vita di una persona (per es.,
amputazioni di arti, paralisi, ustioni estese e visibili ecc.). Si segnala che dal ciclo di reporting 2021 l’indicatore Life Changing Accident ha sostituito l’indicato-
re sugli High Consequence Injury in seguito a un lavoro di standardizzazione dell’informativa di sicurezza aziendale; pertanto, i valori 2020 e 2019 sono stati
ricalcolati con la nuova metodologia.
(4) Indice di frequenza infortuni con giorni persi: è calcolato considerando gli infortuni che hanno provocato più di tre giorni di assenza complessiva dal lavoro.
(5) Lost Time Injuries Frequency Rate (LTI FR): è calcolato con tutti gli infortuni che hanno provocato almeno un giorno di assenza dal lavoro rapportati alle ore
lavorate espresse in milioni.
(6) High Potential Accidents Frequency Rate (HPO FR): è calcolato con tutti gli infortuni che, per dinamica, hanno la potenzialità di causare un evento Life Chan-
ging o Fatale, rapportati alle ore lavorate espresse in milioni.
Rispetto all’anno precedente, nel 2022 si evidenzia un’im-
portante riduzione di tutti gli indici infortunistici, in rappor-
to a un numero di ore lavorate quasi costante (+1,1%).
Nel 2022 il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRI FR)
è diminuito rispetto al 2021 del 21,3% attestandosi a circa
2,2 eventi infortunistici ogni milione di ore lavorate. Questa
diminuzione si riscontra sia nel personale Enel (-1,6%) sia
nel personale delle imprese appaltatrici (-24,4%).
46 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Relazioni responsabili con le comunità
N. (mln) 2022 2021 2022-2021
Accesso all’energia accessibile e pulita 15,6 13,2 2,4
Istruzione di qualità, equa e inclusiva 3,7 3,0 0,7
Lavoro dignitoso e crescita economica 4,9 3,7 1,2
Instaurare relazioni solide e durature nel tempo con le co-
munità locali rappresenta un pilastro fondamentale della
strategia del Gruppo, alla base di un modello di sviluppo
e gestione del business che non lasci indietro nessuno e
sia in grado di creare valore condiviso nel lungo periodo
per tutti gli stakeholder. Lapproccio è declinato lungo l’in-
tera catena del valore e si articola su sei passaggi principali
come l’analisi dei contesti già nella fase iniziale dei progetti
di business, la mappatura e analisi degli stakeholder e delle
loro priorità, l’elaborazione della matrice di materialità, per
poi pianificare e gestire progetti di sostenibilità che ven-
gono valutati in diverse fasi di realizzazione del progetto.
Nell’approccio sono inclusi anche i modelli di cantieri e
impianti sostenibili. Ulteriore evoluzione è costituita dall’e-
stensione di tale approccio anche nel disegno, nello svilup-
po e nella fornitura di servizi e prodotti energetici, oltre che
nell’innovazione dei processi che passa attraverso l’utilizzo
delle nuove tecnologie per contribuire alla costruzione di
comunità sempre più circolari, inclusive e sostenibili.
In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), Enel
contribuisce concretamente al progresso sostenibile dei
territori. Un impegno pienamente integrato nel nostro
purpose e nei valori aziendali, dall’ampliamento delle in-
frastrutture ai programmi di istruzione e formazione pro-
fessionale, ai progetti ideati per sostenere attività cultura-
li ed economiche. Iniziative specifiche sono state volte a
promuovere l’accesso all’energia, l’elettrificazione rurale e
suburbana, affrontare la povertà energetica e promuovere
l’inclusione sociale per le categorie più deboli della popo-
lazione, impiegando anche nuove tecnologie e approcci di
economia circolare, adottando una strategia che incorpori
pienamente la sostenibilità nel proprio modello di business
e attività. Diverse le iniziative sviluppate a livello globale per
la tutela della biodiversità, coerentemente con la strategia
di decarbonizzazione di Gruppo.
In particolare, due sono le grandi sfide: una transizione
equa e sostenibile e la ripresa post-pandemica.
La transizione energetica rappresenta un importante ac-
celeratore di crescita e modernizzazione dell’industria,
grazie alle potenzialità che offre in termini di sviluppo eco-
nomico, benessere, qualità della vita ed eguaglianza. Per
cogliere queste opportunità sono necessarie politiche lun-
gimiranti, che assicurino una transizione giusta e inclusiva
e che tenga conto in particolare delle esigenze delle cate-
gorie sociali più esposte al cambiamento. Enel è convinta
che per generare un profitto durevole occorra condividere
valore con l’intero contesto in cui si opera.
Con il perdurare della pandemia da COVID-19 è continuato
l’impegno a sostegno delle comunità, attivando iniziative
specifiche sul recupero socioeconomico attraverso lo svi-
luppo di marketplace locali, favorendo l’accesso al credito
e la promozione di modelli di business inclusivi a sostegno
delle fasce più deboli della popolazione, con particolare at-
tenzione alle persone in condizioni vulnerabili dal punto di
vista fisico, sociale ed economico. Molti i progetti anche in
tema di digitalizzazione per sostenere la connettività nelle
aree rurali, e l’alfabetizzazione informatica, incoraggiare la
partecipazione delle donne nelle materie STEM, sviluppare
piattaforme di e-commerce e soluzioni online od offline a
impatto positivo per le economie locali.
Nel 2022 sono stati realizzati oltre 2.300 progetti di soste-
nibilità con un coinvolgimento di più di 6,3 milioni di bene-
ficiari nei diversi Paesi in cui Enel è presente. In linea con gli
SDG, i progetti riguardano l’ampliamento delle infrastrut-
ture, programmi di istruzione e formazione professionale,
progetti di supporto alle attività culturali ed economiche,
promozione dell’accesso all’energia, elettrificazione ru-
rale e suburbana, la povertà energetica e la promozione
dell’inclusione sociale per le categorie più vulnerabili della
popolazione. Leva fondamentale per la realizzazione di tali
progetti è il ricorso a oltre 1.200 partnership attive a livello
internazionale con organizzazioni non-profit, imprese so-
ciali, startup e istituzioni radicate sul territorio.
Un approccio che porta alla realizzazione di una vasta gam-
ma di progetti in diversi ambiti, anche grazie all’attivazione
di ecosistemi virtuosi come la piattaforma Open Innovabi-
lity
®
, che si basa sull’apertura e la condivisione, facilitando
e promuovendo l’identificazione di idee e soluzioni sociali
innovative.
Il coinvolgimento delle comunità locali è fondamentale per
sviluppare un dialogo costruttivo che possa contribuire
fattivamente a fronteggiare le sfide poste dagli impatti so-
ciali della decarbonizzazione dell’economia e identificare
interventi efficaci per rispondere a bisogni locali in sinergia
con gli obiettivi aziendali.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
47Centralità delle persone

Graphics
Catena di fornitura sostenibile
2022 2021 2022-2021
Fornitori attivi n. 20.434 11.311 9.123 80,7%
Fornitori (FTE) n. 172.854 170.421 2.433 1,4%
Fornitori qualificati valutati su aspetti ESG % 99 99 - -
Fornitori qualificati e valutati su aspetti sociali (compresi diritti umani
e salute e sicurezza) per tutti i gruppi merceologici
% 99 99 - -
Fornitori qualificati e valutati su aspetti ambientali per tutti i gruppi
merceologici
% 99 99 - -
In Enel, alla base dei processi di acquisto ci sono compor-
tamenti orientati a reciproca lealtà, trasparenza e colla-
borazione. Ai fornitori viene chiesto non solo di garantire
i necessari standard qualitativi ma anche di impegnarsi ad
adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e am-
biente.
Tale proposito viene perseguito all’interno di riferimenti
chiari in termini di codici di condotta, tra cui la Policy sui
Diritti Umani di Gruppo, il Codice Etico, il Piano “Tolleranza
Zero alla Corruzione” e i programmi globali di compliance.
Nel 2022 il numero totale di fornitori con cui è stato stipu-
lato un contratto è pari a oltre 6.213.
In tutte le fasi di approvvigionamento, vale a dire nella fase
di qualificazione, nel processo di gara e contrattazione e
nella fase di monitoraggio della performance sono previste
valutazioni di aspetti ambientali, sociali e di governance. Il
sistema globale di qualificazione dei fornitori di Enel (al 31
dicembre 2022 circa 31.400 qualificazioni attive) consen-
te, infatti, una valutazione accurata delle imprese che in-
tendono partecipare alle procedure di appalto, attraverso
l’analisi dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali,
ambientali, relativi a diritti umani (tra cui di salute e sicu-
rezza), ed etici e di onorabilità. Il possesso dei requisiti da
parte dell’impresa deve essere garantito durante tutta la
durata della qualificazione e, a tal fine, le imprese già inclu-
se nell’Albo dei Fornitori Qualificati di Enel sono costante-
mente monitorate, per eventi che riguardano sia la Società
stessa sia i suoi principali esponenti, principalmente attra-
verso l’utilizzo di banche dati esterne. Per quanto riguarda
il processo di gara e di contrattazione, in linea con l’impe-
gno di Enel di introdurre aspetti legati alla sostenibilità, l’A-
zienda si è dotata di un processo strutturato di definizio-
ne di “requisiti e fattori premianti di sostenibilità (K)” che
possono essere utilizzati dalle diverse unità di acquisto e
di monitoraggio durante tutto il periodo di esecuzione del
contratto. Il processo prevede la presenza di due “Library”,
in cui sono catalogati tutti i requisiti e K di sostenibilità rag-
gruppati nelle macrocategorie di certificazioni, aspetti am-
bientali, di circolarità e sociali. Sono state definite, inoltre,
specifiche clausole contrattuali, inserite in tutti i contratti di
lavori, servizi e forniture e aggiornate periodicamente per
tenere in considerazione i diversi adeguamenti normativi e
allinearci alle migliori pratiche internazionali.
Le condizioni generali di contratto fanno riferimento alle
vigenti normative in materia retributiva, contributiva, assi-
curativa e fiscale, con riferimento a tutti i lavoratori impie-
gati a qualsiasi titolo nell’esecuzione del contratto da parte
del fornitore. Inoltre, vengono richiamati esplicitamente i
princípi di cui alle Convenzioni ILO e gli obblighi di legge
in tema di parità di trattamento, divieto di discriminazione,
abusi e molestie, libertà sindacale, associazione e rappre-
sentanza, rifiuto del lavoro forzato, sicurezza e tutela am-
bientale e condizioni igienico-sanitarie. Nel caso di conflit-
to tra fonti normative, prevalgono quelle più restrittive. Le
prestazioni dei fornitori sono oggetto di attività di analisi
e monitoraggio lungo l’intero processo di approvvigiona-
mento. In particolare, tra i sistemi di monitoraggio esegui-
ti durante l’esecuzione del contratto troviamo il Supplier
Performance Management (SPM) il cui obiettivo, in ottica
di collaborazione con i nostri fornitori, è non solo di intra-
prendere eventuali azioni correttive in fase di esecuzione
contrattuale, ma anche di incentivare un percorso di mi-
glioramento grazie ad azioni che premino le migliori pra-
tiche. Il processo si basa su una rilevazione obiettiva e si-
stematica di dati e informazioni relativi all’esecuzione della
prestazione oggetto del contratto. Tali dati sono utilizzati
per elaborare specifici indicatori, detti anche categorie
(Qualità, Puntualità, Salute e Sicurezza, Ambiente, Diritti
Umani & Correttezza, Innovazione & Collaborazione), che,
combinati in una media ponderata, costituiscono l’indice
di Supplier Performance (SPI).
Attraverso il processo di SPM sono stati monitorati nell’ulti-
mo anno 701 gruppi merceologici e 7.666 fornitori (rispetto
a 698 gruppi merceologici e circa 6.782 fornitori nel 2021).
Sono proseguiti nel corso del 2022 gli incontri con i forni-
tori con focus inerenti a temi di sostenibilità, con specifico
riferimento alla tutela della salute e sicurezza, in quanto
partner indispensabili per progredire in maniera sostenibi-
le nell’intero contesto in cui il Gruppo opera.
48 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Ricerca e sviluppo
Enel SpA non svolge direttamente attività di ricerca e svi-
luppo in quanto, nell’ambito del Gruppo, tale attività viene
svolta da alcune società controllate e collegate.
Innovazione
In linea con la visione di Open Power, il Gruppo promuove
un approccio di innovazione aperta per affrontare le sfide
della transizione energetica. Il modello di Open Innovation
consente di collegare tutte le aree dell’azienda con startup,
partner industriali, piccole e medie imprese (PMI), centri di
ricerca, università e imprenditori - anche attraverso l’utiliz-
zo di piattaforme di crowdsourcing - per affrontare le sfide
del business, tenendo conto dei driver del Piano Strate-
gico del Gruppo. LAzienda ha all’attivo numerosi accordi
di partnership di innovazione che, oltre ai campi d’azione
tradizionali legati alle energie rinnovabili e alla generazione
convenzionale, hanno promosso lo sviluppo di nuove solu-
zioni per l’e-mobility, le microgrid, l’efficienza energetica e
l’industrial Internet of Things (IoT).
La strategia di innovazione di Enel fa leva sulla piattafor-
ma online di crowdsourcing openinnovability.com e su
una rete globale di 10 Innovation Hub (di cui 3 sono anche
Lab) e 22 Lab (di cui 3 dedicati alle startup), che consolida
il nuovo modello di collaborazione con le startup e le PMI.
Queste ultime propongono soluzioni innovative e nuovi
modelli di business ed Enel mette a disposizione le proprie
competenze, le strutture per il collaudo e una rete globale
di partner per supportarne lo sviluppo e l’eventuale sca-
le-up. Gli Hub sono situati negli ecosistemi di innovazio-
ne più rilevanti per il Gruppo (Catania, Pisa, Milano, Silicon
Valley, Boston, Rio de Janeiro, Madrid, Barcellona, Santiago
del Cile, Tel Aviv), gestiscono relazioni con tutti gli atto-
ri coinvolti nelle attività di innovazione e costituiscono la
principale fonte di scouting di startup e PMI innovative, con
l’obiettivo di rispondere alle esigenze di innovazione poste
dalle Linee di Business. Nel settembre 2022 Enel ha inau-
gurato il nuovo AI & Robotics Lab di Tel Aviv, specializzato
nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica per
le energie rinnovabili e le reti elettriche.
Inoltre, nel 2022 Enel è stata una delle prime aziende
al mondo ad adottare volontariamente lo standard ISO
56002 per la gestione dell’innovazione. Lo standard ISO
56002 fa parte della più ampia serie di norme ISO 56000 e
copre tutti gli aspetti della gestione dell’innovazione, dalla
nascita di unidea alla sua implementazione su scala globa-
le, e consente di aumentare l’efficacia dell’innovazione e le
opportunità di business, creando le condizioni per una cul-
tura dell’innovazione diffusa che stimoli la creatività dei di-
pendenti e degli stakeholder e favorisca l’emergere di nuo-
ve proposte di valore in linea con gli sviluppi del mercato.
Dallo scorso anno è stata avviata a livello di Gruppo l’inte-
grazione della Open Innovation Culture e dell’Agile Tran-
sformation con l’obiettivo di fornire al business un sup-
porto a 360 gradi, dalla generazione dell’idea alla fase di
implementazione dei progetti, utilizzando metodologie
Innovation e Agile come driver chiave per creare un van-
taggio competitivo e portare a unottimizzazione dei costi
nel tempo.
Nel 2022 sono proseguite le attività delle community di in-
novazione, gruppi di lavoro trasversali nati per affrontare in
modo innovativo le questioni più rilevanti per il business e
le nuove tecnologie al fine di creare valore per il Gruppo.
Alle community già esistenti di energy storage, blockchain,
droni, accumulo di energia, metaverso, robotica, sensori
e quantum computing, si sono aggiunte altre Innovation
Community, come quelle relative ai cosiddetti wearable
(dispositivi indossabili), alla manifattura additiva, alla mone-
tizzazione dei dati, all’intelligenza artificiale e al machine le-
arning, ai materiali e all’idrogeno. Le community monitora-
no continuamente i potenziali miglioramenti tecnologici o
condividono nuovi modelli di business utili, servizi a valore
aggiunto o casi d’uso per tipi di tecnologia che potrebbero
essere implementati in diverse aree del Gruppo Enel.
Nell’ambito delle attività di innovazione, nel 2022 sono stati
lanciati 194 Proof of Concept (168 nel 2021), per testare
soluzioni innovative, mentre 60 soluzioni innovative (46 nel
2021) sono in fase di scale-up e sono stati investiti 104,5
milioni di euro (comprensivi del costo del personale) in in-
novazione.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
49Ricerca e sviluppo

Graphics
Digitalizzazione
Nel 2022, le attività di innovation in tema di cyber securi-
ty hanno beneficiato della rete degli Innovation Hub, così
come del loro portfolio di startup e delle partnership siglate
a livello di Gruppo.
Queste interconnessioni hanno contribuito alla condivi-
sione di best practice e modelli operativi, così come alla
costruzione e al potenziamento di canali di info-sharing.
Si riportano di seguito, pertanto, le principali iniziative in
ambito:
analisi di soluzioni basate sulla Quantum Key Distribution
e su algoritmi di encryption Quantum safe per meglio
comprendere come ovviare agli attuali modelli di en-
cryption messi in pericolo dal futuro aumento di capaci-
tà computazionale offerto dal quantum computing;
servizi e soluzioni a supporto dello sviluppo software per
analizzare il codice opensource e librerie software di ter-
ze parti, sia dal punto di vista delle eventuali vulnerabilità
sia dal punto di vista delle licenze d’uso;
analisi di soluzioni di browser isolation (isolamento del
browser dalla rete per evitare che questo diventi porta di
ingresso di azioni e manovre malevole) e di sicurezza sul
browser per comprendere la resilienza delle tecniche di
protezione centrali verso quelle distribuite;
soluzioni di virtual authentication basate su Machine Le-
arning e Artificial Intelligence per device con basse ca-
pacità computazionali distribuiti;
servizi per l’identificazione di vulnerabilità negli asset e
nei servizi di terze parti utilizzate dall’organizzazione che
possano minare la sicurezza dell’organizzazione stessa
(external attack surface);
soluzioni che sfruttano le più elevate potenzialità di Ar-
tificial Intelligence e Machine Learning poste a servizio
del potenziamento delle capability di detection delle mi-
nacce informatiche e dell’automazione del processo di
analisi, correlazione e risposta agli incidenti;
soluzioni per l’identificazione di vulnerabilità presenti
su asset e device (dispositivi mobili, IoT, web application
ecc.) con l’ausilio di tecniche innovative;
revisione di ambienti industriali attraverso l’implemen-
tazione di un processo di identificazione di vulnerabilità
con script senza impatti sugli ambienti in esercizio.
50 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Principali rischi e opportunità
Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è
esposta ai medesimi rischi connessi al business del Gruppo.
A tal riguardo, Enel si è dotata di un sistema di controllo in-
terno e di gestione dei rischi (SCIGR) in linea con le racco-
mandazioni del Codice di Corporate Governance.
Inoltre, ha adottato un modello di risk governance basato su
alcuni “pilastri” e una tassonomia omogenea dei rischi (c.d.
“risk catalogue”) che ne agevola la gestione e la rappresen-
tazione organica.
I “pilastri” della risk governance
Enel ha adottato un framework di riferimento in materia di
risk governance che viene declinato in maniera puntuale
mediante specifici presídi di gestione, monitoraggio, con-
trollo e reporting per ciascuna delle categorie di rischio
individuate.
Il modello di risk governance del Gruppo è in linea con le
migliori pratiche nazionali e internazionali di gestione dei
rischi e si fonda sui seguenti pilastri:
Il “risk catalogue” di Gruppo
Enel si è dotata di un “risk catalogue” che rappresenta il
punto di riferimento per tutte le strutture aziendali coin-
volte nei processi di gestione e di monitoraggio dei rischi.
Ladozione di un linguaggio comune agevola la mappatura
e la rappresentazione organica dei rischi in tutti i perimetri,
permettendo così l’identificazione delle principali tipologie
di rischio che influiscono sui processi aziendali e dei ruoli
delle unità organizzative coinvolte nella loro gestione.
Nell’ambito del suddetto “risk catalogue”, le tipologie di ri-
schio sono raggruppate in macrocategorie, che compren-
dono, come di seguito rappresentato, i rischi strategici,
finanziari e operativi, i rischi di (non) compliance, i rischi
legati alla governance e alla cultura nonché alla tecnologia
digitale.
Linee
di difesa
Policy
Comitati
rischi
localizzati
Group Risk
Committee
Reporting
Risk
Appetite
Framework
1 2 3 4 5 6
Strategici
Governance
e cultura
Tecnologia
digitale Operativi
Finanziari Compliance
RISCHI
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
51Principali rischi e opportunità

Graphics
Rischi strategici
Rientrano in questa categoria i seguenti rischi.
Evoluzioni legislative e
regolatorie
Il Gruppo si trova a operare in mercati regolamentati e il
cambiamento delle regole di funzionamento dei vari si-
stemi, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratte-
rizzano, influiscono sull’andamento della gestione dovuti
all’aumento della complessità aziendale e dei risultati della
Holding.
A fronte dei rischi che possono derivare da fattori regolato-
ri, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi
di governo e regolazione locali adottando un approccio di
trasparenza, comunicazione, collaborazione e proattività
nell’affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell’assetto
legislativo e regolamentare. In tale contesto Enel ha deciso
di istituire specifiche Funzioni aziendali che monitorano le
tematiche rilevanti legate all’evoluzione normativa e rego-
lamentare a livello locale, nazionale e internazionale
Tendenze macroeconomiche e
geopolitiche
La forte presenza internazionale del Gruppo se da un lato
apporta un aumento e una diversificazione delle opportu-
nità di business, dall’altra comporta rischi per l’esposizione
alla variazione del contesto macroeconomico e finanziario
globale dei flussi di cassa e degli asset aziendali. Tra i fat-
tori di rischio idiosincratico sono presenti la volatilità dei
cambi e il mutamento delle condizioni economiche, poli-
tiche, sociali e finanziarie nei vari Paesi di presenza. A ciò
si aggiungono rischi globali relativi a possibili nuove crisi
sanitarie e conflitti militari, come il recente conflitto militare
tra Russia e Ucraina, che hanno già avuto un impatto ne-
gativo sulle prospettive di crescita a breve-medio termine
a livello mondiale, e che potranno avere impatti sulla futura
continuità degli approvvigionamenti, sui prezzi dei mate-
riali e/o delle materie prime, sulle migrazioni, e sulle attività
produttive dei singoli Paesi. Questi fattori sono pertanto
valutati in base agli impatti strettamente legati alle matrici
economiche, sociali ed energetiche dei singoli Paesi.
Cambiamenti climatici
Per identificare in maniera strutturata e coerente con le
raccomandazioni della TCFD le principali tipologie di ri-
schio e di opportunità e gli impatti sul business a essi as-
sociati, è stato adottato un framework che rappresenta in
maniera esplicita le principali relazioni tra variabili di sce-
nario e tipologie di rischio e opportunità, indicando le mo-
dalità di gestione strategiche e operative che considerano
anche misure di mitigazione e adattamento.
Si identificano due principali macrocategorie di rischi/
opportunità: quelle derivanti dall’evoluzione delle variabi-
li fisiche e quelle derivanti dall’evoluzione degli scenari di
transizione.
I rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico si posso-
no classificare come fenomeni acuti (ovvero eventi estre-
mi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni
meteoclimatiche di estrema intensità, i secondi a cambia-
menti graduali ma strutturali nelle condizioni climatiche. Gli
eventi estremi potrebbero esporre a potenziale indisponi-
bilità di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per
i clienti ecc. Il mutamento cronico delle condizioni clima-
tiche potrebbe esporre, invece, il Gruppo ad altri rischi od
opportunità: per esempio, variazioni strutturali della tem-
peratura potrebbero provocare variazioni della domanda
elettrica ed effetti sulla produzione, mentre variazione della
piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del
Gruppo in termini di minore o maggiore producibilità.
Le attività di valutazione dei fenomeni climatici fisici con-
sentono di implementare una strategia di adattamento mi-
rata al potenziamento della capacità di gestire gli eventi
avversi (Response Management), l’aumento della resilienza
degli asset, compreso il design dei nuovi progetti (Resilien-
cy Measure), e l’identificazione di nuove opportunità e op-
zioni di business.
Con riferimento al processo di transizione energetica ver-
Evoluzioni legislative e regolatorie
Tendenze macroeconomiche e geopolitiche
Cambiamenti climatici
Panorama competitivo
52 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
so un modello più sostenibile e caratterizzato da una pro-
gressiva elettrificazione e riduzione delle emissioni di CO
2
,
coerentemente con la strategia di decarbonizzazione del
Gruppo, esistono rischi ma soprattutto opportunità legati
sia al mutamento del contesto regolatorio e normativo sia
ai trend di sviluppo tecnologico, di elettrificazione e ai con-
seguenti sviluppi di mercato, con potenziali effetti anche
sui prezzi delle commodity e dell’energia.
Panorama competitivo
I mercati e i business nei quali il Gruppo è presente sono
interessati da processi di progressiva e crescente compe-
tizione ed evoluzione, da un punto vista sia tecnologico sia
di regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese
a Paese.
Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una
crescente pressione competitiva ed, essendo l’elettricità il
vettore di questo secolo, la competizione aumenta anche a
opera di settori contigui, offrendo, d’altro canto, la possibi-
lità alle utility di poter affacciarsi su nuovi business.
Lanalisi del panorama competitivo è uno degli elementi
fondamentali dell’analisi del contesto in cui il Gruppo ope-
ra e definisce le sue ambizioni di business. I rischi legati alle
tendenze evolutive del mercato vengono mitigati anche
dal monitoraggio periodico delle performance comparate
a livello industriale e finanziario dei competitor. Lattività di
assessment è svolta mediante un framework finalizzato a
(i) identificare i competitor e i peer più rilevanti, (ii) ad ana-
lizzarne i risultati, i principali driver di business, gli obiettivi
strategici e industriali, (iii) e a comprenderne il posiziona-
mento attuale e prospettico.
Rischi finanziari
Nell’esercizio della sua attività la Società è esposta a diversi
rischi di natura finanziaria, anche in considerazione della
funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo che, se
non opportunamente mitigati, possono direttamente in-
fluenzarne il risultato. Essi includono il rischio di tasso di
cambio, il rischio di tasso di interesse, il rischio di credito e
controparte e il rischio di liquidità.
Enel ha adottato un sistema di governance dei rischi finan-
ziari che prevede la presenza di specifici Comitati interni
cui spettano le attività di indirizzo strategico e di super-
visione della gestione dei rischi, nonché la definizione e
l’applicazione di specifiche policy, che definiscono i ruoli e
le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e
controllo dei rischi nel rispetto del principio della separa-
zione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione
e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei
rischi.
La governance dei rischi finanziari prevede, inoltre, la de-
finizione di un sistema di limiti operativi, per ogni rischio,
periodicamente monitorati dalle unità deputate al control-
lo dei rischi. Il sistema di limiti costituisce un supporto alle
decisioni del management finalizzato al raggiungimento
degli obiettivi tenendo sempre conto del trade off rischio/
opportunità.
Per un maggiore approfondimento sulla gestione dei rischi
finanziari si rimanda alla nota 33 “Risk management” del
Bilancio di esercizio.
Tasso di interesse
La Società è esposta al rischio che variazioni del livello dei
tassi di interesse comportino variazioni inattese degli oneri
finanziari netti o del valore di attività e passività finanziarie
valutate al fair value.
Lesposizione al rischio di tasso di interesse deriva principal-
mente dalla variabilità delle condizioni di finanziamento, in
caso di accensione di un nuovo debito, e dalla variabilità dei
flussi di cassa relativi agli interessi prodotti dalla porzione di
debito a tasso variabile.
La politica di gestione del rischio di tasso di interesse mira al
contenimento degli oneri finanziari e della loro volatilità me-
diante l’ottimizzazione del portafoglio di passività finanziarie
e la stipula di contratti finanziari derivati sui mercati OTC.
Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indica-
tori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi
e, al contempo, di ottimizzare la struttura del debito con un
adeguato livello di flessibilità che garantisca il mantenimen-
to della solidità e dell’equilibrio della struttura finanziaria.
Tasso di interesse
Tasso di cambio
Rischio di credito e controparte
Rischio di liquidità
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
53Principali rischi e opportunità

Graphics
Tasso di cambio
In ragione della diversificazione geografica e dell’accesso
ai mercati internazionali per l’emissione di strumenti di de-
bito, la Società è esposta al rischio che variazioni dei tassi
di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino
variazioni inattese delle grandezze economiche e patrimo-
niali riportate nei rispettivi bilanci di esercizio.
Lesposizione al rischio di tasso di cambio è principalmen-
te legata al dollaro statunitense e deriva dai flussi di cassa
relativi a investimenti, a dividendi derivanti da consociate
estere, a flussi relativi alla compravendita di partecipazioni
e dalle attività e passività finanziarie.
La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è
orientata alla copertura sistematica delle esposizioni alle
quali è soggetta la Società.
Appositi processi operativi garantiscono la definizione e
l’attuazione di opportune strategie di hedging, che tipica-
mente prevedono l’impiego di contratti finanziari derivati
stipulati sui mercati OTC.
Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indica-
tori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi
e, al contempo, di ottimizzare la gestione dei flussi di cassa
dei portafogli gestiti.
Rischio di credito e controparte
La Società è esposta al rischio di credito e controparte, in-
teso come l’eventualità che un peggioramento del merito
creditizio delle controparti di operazioni di natura finanzia-
ria causi effetti avversi sul valore atteso della posizione cre-
ditoria. Lesposizione al rischio di credito e di controparte è
riconducibile sostanzialmente alle attività di negoziazione
di strumenti derivati, depositi bancari e più in generale di
strumenti finanziari. La mitigazione del rischio è persegui-
ta attraverso la diversificazione di portafoglio (prediligen-
do controparti con merito creditizio elevato), nonché l’a-
dozione di specifici framework contrattuali standardizzati
che prevedono clausole di mitigazione del rischio (per es.,
netting) ed eventualmente lo scambio di cash collateral. Il
processo di controllo basato su specifici indicatori di ri-
schio e, dove possibile, di limiti consente di assicurare che
gli impatti economico-finanziari, legati al possibile deterio-
ramento del merito creditizio, siano contenuti entro livelli
sostenibili. Grazie alla politica di gestione e monitoraggio
del rischio adottata da Enel, non si rilevano variazioni signi-
ficative delle esposizioni finanziarie e dello standing.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società, pur essendo
solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai
propri impegni, o che sia in grado di farlo solo a condizioni
economiche sfavorevoli a causa di situazioni di tensione o
crisi sistemica (per es., credit crunch, crisi del debito sovra-
no ecc.) o della mutata percezione della sua rischiosità da
parte del mercato.
Tra i fattori che definiscono la rischiosità percepita dal
mercato, il merito creditizio, assegnato a Enel dalle agenzie
di rating, riveste un ruolo determinante poiché influenza la
sua possibilità di accedere alle fonti di finanziamento e le
relative condizioni economiche. Un peggioramento di tale
merito creditizio potrebbe, pertanto, costituire una limita-
zione all’accesso al mercato dei capitali e/o un incremen-
to del costo delle fonti di finanziamento, con conseguenti
effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e
finanziaria di Enel.
Nel corso del 2022 il profilo di rischio di Enel ha subíto va-
riazioni rispetto a dicembre 2021 soltanto per Fitch, pas-
sando da “A-” con outlook stabile a “BBB+” con outlook
stabile; si conferma “BBB+” con outlook stabile secondo
Standard & Poor’s e “Baa1” con outlook stabile secondo
Moody’s.
La politica di gestione del rischio di liquidità di Enel è fina-
lizzata al mantenimento di disponibilità liquide sufficienti a
far fronte agli impegni attesi per un determinato orizzonte
temporale senza far ricorso a ulteriori fonti di finanziamen-
to, nonché al mantenimento di una riserva prudenziale di
liquidità, sufficiente a far fronte a eventuali impegni inatte-
si. Inoltre, al fine di rispettare gli impegni di medio e lungo
termine, Enel persegue una strategia di gestione dell’in-
debitamento che prevede una struttura diversificata del-
le fonti di finanziamento, cui ricorre per la copertura dei
propri fabbisogni finanziari, e un profilo di scadenze equi-
librato.
Relativamente all’incremento del prezzo del gas, avvenuto
nel 2022 a seguito del conflitto russo-ucraino, questo ha
avuto impatti sulle marginazioni aventi a oggetto i deriva-
ti su commodity, che hanno raggiunto livelli mai toccati in
precedenza. L’indice di rischio di liquidità, monitorato per il
Gruppo, si conferma a fine anno ampiamente entro i limiti
fissati per l’anno 2022 a dimostrazione della resilienza del
Gruppo anche in situazioni di forte crisi di liquidità causata
da eventi straordinari e non prevedibili.
54 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Tecnologia digitale
I rischi ricondotti in questa categoria sono descritti nei se-
guenti paragrafi.
Cyber security
La velocità dello sviluppo tecnologico, suscettibile di ge-
nerare sfide sempre nuove, la frequenza e l’intensità degli
attacchi informatici in costante aumento, così come la ten-
denza a colpire infrastrutture critiche e settori industria-
li strategici, evidenziano il potenziale rischio che, in casi
estremi, la normale operatività aziendale possa subire una
battuta d’arresto.
In tale contesto, il rischio di cyber security rappresenta la
possibilità che attacchi informatici compromettano i sistemi
informativi aziendali (gestionali e industriali) avendo come
conseguenza la potenziale interruzione dei servizi erogati,
la sottrazione di informazioni sensibili, con impatti sia eco-
nomici sia reputazionali.
Gli attacchi informatici sono cambiati radicalmente negli
ultimi anni: il numero è cresciuto esponenzialmente, così
come il loro grado di complessità e impatto, risultando
sempre più difficile identificarne la fonte in modo tempe-
stivo. Nel caso di Enel, ciò è dovuto ai numerosi contesti in
cui questo si trova a operare (dati, industria e persone), una
circostanza che deve essere sommata alla complessità in-
trinseca e all’interconnessione delle risorse che, peraltro, nel
corso degli anni sono state sempre più integrate nei quoti-
diani processi operativi.
Il Gruppo Enel ha disegnato e adottato un framework di pro-
cessi olistico volto alla governance delle tematiche di cyber
security, trasversalmente applicabile ai settori IT (Information
Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of
Things). Il framework si basa sull’impegno del top manage-
ment, sulla direzione strategica globale e sul coinvolgimento
di tutte le aree di business, nonché delle unità impegnate
nel disegno e nell’implementazione dei sistemi. Il Gruppo
fa leva, inoltre, sulle migliori tecnologie disponibili sul mer-
cato, agendo anche sul fattore umano attraverso iniziative
volte ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza in
materia cyber security da parte delle persone, costituendo
queste ultime la prima leva di difesa aziendale. Inoltre, tale
framework indirizza i requisiti normativi relativi alla sicurezza
informatica, così come l’esecuzione di approfonditi test (in
ambienti IT, OT e IoT) volti all’identificazione, mitigazione e
rimozione delle vulnerabilità identificate.
In aggiunta, il Gruppo ha definito e adottato una metodolo-
gia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basa-
ta su approcci “risk-based” e “cyber security by design, ren-
dendo così l’analisi dei rischi aziendali il passo fondamentale
di tutte le decisioni strategiche, da un lato, e integrando i
requisiti di sicurezza lungo tutto il ciclo di vita di soluzioni
e servizi, dall’altro. Enel ha, inoltre, creato il proprio Cyber
Emergency Readiness Team (CERT), al fine di rispondere e
gestire in modo proattivo eventuali incidenti di sicurezza in-
formatica.
Digitalizzazione, efficacia IT e
continuità del servizio
Enel sta effettuando una completa trasformazione digitale
della gestione dell’intera catena del valore dell’energia, svi-
luppando nuovi modelli di business e digitalizzando i suoi
processi aziendali. Una conseguenza di tale trasformazione
digitale è che Enel è via via sempre più esposta a rischi lega-
ti al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology)
implementati in tutta l’Azienda, che potrebbero condurre a
interruzioni del servizio, perdite di dati e, conseguentemen-
te, a un aumento dei costi operativi con impatti significativi
a livello reputazionale, economico e finanziario.
Il presidio di tali rischi è garantito da una serie di misure in-
terne sviluppate dall’unità Global Digital Solutions, respon-
sabile di guidare la trasformazione digitale di Enel; tale unità
ha predisposto un sistema di controllo interno che, intro-
ducendo punti di controllo lungo tutta la catena del valore
dell’Information Technology, consente di evitare il concre-
tizzarsi di rischi relativi ad aspetti quali la realizzazione di
servizi non aderenti alle esigenze del business, la mancanza
di implementazione di adeguate misure di sicurezza e le in-
terruzioni di servizio. Il sistema di controllo interno all’unità
Global Digital Solutions presidia sia le attività svolte interna-
mente sia quelle affidate a collaboratori e provider esterni.
Enel sta inoltre promuovendo la diffusione di cultura e com-
petenze digitali, al fine di guidare con successo la trasfor-
mazione digitale e minimizzare i rischi associati.
Cyber security
Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
55Principali rischi e opportunità

Graphics
Rischi operativi
I rischi inclusi nella categoria dei rischi operativi per Enel
SpA, sono connessi a:
Persone e organizzazione
Enel ha messo la sostenibilità al centro della sua strategia
come cuore del proprio modello di business al fine di con-
tribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo So-
stenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Gruppo ha
declinato la sostenibilità nei differenti contesti geografici,
economici e sociali con l’obiettivo di guidare la Just Tran-
sition, essenziale per il futuro del pianeta, accelerando il
processo di decarbonizzazione del proprio mix energetico
attraverso la crescita delle rinnovabili e la sempre maggio-
re elettrificazione dei consumi. Le profonde trasformazioni
sociali, economiche e culturali che stiamo vivendo, dalla
transizione energetica ai processi di digitalizzazione e in-
novazione tecnologica, incidono profondamente anche sul
mondo del lavoro, rinnovandone i paradigmi e imponen-
do importanti cambiamenti di carattere culturale e orga-
nizzativo, che richiedono nuovi profili e competenze pro-
fessionali. Per affrontare il cambiamento è indispensabile
agire in maniera inclusiva, mettendo al centro la Persona
nella sua dimensione sociale e lavorativa, con strumenti
adeguati ad affrontare questa trasformazione epocale. Le
organizzazioni, pertanto, devono sempre di più orientarsi
verso nuovi modelli di lavoro e di business, agili e flessibili,
sostenibili lungo l’intera catena del valore; è altresì fonda-
mentale l’adozione di politiche di valorizzazione delle di-
versità e dei talenti di ciascuno, nella consapevolezza che
il contributo del singolo rappresenta un tassello essenziale
per la creazione di valore diffuso e condiviso. La centralità
delle persone e la gestione del capitale umano si esprimo-
no così attraverso lo sviluppo di capacità e di competenze
digitali, la promozione di programmi di reskilling e upskil-
ling che siano continui, personalizzati, flessibili, accessibili
e trasversali, al fine di assicurare la long life employability, la
condivisione di best practice di settore e una formazione
rivolta anche a coloro che lavorano con le nostre perso-
ne, sia fornitori sia appaltatori, e il corretto coinvolgimento
diffuso del purpose aziendale, che garantisca il raggiungi-
mento dei risultati a fronte di una maggiore soddisfazione
delle persone, intesa come motivazione e benessere.
Ambiente
Negli ultimi anni è maturata una crescente sensibilità da
parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli
di sviluppo che generano impatti sulla qualità dell’ambiente
e sugli ecosistemi con lo sfruttamento di risorse naturali
scarse (tra cui materie prime e acqua).
In alcuni casi, gli effetti sinergici tra questi impatti, come
per esempio il riscaldamento globale e il crescente sfrutta-
mento e degrado delle risorse idriche, accrescono il rischio
di insorgenza di emergenze ambientali nelle aree più sen-
sibili del pianeta, con il rischio di competizione per i diversi
usi della risorsa idrica quali quello industriale, agricolo e
civile.
Le istituzioni, in risposta a queste esigenze, aggiornano le
normative ambientali in senso più restrittivo, ponendo vin-
coli sempre più stringenti allo sviluppo di nuove iniziative
industriali e, nei settori considerati più impattanti, favori-
scono o impongono il superamento di tecnologie consi-
derate non più sostenibili.
Crescente è anche l’impegno internazionale verso la mi-
tigazione degli impatti sulla biodiversità, già presente in
Europa nel Green Deal e nel 2022 sancito dal Global Bio-
diversity Framework approvato nel corso della COP 15 a
Montreal.
In questo contesto, le aziende di ciascun settore, e le
aziende leader su tutte, sempre più consapevoli che i rischi
ambientali sono anche rischi economici, sono chiamate a
un accresciuto impegno e a una maggiore responsabilità
nell’individuazione e adozione di soluzioni tecniche e mo-
delli di sviluppo innovativi e sostenibili.
Enel ha posto il requisito di una efficace prevenzione e
minimizzazione degli impatti e dei rischi ambientali quale
elemento fondamentale alla base di ogni progetto, lungo il
suo intero ciclo di vita.
Ladozione di Sistemi di Gestione Ambientale certificati ai
sensi della ISO 14001 nel Gruppo garantisce l’adozione di
politiche e procedure strutturate per l’identificazione e la
gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associate
a ogni attività aziendale. Un piano di controlli strutturato
Persone e organizzazione
Ambiente
Procurement, logistica e supply chain
56 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
abbinato ad azioni e obiettivi di miglioramento ispirati alle
migliori pratiche ambientali, con requisiti superiori rispetto
a quelli legati alla semplice compliance alla normativa am-
bientale, mitiga il rischio di impatti sulla matrice ambientale,
di danni reputazionali e di contenziosi legali. Contribuisco-
no, inoltre, la molteplicità delle azioni per il raggiungimento
degli sfidanti obiettivi di miglioramento ambientale fissati
da Enel, riguardanti per esempio le emissioni atmosferi-
che, i rifiuti prodotti, i consumi idrici, soprattutto in aree a
elevato water stress e gli impatti su habitat e specie.
Il rischio di scarsità idrica è mitigato direttamente dal-
la strategia di sviluppo di Enel basata sulla crescita della
generazione da fonti rinnovabili che sostanzialmente non
sono dipendenti dalla disponibilità di acqua per il loro eser-
cizio. Particolare attenzione è poi posta agli asset presenti
in aree a elevato livello di water stress, con l’obiettivo di in-
dividuare soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi. La
collaborazione costante con le autorità locali di gestione
dei bacini idrografici consente di adottare le strategie con-
divise più efficaci per la gestione sostenibile degli asset di
generazione idroelettrica. Infine, sugli ecosistemi vengono
poste in atto opportune azioni per proteggere, restaurare
e conservare la biodiversità, nelle specie e habitat naturali,
rispettando il principio della mitigation hierarchy (evitare,
ridurre, rimediare e compensare) oltre che opportune atti-
vità di monitoraggio terrestre, marino e fluviale per verifi-
care l’efficacia delle misure adottate.
Enel è parte attiva nel dibattito internazionale con gli sta-
keholder e i network più influenti (per es., Business for
Nature, Taskforce on Nature-related Financial Disclo-
sures, World Business Council for Sustainable Develop-
ment e Science Based Targets for Nature) sulle tematiche
riguardanti natura e la biodiversità.
Procurement, logistica e supply
chain
I processi di acquisto del Global Procurement e i relativi
documenti di governance costituiscono un sistema strut-
turato di norme e punti di controllo che consentono di
coniugare la realizzazione degli obiettivi economici di bu-
siness al pieno rispetto dei princípi fondamentali espressi
nel Codice Etico, nell’Enel Global Compliance Program, nel
Piano “Tolleranza Zero alla Corruzione” e nella Policy sui
Diritti Umani, senza rinunciare alla promozione di iniziative
volte a uno sviluppo economico sostenibile.
Tali princípi sono stati declinati nei processi e nei presídi
organizzativi di cui Enel, in via di autoregolamentazione, ha
deciso di dotarsi allo scopo di instaurare rapporti di fidu-
cia con tutti i propri stakeholder, nonché definire relazioni
stabili e costruttive che non garantiscano esclusivamen-
te competitività economica ma che tengano conto delle
migliori pratiche in ambiti essenziali per il Gruppo, quali
la tutela del lavoro minorile, le condizioni di salute e sicu-
rezza sul lavoro e la responsabilità ambientale. Grazie alla
maggiore interazione e integrazione con il mondo esterno
e con le diverse parti dell’organizzazione aziendale, il pro-
cesso di acquisto assume sempre più un ruolo centrale
nella creazione del valore. Il Global Procurement contri-
buisce a una catena di fornitura resiliente e sostenibile, a
ragionare in ottica di economia circolare e a favorire l’in-
novazione, condividendo i valori e gli obiettivi del Gruppo
con i fornitori che, in questo modo, diventano abilitatori del
raggiungimento dei target di Enel.
Più specificamente, nelle gare sono introdotti fattori pre-
mianti volti a generare comportamenti virtuosi da parte dei
nostri fornitori: a titolo di esempio, l’impatto ambientale di
qualsiasi cliente è fortemente influenzato dall’impatto della
sua catena di fornitura a monte ed è per questo che il Glo-
bal Procurement spinge i propri fornitori a misurare og-
gettivamente la propria carbon footprint e a intraprendere
percorsi di miglioramento.
Dal punto di vista del processo di approvvigionamento, le
diverse Unità di Approvvigionamento adottano - pressoché
sistematicamente - lo strumento della gara, assicurando
così la massima concorrenza e pari opportunità di accesso
a tutti gli operatori che siano in possesso dei requisiti tec-
nici, economico-finanziari, ambientali, di sicurezza, di dirit-
ti umani, legali ed etici. Lapprovvigionamento con affida-
mento diretto e senza procedura competitiva può avvenire
solamente in casi eccezionali, opportunamente motivati,
nel rispetto della normativa vigente in materia.
Inoltre, il sistema globale di qualificazione dei fornitori, uni-
co per tutto il Gruppo Enel, ancora prima che il processo
di approvvigionamento abbia inizio, verifica che i potenziali
fornitori che intendano partecipare alle procedure di ac-
quisto siano in linea con la visione strategica e le aspettati-
ve aziendali su tutti i profili e requisiti citati e che aderisca-
no ai medesimi valori.
Relativamente al sistema di governance dei rischi, il Global
Procurement è focalizzato sull’applicazione delle metriche
che indichino il livello di rischio prima e dopo l’azione di mi-
tigazione, al fine di attuare azioni precauzionali per ridurre
l’incertezza a un livello tollerabile o mitigare gli eventuali
impatti in tutte le aree di business, tecnologiche e geogra-
fiche.
Lefficacia della gestione del rischio della supply chain vie-
ne monitorata attraverso specifici indicatori - tra i quali la
probabilità di insolvenza, la concentrazione dei contratti
verso singoli fornitori o gruppi industriali, la dipendenza del
fornitore verso Enel, l’indice di performance sulla corret-
tezza dei comportamenti in sede di gara, qualità, puntua-
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
57Principali rischi e opportunità

Graphics
lità e sostenibilità nell’esecuzione del contratto, il country
risk ecc. - per i quali si definiscono soglie che indirizzano
la definizione della strategia di approvvigionamento, di ne-
goziazione e di aggiudicazione di una gara, consentendo
scelte consapevoli di rischio e beneficio potenziale (saving).
Le azioni intraprese per contrastare gli impatti derivanti
dall’emergenza COVID-19 sono state incentrate sulla diffe-
renziazione delle fonti di approvvigionamento per evitare
interruzioni nella catena di fornitura e nella remotizzazione
delle attività che ordinariamente richiederebbero un’inte-
razione fisica tra Enel e il fornitore (per es., sopralluoghi
presso l’impresa). Inoltre, per contrastare le conseguenze
della situazione geopolitica in Ucraina, che ha aumentato
la volatilità dei mercati stressando ulteriormente la supply
chain, già messa a dura prova nel periodo della pandemia
COVID-19, il Global Procurement monitora costantemente
le attività inerenti alla catena di fornitura/logistica, anche
con la partecipazione attiva dei fornitori stessi, attraverso
uno specifico obbligo contrattuale di monitoraggio, per
mitigare i rischi derivanti da shortage di mercato, da criti-
cità logistiche e interruzioni di attività.
Compliance
Rischi connessi alla protezione
dei dati personali
Nell’era della digitalizzazione e della globalizzazione dei
mercati, la strategia di business di Enel si è focalizzata
nell’accelerare il processo di trasformazione verso un mo-
dello di business basato su piattaforma digitale, attraverso
un approccio data driven e incentrato sul cliente, che si sta
implementando lungo l’intera catena del valore.
Ciò implica una naturale esposizione ai rischi legati alla
protezione dei dati personali, anche in considerazione del-
la sempre più corposa normativa in materia di privacy, la
cui inadeguata attuazione può causare perdite economi-
che o finanziarie e danni reputazionali.
Al fine di gestire e mitigare questo rischio, Enel ha adotta-
to un modello di governance globale di dati personali me-
diante l’attribuzione di ruoli privacy a tutti i livelli (inclusa la
nomina dei Responsabili della Protezione dei Dati personali
- RPD - a livello globale e di Paese), nonché strumenti di
compliance digitale per mappare applicativi e processi e
gestire rischi rilevanti ai fini della protezione dei dati perso-
nali nel rispetto delle specificità delle normative di settore
locali.
Rischi connessi alla protezione dei dati personali
58 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Prevedibile evoluzione della gestione
A novembre 2022 il Gruppo ha presentato il nuovo Piano
Strategico per il periodo 2023-2025, delineando una strate-
gia di risposta alle nuove sfide globali, improntata alla sem-
plificazione e alla focalizzazione in quelle aree geografiche
che consentono di cogliere appieno le opportunità legate alla
transizione energetica.
In particolare, il Piano Strategico mira a:
focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso unelet-
trificazione sostenibile;
conseguire un riposizionamento strategico dei business e
delle aree geografiche;
assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando la
crescita dell’utile netto ordinario con un rafforzamento del-
le metriche creditizie già a partire dal 2023.
Nel perseguire tali obiettivi, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo pre-
vede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro,
di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata
del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore
delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transi-
zione energetica.
Il Piano si focalizzerà su quattro azioni strategiche.
Bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per
ottimizzare il profilo di rischio/rendimento.
Entro il 2025, nei sei Paesi “core” il Gruppo prevede di ven-
dere circa l’80% dei volumi di elettricità con contratti a
prezzo fisso. Il Gruppo prevede inoltre di soddisfare il 100%
delle vendite a prezzo fisso con la propria produzione e con
Power Purchase Agreements (PPA) di lungo periodo, pre-
vedendo che il 90% circa sia coperto da fonti carbon-free,
per assicurare ulteriormente l’evoluzione dei margini del
Gruppo.
Decarbonizzazione per assicurare competitività, sosteni-
bilità e sicurezza.
Entro il 2025, il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW
di capacità rinnovabile installata (di cui circa 19 GW nei Pa-
esi “core”), ben posizionandosi verso il raggiungimento dei
propri obiettivi di decarbonizzazione, in linea con l’Accordo
di Parigi.
Rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per
abilitare la transizione.
La strategia del Gruppo per le reti riguarda cinque dei sei
Paesi “core”, nello specifico Italia, Spagna, Brasile, Cile e Co-
lombia.
Razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree
geografiche.
Il Gruppo prevede unulteriore razionalizzazione della pro-
pria struttura, uscendo da alcuni business e aree geogra-
fiche non più allineate alla propria strategia, al fine di ride-
finire la struttura del Gruppo, massimizzando il valore per
gli azionisti.
Come risultato delle azioni strategiche sopra descritte, si pre-
vede che nel 2025 l’EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i
22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto ai 19,7 miliardi di euro nel
2022.
L’utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita a 7,0-7,2
miliardi di euro nel 2025, rispetto ai 5,4 miliardi di euro nel
2022.
La politica dei dividendi di Enel rimane semplice e prevedibile,
con un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in au-
mento rispetto a 0,40 euro nel 2022. Inoltre, il DPS nel 2024 e
nel 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.
Nel 2023 sono previsti:
il proseguimento della politica di investimenti nelle energie
rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell’ambito
delle politiche di decarbonizzazione seguite dal Gruppo;
ulteriori investimenti nelle reti di distribuzione, specialmen-
te in Italia, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio
e aumentare la flessibilità e resilienza della rete;
la prosecuzione della politica di investimenti dedicati all’e-
lettrificazione dei consumi, con l’obiettivo di valorizzare la
crescita della base clienti, nonché al continuo efficienta-
mento attraverso le piattaforme globali di business.
Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricor-
dano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano
2023-2025 del Gruppo.
Obiettivi finanziari
2022 2023 2024 2025
Crescita dell’utile
EBITDA ordinario (€mld) 19,7 20,4-21,0 21,4-22,0 22,2-22,8
Utile netto ordinario (€mld) 5,4 6,1-6,3 6,7-6,9 7,0 -7, 2
Creazione di valore
Dividendo per azione (€) 0,40 0,43 0,43
(1)
0,43
(1)
(1) DPS minimo.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
59Prevedibile evoluzione della gestione

Graphics
Altre informazioni
Società controllate estere extra UE
Si attesta che alla data di approvazione da parte del Con-
siglio di Amministrazione del Bilancio di Enel SpA relativo
all’esercizio 2022 – vale a dire al 16 marzo 2023 – sussisto-
no nell’ambito del Gruppo Enel le “condizioni per la quota-
zione delle azioni di società controllanti società costituite
e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all’Unione
Europea” (le “Società controllate estere extra UE”) dettate
dall’art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibe-
ra CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017 (il “Regolamen-
to Mercati”).
In particolare, si segnala al riguardo che:
in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai
fini del consolidamento richiamati nell’art. 15, comma 2,
del Regolamento Mercati, sono state individuate nell’am-
bito del Gruppo Enel 52 Società controllate estere extra
UE cui la disciplina in questione risulta applicabile in base
ai dati del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 di-
cembre 2021;
trattasi, in particolare, delle seguenti società: 1) Ampla
Energia e Serviços SA (società brasiliana del perimetro
Enel Américas SA); 2) Aurora Wind Project LLC (socie
statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 3)
Azure Sky Wind Project LLC (società statunitense del
perimetro Enel North America Inc.); 4) Celg Distribuição
SA - Celg-D (società brasiliana uscita dal perimetro del
Gruppo Enel il 29 dicembre 2022); 5) Cimarron Bend
Wind Holdings I LLC (società statunitense del perimetro
Enel North America Inc.); 6) Codensa SA ESP (società co-
lombiana fusa per incorporazione in data 1° marzo 2022
in Emgesa SA ESP); 7) Companhia Energética do Ceará
– Coelce (società brasiliana del perimetro Enel Améric-
as SA); 8) Dolores Wind SA de Cv (società messicana del
perimetro Enel Green Power SpA); 9) EGPNA Preferred
Wind Holdings LLC (società statunitense del perimetro
Enel North America Inc.); 10) Eletropaulo Metropolitana
Eletricidade de São Paulo SA (società brasiliana del pe-
rimetro Enel Américas SA); 11) Emgesa SA ESP (società
colombiana del perimetro Enel Américas SA, ridenomi-
nata Enel Colombia SA ESP in data 1° marzo 2022); 12)
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur (società argen-
tina del perimetro Enel Américas SA); 13) Enel Américas
SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA);
14) Enel Argentina SA (società argentina del perimetro
Enel Américas SA); 15) Enel Brasil SA (società brasiliana
del perimetro Enel Américas SA); 16) Enel Chile SA (so-
cietà cilena direttamente controllata da Enel SpA); 17)
Enel Distribución Chile SA (società cilena del perimetro
Enel Chile SA); 18) Enel Distribución Perú SAA (società
peruviana del perimetro Enel Américas SA); 19) Enel Fi-
nance America LLC (società statunitense del perimetro
Enel North America Inc.); 20) Enel Fortuna SA (società pa-
namense del perimetro Enel Américas SA); 21) Enel Ge-
neración Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chi-
le SA); 22) Enel Generación Costanera SA (società argen-
tina uscita dal perimetro del Gruppo Enel il 17 febbraio
2023); 23) Enel Generación Perú SAA (società peruviana
del perimetro Enel Américas SA); 24) Enel Green Power
Cachoeira Dourada SA (società brasiliana del perimetro
Enel Américas SA); 25) Enel Green Power Chile SA (so-
cietà cilena del perimetro Enel Chile SA); 26) Enel Green
Power Colombia SAS ESP (società colombiana fusa per
incorporazione in data 1° marzo 2022 in Emgesa SA ESP);
27) Enel Green Power Diamond Vista Wind Project LLC
(società statunitense del perimetro Enel North America
Inc.); 28) Enel Green Power México S de RL de Cv (società
messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 29) Enel
Green Power North America Development LLC (società
statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 30)
Enel Green Power North America Inc. (società statuniten-
se del perimetro Enel North America Inc.); 31) Enel Gre-
en Power Panamá Srl (società panamense del perimetro
Enel Américas SA, ridenominata Enel Panamá CAM Srl in
data 16 agosto 2022); 32) Enel Green Power Perú SAC
(società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 33)
Enel Green Power Rattlesnake Creek Wind Project LLC
(società statunitense del perimetro Enel North America
Inc.); 34) Enel Green Power RSA (Pty) Ltd (società suda-
fricana del perimetro Enel Green Power SpA); 35) Enel
Green Power RSA 2 (RF) (Pty) Ltd (società sudafricana del
perimetro Enel Green Power SpA); 36) Enel Kansas LLC
(società statunitense del perimetro Enel North America
Inc.); 37) Enel North America Inc. (società statuniten-
se direttamente controllata da Enel SpA); 38) Enel Perú
SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas
SA); 39) Enel Rinnovabile SA de Cv (società messicana
del perimetro Enel Green Power SpA); 40) Enel Russia
PJSC (società russa uscita dal perimetro del Gruppo Enel
il 12 ottobre 2022); 41) Enel Trading North America LLC
(società statunitense del perimetro Enel North America
Inc.); 42) Enel Transmisión Chile SA (società cilena uscita
dal perimetro del Gruppo Enel il 9 dicembre 2022); 43)
Enel X North America Inc. (società statunitense del pe-
rimetro Enel North America Inc.); 44) Essa2 SpA (società
cilena fusa per incorporazione in data 1° marzo 2022 in
60 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Emgesa SA ESP); 45) Geotérmica del Norte SA (società
cilena del perimetro Enel Chile SA); 46) High Lonesome
Wind Power LLC (società statunitense del perimetro Enel
North America Inc.); 47) Red Dirt Wind Project LLC (so-
cietà statunitense del perimetro Enel North America Inc.);
48) Rock Creek Wind Project LLC (società statunitense
del perimetro Enel North America Inc.); 49) Rockhaven
Ranchland Holdings LLC (società statunitense del peri-
metro Enel North America Inc.); 50) Thunder Ranch Wind
Project LLC (società statunitense del perimetro Enel
North America Inc.); 51) Tradewind Energy Inc. (società
statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 52)
White Cloud Wind Project LLC (società statunitense del
perimetro Enel North America Inc.);
lo Stato patrimoniale e il Conto economico di tutte le so-
cietà sopra indicate, quali inseriti nel reporting package
utilizzato ai fini della redazione del Bilancio consolidato
del Gruppo Enel per l’esercizio 2022, verranno messi a
disposizione del pubblico da parte di Enel SpA (secondo
quanto previsto dall’art. 15, comma 1, lett. a) del Regola-
mento Mercati) almeno 15 giorni prima della data previ-
sta per lo svolgimento dell’Assemblea ordinaria annuale
– che verrà convocata per l’approvazione del Bilancio di
esercizio 2022 di Enel SpA – contestualmente ai pro-
spetti riepilogativi dei dati essenziali dell’ultimo bilancio
della generalità delle società controllate e collegate (ai
sensi di quanto al riguardo disposto dall’art. 77, comma
2 bis, del Regolamento Emittenti approvato con delibera
CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999);
gli statuti, la composizione e i poteri degli organi sociali
di tutte le società sopra indicate sono stati acquisiti da
parte di Enel SpA e sono tenuti a disposizione della CON-
SOB, in versione aggiornata, ove da parte di quest’ultima
fosse avanzata specifica richiesta di esibizione a fini di
vigilanza (secondo quanto previsto dall’art. 15, comma 1,
lett. b) del Regolamento Mercati);
è stato verificato da parte di Enel SpA che tutte le società
sopra indicate:
forniscono al revisore della Capogruppo Enel SpA
le informazioni necessarie al revisore medesimo per
condurre l’attività di controllo dei conti annuali e in-
frannuali della stessa Enel SpA (secondo quanto pre-
visto dall’art. 15, comma 1, lett. c)-i), del Regolamento
Mercati);
dispongono di un sistema amministrativo-contabile
idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione e al
revisore della Capogruppo Enel SpA i dati economici,
patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del
Bilancio consolidato del Gruppo Enel (secondo quan-
to previsto dall’art. 15, comma 1, lett. c)-ii), del Regola-
mento Mercati).
Approvazione del Bilancio
LAssemblea per l’approvazione del Bilancio, così come
previsto dall’art. 9.2 dello Statuto di Enel SpA, è convocata
entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale. Luti-
lizzo di tale termine rispetto a quello ordinario di 120 gior-
ni dalla chiusura dell’esercizio sociale, consentito dall’art.
2364, comma 2 del codice civile, è motivato dalla circo-
stanza che la Società è tenuta alla redazione del Bilancio
consolidato.
Informativa sugli strumenti finanziari
Con riferimento all’informativa sugli strumenti finanziari ri-
chiesta dall’art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si
rinvia a quanto illustrato nelle note 32 “Strumenti finanzia-
ri”, 33 “Risk management”, 34 “Derivati ed hedge accoun-
ting” e 35 “Fair value measurement”.
Operazioni con parti correlate
Per quanto attiene all’informativa sulle parti correlate e il
dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti
correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 37.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
61Altre informazioni

Graphics
Azioni proprie
Alla data del 31 dicembre 2022, le azioni proprie sono
rappresentate da n. 7.153.795 azioni ordinarie di Enel SpA
del valore nominale di 1 euro (n. 4.889.152 al 31 dicembre
2021), acquistate tramite un intermediario abilitato per un
valore complessivo di circa 47 milioni di euro.
Operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006
la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o
inusuali nel corso dell’esercizio 2022. A tal proposito, sono
definite come tali le operazioni che per significatività/rile-
vanza, natura delle controparti, oggetto della transazione,
modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e
tempistica dell’accadimento possono dar luogo a dubbi
sulla correttezza e/o completezza dell’informazione, sul
conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio
aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiu-
sura dell’esercizio, si rinvia a quanto illustrato di seguito
nella specifica nota 42.
62 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Il sistema di incentivazione
La Politica in materia di remunerazione di Enel per l’eser-
cizio 2022, adottata dal Consiglio di Amministrazione su
proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni
e approvata dall’Assemblea degli azionisti del 19 maggio
2022, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomanda-
zioni contenute nel Codice italiano di Corporate Gover-
nance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice
nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal
voto favorevole dell’Assemblea degli azionisti del 20 mag-
gio 2021 sulla politica in materia di remunerazione per il
2021; (iv) degli esiti dell’attività di engagement su temi di
governo societario svolta dalla Società nel periodo com-
preso tra gennaio e marzo 2022 con i principali proxy advi-
sor e alcuni rilevanti investitori istituzionali presenti nel ca-
pitale di Enel; (v) degli esiti di unanalisi di benchmark relati-
va al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di
Amministrazione, dell’Amministratore Delegato/Direttore
Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per
l’esercizio 2021, che è stata predisposta dal consulente in-
dipendente Mercer.
Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile
di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo
termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata
considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevan-
ti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi
strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate
della competenza e della professionalità richieste dai de-
licati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del
compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della
Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la mis-
sione e i valori aziendali.
La Politica in materia di remunerazione per il 2022 prevede
per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i
dirigenti con responsabilità strategiche (DRS):
una componente fissa;
una componente variabile di breve termine (MBO), da
riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici
obiettivi di performance. In particolare:
per l’Amministratore Delegato/Direttore Generale,
l’MBO 2022 prevede i seguenti obiettivi annuali di per-
formance:
utile netto ordinario consolidato;
Group Opex;
funds from operations/indebitamento finanziario
netto consolidato;
System Average Interruption Duration Index – SAIDI
(obiettivo cancello), reclami commerciali sul merca-
to libero commodity in Italia (obiettivo cancello) e
reclami commerciali a livello di Gruppo;
sicurezza sui luoghi di lavoro;
per i DRS, i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali,
oggettivi e specifici, correlati al piano strategico e in-
dividuati congiuntamente dalla Funzione Administra-
tion, Finance and Control e dalla Funzione People and
Organization;
una componente variabile di lungo termine, legata alla
partecipazione ad appositi piani di incentivazione di du-
rata pluriennale. In particolare, per il 2022 tale compo-
nente è legata alla partecipazione al Piano di incentiva-
zione di lungo termine destinato al management di Enel
SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell’art.
2359 del codice civile (Piano LTI 2022), che prevede i se-
guenti obiettivi di performance di durata triennale:
TSR (Total Shareholders Return) medio di Enel vs TSR
medio Indice EURO STOXX Utilities – UEM nel triennio
2022-2024;
ROIC (Return on Invested Capital) - WACC (Weighted
Average Cost of Capital) cumulati nel triennio 2022-
2024;
emissioni di GHG Scope 1 per kWh equivalente pro-
dotto dal Gruppo nel 2024;
percentuale di donne nei piani di successione del top
management a fine 2024.
Il Piano LTI 2022 prevede che il premio eventualmente ma-
turato sia rappresentato da una componente azionaria, cui
può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento
dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particola-
re, è previsto che il 130% del premio base dell’Amministra-
tore Delegato/Direttore Generale (rispetto a un ammontare
massimo che può raggiungere il 280% del premio base) e
il 65% del premio base dei DRS (rispetto a un ammontare
massimo che può raggiungere il 180% del premio base) sia
erogato in azioni Enel, previamente acquistate dalla So-
cietà. Inoltre, l’erogazione di una porzione rilevante della
remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del
totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto
al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2022
(c.d. “deferred payment”).
Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in ma-
teria di remunerazione per il 2022 si rinvia alla “Relazione
sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2022
e sui compensi corrisposti nel 2021”, disponibile sul sito in-
ternet della Società (www.enel.com).
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
63Il sistema di incentivazione

Graphics
2.
64 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Corporate
governance
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
65

Graphics
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari
(3) Disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (all’indirizzo https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).
Il sistema di corporate governance di Enel SpA è confor-
me ai princípi contenuti nel Codice italiano di Corporate
Governance
(3)
(il “Codice di Corporate Governance”), cui la
Società aderisce, e alle best practice internazionali.
Il sistema di governo societario adottato da Enel e dal
Gruppo societario che a essa fa capo risulta essenzial-
mente orientato all’obiettivo del successo sostenibile, in
quanto mira alla creazione di valore per gli azionisti in un
orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rile-
vanza sotto il profilo ambientale e sociale delle attività in cui
il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di
considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti
gli interessi coinvolti.
In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana
in materia di società con azioni quotate, l’organizzazione
della Società si caratterizza per la presenza:
di un Consiglio di Amministrazione incaricato di prov-
vedere in ordine alla gestione sociale, che ha istituito al
suo interno (i) Comitati consiliari con funzioni istruttorie,
propositive e consultive, al fine di assicurare unadegua-
ta ripartizione interna delle proprie funzioni, nonché (ii)
un Comitato per le operazioni con parti correlate, che
svolge le funzioni previste dalla normativa vigente e dalla
apposita procedura aziendale;
di un Collegio Sindacale chiamato a vigilare: (i) circa l’os-
servanza della legge e dello Statuto, nonché sul rispetto
dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimen-
to delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa fi-
nanziaria, nonché sull’adeguatezza della struttura orga-
nizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema
amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione
legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché
circa l’indipendenza della Società di revisione legale dei
conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione
delle regole di governo societario previste dal Codice di
Corporate Governance;
dell’Assemblea dei soci, competente a deliberare tra
l’altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i)
alla nomina e alla revoca dei componenti del Consiglio di
Amministrazione e del Collegio Sindacale e circa i relativi
compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all’ap-
provazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; (iii)
all’acquisto e all’alienazione di azioni proprie; (iv) alla poli-
tica in materia di remunerazione e alla sua attuazione; (v)
ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello Statu-
to sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii)
all’emissione di obbligazioni convertibili.
Lattività di revisione legale dei conti risulta affidata a una
società specializzata iscritta nell’apposito registro, nomi-
nata dall’Assemblea dei soci su proposta motivata del Col-
legio Sindacale.
66 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Assemblea
degli azionisti
Consiglio di
Amministrazione
Comitato
per la Corporate
Governance
e la Sostenibilità
Comitato
per le Nomine e
le Remunerazioni
Comitato
Controllo e Rischi
Comitato
Parti Correlate
Società di revisione
KPMG SpA
Collegio
Sindacale
Presidente
Michele Crisostomo
Amministratore Delegato e Direttore
Generale
Francesco Starace
Cesare Calari
Costanza Esclapon de Villeneuve
Samuel Leupold
Alberto Marchi
Mariana Mazzucato
Mirella Pellegrini
Anna Chiara Svelto
Presidente
Barbara Tadolini
Luigi Borré
Maura Campra
Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione “Governance”).
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
67Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Graphics
3.
68 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Risultato netto dell’esercizio a 7.157 milioni
di euro
Il risultato beneficia dell’incremento degli altri
proventi e dei proventi da partecipazioni, e del
risultato della gestione finanziaria. La variazione
rispetto al periodo precedente è positiva di
2.395 milioni di euro.
Dividendo in crescita
Dividendo complessivo proposto per l’esercizio
2022 pari a 0,40 euro per azione, superiore
del 5,3% rispetto al dividendo distribuito per il
2021.
Effetti del cambiamento climatico
Nei processi valutativi il Gruppo ha tenuto
conto degli impatti derivanti dal cambiamento
climatico nel lungo periodo.
Bilancio
di esercizio
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
69

Graphics
Prospetti contabili
Conto economico
Euro Note
2022 2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
4.a 116.051.123 116.143.487 125.426.702 125.382.065
Altri proventi
4.b 16.663.153 14.877.215 1.643.537.558 14.038.934
[Subtotale] 132.714.276 1.768.964.260
Costi
Acquisti di materiali di consumo
5.a 386.707 218.873 523.948 366.196
Servizi e godimento beni di terzi
5.b 206.383.096 132.838.081 196.758.516 129.741.926
Costo del personale
5.c 104.681.593 178.564.663
Ammortamenti e impairment
5.d 1.329.696.603 734.099.075
Altri costi operativi
5.e 26.904.912 615.302 13.637.338 680.506
[Subtotale] 1.668.052.911 1.123.583.540
Risultato operativo (1.535.338.635) 645.380.720
Proventi da partecipazioni
6 8.770.435.089 8.770.003.874 4.450.596.876 4.449.822.148
Proventi finanziari da contratti derivati
7 2.131.015.975 627.229.150 1.072.689.763 253.243.181
Altri proventi finanziari
8 431.697.733 379.617.287 239.976.218 237.221.205
Oneri finanziari da contratti derivati
7 1.959.981.967 1.166.367.143 891.233.492 505.710.198
Altri oneri finanziari
8 786.552.405 309.241.496 869.140.792 203.472.671
[Subtotale] 8.586.614.425 4.002.888.573
Risultato prima delle imposte 7.051.275.790 4.648.269.293
Imposte
9 (106.090.159) (114.212.964)
UTILE DELL’ESERCIZIO 7.157.365.949 4.762.482.257
70 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Prospetto dell’utile complessivo rilevato nell’esercizio
Euro Note
2022 2021
Utile dell’esercizio 7.157.365.949 4.762.482.257
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari 294.350.690 124.454.364
Variazione del fair value dei costi di hedging (3.149.358) 15.717.853
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti 13.268.911 4.564.511
Variazione del fair value di partecipazioni in altre imprese 1.952.292 -
Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto
23 306.422.535 144.736.728
Utili/(Perdite) complessivi rilevati nell’esercizio 7.463.788.484 4.907.218.985
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
71Prospetti contabili

Graphics
Stato patrimoniale
Euro Note
ATTIVITÀ al 31.12.2022 al 31.12.2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
10 10.527.976 11.735.807
Attività immateriali
11 133.425.176 143.456.537
Attività per imposte anticipate
12 146.252.786 298.539.457
Partecipazioni
13 59.952.466.507 60.268.990.442
Derivati finanziari attivi non correnti
14 348.779.629 35.499.991 753.312.462 153.244.028
Altre attività finanziarie non correnti
15 13.667.732 15.417.338
Altre attività non correnti
16 81.210.258 68.953.577 99.043.140 86.843.927
[Totale] 60.686.330.064 61.590.495.183
Attività correnti
Crediti commerciali
17 294.100.316 294.690.317 275.247.959 276.190.306
Crediti per imposte sul reddito
18 164.519.486 141.877.919
Derivati finanziari attivi correnti
14 390.303.368 85.798.846 59.972.681 23.256.617
Altre attività finanziarie correnti
19 3.480.039.167 3.019.086.075 8.257.266.476 7.133.865.088
Altre attività correnti
20 584.062.049 282.681.908 1.063.147.760 1.044.515.604
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
21 4.867.872.963 952.254.599
[Totale] 9.780.897.349 10.749.767.394
Attività non correnti classificate come
possedute per la vendita
22 654.000.000 -
TOTALE ATTIVITÀ 71.121.227.413 72.340.262.577
72 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Euro Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ al 31.12.2022 al 31.12.2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.166.679.946 10.166.679.946
Riserva negativa per azioni proprie in
portafoglio
(47.077.924) (36.046.337)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride
perpetue
5.567.477.464 5.567.477.464
Altre riserve 11.835.447.410 11.510.379.340
Utili/(Perdite) accumulati 5.695.687.373 4.928.260.660
Utile dell’esercizio
(1)
5.124.029.959 2.830.813.067
TOTALE PATRIMONIO NETTO
23 38.342.244.228 34.967.564.140
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
24 18.195.966.550 12.406.766.403 25.572.039.327 18.738.942.712
Benefíci ai dipendenti
25 131.204.919 171.939.929
Fondi rischi e oneri quota non corrente
26 26.699.393 49.212.156
Passività per imposte differite
12 98.253.224 149.317.756
Derivati finanziari passivi non correnti
14 663.170.856 163.067.356 1.300.244.640 25.575.645
Altre passività non correnti
27 23.089.469 8.493.024 29.470.863 8.473.280
[Totale] 19.138.384.411 27.272.224.671
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine
24 8.751.561.341 8.362.050.365 6.563.294.343 5.624.719.235
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
termine
24 1.430.638.032 1.332.500.814 215.621.277 117.654.573
Fondi rischi e oneri quota corrente
26 14.646.861 12.122.617
Debiti commerciali
28 154.478.681 97.033.054 167.020.616 116.525.041
Derivati finanziari passivi correnti
14 178.393.271 69.056.412 130.821.277 36.532.890
Altre passività finanziarie correnti
29 238.249.602 94.222.302 226.570.923 70.929.839
Altre passività correnti
31 2.872.630.986 739.812.883 2.785.022.713 220.243.966
[Totale] 13.640.598.774 10.100.473.766
TOTALE PASSIVITÀ 32.778.983.185 37.372.698.437
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 71.121.227.413 72.340.262.577
(1) Lutile dell’esercizio, pari a 7.157 milioni di euro (4.762 milioni di euro nel 2021), è esposto al netto dell’acconto sul dividendo pari a 2.033 milioni di euro (1.932
milioni di euro nel 2021).
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
73Prospetti contabili

Graphics
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 23)
Euro Capitale sociale
Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva negativa
per azioni
proprie in
portafoglio
Riserva per
strumenti
di capitale -
obbligazioni
ibride perpetue Riserva legale
Riserve ex lege
n. 292/1993 Altre riserve
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow hedge
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari costi
di hedging
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
Utili/(Perdite)
accumulati
Utile
dell’esercizio
Totale
patrimonio
netto
Al 1° gennaio 2021 10.166.679.946 7.475.994.347 (3.269.152) 2.385.529.628 2.033.335.988 2.215.444.500 73.472.904 (442.654.761) (15.977.786) (119.746) (39.242.244) 6.346.833.602 546.791.537 30.742.818.763
Altri movimenti - 20.021.716 (20.021.716) - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - (42.879) (12.755.469) - - - 36.046.337 - - - - (36.046.337) - (12.798.348)
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- - - - - - 9.364.236 - - - - - - 9.364.236
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 3.181.947.836 - - - - - - - - - 3.181.947.836
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - - - - - - - (70.554.749) - (70.554.749)
Riparto utile 2020
Distribuzione dividendi - - - - - -
- - - - - (1.321.668.393) (538.834.037) (1.860.502.430)
Utili portati a nuovo - - - - - - - - - - - 8.767.5 9 8 (7.957.500) 810.098
Acconto dividendo 2021
(1)
- - - - - - - - - - - 928.939 (1.931.669.190) (1.930.740.251)
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell’esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
- 124.454.364 15.717.853 - 4.564.511 - - 144.736.728
Utile dell’esercizio - - - - - - - - - - - - 4.762.482.257 4.762.482.257
Al 31 dicembre 2021 10.166.679.946 7.495.973.184 (36.046.337) 5.5 67.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500 118.883.477 (318.200.397) (259.933) (119.746) (34.677.733) 4.928.260.660 2.830.813.067 34.967.564.140
Altri movimenti - - - - - - 1.034 - - - - - - 1.034
Acquisto azioni proprie - - (14.071.647) - - - 14.026.715 - - - - (14.026.715) - (14.071.647)
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- 42.879 - - - - 7.525.713 - - - - - - 7.568.592
Erogazione azioni proprie - - 3.040.060 - - - (2.950.806) - - - - 2.950.806 - 3.040.060
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - - - - - - - - - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - - - - - - - (123.434.990) - (123.434.990)
Riparto utile 2021
Distribuzione dividendi - - - - - -
- - - - - - (1.931.669.190) (1.931.669.190)
Coupon a titolari di obbligazioni
ibride perpetue
- - - - - - - - - - - 70.554.749 (70.554.749) -
Utili portati a nuovo - - - - - - - - - - - 829.952.104 (828.589.129) 1.362.975
Acconto dividendo 2022
(2)
- - - - - - - - - - - 1.430.759 (2.033.335.989) (2.031.905.230)
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell’esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
- 294.350.690 (3.149.358) 1.952.292 13.268.911 - - 306.422.535
Utile dell’esercizio - - - - - - - - - - - - 7.157.365.949 7.157.365.949
Al 31 dicembre 2022 10.166.679.946 7.496.016.063 (47.077.924) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500 137.486.133 (23.849.707) (3.409.291) 1.832.546 (21.408.822) 5.695.687.373 5.124.029.959 38.342.244.228
(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022.
(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023.
74 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 23)
Euro Capitale sociale
Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva negativa
per azioni
proprie in
portafoglio
Riserva per
strumenti
di capitale -
obbligazioni
ibride perpetue Riserva legale
Riserve ex lege
n. 292/1993 Altre riserve
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow hedge
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari costi
di hedging
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
Utili/(Perdite)
accumulati
Utile
dell’esercizio
Totale
patrimonio
netto
Al 1° gennaio 2021 10.166.679.946 7.475.994.347 (3.269.152) 2.385.529.628 2.033.335.988 2.215.444.500 73.472.904 (442.654.761) (15.977.786) (119.746) (39.242.244) 6.346.833.602 546.791.537 30.742.818.763
Altri movimenti - 20.021.716 (20.021.716) - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - (42.879) (12.755.469) - - - 36.046.337 - - - - (36.046.337) - (12.798.348)
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- - - - - - 9.364.236 - - - - - - 9.364.236
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 3.181.947.836 - - - - - - - - - 3.181.947.836
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - - - - - - - (70.554.749) - (70.554.749)
Riparto utile 2020
Distribuzione dividendi - - - - - -
- - - - - (1.321.668.393) (538.834.037) (1.860.502.430)
Utili portati a nuovo - - - - - - - - - - - 8.767.5 9 8 (7.957.500) 810.098
Acconto dividendo 2021
(1)
- - - - - - - - - - - 928.939 (1.931.669.190) (1.930.740.251)
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell’esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
- 124.454.364 15.717.853 - 4.564.511 - - 144.736.728
Utile dell’esercizio - - - - - - - - - - - - 4.762.482.257 4.762.482.257
Al 31 dicembre 2021 10.166.679.946 7.495.973.184 (36.046.337) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500 118.883.477 (318.200.397) (259.933) (119.746) (34.677.733) 4.928.260.660 2.830.813.067 34.967.564.140
Altri movimenti - - - - - - 1.034 - - - - - - 1.034
Acquisto azioni proprie - - (14.071.647) - - - 14.026.715 - - - - (14.026.715) - (14.071.647)
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- 42.879 - - - - 7.525.713 - - - - - - 7.568.592
Erogazione azioni proprie - - 3.040.060 - - - (2.950.806) - - - - 2.950.806 - 3.040.060
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - - - - - - - - - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - - - - - - - (123.434.990) - (123.434.990)
Riparto utile 2021
Distribuzione dividendi - - - - - -
- - - - - - (1.931.669.190) (1.931.669.190)
Coupon a titolari di obbligazioni
ibride perpetue
- - - - - - - - - - - 70.554.749 (70.554.749) -
Utili portati a nuovo - - - - - - - - - - - 829.952.104 (828.589.129) 1.362.975
Acconto dividendo 2022
(2)
- - - - - - - - - - - 1.430.759 (2.033.335.989) (2.031.905.230)
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell’esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
- 294.350.690 (3.149.358) 1.952.292 13.268.911 - - 306.422.535
Utile dell’esercizio - - - - - - - - - - - - 7.157.365.949 7.157.365.949
Al 31 dicembre 2022 10.166.679.946 7.496.016.063 (47.077.924) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500 137.486.133 (23.849.707) (3.409.291) 1.832.546 (21.408.822) 5.695.687.373 5.124.029.959 38.342.244.228
(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022.
(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
75Prospetti contabili

Graphics
Rendiconto finanziario
Euro Note
2022 2021
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Risultato prima delle imposte 7.051.275.790 4.648.269.293
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment
5.d 1.329.696.603 733.837.566
Effetti adeguamento cambi attività e passività in
valuta
41.292.295 136.964.008
Accantonamenti ai fondi 13.500.103 57.484.302
Dividendi da società controllate, collegate e altre
imprese
6 (8.770.435.089) (8.770.003.874) (4.450.596.876) (4.449.822.148)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 125.469.680 630.833.857 307.629.019 218.718.799
Cash flow da attività operativa prima delle
variazioni del capitale circolante netto
(209.200.618) 1.433.587.312
Incremento/(Decremento) fondi (74.223.632) (49.585.106)
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali
17 (19.074.769) (18.500.011) (35.635.336) (34.399.878)
(Incremento)/Decremento di attività/passività
finanziarie e non
573.538.442 1.028.253.294 1.453.742.895 (77.967.325)
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali
28 (12.541.935) (19.491.987) 75.029.856 66.982.542
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 1.803.097.466 685.825.927 984.985.579 709.947.923
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (2.058.692.623) (1.055.072.686) (1.101.636.478) (351.708.683)
Dividendi incassati da società controllate,
collegate, altre imprese
6 9.112.358.781 9.111.955.231 4.550.337.971 4.549.614.807
Imposte pagate (426.270.915) (552.962.935)
Cash flow da attività operativa (a) 8.688.990.197 6.757.863.758
Investimenti in attività materiali e immateriali
10-11 (45.254.041) (69.732.442)
Investimenti in partecipazioni
13 (1.739.147.822) (1.739.147.822) (10.338.316.034) (10.338.316.034)
Disinvestimenti da operazioni straordinarie 136.635.930 136.635.930 668.617.876 668.617.876
Cash flow da attività di investimento (b) (1.647.765.933) (9.739.430.600)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo
termine
24 4.250.921.203 410.711 9.203.788.683 7.700.000.000
Rimborsi di debiti finanziari
24 (10.465.909.645) (5.117.740.779) (846.996.081) (46.307.451)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a
lungo
(1.159.334.729) (1.214.846.241) 183.426.475 886.526.527
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a
breve
8.267.773.610 8.090.248.848 (5.199.163.804) (5.453.274.956)
Dividendi e acconti sui dividendi pagati
23 (3.881.594.634) (3.664.298.335)
Emissioni/(Rimborsi) di obbligazioni ibride
23 - 2.213.861.760
Coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride
(1)
23 (123.434.990) (70.554.749)
Acquisto azioni proprie
23 (14.026.715) (12.755.469)
Cash flow da attività di finanziamento (c) (3.125.605.900) 1.807.308.480
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e
mezzi equivalenti (a+b+c)
3.915.618.364 (1.174.258.362)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all’inizio
dell’esercizio
21 952.254.599 2.126.512.961
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell’esercizio
21 4.867.872.963 952.254.599
(1) Il dato relativo ai coupon pagati ai titolari di obbligazioni ibride ha subíto una diversa esposizione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo
all’esercizio 2021.
76 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Note di commento
1. Forma e contenuto del bilancio
La Società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina
Margherita 137 ed è quotata dal 1999 sul Mercato Telema-
tico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.
Enel è una multinazionale dell’energia e uno dei principa-
li operatori integrati globali nei settori dell’elettricità e del
gas, con un particolare focus su Europa e America Latina.
La Società Enel SpA, in qualità di Capogruppo, ha predi-
sposto il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicem-
bre 2022, presentato in apposito e separato fascicolo.
La pubblicazione del presente Bilancio di esercizio è stata
autorizzata dagli Amministratori in data 16 marzo 2023.
Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da
parte di KPMG SpA.
Base di presentazione
Il Bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022
rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Enel
SpA ed è stato predisposto in conformità ai princípi con-
tabili internazionali (International Accounting Standards
IAS e International Financial Reporting Standards – IFRS)
emanati dall’International Accounting Standards Board
(IASB) alle interpretazioni dell’International Financial Re-
porting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing
Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell’Unione
Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in
vigore alla chiusura dell’esercizio. L’insieme di tutti i princípi
e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito
definito “IFRS-EU”.
Il presente Bilancio è stato predisposto in attuazione del
comma 3 dell’art. 9 del decreto legislativo n. 38 del 28 feb-
braio 2005.
Il Bilancio di esercizio è costituito dal Conto economico,
dal Prospetto dell’utile complessivo rilevato nell’esercizio,
dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto delle variazioni del
patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative
Note di commento.
Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e
passività è effettuata secondo il criterio “corrente/non cor-
rente” con separata presentazione delle attività classificate
come possedute per la vendita e delle passività incluse in
un gruppo in dismissione classificato come posseduto per
la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità
liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere
realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo
della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell’e-
sercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è pre-
vista l’estinzione nel normale ciclo operativo della Società o
nei 12 mesi successivi alla chiusura dell’esercizio.
Il Conto economico presenta una classificazione dei costi
in base alla loro natura, con separata presentazione dell’u-
tile (perdita) netto delle continuing operation e di quello
delle discontinued operation.
Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo
indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da
attività operativa, da attività di investimento e da attività di
finanziamento associato alle discontinued operation.
Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del Rendiconto fi-
nanziario, si rimanda al paragrafo relativo ai “Flussi finan-
ziari” della Relazione sulla gestione.
Il bilancio è redatto nella prospettiva della continuità azien-
dale applicando il metodo del costo storico, a eccezione
delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate
al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle
singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in di-
smissione classificati come posseduti per la vendita, che
sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al
netto dei costi di vendita.
La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di
bilancio è l’euro, valuta funzionale della Società, e i valori
riportati nelle note di commento sono espressi in milioni di
euro, salvo quando diversamente indicato.
Il Bilancio fornisce informativa comparativa del precedente
esercizio.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
77Note di commento

Graphics
2. Princípi contabili
2.1 Focus su tematiche non finanziarie
(4) Public statements ESMA n. 71-99-1864 del 14 marzo 2022, n. 32-63-1277 del 13 maggio 2022 e n. 32-63-1320 del 28 ottobre 2022; Richiami di Attenzione
CONSOB contenuti nei notiziari settimanali 9-14 marzo 2022 e 10-21 marzo 2022, n. 3/22 del 19 maggio 2022.
Informativa relativa al cambiamento
climatico
Il cammino verso “Net Zero” è in corso a livello mondiale e i
processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell’eco-
nomia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze
di un aumento delle temperature superiore a 1,5 °C.
In tale prospettiva il Gruppo ha fissato, come segue, le pro-
prie linee guida strategiche:
allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità
decarbonizzata;
abilitare l’elettrificazione della domanda di energia dei
clienti;
fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value
chain;
anticipare gli obiettivi di “Net Zero” sostenibile al 2040.
Considerati i rischi relativi al cambiamento climatico e
quanto stabilito dall’Accordo di Parigi, il Gruppo ha deciso
di raggiungere in anticipo gli obiettivi di carbon neutrality e
rifletterne gli effetti nelle attività, nelle passività e nel Conto
economico, evidenziando gli impatti significativi e preve-
dibili come richiesto dal Framework dei princípi contabili
internazionali.
Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al
cambiamento climatico, il Gruppo ritiene il cambiamento
climatico come un elemento implicito nell’applicazione
delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare sti-
me nella valutazione e/o misurazione di alcune voci conta-
bili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti
del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal
management.
Per ulteriori dettagli sulle implicazioni finanziarie relative
agli argomenti legati al cambiamento climatico, si rimanda
alla nota 2.2 “Uso di stime e giudizi del management” e alle
note relative a voci specifiche.
Informativa relativa agli impatti del
conflitto tra Russia e Ucraina
Nel corso del 2022, il Gruppo Enel ha monitorato costan-
temente i riflessi della crisi internazionale sulle proprie
attività di business in Russia (in particolare, in termini di
approvvigionamento dei materiali, dei servizi e della ma-
nodopera), valutando anche l’evoluzione delle variabili di
mercato (per esempio, tassi di cambio, tassi di interesse); il
Gruppo Enel ha tenuto conto anche degli sviluppi connessi
alle contro-sanzioni previste dalla Russia aventi per ogget-
to gli investimenti detenuti nel Paese.
Inoltre, il Gruppo Enel ha effettuato le analisi volte alla va-
lutazione degli impatti indiretti della guerra in Ucraina sulle
attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla per-
formance economica nei principali Paesi dell’Eurozona in
cui è presente, con particolare riferimento alla minore di-
sponibilità di approvvigionamento di materie prime dalle
aree interessate dal conflitto e all’incremento generalizza-
to dei prezzi delle commodity.
In considerazione delle diverse raccomandazioni degli or-
ganismi di vigilanza nazionali e sovranazionali
(4)
sul tema e
in uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da
una notevole incertezza regolatoria e da un contesto di
prezzi elevati e volatili, è attivo da parte del Gruppo Enel un
monitoraggio costante delle variabili macroeconomiche e
di business, che consente di effettuare la migliore stima dei
potenziali impatti connessi ai cambi regolatori, alle sanzio-
ni e alle restrizioni sugli asset detenuti, nonché sui fornitori
e sui contratti applicabili al Gruppo Enel.
Si segnala a tale riguardo che non sono emersi impatti si-
gnificativi legati al conflitto russo-ucraino al 31 dicembre
2022.
78 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
2.2 Uso di stime e giudizi del management
La redazione del presente Bilancio, in applicazione degli
IFRS-EU, richiede che il management prenda decisioni ed
effettui stime e assunzioni che possono aver effetto sui
valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di
bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e
passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e i giu-
dizi del management si basano sulle esperienze pregresse
e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi
vengono adottati quando il valore contabile delle attività e
passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risul-
tati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire
da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodi-
camente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto
economico, qualora la revisione interessi solo quell’eserci-
zio. Nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia
correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell’esercizio in
cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di segui-
to, sono indicate le principali voci di bilancio interessate
dall’uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di
una significativa componente del giudizio del manage-
ment, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel
loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richia-
mati princípi contabili internazionali. La criticità insita in tali
valutazioni è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni
e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro na-
tura incerte.
Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e
dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto si-
gnificativo sui risultati successivi.
Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al
cambiamento climatico, la Società ritiene il cambiamen-
to climatico come un elemento implicito nell’applicazione
delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare sti-
me nella valutazione e/o misurazione di alcune voci conta-
bili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti
del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal
management.
Uso di stime
Recuperabilità delle partecipazioni
La Società valuta almeno annualmente la presenza di indi-
catori di impairment di ciascuna partecipazione, coerente-
mente con la propria strategia di gestione delle entità le-
gali all’interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assog-
getta a impairment test tali attività. I processi e le modalità
di valutazione e determinazione del valore recuperabile di
ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte
complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudi-
zio degli Amministratori, in particolare con riferimento all’i-
dentificazione di indicatori di impairment, alla previsione
della loro redditività futura per il periodo del business plan
di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normaliz-
zati alla base della stima del valore terminale e alla deter-
minazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attua-
lizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.
Impairment delle attività non finanziarie
Attività quali immobili, impianti e macchinari e attività im-
materiali subiscono una riduzione di valore quando il loro
valore contabile supera il valore recuperabile, rappresenta-
to dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismis-
sione, e il valore d’uso.
Le verifiche del valore recuperabile vengono svolte secon-
do i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente de-
scritti nelle specifiche note di riferimento.
Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica
generalmente il criterio del valore d’uso. Per valore d’uso
si intende il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si
prevede abbiano origine dall’attività oggetto di valutazione,
attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle im-
poste, che riflette le valutazioni correnti di mercato del va-
lore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività.
I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il va-
lore d’uso si basano sul più recente Piano Industriale, ap-
provato dal management, contenente le previsioni di volu-
mi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni
coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi
successivi, si tiene conto:
delle ipotesi sull’evoluzione di lungo termine delle prin-
cipali variabili considerate nel calcolo dei flussi di cassa,
nonché della vita media utile residua degli asset o della
durata delle concessioni, in base alle specificità dei bu-
siness;
di un tasso di crescita a lungo termine pari alla crescita di
lungo periodo della domanda elettrica e/o dell’inflazione
(in funzione del Paese e del business) e comunque non
eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine
del mercato di riferimento.
Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni
utilizzate per la determinazione dell’ammontare dei flussi
di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, pos-
sibili variazioni negli assunti di base su cui si basano tali
calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili.
Lanalisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie
è unica e richiede alla direzione aziendale l’uso di stime e
ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle
specifiche circostanze.
In linea con il suo modello di business e nel contesto
dell’accelerazione della decarbonizzazione del mix di ge-
nerazione e di guida del processo di transizione energe-
tica, la Società ha anche attentamente valutato se le te-
matiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso
sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
79Note di commento

Graphics
le proiezioni dei flussi finanziari. A tal riguardo, ove neces-
sario, la Società ha tenuto conto anche degli impatti deri-
vanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo, in par-
ticolare considerando nella stima del valore terminale un
tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione
della domanda elettrica 2030-2050 risultante dai modelli
energetici per Paese.
Le informazioni sulle principali assunzioni, utilizzate per
stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento
agli impatti relativi al cambiamento climatico, nonché quel-
le relative alle variazioni di tali assunzioni, sono fornite nelle
specifiche note di riferimento.
Perdite attese su attività finanziarie
A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rile-
va un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali
e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato,
gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto
economico complessivo, le attività derivanti da contratti
con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell’ambito di
applicazione dell’impairment.
I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano
su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite
attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input
per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il
proprio giudizio professionale, basato sulla propria espe-
rienza storica, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che
su stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferi-
mento del bilancio.
La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) - calcolata
utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso
di default (LGD) e l’esposizione al rischio in caso di default
(EAD) - è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al
contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei manca-
ti incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo
originario (EIR).
In particolare, per i crediti commerciali, le attività derivanti
da contratti con i clienti (c.d. “contract assets”) e i crediti
per leasing, compresi quelli con una componente finanzia-
ria significativa, la Società applica l’approccio semplificato,
calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente
all’intera vita dell’attività, generalmente pari a 12 mesi.
Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del qua-
dro normativo applicabile, nonché delle aspettative di re-
cupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo
delle perdite attese, è applicata principalmente una defini-
zione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto, in
base alle valutazioni del management, è considerato quale
indicatore maggiormente rappresentativo dell’incremento
significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le atti-
vità finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono gene-
ralmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni
specifici settori commerciali regolamentati.
Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contrat-
ti con i clienti, la Società applica prevalentemente un ap-
proccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti in
cluster. La Società adotta un approccio analitico solo per i
crediti commerciali che il management considera singo-
larmente significativi e in presenza di specifiche informa-
zioni sull’incremento significativo del rischio di credito.
In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalen-
temente da provider esterni.
Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i
crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratte-
ristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo
scaduto, considerando una specifica definizione di default.
Si presuppone che le attività derivanti da contratti con i
clienti presentino sostanzialmente le stesse caratteristiche
di rischio dei crediti commerciali, a parità di tipologie con-
trattuali.
Al fine di misurare la ECL per i crediti commerciali su base
collettiva, nonché per le attività derivanti da contratti con i
clienti, la Società considera le seguenti assunzioni riguardo
ai parametri sottostanti:
la PD, ipotizzata pari al tasso medio di default, è calco-
lata per cluster e considerando dati storici di almeno 24
mesi;
la LGD è funzione dei tassi di recupero di ciascun cluster,
attualizzata in base al tasso di interesse effettivo;
l’EAD è stimata pari al valore contabile alla data di rife-
rimento del bilancio al netto dei depositi di cassa, com-
prese le fatture emesse ma non scadute e le fatture da
emettere.
Sulla base delle specifiche valutazioni del management, la
rettifica forward-looking potrà essere applicata conside-
rando informazioni qualitative e quantitative al fine di ri-
flettere possibili eventi e scenari macroeconomici futuri,
che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello
strumento finanziario.
I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono
commentati nella nota 32 “Strumenti finanziari”.
Determinazione del fair value di strumenti
finanziari
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla
base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove di-
sponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzan-
do specifiche tecniche di valutazione (principalmente basa-
te sul present value) che massimizzano input osservabili sul
mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile,
gli input sono stimati dal management tenendo conto delle
caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione.
In conformità con il principio contabile internazionale IFRS
13, la Società include la misura del rischio di credito, sia
della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia
proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di po-
ter effettuare l’aggiustamento del fair value degli strumenti
finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio
controparte, applicando la metodologia riportata alla nota
80 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
35 “Fair value measurement”. Variazioni nelle assunzioni
effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere
effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti,
soprattutto nel contesto attuale nel quale i mercati sono
volatili e le prospettive economiche altamente incerte e
soggette a rapidi cambiamenti.
Piani pensionistici e altri piani per benefíci e
altre prestazioni post-pensionamento
Una parte dei dipendenti della Società beneficia di piani
pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate
sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni
dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani
di benefíci post-pensionamento.
I calcoli dei costi e delle passività associate a tali piani sono
basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che uti-
lizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra
cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei
costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di
stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative
all’evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di cresci-
ta delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l’analisi
dell’andamento tendenziale dei costi dell’assistenza sani-
taria.
Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati
effettivi, per effetto dell’evoluzione delle condizioni eco-
nomiche e di mercato, di incrementi/riduzione dei tassi di
recesso e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di
variazioni dei costi effettivi dell’assistenza sanitaria.
Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla
quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri
a questa collegati.
Per ulteriori dettagli sulle principali ipotesi attuariali adotta-
te si rinvia alla nota 25 “Benefíci ai dipendenti.
Fondi rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di
riferimento, in presenza di unobbligazione legale o impli-
cita, derivante da un evento passato, è probabile che per
soddisfare l’obbligazione si renderà necessario un esborso
di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile.
Se l’effetto è significativo, gli accantonamenti sono deter-
minati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tas-
so di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazio-
ne corrente del mercato del costo del denaro in relazione
al tempo e, se applicabile, al rischio specifico attribuibile
all’obbligazione. Quando l’accantonamento è attualizzato,
l’adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fatto-
re temporale è riflesso nel Conto economico come onere
finanziario.
Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di
esse, richieste per estinguere unobbligazione vengano
rimborsate da terzi, l’indennizzo, se virtualmente certo, è
rilevato come unattività distinta.
I fondi non comprendono passività per riflettere le incer-
tezze sui trattamenti ai fini dell’imposta sul reddito che
vengono rilevati come passività fiscale.
Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per
adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai
benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal
contratto (contratti onerosi), la Società rileva un accanto-
namento pari al minore tra il costo necessario all’adempi-
mento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall’i-
nadempienza del contratto.
Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono
riflesse nel Conto economico dell’esercizio in cui avviene
la variazione.
Per maggiori dettagli riguardo i fondi rischi e oneri, si rinvia
alla nota 26 “Fondi rischi e oneri”.
La nota 40 “Attività e passività potenziali” fornisce anche
informazioni riguardo le passività potenziali maggiormente
significative per la Società.
Contenziosi
La Società è parte in diversi procedimenti civili, ammini-
strativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle pro-
prie attività, che potrebbero generare passività di importo
significativo, per i quali non è sempre oggettivamente pos-
sibile prevedere l’esito finale. La valutazione dei rischi legati
ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi
che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Am-
ministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti
da parte di consulenti esterni che assistono la Società, con
riferimento alla loro classificazione tra le passività poten-
ziali ovvero tra le passività.
Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passi-
vità significative per i casi in cui i legali abbiano constatato
la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragione-
vole dell’importo della perdita. La nota 40 fornisce l’infor-
mativa delle passività potenziali maggiormente significati-
ve per la Società.
Leasing
Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può
essere determinato facilmente, la Società utilizza il tasso
di finanziamento marginale alla data di decorrenza del le-
asing per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti
per il leasing. Tale tasso corrisponde a quello che il locata-
rio dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con
garanzie simili, necessario per ottenere unattività di valo-
re simile all’attività consistente nel diritto di utilizzo in un
contesto economico simile. In assenza di input osservabili,
la Società stima il tasso di finanziamento marginale sulla
base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni
contrattuali del leasing e su altre stime specifiche.
Laspetto che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio
professionale da parte della Società riguarda la determi-
nazione del tasso di finanziamento marginale, per la stima
del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da
corrispondere al locatore. In tale contesto, l’approccio del-
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Bilancio di esercizio
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Corporate governance
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Relazione sulla gestione
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Relazioni
81Note di commento

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la Società per la determinazione del tasso di finanziamen-
to marginale è basato sulla valutazione delle tre seguenti
componenti chiave: il tasso privo di rischio, che considera
i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta,
il contesto economico al momento della negoziazione del
contratto di leasing e la sua durata; l’aggiustamento per
il credit spread, al fine di calcolare un tasso di finanzia-
mento marginale specifico per il locatario tenendo conto
dell’eventuale garanzia della Società capogruppo o di altre
garanzie sottostanti; le rettifiche inerenti al contratto di le-
asing specifico, per riflettere nel calcolo del tasso di finan-
ziamento marginale il fatto che il tasso di attualizzazione
è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, an-
ziché a un tasso di finanziamento marginale generico. In
particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato
dal suo diritto a reclamare l’attività sottostante.
Recupero di imposte anticipate
Al 31 dicembre 2022 il Bilancio di esercizio comprende at-
tività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di
perdite fiscali o di crediti d’imposta utilizzabili in esercizi
successivi e a componenti di reddito a deducibilità tribu-
taria differita, per un importo il cui recupero negli esercizi
futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile.
La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è su-
bordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri suf-
ficientemente capienti per l’assorbimento delle predette
perdite fiscali e per l’utilizzo dei benefíci delle altre attività
per imposte anticipate.
Significativi giudizi del management sono richiesti per de-
terminare l’ammontare dell’imposte anticipate che pos-
sono essere rilevate in bilancio, in base alla tempistica e
all’ammontare dei redditi imponibili futuri nonché alle fu-
ture strategie di pianificazione fiscale e alle aliquote fiscali
vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel mo-
mento in cui si dovesse constatare che la Società non sia
in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una
parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente ret-
tifica verrà imputata al Conto economico dell’esercizio in
cui si verifica tale circostanza.
La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è rie-
saminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte
anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valuta-
te a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare
le condizioni per la loro rilevazione.
Giudizi del management
Determinazione della vita utile di attività non
finanziarie
Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchi-
nari e attività immateriali aventi vita utile definita, la Società
considera non solo i benefíci economici futuri – contenuti
nelle attività – fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche mol-
ti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l’obsolescenza
del prodotto o servizio forniti dal bene (per es., tecnica,
tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli
similari (per es., sicurezza, ambientali ecc.) nell’utilizzo del
bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri
beni.
Inoltre, nella stima delle vite utili delle attività interessate, la
Società ha tenuto conto del proprio impegno nell’ambito
dell’Accordo di Parigi.
Valutazione dell’esistenza dei requisiti del
controllo
Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il
controllo è ottenuto quando la Società è esposta a rendi-
menti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti
dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di
incidere su tali rendimenti, attraverso l’esercizio del proprio
potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la
capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società
partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.
Lesistenza del controllo non dipende esclusivamente dal
possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma piutto-
sto dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società
partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del
management per valutare specifiche situazioni che deter-
minino diritti sostanziali che attribuiscono alla Società il
potere di dirigere le attività rilevanti della società parteci-
pata in modo da influenzarne i rendimenti.
Ai fini dell’assessment sul requisito del controllo, il mana-
gement analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli ac-
cordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi
contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, war-
rant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali
altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente
rilevanti nell’ambito di tale valutazione soprattutto nei casi
in cui la Società detiene meno della maggioranza dei diritti
di voto, o diritti similari, della società partecipata.
Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto
di unaltra società, la Società considera tutti i fatti e le cir-
costanze rilevanti nel valutare se controlla la società par-
tecipata.
La Società riesamina l’esistenza delle condizioni di control-
lo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indi-
chino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi
considerati per la verifica della sua esistenza.
Si segnala, infine, come, nella valutazione dell’esistenza dei
requisiti del controllo non siano state riscontrate situazioni
di controllo de facto.
82 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Valutazione dell’esistenza del controllo
congiunto e del tipo di accordo a controllo
congiunto
Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 11, un ac-
cordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o più
parti detengono il controllo congiunto.
Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisio-
ni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime
delle parti che condividono il controllo.
Un accordo a controllo congiunto si può configurare come
una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un
accordo a controllo congiunto nel quale le parti che deten-
gono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette
dell’accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a
controllo congiunto nel quale le parti che detengono il con-
trollo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le
passività relative all’accordo.
Ai fini di determinare l’esistenza del controllo congiunto e il
tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del
management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti
dall’accordo. A tal fine il management considera la struttura
e la forma legale dell’accordo, i termini concordati tra le parti
nell’accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circo-
stanze.
La Società riesamina l’esistenza del controllo congiunto quan-
do i fatti e le circostanze indicano che c’è stata una variazione
di uno o più elementi precedentemente considerati per la ve-
rifica dell’esistenza del controllo congiunto e del tipo di con-
trollo congiunto.
Valutazione dell’esistenza dell’influenza notevole
su una società collegata
Le partecipazioni in imprese collegate sono quelle in cui la So-
cietà esercita uninfluenza notevole, ossia quelle in cui si ha il
potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa
le politiche finanziarie e gestionali senza esercitare il controllo
o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si
presume che la Società abbia uninfluenza notevole quando la
stessa detiene una partecipazione di almeno il 20% sul capita-
le della partecipata.
Al fine di determinare l’esistenza dell’influenza notevole è ri-
chiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i
fatti e le circostanze.
Classificazione e valutazione delle attività
finanziarie
Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività
finanziarie come attività finanziarie al costo ammortizzato, al
fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economi-
co complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il
management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi
di cassa dello strumento unitamente al modello di business
adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare
flussi di cassa.
Per valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali
dello strumento, il management effettua “SPPI test” a livello di
singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi
di cassa che rappresentano solamente pagamento di capita-
le e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole
contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quan-
titative, qualora necessarie.
Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveran-
no dall’incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita
delle attività finanziarie o da entrambi.
Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 “Strumenti finan-
ziari”.
Hedge accounting
L’hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in
bilancio gli effetti delle strategie di risk management.
A tale scopo, la Società documenta all’inception della transa-
zione la relazione tra lo strumento di copertura e l’elemento
coperto, così come l’obiettivo e la strategia di risk manage-
ment. Inoltre, la Società valuta, sia all’inception della relazione
sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono al-
tamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o
nei flussi di cassa degli elementi coperti.
Sulla base del giudizio degli Amministratori, la valutazione
dell’efficacia basata sull’esistenza di una relazione economica
tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, sulla domi-
nanza del rischio di credito sulle variazioni di valore e sull’he-
dge ratio, così come la misurazione dell’inefficacia, è valutata
mediante unassessment qualitativo o un calcolo quantitativo,
a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristi-
che degli strumenti di copertura e degli elementi coperti.
In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni fu-
ture, il management valuta e documenta che le stesse sono al-
tamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni
dei flussi di cassa che impatta il Conto economico.
Per maggiori dettagli sulle assunzioni chiave sulla valutazione
dell’efficacia e la misurazione dell’inefficacia, si rinvia alla nota
34.1 “Hedge accounting”.
Leasing
Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei
contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l’ap-
plicazione dell’IFRS 16 impone un significativo ricorso al giu-
dizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:
applicare la definizione di leasing a fattispecie tipiche dei
settori in cui opera la Società;
identificare la componente di servizio nell’ambito dei con-
tratti di leasing;
valutare eventuali opzioni di rinnovo e di risoluzione previ-
ste nei contratti al fine di determinare la durata del leasing,
esaminando congiuntamente la probabilità di esercizio di
tali opzioni e qualsiasi significativa miglioria sulle attività sot-
tostanti;
identificare eventuali pagamenti variabili che dipendono da
indici o tassi per determinare se le variazioni di questi ul-
timi possano avere un impatto sui futuri pagamenti per il
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Relazioni
83Note di commento

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leasing, nonché sull’ammontare dell’attività consistente nel
diritto di utilizzo;
stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore at-
tuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori detta-
gli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al
paragrafo “Uso di stime”.
Incertezza sui trattamenti ai fini dell’imposta
sul reddito
La Società determina se prendere in considerazione cia-
scun trattamento fiscale incerto separatamente o con-
giuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, non-
ché se riportare l’effetto dell’incertezza usando il metodo
dell’importo più probabile o il metodo del valore atteso,
scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio
prevede la soluzione dell’incertezza.
La Società effettua un significativo ricorso al giudizio pro-
fessionale nell’identificare le incertezze sui trattamenti ai
fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le sti-
me effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e
delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione
sull’accettabilità di un determinato trattamento fiscale op-
pure sulla stima degli effetti dell’incertezza, o entrambi.
2.3 Princípi contabili significativi
Parti correlate
Per parti correlate si intendono principalmente quelle che
condividono con Enel SpA il medesimo soggetto control-
lante, le società che direttamente o indirettamente sono
controllate da Enel SpA, le società collegate o joint ven-
ture (comprese le loro controllate) di Enel SpA, o le società
collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di
qualsiasi società del Gruppo.
Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle
entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici
per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello
specifico, i fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i
Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità
strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società
da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strate-
giche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità,
diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione, del
controllo delle attività della Società e comprendono i rela-
tivi Amministratori (esecutivi o meno).
Società controllate, collegate e joint
venture
Il controllo è ottenuto quando la Società è esposta o ha
diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la
partecipata, indipendentemente dalla natura della loro re-
lazione formale, e ha la capacità, attraverso l’esercizio del
proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendi-
menti.
Le società collegate sono quelle in cui la Società esercita
un’influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla de-
terminazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e
gestionali della società partecipata senza esercitare il con-
trollo o il controllo congiunto su queste politiche.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel
quale la Società detiene il controllo congiunto e vanta di-
ritti sulle attività nette dell’accordo. Per controllo congiunto
si intende la condivisione del controllo di un accordo, che
esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le
attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le
parti che condividono il controllo.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint
venture sono valutate al costo di acquisto. Il costo è ret-
tificato per eventuali perdite di valore; queste ultime sono
successivamente ripristinate qualora vengano meno i pre-
supposti che le hanno determinate; il ripristino di valore
non può eccedere il costo originario.
Nel caso in cui la perdita di pertinenza di Enel SpA ecce-
da il valore contabile della partecipazione e la partecipante
sia obbligata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite
dell’impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite,
l’eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata
in un apposito fondo del passivo nell’ambito dei fondi rischi
e oneri.
In caso di cessione, senza sostanza economica, di una
partecipazione a una società sotto controllo comune, l’e-
ventuale differenza tra il corrispettivo ricevuto e il valore di
carico della partecipazione è rilevata nell’ambito del patri-
monio netto.
Conversione delle poste in valuta
Le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono
contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tas-
so di cambio a pronti in essere alla data dell’operazione.
Successivamente, le attività e le passività monetarie deno-
minate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono con-
vertite usando il tasso di cambio di chiusura (ossia, il tasso
di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio).
Le attività e le passività non monetarie denominate in valu-
ta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando
il tasso di cambio in essere alla data di iniziale rilevazio-
ne dell’operazione. Le attività e le passività non monetarie
denominate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite
84 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione
del fair value.
Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono ri-
levate a Conto economico.
Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per
la rilevazione iniziale dell’attività, del costo o del ricavo (o
parte di essi) connessi all’eliminazione contabile di unat-
tività o passività non monetaria derivante dal pagamento
o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data
dell’operazione è quella in cui la Società rileva inizialmente
l’attività o la passività non monetaria relativa all’anticipo.
Qualora vi siano più anticipi versati o ricevuti, la Società
determina la data dell’operazione per ciascun anticipo ver-
sato o ricevuto.
Misurazione del fair value
Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa infor-
mativa integrativa, così come richiesto o consentito dai
princípi contabili internazionali, la Società applica l’IFRS 13.
Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per
la vendita di unattività ovvero che si pagherebbe per il tra-
sferimento di una passività nell’ambito di una transazione
ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data
di valutazione (c.d. “exit price”).
La valutazione al fair value suppone che l’operazione di
vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia
luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha
luogo il maggior volume e livello di transazioni per l’atti-
vità o la passività. In assenza di un mercato principale, si
suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più
vantaggioso al quale la Società ha accesso, vale a dire il
mercato suscettibile di massimizzare i risultati della tran-
sazione di vendita dell’attività o di minimizzare l’ammontare
da pagare per trasferire la passività.
Il fair value di unattività o di una passività è determinato
utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato pren-
derebbero in considerazione per definire il prezzo dell’at-
tività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano
secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori
di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, infor-
mati, in grado di concludere una transazione per l’attività
o la passività e motivati, ma non obbligati o diversamente
indotti a perfezionare la transazione.
Nella misurazione del fair value, la Società considera le ca-
ratteristiche delle specifiche attività o passività, in partico-
lare:
per le attività non finanziarie considera la capacità di un
operatore di mercato di generare benefíci economici
impiegando l’attività nel suo massimo e migliore utilizzo
o vendendola a un altro operatore di mercato capace di
impiegarla nel suo massimo e migliore utilizzo;
per le passività e gli strumenti rappresentativi di capi-
tale proprio, il fair value include l’effetto del cosiddetto
“non-performance risk”, ossia il rischio che la Società
non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazio-
ni, compreso tra l’altro anche il rischio di credito proprio
della Società;
nel caso di gruppi di attività e passività finanziarie ge-
stiti sulla base della propria esposizione netta ai rischi di
mercato o al rischio di credito, è ammessa la misurazio-
ne del fair value su base netta.
Nella misurazione del fair value delle attività e delle passivi-
tà, la Società utilizza tecniche di valutazione adeguate alle
circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti
per valutare il fair value stesso, massimizzando l’utilizzo di
input osservabili e riducendo al minimo l’utilizzo di input
non osservabili.
Immobili, impianti e macchinari
Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al
netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per
riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo
dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il
bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla sua messa
in funzione per l’uso per cui è stato acquistato.
I costi sostenuti successivamente all’acquisto sono rilevati
a incremento del valore contabile dell’elemento cui si rife-
riscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati
al costo sostenuto per sostituire una parte del bene afflui-
scano alla Società e il costo dell’elemento possa essere de-
terminato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati
nel Conto economico nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore re-
siduo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita
utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità
annuale; eventuali cambiamenti sono riflessi prospettica-
mente. Lammortamento ha inizio quando il bene è dispo-
nibile all’uso.
La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e mac-
chinari è la seguente:
Periodo di ammortamento
Migliorie su beni di terzi
Minore tra il termine del
contratto e la vita utile residua
Fabbricati civili 40 anni
Altri beni 7 anni
I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita
utile illimitata.
I beni rilevati nell’ambito degli immobili, impianti e macchi-
nari sono eliminati contabilmente o al momento della loro
dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il
controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è
atteso dal loro utilizzo o dismissione.
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Leasing
La Società detiene beni materiali utilizzati nello svolgimen-
to della propria attività aziendale, attraverso contratti di le-
asing. Alla data di inizio del leasing, la Società determina se
il contratto è, o contiene, un leasing.
La Società applica la definizione di leasing prevista dall’I-
FRS 16 ai contratti stipulati o modificati il 1° gennaio 2019
o in data successiva; tale definizione è soddisfatta quan-
do il contratto trasferisce il diritto di controllare l’utilizzo di
unattività sottostante per un periodo di tempo in cambio
di un corrispettivo.
Di converso, in caso di contratti stipulati prima del 1° gen-
naio 2019, la Società ha determinato se l’accordo fosse o
contenesse un leasing conformemente all’IFRIC 4.
Alla data di decorrenza o alla modifica di un contratto che
contiene una componente leasing e una o più ulteriori
componenti leasing o non leasing, la Società ripartisce il
corrispettivo del contratto tra ciascuna componente lea-
sing in base ai rispettivi prezzi a sé stanti.
La Società rileva unattività consistente nel diritto di utilizzo
dell’attività sottostante e una passività del leasing alla data
di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l’attività
sottostante è disponibile per l’uso).
Lattività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il
diritto del locatario a utilizzare l’attività sottostante per la
durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che
comprende l’importo iniziale della passività del leasing ret-
tificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti
alla data di decorrenza o precedentemente al netto degli
incentivi di leasing ricevuti, più gli eventuali costi diretti ini-
ziali sostenuti e una stima dei costi per lo smantellamen-
to e la rimozione dell’attività sottostante e per il ripristino
dell’attività sottostante o del sito in cui è ubicata.
La passività del leasing è inizialmente valutata al valore at-
tuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere
lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei
pagamenti dovuti per il leasing, la Società utilizza il tasso di
finanziamento marginale del locatario alla data di decor-
renza del leasing quando il tasso di interesse implicito del
leasing non è facilmente determinabile.
I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipen-
dono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi
nel periodo in cui si verifica l’evento o la circostanza che fa
scattare i pagamenti.
Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è va-
lutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso
di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni
eventi.
La Società applica l’eccezione alla rilevazione prevista per
i leasing a breve termine ai propri contratti con durata
uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Appli-
ca, inoltre, l’eccezione alla rilevazione prevista per i leasing
nei quali l’attività sottostante è di “modesto valore” e il cui
importo è stimato come non significativo. Per esempio, la
Società detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio
(ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono conside-
rate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a
breve termine e per i leasing in cui l’attività sottostante è di
modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti
per la durata del leasing.
La Società espone le attività consistenti nel diritto di utiliz-
zo che non soddisfano la definizione di investimento im-
mobiliare nella voce “Immobili, impianti e macchinari” e le
passività del leasing nei “Finanziamenti”.
Conformemente con le disposizioni del principio, la So-
cietà espone separatamente gli interessi passivi sulle pas-
sività del leasing nella voce “Altri oneri finanziari” e le quote
di ammortamento delle attività consistenti nel diritto di uti-
lizzo nella voce “Ammortamenti e impairment”.
Attività immateriali
Le attività immateriali riguardano le attività prive di con-
sistenza fisica, identificabili, controllate dall’impresa e in
grado di produrre benefíci economici futuri. Sono rileva-
te al costo di acquisto o di produzione interna, quando è
probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci
economici futuri e il relativo costo può essere attendibil-
mente determinato.
Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta im-
putazione necessari a rendere le attività disponibili per l’u-
so.
I costi di sviluppo sono rilevati come attività immateriale
solo quando la Società può dimostrare la fattibilità tecnica
di completamento dell’attività immateriale, nonché di ave-
re la capacità, l’intenzione e la disponibilità di risorse per
completare l’attività per utilizzarla o venderla.
I costi di ricerca sono rilevati a Conto economico.
Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono rilevate
al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali per-
dite di valore accumulate.
Lammortamento è calcolato a quote costanti in base alla
vita utile stimata dell’attività, che è riesaminata con perio-
dicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri
di ammortamento sono applicati prospetticamente. Lam-
mortamento ha inizio quando l’attività immateriale è dispo-
nibile per l’uso.
Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponi-
bili per l’uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a
verifica annuale di recuperabilità (impairment test).
Le attività immateriali della Società sono a vita utile definita.
Le attività immateriali si riferiscono a software applicativi
a titolo di proprietà con vita utile prevista tra tre e cinque
anni.
86 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Le attività immateriali sono eliminate contabilmente o al
momento della loro dismissione (alla data in cui il rice-
vente ne ottiene il controllo) o quando nessun beneficio
economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione.
Leventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è
determinato come differenza tra il corrispettivo netto deri-
vante dalla dismissione, determinato secondo le previsioni
dell’IFRS 15 in merito al prezzo dell’operazione, e il valore
netto contabile dell’attività eliminata.
Impairment delle attività non finanziarie
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività non
finanziarie sono analizzate al fine di verificare l’esistenza di
indicatori di uneventuale riduzione del loro valore.
Le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività
immateriali non ancora disponibili per l’uso sono sotto-
poste a verifica per riduzione di valore annualmente o più
frequentemente in presenza di indicatori che facciano
ritenere che le suddette attività possano aver subíto una
riduzione di valore.
Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore re-
cuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla
base dell’utilizzo dell’attività e della sua dismissione futura,
conformemente al più recente Piano Industriale del Grup-
po. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda al para-
grafo “Uso di stime”.
Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una sin-
gola attività, a meno che l’attività non sia in grado di ge-
nerare flussi finanziari in entrata che siano ampiamente
indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di
attività.
Qualora il valore contabile dell’attività sia superiore al suo
valore recuperabile, è riconosciuta una perdita di valore
rilevata a Conto economico nella voce “Ammortamenti e
impairment”.
Se vengono meno i presupposti per una svalutazione pre-
cedentemente effettuata, il valore contabile dell’attività
è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella
voce “Ammortamenti e impairment”, nei limiti del valore
netto contabile che l’attività in oggetto avrebbe avuto se
non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati
effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.
Strumenti finanziari
Per strumenti finanziari si intende qualsiasi contratto che
dia origine a unattività finanziaria per unentità e a una pas-
sività finanziaria o a uno strumento rappresentativo di ca-
pitale per la controparte; sono rilevati e valutati secondo lo
IAS 32 e l’IFRS 9.
Unattività o una passività finanziaria è rilevata quando, e
solo quando, la Società diviene parte delle clausole con-
trattuali dello strumento (trade date).
I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela,
nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15, sono inizialmente
valutati al prezzo dell’operazione (come definito nell’IFRS
15) se tali crediti non contengono una componente finan-
ziaria significativa o quando la Società applica l’espediente
pratico consentito dall’IFRS 15.
Diversamente, la Società valuta inizialmente le attività fi-
nanziarie diverse dai crediti commerciali summenzionati
al loro fair value più, nel caso di unattività finanziaria non
rilevata al fair value rilevato a Conto economico, i costi di
transazione.
Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rileva-
zione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortiz-
zato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Con-
to economico complessivo e al fair value rilevato a Conto
economico, sulla base sia del modello di business adottato
dal Gruppo sia delle caratteristiche contrattuali dei flussi di
cassa dello strumento.
A tal fine, la verifica finalizzata a stabilire se lo strumento
generi flussi di cassa rappresentativi esclusivamente di pa-
gamenti di capitale e interessi (SPPI) è definita “SPPI test” e
viene eseguita a livello di singolo strumento.
Il modello di business della Società per la gestione delle at-
tività finanziarie riguarda il modo in cui la stessa gestisce le
proprie attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.
Il modello di business determina se i flussi di cassa deri-
veranno dall’incasso degli stessi in base al contratto, dalla
vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie
sono classificate in tre categorie:
attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di
debito);
attività finanziarie designate al fair value rilevato tra le al-
tre componenti di Conto economico complessivo senza
riciclo degli utili e perdite cumulati all’atto dell’eliminazio-
ne contabile (strumenti di capitale); e
attività finanziarie al fair value rilevato a Conto econo-
mico.
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Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
87Note di commento

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Attività finanziarie al costo ammortizzato
Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti
commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute
in un modello di business il cui obiettivo è quello di incas-
sare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali
prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa
rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul
capitale da rimborsare.
Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventual-
mente rettificato dei costi di transazione e, successiva-
mente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso
di interesse effettivo, e sono soggette a impairment.
Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell’attivi-
tà, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a
Conto economico.
Attività finanziarie al fair value rilevato a
Conto economico complessivo (FVOCI) -
Strumenti di capitale
In tale categoria sono principalmente classificate le parte-
cipazioni in altre società irrevocabilmente designate come
tali al momento della rilevazione iniziale.
Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno
mai riciclati a Conto economico. La Società può trasferire
l’utile o la perdita cumulata all’interno del patrimonio netto.
Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a
Conto economico complessivo non sono assoggettati a
impairment.
I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto eco-
nomico, a meno che non rappresentino chiaramente un
recupero di una parte del costo dell’investimento.
Attività finanziarie al fair value rilevato a
Conto economico
In tale categoria sono classificati principalmente: titoli, par-
tecipazioni in altre società, investimenti finanziari detenuti
in fondi detenuti per la negoziazione e attività finanziarie
designate al fair value rilevato a Conto economico all’atto
della rilevazione iniziale.
Le attività finanziarie classificate al fair value rilevato a Con-
to economico sono:
attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rap-
presentati esclusivamente da pagamenti di capitale e
interesse, indipendentemente dal modello di business;
attività finanziarie detenute per la negoziazione in quan-
to acquistate o detenute principalmente al fine di essere
vendute o riacquistate entro breve termine;
strumenti di debito designati all’atto della rilevazione
iniziale, in base all’opzione prevista dall’IFRS 9 (fair value
option) se tale scelta elimina, o riduce in misura significa-
tiva, un accounting mismatch;
strumenti derivati, compresi i derivati impliciti, detenuti
per la negoziazione o non designati come efficaci stru-
menti di copertura.
Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair va-
lue, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da va-
riazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico.
In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in
società quotate che la Società non ha designato irrevoca-
bilmente come al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi
su tali partecipazioni sono rilevati fra gli altri proventi nel
prospetto di Conto economico quando viene definito il di-
ritto al pagamento.
Le attività finanziarie che si qualificano come corrispettivi
potenziali sono ugualmente valutate al fair value rilevato a
Conto economico.
Impairment delle attività finanziarie
A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rile-
va un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali
e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato,
gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Con-
to economico complessivo (FVOCI), le attività derivanti
da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti
nell’ambito di applicazione dell’impairment IFRS 9.
In base all’IFRS 9, dal 1° gennaio 2018 la Società applica
un nuovo modello di impairment basato sulla determina-
zione delle perdite attese (ECL) utilizzando un approccio
forward-looking. In sostanza, il modello prevede:
l’applicazione di un unico framework di riferimento a tut-
te le attività finanziarie;
la rilevazione delle perdite attese su base continuativa
e l’aggiornamento dell’importo di tali perdite alla fine di
ogni esercizio, in modo da riflettere le variazioni di ri-
schio di credito dello strumento finanziario;
la valutazione delle perdite attese sulla base di tutte le
informazioni ragionevolmente ottenibili senza costi ec-
cessivi, in relazione agli eventi passati, alle condizioni
correnti e alle previsioni sulle condizioni future.
Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti
con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una
componente finanziaria significativa, la Società applica
l’approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un
periodo corrispondente all’intera vita dell’attività, general-
mente pari a 12 mesi.
Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commer-
ciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per
leasing, la Società applica l’approccio generale in base all’I-
FRS 9, basato sulla valutazione di un incremento significa-
tivo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale.
Secondo tale approccio, il fondo perdite attese su attività
finanziarie è rilevato per un ammontare pari alle perdite at-
tese lungo l’intera vita del credito, se il rischio di credito
su tali attività finanziarie è aumentato significativamente,
rispetto al momento della rilevazione iniziale, consideran-
do tutte le informazioni ragionevolmente dimostrabili, ivi
inclusi i dati prospettici.
88 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Se, alla data di riferimento del bilancio, il rischio di credito
sulle attività finanziarie non è aumentato in modo signifi-
cativo rispetto alla rilevazione iniziale, la Società misura il
fondo per perdite attese per un importo pari alle perdite
attese a 12 mesi.
Per le attività finanziarie per cui, alla data di riferimento
del precedente esercizio, la Società aveva rilevato un fon-
do perdite attese pari alle perdite attese lungo tutta la vita
dello strumento, la Società rileva un fondo di importo pari
alle perdite attese a 12 mesi qualora la condizione di incre-
mento significativo del rischio di credito venga meno.
La Società rileva a Conto economico, come perdita o ripri-
stino di valore, l’importo delle perdite (o rivalutazioni) attese
necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di
riferimento del bilancio ai sensi dell’IFRS 9.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a
brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a
breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili
in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante
rischio di variazione di valore.
Inoltre, ai fini del Rendiconto finanziario, le disponibilità li-
quide non includono gli scoperti bancari alla data di chiu-
sura dell’esercizio.
Passività finanziarie al costo ammortizzato
Tale categoria comprende principalmente finanziamenti,
debiti commerciali, passività dei leasing finanziari e stru-
menti di debito.
Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati
sono rilevate quando la Società diviene parte delle clausole
contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al
fair value rettificato dei costi di transazione direttamente
attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono
valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando
il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interes-
se effettivo è il tasso che attualizza esattamente i paga-
menti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello stru-
mento finanziario, od, ove opportuno un periodo più breve,
al valore contabile netto dell’attività o passività finanziaria.
Passività finanziarie al fair value rilevato a
Conto economico
Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto eco-
nomico includono le passività finanziarie detenute per la
negoziazione e le passività finanziarie designate al mo-
mento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a Conto
economico.
Le passività finanziarie sono classificate come “detenute
per la negoziazione” quando sono assunte con la finalità
di un loro riacquisto a breve termine. In questa categoria
sono compresi anche gli strumenti finanziari derivati sti-
pulati dalla Società e non designati quali strumenti di co-
pertura in base all’IFRS 9. I derivati impliciti scorporati dal
contratto ospite sono anchessi classificati come al fair va-
lue rilevato a Conto economico a eccezione del caso in cui
il derivato implicito è designato come efficace strumento
di copertura.
Gli utili o le perdite delle passività al fair value rilevato a
Conto economico sono rilevati a Conto economico.
Le passività finanziarie che all’atto della iscrizione iniziale
sono designate come al fair value rilevato a Conto econo-
mico sono designate come tali alla data di prima rilevazio-
ne, solo se i criteri dell’IFRS 9 sono rispettati.
In tal caso, la parte della variazione di fair value attribuibile
al proprio rischio di credito è rilevata nell’ambito del Conto
economico complessivo.
La Società non ha designato alcuna passività finanziaria al
fair value rilevato a Conto economico, alla rilevazione ini-
ziale.
Le passività finanziarie che si qualificano come corrispet-
tivi potenziali sono anche esse valutate al fair value rilevato
a Conto economico.
Derecognition delle attività e passività
finanziarie
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni
qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:
il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi
all’attività è scaduto;
la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e
benefíci connessi all’attività, trasferendo i suoi diritti a
ricevere flussi di cassa dall’attività oppure assumendo
un’obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cas-
sa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un
contratto che rispetta i requisiti previsti dall’IFRS 9 (c.d.
“pass through test”);
la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzial-
mente tutti i rischi e benefíci connessi all’attività finan-
ziaria ma ne ha trasferito il controllo.
Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente
quando sono estinte, ossia quando l’obbligazione contrat-
tuale è adempiuta, cancellata o prescritta.
Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita
da unaltra verso lo stesso creditore a condizioni sostan-
zialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente
sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o mo-
difica viene trattata come uneliminazione contabile della
passività originaria e la rilevazione di una nuova passività.
La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto
economico.
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Strumenti finanziari derivati
Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:
il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un pa-
rametro definito “sottostante”, quale tasso di interesse,
prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in va-
luta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito
o altra variabile;
che richiede un investimento netto iniziale pari a zero,
o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti
con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni
di mercato;
che è regolato a una data futura.
Gli strumenti derivati sono classificati come attività o pas-
sività finanziarie a seconda del fair value positivo o negati-
vo e sono classificati come “detenuti per la negoziazione”
all’interno di “Altri modelli di business” e valutati al fair value
rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati
come efficaci strumenti di copertura.
Tutti i derivati detenuti per la negoziazione sono classificati
come attività e passività correnti.
I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al
fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qua-
lificano per l’hedge accounting, e i derivati designati come
efficaci strumenti di copertura sono classificati come cor-
renti o non correnti in base alla loro data di scadenza e
all’intenzione della Società di detenere o meno tali stru-
menti fino alla scadenza.
Per maggiori dettagli sui derivati e sull’hedge accounting,
si rinvia alla nota 34.1 “Hedge accounting”.
Compensazione di attività e passività
finanziarie
La Società compensa attività e passività finanziarie quando:
esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i
valori rilevati in bilancio; e
vi è l’intenzione o di compensare su base netta o di rea-
lizzare l’attività e regolare la passività simultaneamente.
Attività non correnti (o gruppi in
dismissione) classificate come possedute
per la vendita e discontinued operation
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono clas-
sificate come possedute per la vendita se il loro valore con-
tabile sarà recuperato principalmente con unoperazione di
vendita anziché con il loro uso continuativo.
Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività
non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la
vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è
altamente probabile.
Quando la Società è coinvolta in un piano di vendita che
comporta la perdita dell’attività e sono soddisfatti i requisiti
previsti dall’IFRS 5, tutte le attività e le passività della control-
lata sono classificate come possedute per la vendita indi-
pendentemente se la Società manterrà, dopo la vendita, una
partecipazione non di controllo nella società stessa.
La Società applica alle partecipazioni, o quote di partecipa-
zioni, in società collegate o joint venture tali criteri di classi-
ficazione previsti dall’IFRS 5. La parte residua della parteci-
pazione in società collegate o joint venture che non è stata
classificata come posseduta per la vendita è contabilizzata
con il metodo del patrimonio netto fino alla dismissione del-
la parte classificata come posseduta per la vendita.
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) e le passi-
vità incluse in gruppi in dismissione classificate come pos-
sedute per la vendita sono presentate separatamente dalle
altre attività e passività dello Stato patrimoniale.
Gli importi presentati per le attività non correnti o per le
attività e passività di un gruppo in dismissione classificati
come posseduti per la vendita non sono riclassificati o ri-
presentati per i periodi a raffronto.
Immediatamente prima della classificazione iniziale delle
attività non correnti (o gruppi in dismissione) come pos-
sedute per la vendita, i valori contabili dell’attività (o del
gruppo) sono valutati in conformità allo specifico principio
contabile di riferimento applicabile a tali attività o passività.
Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate
come possedute per la vendita sono valutate al minore tra
il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di
vendita. Le perdite di valore per qualsiasi iniziale o succes-
sivo impairment dell’attività (o gruppo in dismissione) al fair
value al netto dei costi di vendita e i ripristini di impairment
sono rilevate a Conto economico nell’ambito delle conti-
nuing operation.
Se i criteri di classificazione non sono più soddisfatti, la So-
cietà non classifica più le attività (o il gruppo in dismissione)
come possedute per la vendita. In questo caso tali attività
sono valutate al minore tra:
il valore contabile prima che l’attività (o gruppo in dismis-
sione) fosse classificata come posseduta per la vendita,
rettificato per tutti gli ammortamenti o ripristini di valo-
re che sarebbero stati altrimenti rilevati se l’attività (o il
gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come
posseduta per la vendita; e
il suo valore recuperabile calcolato alla data della suc-
cessiva decisione di non vendere, che è pari al maggiore
tra il suo fair value al netto dei costi di dismissione e il
suo valore d’uso.
Ogni rettifica al valore contabile dell’attività non corrente che
cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è
rilevata nell’ambito del risultato delle continuing operation.
Una discontinued operation è una componente della So-
cietà che è stata dismessa o classificata come posseduta
per la vendita, e:
90 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
rappresenta un importante ramo autonomo di attività o
area geografica di attività,
fa parte di un unico programma coordinato di dismissio-
ne di un importante ramo autonomo di attività o unarea
geografica di attività, o
è una società controllata acquisita esclusivamente al fine
della sua vendita.
La Società espone, in una voce separata del Conto econo-
mico, un unico importo rappresentato dal totale:
degli utili o delle perdite delle discontinued operation al
netto degli effetti fiscali; e
della plusvalenza o minusvalenza, al netto degli effetti fi-
scali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al
netto dei costi di vendita, o della dismissione delle attivi-
tà (o gruppo in dismissione) che costituiscono la discon-
tinued operation.
I corrispondenti ammontari sono ripresentati nel Conto
economico per i periodi a raffronto, cosicché l’informativa
si riferisca a tutte le discontinued operation entro la data
di riferimento dell’ultimo bilancio presentato. Se la Società
cessa di classificare un componente come posseduto per
la vendita, i risultati del componente precedentemente
esposto in bilancio tra le discontinued operation sono ri-
classificati e inclusi nell’ambito del risultato delle continu-
ing operation per tutti gli esercizi presentati in bilancio.
Benefíci ai dipendenti
La passività relativa ai benefíci riconosciuti ai dipendenti
ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessa-
zione del rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti o
per altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell’at-
tività lavorativa è determinata, separatamente per ciascun
piano, sulla base di ipotesi attuariali stimando l’ammon-
tare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato
alla data di riferimento (attraverso il metodo di proiezione
unitaria del credito). In maggior dettaglio, il valore attuale
dei piani a benefíci definiti è calcolato utilizzando un tas-
so determinato in base ai rendimenti di mercato, alla data
di riferimento di bilancio, di titoli obbligazionari di aziende
primarie. Se non esiste un mercato profondo di titoli obbli-
gazionari di aziende primarie nella valuta in cui l’obbliga-
zione è espressa, viene utilizzato il corrispondente tasso di
rendimento dei titoli pubblici.
La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del
piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di matu-
razione del diritto. La valutazione della passività è effettua-
ta da attuari indipendenti.
Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attua-
le della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene
rilevato come attività (nei limiti dell’eventuale massimale).
Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci
definiti, gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valuta-
zione attuariale delle passività, il rendimento delle attività
a servizio del piano (al netto degli associati interessi atti-
vi) e l’effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al
netto dei relativi interessi) sono rilevati nell’ambito delle al-
tre componenti del Conto economico complessivo (OCI),
quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine,
i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto eco-
nomico.
In caso di modifica di un piano a benefíci definiti o di intro-
duzione di un nuovo piano, l’eventuale costo previdenziale
relativo alle prestazioni di lavoro passate (past service cost)
è rilevato immediatamente a Conto economico.
Inoltre, la Società è impegnata in piani a contribuzione de-
finita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità
distinta (un fondo) e non avrà unobbligazione legale o im-
plicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non dispo-
nesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipen-
denti relativamente all’attività lavorativa svolta nell’esercizio
corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmen-
te istituiti con lo scopo di integrare le prestazioni pensio-
nistiche successivamente alla fine del rapporto di lavoro.
I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico
sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.
Termination benefit
Le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la ces-
sazione anticipata del rapporto di lavoro derivano o dalla
decisione da parte della Società di concludere il rapporto
di lavoro con un dipendente prima della normale data di
pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipen-
dente di accettare un’offerta, da parte della Società, di tali
benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro.
Levento che dà origine a tale obbligazione è la cessazio-
ne del rapporto di lavoro piuttosto che l’esistenza di tale
rapporto. I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione
anticipata del rapporto di lavoro sono rilevati nella data più
immediata tra le seguenti:
il momento in cui la Società non può più ritirare l’offerta
di tali benefíci; e
il momento in cui la Società rileva i costi di una ristruttu-
razione che rientra nell’ambito di applicazione dello IAS
37 e implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessa-
zione del rapporto di lavoro.
Tali passività sono valutate sulla base della natura del be-
neficio concesso. In particolare, quando i benefíci concessi
rappresentano un miglioramento di altri benefíci succes-
sivi alla conclusione del rapporto di lavoro riconosciuti ai
dipendenti, la relativa passività è valutata secondo le di-
sposizioni previste per tale tipologia di benefíci. Altrimen-
ti, se si prevede che i benefíci dovuti ai dipendenti per la
cessazione del rapporto di lavoro saranno liquidati intera-
mente entro 12 mesi dalla chiusura dell’esercizio in cui tali
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91Note di commento

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benefíci sono rilevati, la relativa passività è valutata secon-
do le disposizioni previste per i benefíci a breve termine; se
si prevede che non saranno liquidati interamente entro 12
mesi dalla chiusura dell’esercizio in cui tali benefíci sono ri-
levati, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni
previste per gli altri benefíci a lungo termine.
Pagamenti basati su azioni
La Società attua operazioni con pagamento basato su azio-
ni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell’am-
bito della politica in materia di remunerazione adottata per
l’Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i diri-
genti con responsabilità strategiche.
I più recenti piani di incentivazione di lungo termine preve-
dono l’assegnazione ai destinatari di un incentivo, rappre-
sentato da una componente di natura azionaria (regolata
con strumenti rappresentativi di capitale) e da una compo-
nente monetaria (pagata per cassa), che maturerà qualora si
verifichino specifiche condizioni. La componente monetaria
è classificata come unoperazione regolata per cassa se è
basata sul prezzo (o valore) degli strumenti rappresentativi
di capitale della società che ha emesso il piano o, negli altri
casi, come un altro beneficio ai dipendenti a lungo termine.
Al fine di regolare la componente azionaria mediante l’asse-
gnazione gratuita di azioni, sono stati approvati programmi
di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per ul-
teriori dettagli sui piani di incentivazione basati su azioni, si
rinvia alla nota 36 “Pagamenti basati su azioni.
Per la componente azionaria, la Società rileva i servizi resi
dai dipendenti come costo del personale lungo il periodo
in cui le condizioni di permanenza in servizio e di conse-
guimento di determinati risultati devono essere soddisfat-
te (periodo di maturazione) e stima indirettamente il loro
valore, e il corrispondente incremento di una specifica
voce del patrimonio netto, sulla base del fair value degli
strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni della so-
cietà emittente) alla data di assegnazione. Tale fair value si
basa sul prezzo di mercato osservabile delle azioni, tenen-
do conto dei termini e delle condizioni in base ai quali le
azioni sono state assegnate (a eccezione delle condizioni
di maturazione escluse dalla misurazione del fair value).
Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data
di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per
riflettere la migliore stima disponibile alla Società del nu-
mero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si
attende che le condizioni di permanenza in servizio e quel-
le di conseguimento di determinati risultati diverse dalle
condizioni di mercato saranno soddisfatte, cosicché l’im-
porto rilevato al termine del periodo di maturazione si basa
sul numero effettivo di strumenti rappresentativi di capitale
che soddisfanno tali condizioni alla data di maturazione.
Non è rilevato alcun costo per i premi che alla fine non
maturano perché non sono state soddisfatte le condizioni
di conseguimento di determinati risultati diverse da quel-
le di mercato e/o le condizioni di permanenza in servizio.
Di contro, le operazioni sono considerate maturate indi-
pendentemente dal fatto che siano soddisfatte o meno le
condizioni di mercato o di non maturazione, purché siano
soddisfatte tutte le altre condizioni di maturazione.
Se l’incentivo basato su strumenti rappresentativi di capi-
tale è pagato per cassa, la Società rileva i servizi resi dai
dipendenti come costo del personale lungo il periodo di
maturazione e una corrispondente passività misurata al
fair value della passività sostenuta. Successivamente, e
fino al momento della sua estinzione, la passività viene ri-
misurata al fair value a ogni data di riferimento del bilancio,
considerando la migliore stima possibile dell’incentivo che
maturerà, con le variazioni di fair value rilevate tra i costi del
personale. Se il diritto a ricevere l’incentivo monetario non
matura perché una o più condizioni non sono soddisfatte,
la relativa passività sarà stornata.
Fondi rischi e oneri
I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di
riferimento, in presenza di unobbligazione legale o impli-
cita, derivante da un evento passato, è probabile che per
soddisfare l’obbligazione si renderà necessario un esborso
di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile.
Se l’effetto è significativo, gli accantonamenti sono deter-
minati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tas-
so di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazio-
ne corrente del mercato del costo del denaro in relazione
al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile
all’obbligazione. Quando l’accantonamento è attualizzato,
l’adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fatto-
re temporale è riflesso nel Conto economico come onere
finanziario.
Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di
esse, richieste per estinguere unobbligazione vengano
rimborsate da terzi, l’indennizzo, se virtualmente certo, è
rilevato come unattività distinta.
I fondi non comprendono passività per riflettere le incer-
tezze sui trattamenti ai fini dell’imposta sul reddito che
vengono rilevati come passività fiscali.
Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per
adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai be-
nefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contrat-
to (contratti onerosi), la Società rileva un accantonamento
pari al minore tra l’eccedenza del costo necessario all’a-
dempimento (ossia, costi che si riferiscono direttamente al
contratto, sia incrementali sia derivanti da una ripartizione
di altri costi) rispetto ai benefíci economici che si suppone
deriveranno dal contratto e qualsiasi risarcimento o san-
zione derivante dall’inadempienza del contratto stesso.
92 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono
riflesse nel Conto economico dell’esercizio in cui avviene
la variazione.
Ricavi provenienti da contratti con i clienti
La Società rileva i ricavi derivanti da contratti con clienti,
per un ammontare che riflette il corrispettivo al quale la
Società si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei
servizi forniti in accordo con il modello a cinque fasi (step)
previsto dall’IFRS 15:
individuazione del contratto con il cliente (step 1);
individuazione delle obbligazioni di fare (step 2);
determinazione del prezzo dell’operazione (step 3);
ripartizione del prezzo dell’operazione (step 4);
rilevazione dei ricavi (step 5).
La Società rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascu-
na obbligazione di fare è soddisfatta trasferendo il bene o
servizio promesso al cliente.
Proventi e oneri finanziari da derivati
I proventi e oneri finanziari da derivati includono:
proventi e oneri da derivati valutati al fair value rilevato a
Conto economico sul rischio di tasso di interesse e tasso
di cambio;
proventi e oneri da derivati di fair value hedge sul rischio
di tasso di interesse;
proventi e oneri da derivati di cash flow hedge sul rischio
di tasso di interesse e tasso di cambio.
Altri proventi e oneri finanziari
Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interes-
si classificate come al fair value rilevato a Conto econo-
mico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati
utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabi-
le che i benefíci economici affluiranno alla Società e il loro
ammontare possa essere attendibilmente valutato.
Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le varia-
zioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.
Dividendi
I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondi-
zionato a ricevere il pagamento.
I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azioni-
sti della Società sono rappresentati come movimento del
patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispetti-
vamente, dall’Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di
Amministrazione.
Imposte sul reddito
Imposte correnti sul reddito
Le imposte correnti sul reddito dell’esercizio, iscritte tra i
debiti per imposte sul reddito” al netto degli acconti ver-
sati, ovvero nella voce “crediti per imposte sul reddito”
qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in
base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle
disposizioni in vigore.
Tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote
fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzial-
mente promulgati alla data di riferimento del bilancio.
Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico,
a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del
Conto economico che sono riconosciute direttamente a
patrimonio netto.
Imposte sul reddito differite e anticipate
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate
sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti
in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fisca-
li applicando l’aliquota fiscale in vigore alla data in cui la
differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base
delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati
o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento.
Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle
differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività
derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o in rife-
rimento a differenze temporanee imponibili riferibili a par-
tecipazioni in società controllate, collegate e joint venture,
quando la Società è in grado di controllare i tempi dell’an-
nullamento delle differenze temporanee ed è probabile
che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non
si annullerà.
Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le
differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuo-
vo di perdite fiscali e di crediti d’imposta non utilizzati. Per i
dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si riman-
da allo specifico paragrafo nell’ambito delle stime.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate
nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci
rilevate al di fuori del Conto economico che sono ricono-
sciute direttamente a patrimonio netto.
Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali diffe-
rite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente
esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con
le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte
sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sul-
lo stesso soggetto passivo d’imposta oppure su soggetti
passivi d’imposta diversi che intendono regolare le passi-
vità e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare
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Bilancio di esercizio
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Corporate governance
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Relazione sulla gestione
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Relazioni
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le attività e regolare le passività contemporaneamente, in
ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che sia-
no regolati o recuperati ammontari significativi di passività
o di attività fiscali differite.
Incertezza sui trattamenti ai fini dell’imposta
sul reddito
Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un
dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l’Autorità
Fiscale. Se si ritiene probabile che l’Autorità Fiscale accet-
ti il trattamento fiscale (con il termine “probabile” inteso
come “più verosimile che non”), allora la Società rileva e va-
luta le proprie imposte correnti o differite attive e passive
applicando le disposizioni dello IAS 12.
Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che
l’Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell’im-
posta sul reddito, la Società dovrà riflettere l’effetto di tale
incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la
risoluzione del trattamento fiscale incerto. La Società deve
decidere se prendere in considerazione ciascun tratta-
mento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a
uno o più trattamenti fiscali incerti, scegliendo l’approccio
che meglio prevede la soluzione dell’incertezza. Nel valu-
tare se e in che modo l’incertezza incide sul trattamento
fiscale, la Società ipotizza che l’Autorità Fiscale accetti o
meno un trattamento fiscale incerto presumendo che la
stessa, in fase di verifica, controllerà gli importi che ha il
diritto di esaminare e che sarà a completa conoscenza
di tutte le relative informazioni. La Società riflette l’effetto
dell’incertezza nel determinare le imposte correnti e diffe-
rite, usando il metodo del valore atteso o dell’importo più
probabile, a seconda di quale metodo meglio prevede la
soluzione dell’incertezza.
Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla defini-
zione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/
passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte
differite.
3. Nuovi princípi contabili, modifiche e interpretazioni
La Società ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esi-
stenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2023.
Amendments to IFRS 3 - Reference to the Conceptual
Framework”, emesso a maggio 2020. Le modifiche inten-
dono sostituire un riferimento alle definizioni di attività e
passività fornite dal Revised Conceptual Framework for
Financial Reporting emesso a marzo 2018 (Conceptual
Framework) senza modificare in modo significativo le sue
disposizioni.
Le modifiche hanno anche aggiunto all’IFRS 3 una dispo-
sizione in base alla quale, relativamente alle operazioni e
altri eventi che rientrano nell’ambito di applicazione dello
“IAS 37- Accantonamenti, passività e attività potenziali” o
“IFRIC 21 - Tributi”, un acquirente applica i suddetti prin-
cípi, invece del Conceptual Framework, per identificare le
passività che ha assunto in unaggregazione aziendale.
Infine, le modifiche chiariscono le linee guida esistenti
nell’IFRS 3 per le attività potenziali acquisite in unaggre-
gazione aziendale, specificando che, se non è sicuro che
unattività esista alla data di acquisizione, la possibile atti-
vità non si qualifica per la rilevazione contabile.
Amendments to IAS 16 - Property, Plant and Equipment:
Proceeds before Intended Use”, emesso a maggio 2020.
Le modifiche vietano alle società di dedurre dal costo di
un elemento di immobili, impianti e macchinari qualsiasi
provento derivante dalla vendita degli elementi prodotti
mentre si porta tale bene nel luogo e nelle condizioni ne-
cessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione
aziendale. Al contrario, una società deve rilevare i proventi
derivanti dalla vendita di tali elementi e i costi relativi alla
loro produzione a Conto economico.
Amendments to IAS 37 - Onerous Contracts - Costs of
Fulfilling a Contract”, emesso a maggio 2020. Le modifi-
che specificano quali costi una società include nella de-
terminazione del costo necessario all’adempimento di un
contratto al fine di valutare se il contratto è oneroso. A tal
fine, il “costo necessario all’adempimento” di un contratto
comprende i costi che si riferiscono direttamente al con-
tratto; questi ultimi possono essere o costi incrementali
necessari per l’adempimento di tale contratto oppure una
ripartizione di altri costi direttamente correlati all’adempi-
mento del contratto.
Annual improvements to IFRS Standards 2018-2020”,
emesso a maggio 2020. Il documento apporta principal-
mente modifiche ai seguenti princípi:
IFRS 1 - Prima Adozione degli International Financial
Reporting Standards”; la modifica semplifica l’applica-
zione dell’IFRS 1 per una società partecipata (control-
lata, collegata e joint venture) che diventa neo-utilizza-
trice degli IFRS dopo la sua controllante/partecipante.
In particolare, se la società partecipata adotta gli IFRS
dopo la sua controllante/partecipante e applica l’IFRS
1.D16 (a), allora tale società partecipata può scegliere
di misurare le differenze cumulative di conversione per
tutte le gestioni estere agli importi inclusi nel bilancio
consolidato della controllante/partecipante, basato
sulla data di transizione di quest’ultima agli IFRS;
94 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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IFRS 9 - Strumenti Finanziari”; con riferimento alle
commissioni incluse nel test del “10 per cento” per la
derecognition delle passività finanziarie, la modifica
chiarisce quali sono le commissioni da includere nel
valutare se i termini di una passività finanziaria (nuova
o modificata) siano sostanzialmente diversi dai termi-
ni della passività finanziaria originaria. Nel determina-
re tali commissioni pagate al netto delle commissioni
ricevute, il debitore include soltanto le commissioni
pagate o ricevute tra il debitore e il creditore, compre-
se le commissioni pagate o ricevute dal debitore o dal
creditore per conto dell’altra parte;
IFRS 16 - Leasing”; l’International Accounting Stan-
dards Board ha modificato l’Esempio illustrativo 13 che
accompagna l’“IFRS 16 - Leasing”. In particolare, la mo-
difica elimina la probabile confusione nell’applicazione
dell’IFRS 16 rispetto a quanto rappresentato nell’Esem-
pio illustrativo 13 in merito ai requisiti per gli incentivi al
leasing. In effetti, l’esempio includeva un rimborso per
migliorie su beni di terzi senza fornire una spiegazione
sul fatto che il rimborso soddisfacesse la definizione di
incentivo al leasing. La modifica rimuove dall’esempio
l’illustrazione del rimborso relativa a migliorie su beni
di terzi;
IAS 41 - Agricoltura”; la modifica rimuove la disposizio-
ne di escludere i flussi di cassa dalla tassazione quando
si valuta il fair value. Pertanto, la società deve utilizzare
flussi finanziari al netto delle imposte e unaliquota al
netto delle imposte per attualizzare tali flussi finanziari.
Lapplicazione di queste modifiche non ha comportato im-
patti significativi nel presente Bilancio di esercizio.
Informazioni sul Conto economico
Ricavi
4.a Ricavi delle vendite e delle prestazioni – Euro 116 milioni
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Società del Gruppo 116 125 (9)
Terzi - - -
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 116 125 (9)
I “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” si riferiscono a pre-
stazioni rese alle società controllate nell’ambito della funzio-
ne di indirizzo e coordinamento della Capogruppo per ser-
vizi manageriali (69 milioni di euro), per servizi di assistenza
informatica (39 milioni di euro) e per altre prestazioni (8 mi-
lioni di euro).
La variazione negativa di 9 milioni di euro è da ricondurre al
decremento dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali
(8 milioni di euro) e dei ricavi relativi ai servizi informatici (4
milioni di euro), compensata in parte dall’incremento dei ri-
cavi per altre prestazioni (3 milioni di euro).
I “Ricavi delle vendite e delle prestazioni” possono essere
suddivisi per area geografica come di seguito riportato:
51 milioni di euro in Italia (59 milioni di euro nel 2021);
27 milioni di euro in Europa - Paesi UE (24 milioni di euro
nel 2021);
38 milioni di euro in Altri Paesi (40 milioni di euro nel 2021).
4.b Altri proventi – Euro 17 milioni
Gli “Altri proventi” comprendono essenzialmente il riadde-
bito dei costi del personale di Enel SpA in distacco presso
altre società del Gruppo (12 milioni di euro), presso la Fon-
dazione Centro Studi Enel ed Enel Cuore Onlus (3 milioni
di euro).
Nell’esercizio precedente la voce comprendeva la plusva-
lenza di 1.629 milioni di euro, rilevata a seguito della ces-
sione dell’intera partecipazione pari al 50% del capitale
sociale detenuta nella società a controllo congiunto Open
Fiber SpA, in favore di Macquarie Asset Management e di
CDP Equity SpA.
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Costi
5.a Acquisti di materiale di consumo
I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano
variazioni sostanziali rispetto all’esercizio precedente.
5.b Servizi e godimento beni di terzi – Euro 206 milioni
I costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi
sono ripartiti come di seguito dettagliato.
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Costi per servizi 202 192 10
Costi per godimento beni di terzi 4 5 (1)
Totale servizi e godimento beni di terzi 206 197 9
I “Costi per servizisi riferiscono a servizi resi da terzi per 73
milioni di euro (67 milioni di euro nel 2021) e da società del
Gruppo per 129 milioni di euro (125 milioni di euro nel 2021).
I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un
incremento pari a 3 milioni di euro, da ricondursi all’aumen-
to dei costi per servizi di assistenza sistemica (14 milioni di
euro), compensato in parte dalla riduzione dei costi per ser-
vizi manageriali (16 milioni di euro), mentre i costi per servizi
resi da terzi presentano una variazione in aumento di 7 mi-
lioni di euro, riconducibile essenzialmente a maggiori costi
per prestazioni professionali e per servizi informatici.
I “Costi per godimento beni di terzi” sono rappresentati es-
senzialmente da costi per godimento di beni di proprietà
della controllata Enel Italia SpA.
5.c Costo del personale – Euro 105 milioni
I costi sostenuti per il personale risultano composti come
di seguito riportato.
Milioni di euro
Note 2022 2021 2022-2021
Salari e stipendi 81 76 5
Oneri sociali 26 25 1
Benefíci successivi al rapporto di lavoro 25 6 6 -
Altri benefíci a lungo termine 25 1 8 (7)
Pagamenti basati su azioni 5 4 1
Altri costi e altri piani di incentivazione (14) 60 (74)
Totale costo del personale 105 179 (74)
Il “Costo del personale” ammonta complessivamente a 105
milioni di euro con un decremento pari a 74 milioni di euro
rispetto al 2021 e risente principalmente dei rilasci a Conto
economico pari a 21 milioni di euro, a causa degli adegua-
menti dei relativi piani per incentivi all’esodo del personale
adottati dall’Azienda nel precedente esercizio. La stessa
voce, lo scorso anno, includeva costi per i piani di incentivo
all’esodo del personale per 57 milioni di euro. Il costo rela-
tivo ai pagamenti basati su azioni, pari a 5 milioni di euro,
si riferisce alla componente azionaria dei Piani di incenti-
vazione a lungo termine 2019, 2020, 2021 e 2022 assegnati
dalla Capogruppo ai propri dipendenti.
Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza me-
dia dei dipendenti per categoria di appartenenza, confron-
tata con quella del periodo precedente, nonché la consi-
stenza effettiva al 31 dicembre 2022.
96 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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N. Consistenza media Consistenza puntuale
2022 2021 2022-2021 al 31.12.2022
Manager 154 148 6 164
Middle manager 449 417 32 481
White collar 261 246 15 244
Totale 864 811 53 889
5.d Ammortamenti e impairment – Euro 1.330 milioni
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Ammortamenti delle attività materiali 4 5 (1)
Ammortamenti delle attività immateriali 52 32 20
Impairment 1.437 788 649
Ripristini di valore 163 91 72
Totale ammortamenti e impairment 1.330 734 596
La voce “Ammortamenti, pari a 56 milioni di euro, si riferi-
sce alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività
immateriali per 52 milioni di euro.
La voce “Impairment” comprende l’adeguamento di valore
delle partecipazioni detenute nelle società controllate in
Romania per complessivi 995 milioni di euro, della parteci-
pazione detenuta nella società Enel Green Power SpA per
228 milioni di euro, della partecipazione detenuta nella so-
cietà Enel Innovation Hubs Srl per 16 milioni di euro e della
partecipazione detenuta nella società Enel Investment Hol-
ding BV per 1 milione di euro.
La voce inoltre include l’adeguamento di valore, pari a 195
milioni di euro, effettuato sulla partecipazione detenuta
nella società controllata PJSC Enel Russia a fronte degli ac-
cordi firmati nel mese di giugno 2022, che prevedevano la
cessione dell’intera partecipazione, pari al 56,43% del ca-
pitale, per un corrispettivo totale pari a circa 137 milioni di
euro, corrisposto al closing avvenuto nel mese di ottobre
2022.
La voce “Ripristini di valore” si riferisce all’adeguamento
positivo del valore delle partecipazioni detenute nelle so-
cietà controllate Enel Global Trading SpA (162 milioni di
euro) ed Enel Global Services Srl (1 milione di euro).
Nel 2021 gli ammortamenti e impairment, pari a 734 milio-
ni di euro, si riferivano principalmente a rettifiche di valore
delle partecipazioni detenute nelle società di distribuzione
in Romania per complessivi 270 milioni di euro, alla parte-
cipazione in Enel Green Power SpA per 497 milioni di euro
e ad altre partecipazioni in società controllate italiane e
olandesi per 21 milioni di euro. La voce comprendeva inol-
tre i ripristini di valore delle partecipazioni detenute nelle
società controllate Enel Global Trading SpA per 43 milioni
di euro, Enel Italia SpA per 41 milioni di euro ed Enel Inno-
vation Hubs Srl per 7 milioni di euro.
Per i dettagli sui criteri adottati per la determinazione delle
rettifiche di valore si rinvia alla successiva nota 13 “Parte-
cipazioni”.
5.e Altri costi operativi – Euro 27 milioni
La voce “Altri costi operativi” presenta un incremento di 13
milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, derivante
essenzialmente dallo stralcio dei crediti commerciali, pari
a 8 milioni di euro, verso la società PJSC Enel Russia.
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6. Proventi da partecipazioni – Euro 8.770 milioni
I proventi da partecipazioni, pari a 8.770 milioni di euro, si
riferiscono ai dividendi e agli acconti sui dividendi delibe-
rati nel 2022 dalle società controllate e collegate per 8.761
milioni di euro e da società a controllo congiunto per 9 mi-
lioni di euro.
Rispetto all’esercizio precedente, la variazione positiva di
4.319 milioni di euro è principalmente dovuta alla distribu-
zione da parte di Enel Italia SpA di riserve disponibili per
un importo pari a 6.000 milioni di euro, in parte compen-
sate da minori utili distribuiti da Enel Iberia SRLU, da Enel
Américas SA ed Enel Chile SA.
A fine periodo risultano da incassare gli acconti sul divi-
dendo dell’esercizio 2022 deliberati dalla società controlla-
ta Enel Chile SA (14 milioni di euro), incassati nei primi mesi
del 2023, e dalla società a controllo congiunto Rusenergo-
sbyt LLC (9 milioni di euro).
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Dividendi da società controllate e collegate 8.761 4.409 4.352
Enel Américas SA 99 303 (204)
Enel Chile SA 28 168 (140)
Enel Energie Muntenia SA - 6 (6)
Enel Energie SA - 2 (2)
Enel Global Trading SpA - 86 (86)
Enel Iberia SRLU 648 1.175 (527)
Enel Italia SpA 7.970 2.609 5.361
Enel Rinnovabili Srl - 25 (25)
E-Distribuţie Banat SA - 8 (8)
Enel Innovation Hubs Srl 16 - 16
E-Distribuţie Muntenia SA - 27 (27)
Dividendi da società a controllo congiunto 9 41 (32)
Rusenergosbyt LLC 9 41 (32)
Dividendi da altre società - 1 (1)
Empresa Propietaria de la Red SA - 1 (1)
Totale proventi da partecipazioni 8.770 4.451 4.319
7. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati – Euro 171 milioni
Il dettaglio è di seguito specificato.
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Proventi finanziari da derivati:
- posti in essere nell’interesse di società del Gruppo: 1.796 786 1.010
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 1.796 786 1.010
- posti in essere nell’interesse di Enel SpA: 335 287 48
- proventi da derivati di cash flow hedge 204 246 (42)
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 131 41 90
Totale proventi finanziari da derivati 2.131 1.073 1.058
Oneri finanziari da derivati:
- posti in essere nell’interesse di società del Gruppo: 1.791 785 1.006
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 1.791 785 1.006
- posti in essere nell’interesse di Enel SpA: 169 106 63
- oneri da derivati di cash flow hedge 114 86 28
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 55 20 35
Totale oneri finanziari da derivati 1.960 891 1.069
TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI 171 182 (11)
98 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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I proventi finanziari netti da contratti derivati su tassi e
cambi ammontano a 171 milioni di euro (182 milioni di euro
nel 2021).
La variazione, rispetto a quanto rilevato nell’esercizio pre-
cedente, è negativa per 11 milioni di euro ed è determinata
dall’effetto combinato dell’incremento degli oneri finanzia-
ri netti su derivati di cash flow hedge (70 milioni di euro),
dell’incremento dei proventi finanziari netti su derivati va-
lutati al fair value a Conto economico (55 milioni di euro),
stipulati nell’interesse di Enel SpA, e dell’incremento dei
proventi finanziari netti da derivati posti in essere nell’inte-
resse di società del Gruppo (4 milioni di euro).
Per maggiori dettagli sui derivati, si rinvia alla nota 32
“Strumenti finanziari” e alla nota 34 “Derivati ed hedge ac-
counting.
8. Altri proventi/(oneri) finanziari netti – Euro (355) milioni
Il dettaglio è di seguito specificato.
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine - 15 (15)
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 183 27 156
Totale 183 42 141
Differenze positive di cambio 45 1 44
Altro 204 197 7
Totale altri proventi finanziari 432 240 192
Altri oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 88 51 37
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 297 365 (68)
Interessi passivi su altri finanziamenti 309 203 106
Totale 694 619 75
Differenze negative di cambio 90 179 (89)
Interessi passivi su piani a benefíci definiti e altri benefíci a lungo termine
relativi al personale
1 1 -
Oneri finanziari su operazioni gestione del debito - 68 (68)
Altro 2 2 -
Totale altri oneri finanziari 787 869 (82)
TOTALE ALTRI PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (355) (629) 274
Gli altri proventi finanziari, pari a 432 milioni di euro, regi-
strano un incremento di 192 milioni di euro rispetto al pre-
cedente esercizio, che si riferisce principalmente:
all’aumento degli interessi attivi su attività finanziarie a
breve termine per 156 milioni di euro, in parte compen-
sati dal decremento degli interessi attivi su attività finan-
ziarie a lungo termine per 15 milioni di euro;
all’incremento delle differenze positive di cambio per 44
milioni di euro.
Gli altri oneri finanziari, pari a 787 milioni di euro, registrano
un decremento di 82 milioni di euro rispetto all’esercizio
2021 dovuto sostanzialmente:
alla diminuzione delle differenze negative di cambio per
89 milioni di euro;
al decremento degli oneri finanziari su operazioni di ge-
stione del debito per 68 milioni di euro, afferenti all’o-
perazione di consent solicitation posta in essere dalla
Società nel precedente esercizio;
all’incremento degli interessi passivi sui finanziamenti ri-
cevuti da Enel Finance International NV per 106 milioni di
euro unitamente all’incremento degli interessi passivi su
finanziamenti bancari per 37 milioni di euro riconducibi-
li in prevalenza all’utilizzo delle linee di credito revolving
sottoscritte dalla Società, parzialmente compensati dai
minori interessi sui prestiti obbligazionari per 68 milioni
di euro come risultato della strategia finanziaria della So-
cietà volta alla gestione attiva delle scadenze e del costo
del debito.
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9. Imposte – Euro (106) milioni
Milioni di euro
2022 2021 2022-2021
Imposte correnti (111) (107) (4)
Imposte anticipate 9 (5) 14
Imposte differite (4) (2) (2)
Totale imposte (106) (114) 8
Le imposte sul reddito dell’esercizio 2022 sono positive
per 106 milioni di euro, per effetto principalmente della ri-
duzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civi-
listico ante imposte, per l’esclusione del 95% dei dividendi
percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli
interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale
di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art.
96 del TUIR).
Nella tabella che segue viene rappresentata la riconcilia-
zione dell’aliquota fiscale teorica con quella effettiva.
Milioni di euro
2022 Incidenza % 2021 Incidenza %
Risultato ante imposte 7.051 4.648
Imposte teoriche IRES 1.692 24,0% 1.116 24,0%
Minori imposte:
- dividendi da partecipazioni incassati (2.072) -29,4% (1.015) -21,8%
- dividendi da partecipazioni non incassati - - (4) -0,1%
- utilizzo fondi (16) -0,2% (13) -0,3%
- ripristino di precedenti svalutazioni (39) -0,6% - -
- altre (30) -0,4% (48) -1,0%
- plusvalenza Open Fiber - - (371) -8,0%
Maggiori imposte:
- svalutazioni/(rivalutazioni) dell’esercizio 305 4,3% 189 4,1%
- accantonamento ai fondi 1 - 18 0,4%
- sopravvenienze passive 46 0,7% 1 -
- altre 9 0,1% 8 0,2%
Totale imposte correnti sul reddito (IRES) (104) -1,5% (119) -2,6%
IRAP - - - -
Imposte estere 3 - 24 0,5%
Differenza su stime imposte anni precedenti (10) -0,1% (12) -0,3%
Ritenute definitive su dividendi da partecipazioni estere - - - -
Totale fiscalità differita 5 0,1% (7) -0,2%
- di cui effetto variazione aliquota - -
- di cui movimenti dell’anno 5 (7)
- di cui differenza stime anni precedenti - -
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO (106) -1,5% (114) -2,5%
100 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Informazioni sullo Stato patrimoniale
Attivo
10. Immobili, impianti e macchinari – Euro 11 milioni
Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali rela-
tivi agli esercizi 2021 e 2022 sono di seguito rappresentati.
Milioni di euro Terreni Fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali Altri beni
Migliorie
su immobili
di terzi
Immob.
in corso
e acconti Totale
Costo storico 1 5 3 5 27 41 1 83
Fondo ammortamento - (3) (3) (5) (23) (41) - (75)
Consistenza al 31.12.2020 1 2 - - 4 - 1 8
Investimenti - 1 - - 6 - - 7
Passaggi in esercizio - - - - - 1 (1) -
Ammortamenti - (1) - - (2) - - (3)
Totale variazioni - - - - 4 - - 4
Costo storico 1 6 3 5 33 42 - 90
Fondo ammortamento - (4) (3) (5) (25) (41) - (78)
Consistenza al 31.12.2021 1 2 - - 8 1 - 12
Investimenti - - - - 2 - - 2
Passaggi in esercizio - - - - - - - -
Ammortamenti - (1) - - (2) - - (3)
Totale variazioni - (1) - - - - - (1)
Costo storico 1 6 3 5 35 42 - 92
Fondo ammortamento - (5) (3) (5) (27) (41) - (81)
Consistenza al 31.12.2022 1 1 - - 8 1 - 11
Gli “Immobili, impianti e macchinari” risultano complessi-
vamente pari a 11 milioni di euro ed evidenziano, rispet-
to all’esercizio precedente, un decremento di 1 milione di
euro da riferirsi al saldo negativo tra gli ammortamenti rile-
vati (3 milioni di euro) e gli investimenti effettuati nel corso
dell’esercizio 2022 (2 milioni di euro).
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
101Note di commento

Graphics
11. Attività immateriali – Euro 133 milioni
Le “Attività immateriali”, tutte a vita utile definita, sono di
seguito rappresentate.
Milioni di euro
Diritti di brevetto industriale
e di utilizzazione delle opere
dell’ingegno
Altre
attività immateriali
in corso Totale
Consistenza al 31.12.2020 54 59 113
Investimenti 42 20 62
Passaggi in esercizio 24 (24) -
Ammortamenti (32) - (32)
Totale variazioni 34 (4) 30
Consistenza al 31.12.2021 88 55 143
Investimenti 4 38 42
Passaggi in esercizio 36 (36) -
Ammortamenti (52) - (52)
Totale variazioni (12) 2 (10)
Consistenza al 31.12.2022 76 57 133
I “Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere
dell’ingegno”, pari a 76 milioni di euro (88 milioni di euro
nel 2021), sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per
l’acquisto di software applicativi a titolo di proprietà e per
le manutenzioni evolutive sugli stessi. Lammortamento è
calcolato a quote costanti in relazione alle residue possi-
bilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi). Gli inve-
stimenti, pari a 4 milioni di euro, hanno riguardato progetti
di Information Technology connessi agli sviluppi digital per
l’informatizzazione di processi aziendali, di compliance e di
reporting delle Funzioni di Holding, in particolare nelle aree
Administration, Finance and Control, Legal and Corporate
Affairs, Health and Safety, Communications, Innovability e
Audit. Le “Altre attività immateriali in corso” sono pari a 57
milioni di euro e presentano un incremento di 2 milioni di
euro dovuto al saldo netto positivo tra gli investimenti ef-
fettuati nel corso del periodo e i passaggi in esercizio.
102 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
12. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite – Euro 146 milioni ed
euro 98 milioni
Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle “Attività
per imposte anticipate” e delle “Passività per imposte dif-
ferite” per tipologia di differenze temporali.
Milioni di euro al 31.12.2021
Increm./(Decrem.)
con imputazione a
Conto economico
Increm./(Decrem.)
con imputazione a
patrimonio netto al 31.12.2022
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 3 1 - 4
- valutazione strumenti finanziari 245 - (139) 106
- altre partite 51 (11) (4) 36
Totale attività per imposte anticipate 299 (10) (143) 146
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari (145) - 47 (98)
- altre partite (4) 4 - -
Totale passività per imposte differite (149) 4 47 (98)
Attività per imposte anticipate su IRES risultanti anche dopo
uneventuale compensazione
150 48
Le “Attività per imposte anticipate”, pari a 146 milioni di
euro (299 milioni di euro al 31 dicembre 2021), si riferisco-
no essenzialmente alla fiscalità anticipata connessa alla va-
lutazione al fair value delle operazioni di cash flow hedge.
Le “Passività per imposte differite” sono pari a 98 milioni
di euro (149 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e si ri-
feriscono principalmente alla fiscalità differita relativa alla
valutazione al fair value degli strumenti finanziari di cash
flow hedge.
Il valore delle imposte anticipate e differite è stato determi-
nato applicando l’aliquota IRES del 24%.
13. Partecipazioni – Euro 59.952 milioni
Il seguente prospetto riassume i movimenti intervenuti
nell’esercizio per ciascuna partecipazione, con i corrispon-
denti valori di inizio e fine esercizio, nonché l’elenco delle
partecipazioni possedute nelle società controllate, a con-
trollo congiunto, collegate e in altre imprese.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
103Note di commento

Graphics
Milioni di euro
Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
Apporti in
conto capitale
e a copertura
perdite
Acquisizioni/
(Cessioni)/
(Liquidazioni)/
(Rimborsi)
Fusioni/
Scissioni Riclassifiche
Rettifiche di
valore
Saldo
movimenti
Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e
IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
al 31.12.2021 Movimenti del 2022 al 31.12.2022
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl 70 (1) - 69 100,0 - -
- - 1 1 70 - 1 71 100,0
Enel Global Thermal Generation Srl 57 (39) - 18 100,0 - - - - - - 57 (39) - 18 100,0
Enel Global Trading SpA 1.401 (162) 2 1.241 100,0 - - - - 162 162 1.401 - 2 1.403 100,0
Enel Green Power SpA 2.006 (497) 3 1.512 100,0 - - - - (228) (228) 2.006 (725) 4 1.285 100,0
Enel Grids Srl 59 - 1 60 100,0 - - - - - - 59 - 2 61 100,0
Enel Holding Finance Srl 7.87 5 - - 7.875 100,0 - - - - - - 7. 875 - - 7.87 5 100,0
Enel Iberia SRLU 13.713 - - 13.713 100,0 - - - - - - 13.713 - 1 13.714 100,0
Enel Innovation Hubs Srl 70 (47) - 23 100,0 - - - - (16) (16) 70 (63) - 7 100,0
Enel Insurance NV 502 - - 502 100,0 - - - - - - 502 - - 502 100,0
Enel Investment Holding BV 4.497 (4.490) - 7 100,0 - - - - (1) (1) 4.497 (4.491) - 6 100,0
Enel Italia SpA 12.790 - 4 12.794 100,0 - - - - - - 12.790 - 5 12.795 100,0
Enel North America Inc. 3.155 - - 3.155 100,0 880 - - - - 880 4.035 - - 4.035 100,0
Enel Romania SA 15 - - 15 100,0 - - - (15) - (15) - - - - 100,0
Enel X Srl 270 - 2 272 100,0 - - (31) - - (31) 239 - 2 241 100,0
Enel X Way Srl - - - - - 800 58 31 - - 889 889 - - 889 100,0
Enelpower Srl 189 (163) - 26 100,0 - - - - - - 189 (163) - 26 100,0
Vektör Enerji Üretím AŞ - - - - 100,0 - - - - - - - - - - 100,0
Enel Américas SA 11.657 - - 11.657 82,3 1 - - - - 1 11.658 - - 11.658 82,3
E-Distribuţie Muntenia SA 952 (242) - 710 78,0 - - - (710) - (710) 242 (242) - - 78,0
Enel Energie Muntenia SA 330 - - 330 78,0 - - - (330) - (330) - - - - 78,0
Enel Chile SA 2.671 - - 2.671 64,9 - - - - - - 2.671 - - 2.671 64,9
PJSC Enel Russia 442 (110) - 332 56,4 - - - (332) - (332) 110 (110) - - -
E-Distribuţie Banat SA 421 (236) - 185 51,0 - - - (185) - (185) 236 (236) - - 51,0
E-Distribuţie Dobrogea SA 261 (60) - 201 51,0 - - - (201) - (201) 60 (60) - - 51,0
Enel Energie SA 208 - - 208 51,0 - - - (208) - (208) - - - - 51,0
Enel Finance International NV 2.624 - - 2.624 25,0 - - - - - - 2.624 - - 2.624 25,0
Enel Green Power Chile SA - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale controllate 66.235 (6.047) 12 60.200 1.681 58 - (1.981) (82) (324) 65.993 (6.129) 17 59.881
B) Imprese a controllo congiunto
Rusenergosbyt LLC 41 - - 41 49,5 - - - - - - 41 - - 41 49,5
Totale controllo congiunto 41 - - 41 - - - - - - 41 - - 41
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - - - - - - 23 - - 23 42,7
Totale collegate 23 - - 23 - - - - - - 23 - - 23
D) Altre imprese
Compañía de Transmisión del Mercosur
SA
- - - - - - - - - - - - - - - -
Elcogas SA in liquidazione 5 (5) - - 4,3 - - - - - - 5 (5) - - 4,3
Empresa Propietaria de la Red SA 5 - - 5 11,1 - - - - 2 2 5 2 - 7 11,1
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - - - - - - - - - - 1,0
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
- - - - 11,1 - - - - - - - - - - 11,1
Totale altre imprese 10 (5) - 5 - - - - 2 2 10 (3) - 7
TOTALE PARTECIPAZIONI 66.309 (6.052) 12 60.269 1.681 58 - (1.981) (80) (322) 66.067 (6.132) 17 59.952
104 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Milioni di euro
Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
Apporti in
conto capitale
e a copertura
perdite
Acquisizioni/
(Cessioni)/
(Liquidazioni)/
(Rimborsi)
Fusioni/
Scissioni Riclassifiche
Rettifiche di
valore
Saldo
movimenti
Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e
IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
al 31.12.2021 Movimenti del 2022 al 31.12.2022
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl 70 (1) - 69 100,0 - -
- - 1 1 70 - 1 71 100,0
Enel Global Thermal Generation Srl 57 (39) - 18 100,0 - - - - - - 57 (39) - 18 100,0
Enel Global Trading SpA 1.401 (162) 2 1.241 100,0 - - - - 162 162 1.401 - 2 1.403 100,0
Enel Green Power SpA 2.006 (497) 3 1.512 100,0 - - - - (228) (228) 2.006 (725) 4 1.285 100,0
Enel Grids Srl 59 - 1 60 100,0 - - - - - - 59 - 2 61 100,0
Enel Holding Finance Srl 7.87 5 - - 7.875 100,0 - - - - - - 7. 875 - - 7.87 5 100,0
Enel Iberia SRLU 13.713 - - 13.713 100,0 - - - - - - 13.713 - 1 13.714 100,0
Enel Innovation Hubs Srl 70 (47) - 23 100,0 - - - - (16) (16) 70 (63) - 7 100,0
Enel Insurance NV 502 - - 502 100,0 - - - - - - 502 - - 502 100,0
Enel Investment Holding BV 4.497 (4.490) - 7 100,0 - - - - (1) (1) 4.497 (4.491) - 6 100,0
Enel Italia SpA 12.790 - 4 12.794 100,0 - - - - - - 12.790 - 5 12.795 100,0
Enel North America Inc. 3.155 - - 3.155 100,0 880 - - - - 880 4.035 - - 4.035 100,0
Enel Romania SA 15 - - 15 100,0 - - - (15) - (15) - - - - 100,0
Enel X Srl 270 - 2 272 100,0 - - (31) - - (31) 239 - 2 241 100,0
Enel X Way Srl - - - - - 800 58 31 - - 889 889 - - 889 100,0
Enelpower Srl 189 (163) - 26 100,0 - - - - - - 189 (163) - 26 100,0
Vektör Enerji Üretím AŞ - - - - 100,0 - - - - - - - - - - 100,0
Enel Américas SA 11.657 - - 11.657 82,3 1 - - - - 1 11.658 - - 11.658 82,3
E-Distribuţie Muntenia SA 952 (242) - 710 78,0 - - - (710) - (710) 242 (242) - - 78,0
Enel Energie Muntenia SA 330 - - 330 78,0 - - - (330) - (330) - - - - 78,0
Enel Chile SA 2.671 - - 2.671 64,9 - - - - - - 2.671 - - 2.671 64,9
PJSC Enel Russia 442 (110) - 332 56,4 - - - (332) - (332) 110 (110) - - -
E-Distribuţie Banat SA 421 (236) - 185 51,0 - - - (185) - (185) 236 (236) - - 51,0
E-Distribuţie Dobrogea SA 261 (60) - 201 51,0 - - - (201) - (201) 60 (60) - - 51,0
Enel Energie SA 208 - - 208 51,0 - - - (208) - (208) - - - - 51,0
Enel Finance International NV 2.624 - - 2.624 25,0 - - - - - - 2.624 - - 2.624 25,0
Enel Green Power Chile SA - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale controllate 66.235 (6.047) 12 60.200 1.681 58 - (1.981) (82) (324) 65.993 (6.129) 17 59.881
B) Imprese a controllo congiunto
Rusenergosbyt LLC 41 - - 41 49,5 - - - - - - 41 - - 41 49,5
Totale controllo congiunto 41 - - 41 - - - - - - 41 - - 41
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - - - - - - 23 - - 23 42,7
Totale collegate 23 - - 23 - - - - - - 23 - - 23
D) Altre imprese
Compañía de Transmisión del Mercosur
SA
- - - - - - - - - - - - - - - -
Elcogas SA in liquidazione 5 (5) - - 4,3 - - - - - - 5 (5) - - 4,3
Empresa Propietaria de la Red SA 5 - - 5 11,1 - - - - 2 2 5 2 - 7 11,1
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - - - - - - - - - - 1,0
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
- - - - 11,1 - - - - - - - - - - 11,1
Totale altre imprese 10 (5) - 5 - - - - 2 2 10 (3) - 7
TOTALE PARTECIPAZIONI 66.309 (6.052) 12 60.269 1.681 58 - (1.981) (80) (322) 66.067 (6.132) 17 59.952
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
105Note di commento

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Si riporta di seguito la movimentazione delle partecipazioni
intervenuta nel corso dell’esercizio 2022.
Milioni di euro
Incrementi
Versamento in conto capitale a favore di Enel North America Inc. 880
Acquisizione di Enel X Way Srl 58
Versamento in conto capitale a favore di Enel X Way Srl 800
Scissione parziale di Enel X Srl a favore di Enel X Way Srl 31
Enel Américas SA - Conversione ADR 1
Rivalutazione del valore della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA 2
Ripristino di valore di Enel Global Trading SpA 162
Ripristino di valore di Enel Global Services Srl 1
Totale incrementi 1.935
Decrementi
Scissione parziale di Enel X Srl a favore di Enel X Way Srl (31)
Riclassifica di PJSC Enel Russia tra le “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita (332)
Riclassifica di E-Distribuţie Banat SA tra le “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita (185)
Riclassifica di E-Distribuţie Dobrogea SA tra le “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita (201)
Riclassifica di Enel Energie SA tra le “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita (208)
Riclassifica di E-Distribuţie Muntenia SA tra le “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita (710)
Riclassifica di Enel Energie Muntenia SA tra le “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita (330)
Riclassifica di Enel Romania SA tra le “Attività non correnti classificate come possedute per la vendita (15)
Adeguamento di valore della partecipazione in Enel Green Power SpA (228)
Adeguamento di valore della partecipazione in Enel Innovation Hubs Srl (16)
Adeguamento di valore della partecipazione in Enel Investment Holding BV (1)
Totale decrementi (2.257)
SALDO MOVIMENTI (322)
Nel corso dell’esercizio 2022 il valore delle partecipazioni
in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in
altre imprese ha registrato un decremento di 322 milioni di
euro a seguito:
dei versamenti in conto capitale, in data 15 febbraio 2022
e in data 14 marzo 2022, a favore della società controlla-
ta Enel North America Inc. di un importo complessivo di
880 milioni di euro per supportare le necessità di busi-
ness delle società controllate;
della costituzione, per effetto della scissione parziale di
Enel X Srl in data 1° aprile 2022, di Enel X Way Srl (già
Enel X Charge Srl), con l’obiettivo (tra altri) di costituire
una società holding di partecipazione delle attività di
sviluppo della mobilità elettrica e MSP (Mobility Service
Provider) del Gruppo Enel. Il valore del compendio scisso
è pari a 31 milioni di euro;
dell’acquisizione, in data 5 aprile 2022, della quota di
partecipazione al capitale di Enel X Way Srl da Enel X Ita-
lia Srl per un valore di 58 milioni di euro;
del versamento in conto capitale pari a 800 milioni di
euro, effettuato in data 19 aprile 2022, a favore di Enel
X Way Srl al fine di dotare la società delle necessarie ri-
sorse finanziarie per porre in essere le attività sopra de-
scritte;
della riclassifica tra le “Attività non correnti classificate
come possedute per la vendita” della partecipazione de-
tenuta nella società controllata PJSC Enel Russia, iscritta
a un valore di 332 milioni di euro, a seguito degli accordi
firmati nel mese di giugno 2022 da Enel SpA con PJSC
Lukoil e il Closed Combined Mutual Investment Fund
Gazprombank-Frezia” per la cessione dell’intera parte-
cipazione detenuta in Enel Russia. La cessione si è per-
fezionata nel mese di ottobre 2022 per un corrispettivo
totale pari a circa 137 milioni di euro. Il perfezionamen-
to dell’operazione fa seguito all’avveramento di tutte le
condizioni sospensive previste dai due distinti accordi
sottoscritti con le citate controparti, inclusa l’approva-
zione dell’operazione da parte del Presidente della Fede-
razione russa ai sensi del paragrafo 5 del Decreto n. 520
del 5 agosto 2022;
della riclassifica tra le “Attività non correnti classificate
come possedute per la vendita” delle partecipazioni de-
tenute nelle società controllate in Romania per un valore
complessivo di 1.649 milioni di euro, conseguentemente
alle trattative avviate per la cessione di tutte le partecipa-
zioni detenute dal Gruppo in Romania;
106 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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dell’incremento della valutazione al fair value della parte-
cipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA
per un importo di 2 milioni di euro;
del ripristino, per 162 milioni di euro, del valore della par-
tecipazione detenuta in Enel Global Trading SpA per te-
nere conto delle assunzioni del nuovo Piano Industriale
e dell’andamento del mercato legato ai prezzi del gas;
del ripristino, per 1 milione di euro, del valore della parte-
cipazione detenuta in Enel Global Services Srl;
dell’adeguamento di valore, pari a 228 milioni di euro,
della partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA
principalmente per effetto della cessione degli asset in
Romania;
dell’adeguamento di valore, pari a 16 milioni di euro, della
partecipazione detenuta in Enel Innovation Hubs Srl per
tenere conto della situazione economico-patrimoniale
della società;
dell’adeguamento di valore, pari a 1 milione di euro, della
partecipazione detenuta in Enel Investment Holding BV
per tenere conto della situazione economico-patrimo-
niale della società.
Secondo quanto previsto dall’IFRS 2, il valore delle parte-
cipazioni nelle società controllate coinvolte nel Piano di in-
centivazione di lungo termine per il 2019, il 2020, il 2021 e il
2022 è stato incrementato inoltre del valore corrisponden-
te al fair value della componente azionaria di competenza
dell’esercizio in contropartita a specifiche riserve di patri-
monio netto, per un valore complessivo di 6 milioni di euro.
Nel caso di assegnazione di strumenti di capitale in favore
di dipendenti di controllate indirette, è stato incrementato
il valore della partecipazione nella controllata diretta.
Nella tabella che segue vengono riportate le assunzioni che
hanno caratterizzato la perdita di valore relativamente alla
partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA e il ripri-
stino di valore relativamente alla partecipazione detenuta
in Enel Global Trading SpA e in Enel Global Services Srl.
Milioni di euro
Costo
originario
Tasso di
crescita
(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax
(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value
(3)
Costo
originario
Tasso di
crescita
(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax
(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value
(3)
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Enel Green Power SpA 1.513 2,5% 8,4% 3 anni
Annuity/26
anni
2.008 1,7% 7,6 % 3 anni
Annuity/24
anni
Enel Global Trading SpA 1.241 1,6% 8,6% 3 anni Perpetuità 1.198 1,7% 6,3% 3 anni Perpetuità
Enel Global Services Srl 70 1,6% 5,9% 3 anni Perpetuità 69 1,7% 4,2% 3 anni Perpetuità
(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito.
(2) Il WACC pre-tax calcolato con il metodo iterativo: il tasso di sconto che permette che il valore d’uso calcolato con i flussi pre-tax sia equivalente a quello
calcolato con flussi post-tax scontati al WACC post-tax.
(3) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna.
La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto
in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata
determinando l’equity value delle partecipazioni in esame
mediante una stima del valore d’uso basata sull’utilizzo di
modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei
flussi di cassa attesi e l’applicazione di un appropriato tasso
di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato
quali tassi risk-free, beta e market risk premium. Ai fini del
confronto con il valore di carico delle partecipazioni, l’en-
terprise value risultante dalla stima dei flussi di cassa futuri
è stato convertito in equity value decurtandolo della posi-
zione finanziaria netta della partecipazione. I flussi di cassa
sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni
disponibili al momento della stima e desumibili per il pe-
riodo esplicito dal Piano Industriale triennale per il periodo
2023-2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione
della Capogruppo, in data 22 novembre 2022, contenente
le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi,
agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, non-
ché all’andamento delle principali variabili macroeconomi-
che (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio)
e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei
flussi di cassa preso in considerazione per l’impairment test
di tali partecipazioni varia in funzione delle specificità e dei
cicli economici dei business relativi alle diverse partecipa-
zioni. Il valore terminale invece è stato stimato come rendita
perpetua o rendita annua con un tasso di crescita nominale
pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica
e/o dell’inflazione (in funzione del Paese di appartenenza e
del business) e comunque non eccedente il tasso medio di
crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.
Relativamente alle partecipazioni detenute nelle società
Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel North America Inc., Enel
Global Thermal Generation Srl, Enel X Srl il valore in bilan-
cio è ritenuto recuperabile ancorché individualmente su-
periore rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2022 di
ciascuna delle società partecipate. Si ritiene infatti che tale
circostanza non è da considerarsi un indicatore di perdita
di valore durevole della partecipazione ma un temporaneo
disallineamento tra i due valori. In particolare, per le società
Enel Italia SpA, Enel X Way Srl, Enel North America Inc., Enel
Global Thermal Generation Srl ed Enel X Srl la differenza ne-
gativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patri-
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
107Note di commento

Graphics
monio netto delle stesse ha rappresentato un trigger event,
a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio
di impairment il valore dell’equity value delle partecipazioni
in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi. A esito di
tale esercizio è emerso un maggior valore non riflesso nel
patrimonio netto contabile tale da confermare la piena re-
cuperabilità del valore delle partecipazioni.
Si rileva, a tale proposito, che le partecipazioni oggetto di
analisi hanno superato i test di impairment.
I certificati azionari relativi alle partecipazioni in società con-
trollate italiane detenute da Enel SpA sono presso il Monte
dei Paschi di Siena, in conto deposito titoli a custodia.
Nel prospetto che segue è riportata la composizione del
capitale sociale e del patrimonio netto di ciascuna delle
partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto,
collegate e in altre imprese al 31 dicembre 2022.
Sede legale Valuta Capitale sociale
Patrimonio
netto (milioni
di euro)
Utile/(Perdita)
ultimo esercizio
(milioni di euro)
Quota di
possesso %
Valore a
bilancio (milioni
di euro)
A) Imprese controllate
Enel Global Services Srl Roma EUR 10.000 51 14 100,0 71
Enel Global Thermal
Generation Srl
Roma EUR 11.000.000 6 (13) 100,0 18
Enel Global Trading SpA Roma EUR 90.885.000 380 (12) 100,0 1.403
Enel Green Power SpA Roma EUR 272.000.000 482 (114) 100,0 1.285
Enel Grids Srl Roma EUR 10.100.000 319 292 100,0 61
Enel Holding Finance Srl Roma EUR 10.000 7. 874 - 100,0 7.87 5
Enel Iberia SRLU Madrid EUR 336.142.500 23.435 725 100,0 13.714
Enel Innovation Hubs Srl Roma EUR 1.100.000 7 - 100,0 7
Enel Insurance NV Amsterdam EUR 60.000 511 5 100,0 502
Enel Investment Holding BV Amsterdam EUR 1.000.000 5 (1) 100,0 6
Enel Italia SpA Roma EUR 100.000.000 3.745 910 100,0 12.795
Enel North America Inc. Andover USD 50 5.761 191 100,0 4.035
Enel Romania SA Buftea RON 200.000 5 1 100,0 -
Enel X Srl Roma EUR 1.050.000 193 54 100,0 241
Enel X Way Srl Roma EUR 6.026.000 818 (15) 100,0 889
Enelpower Srl Milano EUR 2.000.000 26 1 100,0 26
Vektör Enerji Üretím AŞ Istanbul TRY 3.500.000 - - 100,0 -
Enel Américas SA Santiago USD 15.799.498.545 14.474 288 82,3 11.658
E-Distribuţie Muntenia SA Bucarest RON 271.635.250 580 (37) 78,0 -
Enel Energie Muntenia SA Bucarest RON 37.004.350 29 (67) 78,0 -
Enel Chile SA Santiago CLP 3.882.103.470.184 4.827 1.426 64,9 2.671
E-Distribuţie Banat SA Timisoara RON 382.158.580 243 (59) 51,0 -
E-Distribuţie Dobrogea SA Costanza RON 280.285.560 198 (32) 51,0 -
Enel Energie SA Bucarest RON 140.000.000 24 (79) 51,0 -
Enel Finance International NV Amsterdam EUR 1.478.810.371 10.286 44 25,0 2.624
Enel Green Power Chile SA Santiago USD 842.121.531 1.228 30 - -
B) Imprese a controllo
congiunto
Rusenersgobyt LLC Mosca RUB 18.000.000 159 158 49,5 41
C) Imprese collegate
CESI SpA
(1)
Milano EUR 8.550.000 105 (10) 42,7 23
D) Altre imprese
Compañía de Transmisión del
Mercosur SA
Buenos Aires ARS 2.025.191.313 - - - -
Elcogas SA in liquidazione Puertollano EUR 809.690 - - 4,3 -
Empresa Propietaria de la
Red SA
Panama USD 58.500.000 156 18 11,1 7
Idrosicilia SpA Milano EUR 22.520.000 - - 1,0 -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
Panama USD 2.700.000 (10) (2) 11,1 -
(1) I valori del capitale sociale, del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio si riferiscono al Bilancio al 31 dicembre 2021.
108 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Le “Partecipazioni in altre imprese” al 31 dicembre 2022
sono tutte riferite a società non quotate. In fase di tran-
sizione all’IFRS 9 è stata applicata l’opzione ammessa dal
nuovo principio di valutare queste attività finanziarie al fair
value rilevato a Conto economico complessivo.
La partecipazione in Elcogas SA è stata completamente
svalutata nel 2014 e dal 1° gennaio 2015 la società, di cui
si possiede il 4,3%, è in liquidazione. Anche il relativo cre-
dito partecipativo di 6 milioni di euro, concesso nel 2014, è
stato svalutato per tenere conto delle perdite accumulate.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Partecipazioni in società non quotate valutate al FVOCI 7 5
Empresa Propietaria de la Red SA 7 5
Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA - -
Compañía de Transmisión del Mercosur SA - -
Elcogas SA in liquidazione - -
Idrosicilia SpA - -
14. Derivati – Euro 349 milioni, euro 390 milioni, euro 663 milioni, euro 178 milioni
Milioni di euro Non correnti Correnti
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Attività finanziarie - Derivati 349 753 390 60
Passività finanziarie - Derivati 663 1.300 178 131
Per maggiori dettagli sulla natura, la rilevazione e la classifi-
cazione dei derivati, che sono inclusi nelle attività e passivi-
tà finanziarie, si rimanda alle note 32 “Strumenti finanziari”
e 34 “Derivati ed hedge accounting”.
15. Altre attività finanziarie non correnti – Euro 14 milioni
La composizione di tale voce è la seguente:
Milioni di euro
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Risconti attivi finanziari 10 13 (3)
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell’indebitamento 15.1 4 3 1
Totale 14 16 (2)
I “Risconti attivi finanziari” si riferiscono alla quota residua
dei costi di transazione sulla linea di credito revolving di
10 miliardi di euro, stipulata il 18 dicembre 2017, di durata
quinquennale, tra Enel SpA, Enel Finance International NV
e Mediobanca. La voce accoglie la quota non corrente di
tali costi e il rilascio a Conto economico è in funzione della
tipologia della fee e della durata della linea.
15.1 Altre attività finanziarie non correnti incluse
nell’indebitamento – Euro 4 milioni
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Altri crediti finanziari 4 3 1
Totale 4 3 1
La voce “Altri crediti finanziari, pari a 4 milioni di euro, si
riferisce ai prestiti ai dipendenti.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
109Note di commento

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16. Altre attività non correnti – Euro 81 milioni
La voce accoglie le partite di seguito descritte.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Crediti tributari 12 12 -
Crediti verso società controllate per accollo PIA 69 87 (18)
Totale altre attività non correnti 81 99 (18)
La voce “Crediti tributari” accoglie il credito residuo, pari
a 9 milioni di euro, emerso in seguito alla presentazione
delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui red-
diti versate, per effetto della mancata deduzione parziale
dell’IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES.
Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per
proprio conto per l’esercizio 2003, mentre per le annualità
2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia
in qualità di società consolidante.
La voce “Crediti tributari” comprende inoltre il credito pari
a 3 milioni di euro derivante dal calcolo definitivo della wi-
thholding tax applicata sui dividendi di Enel Américas SA di
competenza dell’esercizio 2021.
La voce “Crediti verso società controllate per accollo PIA
si riferisce ai crediti derivanti dall’accollo da parte delle so-
cietà del Gruppo delle rispettive quote di competenza del-
la Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell’ac-
cordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rim-
borseranno i costi per estinguere l’obbligazione a benefíci
definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla
voce “Benefíci ai dipendenti”.
Sulla base delle previsioni attuariali formulate secondo le
correnti assunzioni, la quota esigibile oltre il 5° anno dei
Crediti verso società controllate per accollo PIA” è stimata
a 11 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
17. Crediti commerciali – Euro 294 milioni
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Crediti commerciali:
- verso imprese controllate 278 260 18
- verso clienti terzi 16 15 1
Totale 294 275 19
I crediti commerciali verso imprese controllate si riferisco-
no principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento
e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società
del Gruppo.
I crediti verso clienti terzi sono riferiti a prestazioni di di-
versa natura.
I crediti commerciali verso imprese controllate sono di se-
guito dettagliati per società.
110 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Società controllate
Edistribución Redes Digitales SLU 8 7 1
e-distribuzione SpA 16 22 (6)
Endesa Energía SA 2 3 (1)
Endesa Generación SA 4 2 2
Endesa SA 13 10 3
Enel Américas SA 6 5 1
Enel Brasil SA 93 70 23
Enel Chile SA 9 7 2
Enel Distribución Chile SA 5 5 -
Enel Distribución Perú SAA 3 3 -
Enel Energia SpA 7 9 (2)
Enel Generación Chile SA 5 4 1
Enel Generación Perú SAA 2 2 -
Enel Global Services Srl 12 12 -
Enel Green Power Chile SA 3 1 2
Enel Green Power Hellas SA 3 2 1
Enel Green Power Italia Srl 2 4 (2)
Enel Green Power North America Inc. 10 5 5
Enel Green Power SpA 3 3 -
Enel Grids Srl 1 4 (3)
Enel Italia SpA (1) - (1)
Enel North America Inc. 3 7 (4)
Enel Produzione SpA 4 4 -
Enel Romania Srl 5 5 -
PJSC Enel Russia - 9 (9)
Enel X Srl 3 5 (2)
Enel X Way Srl 4 - 4
E-Distribuţie Banat SA 6 6 -
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 3 -
E-Distribuţie Muntenia SA 10 9 1
Gas y Electricidad Generación SAU 1 2 (1)
Servizio Elettrico Nazionale SpA 1 2 (1)
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 8 -
Altre 24 20 4
Totale 278 260 18
Nella seguente tabella si riportano i crediti commerciali
suddivisi per area geografica.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Italia 56 70 (14)
Europa - UE 79 70 9
Europa - extra UE 2 10 (8)
Altri 157 125 32
Totale 294 275 19
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
111Note di commento

Graphics
18. Crediti per imposte sul reddito – Euro 165 milioni
I crediti per imposte sul reddito al 31 dicembre 2022 am-
montano a 165 milioni di euro e si riferiscono essenzial-
mente al credito IRES della Società per la stima delle impo-
ste sul reddito IRES dell’esercizio 2022 (142 milioni di euro)
e al credito per withholding tax per i dividendi delle società
Enel Américas SA ed Enel Chile SA (16 milioni di euro).
19. Altre attività finanziarie correnti – Euro 3.480 milioni
Milioni di euro
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Altre attività finanziarie correnti incluse nell’indebitamento 19.1 3.395 8.197 (4.802)
Altre attività finanziarie correnti 85 60 25
Totale 3.480 8.257 (4.777)
Per la voce “Altre attività finanziarie correnti incluse nell’in-
debitamento” si rimanda alla nota 19.1.
La voce “Altre attività finanziarie correnti” si riferisce es-
senzialmente ai crediti maturati verso le società del Grup-
po per interessi e altre competenze derivanti dai contratti
di servizi finanziari per 11 milioni di euro (15 milioni di euro
al 31 dicembre 2021), ai crediti su esiti su derivati per 20
milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2021), ai ra-
tei attivi finanziari correnti per 40 milioni di euro (37 milioni
di euro al 31 dicembre 2021) e ai risconti attivi finanziari
correnti per 14 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 di-
cembre 2021).
19.1 Altre attività finanziarie correnti incluse
nell’indebitamento – Euro 3.395 milioni
Milioni di euro
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Crediti finanziari verso società del Gruppo: 3.001 7.111 (4.110)
- crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) 32.1.1 2.489 7.111 (4.622)
- finanziamenti a breve termine 512 - 512
Crediti finanziari verso terzi: 394 1.086 (692)
- altri crediti finanziari 5 9 (4)
- cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC 32.1.1 389 1.077 (688)
Totale 3.395 8.197 (4.802)
20. Altre attività correnti – Euro 584 milioni
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Crediti tributari 286 4 282
Altri crediti verso società del Gruppo 283 1.044 (761)
Crediti verso altri 15 15 -
Totale 584 1.063 (479)
I “Crediti tributari, pari a 286 milioni di euro, si riferiscono
per 274 milioni di euro al credito residuo per IVA 2022 del
Gruppo IVA Enel.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta
essenzialmente al mancato versamento dell’acconto IVA
2021, in linea con i chiarimenti resi dall’Agenzia delle Entra-
te, secondo cui nel primo anno di costituzione del sogget-
to unico ai fini IVA l’acconto non era dovuto in quanto privo
dei dati posti a base del calcolo dell’acconto stesso.
La voce comprende anche il credito di 8 milioni di euro re-
lativo al rimborso per IRES per le annualità 2011-2014 rico-
nosciuto a Enel SpA a esito di una procedura amichevole
(MAP), avviata nel 2021 e conclusasi nel corso dell’esercizio
2022 con un accordo intervenuto tra le Amministrazioni
finanziarie italiana e spagnola, con cui è stata eliminata
la doppia imposizione subita dal gruppo multinazionale
112 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
in seguito alle rettifiche operate ai prezzi di trasferimento
applicati nelle transazioni fra la società Enel SpA e le sue
consociate spagnole, nel corso degli esercizi 2011, 2012,
2013 e 2014.
Gli “Altri crediti verso società del Gruppo” sono relativi
essenzialmente ai crediti per l’acconto sul dividendo de-
liberato nel 2022 dalle società controllate Rusenergosbyt
LLC ed Enel Chile SA (rispettivamente pari a 12 milioni di
euro e a 14 milioni di euro), ai crediti tributari IRES verso
le società del Gruppo aderenti all’istituto del consolidato
fiscale nazionale (154 milioni di euro), nonché ai crediti per
IVA verso le società controllate aderenti al Gruppo IVA Enel
(101 milioni di euro).
Nell’esercizio precedente la voce includeva i crediti per IVA
verso le società controllate aderenti al Gruppo IVA Enel per
547 milioni di euro e i crediti per l’acconto sul dividendo
deliberato nel 2021 dalle società Enel Iberia SRLU, Enel
Américas SA ed Enel Chile per complessivi 368 milioni di
euro, che sono stati incassati nei primi mesi dell’esercizio
2022.
I “Crediti verso altri”, pari a 15 milioni di euro al 31 dicembre
2022, sono sostanzialmente in linea con i valori del 2021.
21. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Euro 4.868 milioni
Le disponibilità liquide sono di seguito dettagliate.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Depositi bancari e postali 4.868 952 3.916
Denaro e valori in cassa - - -
Totale 4.868 952 3.916
Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 4.868
milioni di euro, presentano un incremento di 3.916 milioni
di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per l’effetto dal cash
flow generato dall’ordinaria gestione operativa.
Il cash flow da attività operativa nell’esercizio 2022 è positivo
per 8.689 milioni di euro (pari a 6.757 milioni di euro al 31
dicembre 2021), in crescita di 1.932 milioni di euro rispetto
al valore dell’esercizio precedente, principalmente a segui-
to dei maggiori dividendi incassati, in parte compensati dai
maggiori oneri finanziari pagati e dal maggior fabbisogno
connesso alla variazione del capitale circolante netto.
Nel corso dell’esercizio il cash flow da attività di finanzia-
mento ha assorbito liquidità per 3.126 milioni di euro. Tale
risultato risente principalmente dei rimborsi avvenuti nel
periodo di finanziamenti a lungo termine (10.466 milioni di
euro), del pagamento dei dividendi (3.882 milioni di euro)
in parte compensati dall’emissione di nuovi finanziamenti a
lungo termine (4.251 milioni di euro), della variazione netta
negativa dei debiti finanziari (7.108 milioni di euro) e del pa-
gamento di coupon ai detentori di obbligazioni ibride per-
petue per 123 milioni di euro.
Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidi-
tà per 1.647 milioni di euro per effetto essenzialmente dei
versamenti in conto capitale a favore della società control-
lata Enel North America Inc. (880 milioni di euro), dell’ac-
quisizione della quota di partecipazione di Enel X Italia Srl
al capitale di Enel X Way Srl e alla successiva ripatrimo-
nializzazione a favore di quest’ultima (per complessivi 858
milioni di euro), in parte compensati dall’incasso derivante
dalla cessione di Enel Russia per 137 milioni di euro.
I fabbisogni generati dalle attività di finanziamento e dalle
attività di investimento sono stati fronteggiati dall’apporto
del cash flow generato dall’attività operativa che, positivo
per 8.689 milioni di euro, ha determinando un saldo delle
disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell’eserci-
zio per 4.868 milioni di euro.
22. Attività non correnti classificate come possedute per la vendita – Euro 654 milioni
Tra le attività non correnti classificate come possedute per
la vendita sono state riclassificate le partecipazioni dete-
nute nelle società E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie
Banat SA, E-Distribuţie Dobrogea SA, Enel Energie SA, Enel
Energie Muntenia SA ed Enel Romania SA, per un totale
complessivo di 654 milioni di euro, a seguito dell’accordo
per la cessione alla società greca Public Power Corpora-
tion SA (PPC) di tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo
Enel in Romania.
Il valore riclassificato risente dell’adeguamento di valore di
995 milioni di euro effettuato per allineare il valore delle
partecipazioni al corrispettivo definito nell’accordo di ces-
sione.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
113Note di commento

Graphics
Passivo
23. Patrimonio netto – Euro 38.342 milioni
Il patrimonio netto è pari a 38.342 milioni di euro, in au-
mento di 3.375 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.
Tale variazione è principalmente riferibile:
all’utile complessivo rilevato nell’esercizio pari a 7.464
milioni di euro;
alla distribuzione del saldo del dividendo dell’esercizio
2021 nella misura di 0,19 euro per azione (complessiva-
mente pari a 1.932 milioni di euro), così come deliberato
dall’Assemblea degli azionisti in data 19 maggio 2022, e
dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2022 deliberato
dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e
messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023
(0,20 euro per azione per complessivi 2.033 milioni di
euro).
Capitale sociale – Euro 10.167 milioni
Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di Enel SpA, intera-
mente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946
euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del va-
lore nominale di 1 euro ciascuna. Lindicato importo del ca-
pitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello
registrato al 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2022, in base alle risultanze del libro dei
Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-
SOB e pervenute alla Società ai sensi dell’art. 120 del de-
creto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre
informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una
partecipazione superiore al 3% del capitale della Società
risultavano il Ministero dell’Economia e delle Finanze (con il
23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,114%
del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del ri-
sparmio).
Riserva negativa per azioni proprie in
portafoglio – Euro (47) milioni
Alla data del 31 dicembre 2022, le azioni proprie sono
rappresentate da n. 7.153.795 azioni ordinarie di Enel SpA
del valore nominale di 1 euro (n. 4.889.152 al 31 dicembre
2021), acquistate tramite un intermediario abilitato per un
valore complessivo di circa 47 milioni di euro.
In data 16 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione della
Società, in attuazione dell’autorizzazione conferita dall’As-
semblea degli azionisti del 19 maggio 2022, ha approvato
l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per
un numero di azioni pari a 2,7 milioni, equivalenti a circa lo
0,027% del capitale sociale di Enel.
Il Programma, avviato in data 17 giugno 2022 e conclusosi
il 20 luglio, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo
termine per il 2022 destinato al management di Enel e/o
di società da questa controllate ai sensi dell’art. 2359 del
codice civile (Piano LTI 2022), anchesso approvato dall’As-
semblea del 19 maggio 2022.
Per effetto delle operazioni sopra descritte sono state
acquistate complessive n. 2.700.000 azioni Enel (pari allo
0,026557% del capitale sociale), al prezzo medio pondera-
to per il volume di 5,1951 euro per azione e per un contro-
valore complessivo di 14.026.715 euro.
Addizionalmente, in data 5 settembre, è intervenuta l’ero-
gazione ai destinatari del Piano di incentivazione di lungo
termine per il 2019 di complessive n. 435.357 azioni.
Tenuto conto di quanto sopra e considerando le azioni
proprie già in portafoglio, al 31 dicembre 2022 Enel detie-
ne complessivamente n. 7.153.795 azioni proprie, pari allo
0,070365% del capitale sociale, al servizio del Piano di in-
centivazione di lungo termine (Piano LTI) per gli anni 2019,
2020, 2021 e 2022.
Come previsto dall’art. 2357 ter comma 2 del codice civi-
le, le azioni proprie non concorrono alla distribuzione del
dividendo.
Obbligazioni ibride perpetue – Euro 5.567
milioni
Tale riserva si riferisce ai prestiti obbligazionari non con-
vertibili subordinati ibridi perpetui denominati in euro de-
stinati a investitori istituzionali.
La voce non ha subíto variazioni rispetto all’esercizio pre-
cedente.
Nel corso del 2022 la Società ha pagato coupon ai titolari
di obbligazioni ibride perpetue per 123 milioni di euro.
Altre riserve – Euro 11.835 milioni
Riserva da sovrapprezzo azioni – Euro 7.496 milioni
La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2022 risulta
pari a 7.496 milioni di euro e non ha subíto variazioni ri-
spetto all’esercizio precedente.
Riserva legale – Euro 2.034 milioni
La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non pre-
senta variazioni rispetto al precedente esercizio.
Riserva ex lege n. 292/1993 – Euro 2.215 milioni
Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effet-
tuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a
società per azioni.
In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale
previsto per le riserve di capitale ex art. 47 del TUIR.
114 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Altre riserve – Euro 137 milioni
La voce comprende la riserva per contributi in conto ca-
pitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi
acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in for-
za di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi
dell’art. 55 del decreto del Presidente della Repubblica n.
917/1986), rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del
beneficio di sospensione della tassazione.
Comprende inoltre la riserva indisponibile costituita per
l’acquisto di azioni proprie per 47 milioni di euro in ese-
cuzione delle deliberazioni dell’Assemblea ordinaria degli
azionisti di Enel SpA e le riserve costituite per rilevare il
controvalore della componente azionaria assegnata al ma-
nagement della Società e delle società controllate nell’am-
bito dei Piani Long-Term Incentive 2019, 2020, 2021 e 2022
per un valore pari a 22 milioni di euro. Per ulteriori dettagli
si rinvia alla nota 36 “Pagamenti basati su azioni.
La voce accoglie infine la riserva stock option di 29 milioni
di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.
Riserve da valutazione di strumenti finanziari – Euro (27)
milioni
La voce al 31 dicembre 2022 è costituita dalle riserve da
valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow he-
dge e di costi di hedging, negative per 27 milioni di euro
(al netto dell’effetto fiscale positivo pari a 9 milioni di euro).
Riserve da valutazione di attività finanziarie FVOCI –
Euro 2 milioni
Al 31 dicembre 2022 la riserva da valutazione di attività fi-
nanziarie FVOCI è pari a 2 milioni di euro per effetto della
valutazione al fair value della società Empresa Propietaria
de la Red SA.
Riserve da rimisurazione delle passività/(attività) nette
per piani a benefíci definiti Euro (22) milioni
Al 31 dicembre 2022 la riserva per piani a benefíci definiti è
pari a 22 milioni di euro (al netto dell’effetto fiscale positivo
pari a 4 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le per-
dite attuariali rilevati direttamente a patrimonio netto, non
essendo più applicabile il cosiddetto “corridor approach
secondo la nuova versione del principio contabile “IAS 19 -
Benefíci per i dipendenti”.
Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i mo-
vimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari
e da rimisurazione delle passività/(attività) per piani a be-
nefíci definiti avvenuti nel corso degli esercizi 2021 e 2022.
Milioni di euro
Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell’esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi Imposte
Altre
movimentazioni
Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell’esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi Imposte
Altre
movimentazioni
al
01.01.2021
al
31.12.2021
al
31.12.2022
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di cash
flow hedge
(443) 347 (169) (39) (14) (318) 464 (54) (93) (23) (24)
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di costi
di hedging
(16) 21 - (5) - - (4) - 1 - (3)
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
- - - - - - 2 - - - 2
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
(39) 6 - (2) - (35) 17 - (4) - (22)
Utili/(Perdite)
rilevati
direttamente
a patrimonio
netto
(498) 374 (169) (46) (14) (353) 479 (54) (96) (23) (47)
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
115Note di commento

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Utili e perdite accumulati – Euro 5.696 milioni
Nell’esercizio 2022 la voce ha presentato una variazione in
aumento di 768 milioni di euro per effetto:
della destinazione dell’utile d’esercizio 2021, in esecu-
zione di quanto deliberato dall’Assemblea degli azionisti
del 19 maggio 2022, di un importo pari a 71 milioni di
euro, a copertura degli importi pagati nel corso del 2021
a titolo di coupon ai possessori di obbligazioni ibride
perpetue e della parte residua dell’utile stesso per un
valore complessivo di 831 milioni di euro, comprensivo
della quota di saldo dividendo non distribuito a fronte
delle azioni proprie che sono risultate in portafoglio alla
“record date” del 19 luglio 2022;
del pagamento a favore dei detentori di obbligazioni
ibride perpetue di coupon per un valore complessivo di
123 milioni di euro;
dell’imputazione a specifica riserva indisponibile, a fron-
te degli acquisti di azioni proprie al servizio del Piano LTI
2022, per complessivi 14 milioni di euro;
della riclassifica da specifica riserva indisponibile di circa
3 milioni di euro per effetto dell’erogazione parziale del-
le azioni proprie al servizio del Piano LTI 2019 a seguito
della consuntivazione degli obiettivi di performance del
Piano stesso.
Utile dell’esercizio – Euro 5.124 milioni
L’utile dell’esercizio 2022, al netto dell’acconto sul dividen-
do 2022 di 0,20 euro per azione (per complessivi 2.033 mi-
lioni di euro), è pari a 5.124 milioni di euro.
Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità
e distribuibilità delle riserve.
Milioni di euro
al 31.12.2022 Possibilità di utilizzare Quota disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.49 6 ABC 7.49 6
- strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 5.567
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (47)
- riserva ex lege n. 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (27)
- riserve attività finanziarie FVOCI 2
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29
(1)(2)
- riserve da rimisurazione delle passività per piani a benefíci definiti (22)
- riserva per pagamenti basati su azioni (LTI) 22
- altre 67 ABC 20
Utili/(Perdite) accumulati 5.696 ABC 5.696
Totale 33.218 15.475
di cui quota distribuibile 15 .472
A: aumento di capitale.
B: per copertura perdite.
C: per distribuzione ai soci.
(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.
(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più
esercitabili.
Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve
a norma dell’art. 2426, comma 1, n. 5 del codice civile, in
quanto non vi sono costi d’impianto e di ampliamento e
costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero dero-
ghe di cui all’art. 2423, comma 4 del codice civile.
Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della
riserva disponibile denominata “utili e perdite accumulati”
è stata utilizzata per un importo pari a 1.322 milioni di euro
per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.
116 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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23.1 Dividendi
La tabella seguente evidenzia i dividendi distribuiti dalla
Società negli esercizi 2021 e 2022.
Ammontare distribuito (milioni di euro) Dividendo per azione (euro)
Dividendi distribuiti nel 2021
Dividendi relativi al 2020 3.638 0,358
Acconto sul dividendo 2021
(1)
- -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2021 3.638 0,358
Dividendi distribuiti nel 2022
Dividendi relativi al 2021 3.861 0,38
Acconto sul dividendo 2022
(2)
- -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2022 3.861 0,38
(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 (acconto dividendo per azione
0,19 euro per complessivi 1.932 milioni di euro).
(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023 (acconto dividendo per azione
0,20 euro per complessivi 2.033 milioni di euro).
I dividendi distribuiti sono esposti al netto delle quo-
te spettanti alle azioni proprie risultate in portafoglio alle
rispettive “record date”. Tali quote sono state oggetto di
rinuncia all’incasso da parte della Società e destinate alla
riserva denominata “utili accumulati”.
Il dividendo dell’esercizio 2022, pari a euro 0,40 per azio-
ne, per un ammontare complessivo di 4.067 milioni di euro
(di cui 0,20 euro per azione per complessivi 2.033 milioni di
euro a titolo di acconto), verrà proposto all’Assemblea degli
azionisti del 10 maggio 2023 riunita in unica convocazione.
Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distri-
buzione ai soci del dividendo dell’esercizio 2022, se non
per il debito verso gli azionisti per l’acconto sul dividen-
do 2022, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del
3 novembre 2022 per un importo massimo potenziale di
2.033 milioni di euro, e messo in pagamento a decorre-
re dal 25 gennaio 2023 al netto della quota spettante alle
7.153.795 azioni proprie risultate in portafoglio alla “record
date” del 24 gennaio 2023.
Nel corso dell’esercizio, la Società ha inoltre pagato ai de-
tentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un va-
lore complessivo di 123 milioni di euro.
23.2 Gestione del capitale
Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del ca-
pitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la
creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo
sviluppo del Gruppo. In particolare, la Società persegue il
mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione
che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno eco-
nomico per gli azionisti e l’accesso a fonti esterne di finan-
ziamento anche attraverso il conseguimento di un rating
adeguato.
In tal contesto, la Società gestisce la propria struttura di
capitale ed effettua aggiustamenti alla stessa, qualora i
cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano.
Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle
politiche o ai processi nel corso dell’esercizio 2022.
A tal fine, la Società monitora costantemente l’evoluzione
del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto,
la cui situazione al 31 dicembre 2022 e 2021 è sintetizzata
nella seguente tabella.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Posizione finanziaria non corrente (18.196) (25.572) 7.376
Posizione finanziaria corrente netta (1.919) 2.370 (4.289)
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 4 3 1
Indebitamento finanziario netto (20.111) (23.199) 3.088
Patrimonio netto 38.342 34.967 3.375
Indice debt/equity (0,52) (0,66) 0,14
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Bilancio di esercizio
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24. Finanziamenti – Euro 18.196 milioni, euro 1.430 milioni, euro 8.752 milioni
Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Finanziamenti a lungo termine 18.196 25.572 1.430 216
Finanziamenti a breve termine - - 8.752 6.563
Per maggiori dettagli sulla natura, rilevazione e classifica-
zione dei finanziamenti si rimanda alla nota 32 “Strumenti
finanziari”.
25. Benefíci ai dipendenti – Euro 131 milioni
La Società riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci
individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine
rapporto di lavoro, indennità per mensilità aggiuntive e in-
dennità sostitutiva del preavviso, premi di fedeltà, previ-
denza integrativa aziendale, assistenza sanitaria, indennità
aggiuntiva contributi FOPEN, contributi FOPEN superiori
al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al
personale.
La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i
benefíci dovuti al momento della cessazione del rapporto
di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per pia-
ni a benefíci definiti, nonché altri benefíci a lungo termine
spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per
altre forme di incentivazione ai dipendenti.
Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono
state determinate sulla base del “metodo della proiezione
unitaria del credito”.
Nel seguito si evidenziano la variazione intervenuta nell’e-
sercizio delle passività attuariali e la riconciliazione delle
stesse con le passività rilevate in bilancio rispettivamente
al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021.
Milioni di euro 2022 2021
Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci Totale
Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci Totale
VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ
ATTUARIALE
Passività attuariale al 1° gennaio 123 34 15 172 151 32 17 200
Costo previdenziale relativo alle
prestazioni di lavoro correnti
- 1 2 3 - 1 8 9
Interessi passivi 1 - - 1 - - - -
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
- - - - (9) (2) - (11)
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
(14) (7) - (21) - 3 - 3
Rettifiche basate sull’esperienza passata 3 1 - 4 - 2 - 2
Costo relativo alle prestazioni di lavoro
passate
- - - - (1) - - (1)
Perdite/(Utili) al momento dell’estinzione - - - - - - - -
Contributi del datore di lavoro - - - - - - - -
Contributi dei partecipanti al piano - - - - - - - -
Pagamenti per estinzioni - - - - - - - -
Altri pagamenti (17) (2) (9) (28) (18) (2) (11) (31)
Altri movimenti - - - - - - 1 1
Passività attuariale al 31 dicembre 96 27 8 131 123 34 15 172
118 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Milioni di euro
2022 2021
Perdite/(Utili) rilevati a Conto economico
Costo previdenziale 3 9
Interessi passivi 1 -
Perdite/(Utili) al momento dell’estinzione - -
Perdite/(Utili) attuariali su altri benefíci a lungo termine - -
Altre variazioni - -
Totale 4 9
Milioni di euro
2022 2021
Perdite/(Utili) da rimisurazione rilevati nelle OCI
Perdite/(Utili) attuariali sui piani a benefíci definiti (17) (6)
Altre variazioni - -
Totale (17) (6)
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti per benefíci
ai dipendenti relativo al 2022 è pari a 4 milioni di euro (9 mi-
lioni nel 2021).
Le principali assunzioni, determinate in coerenza con l’eser-
cizio precedente, utilizzate nella stima attuariale delle passi-
vità per benefíci ai dipendenti sono di seguito riportate.
2022 2021
Tasso di attualizzazione 3,60%-3,70% 0,00%-0,80%
Tasso di incremento delle retribuzioni 2,30%-4,30% 0,80%-1,80%
Tasso di incremento costo spese sanitarie 3,30% 2,50%
Di seguito si riporta unanalisi di sensitività che illustra gli
effetti sulla passività per assistenza sanitaria definiti a se-
guito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell’e-
sercizio, delle singole ipotesi attuariali rilevanti adottate
nella stima della predetta passività.
Milioni di euro
Incremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Decremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Incremento
0,5% tasso di
inflazione
Incremento
0,5% delle
retribuzioni
Incremento
0,5% delle
pensioni
in corso di
erogazione
Incremento 1%
costi assistenza
sanitaria
Incremento
di 1 anno
dell’aspettativa
di vita
dipendenti
in forza e
pensionati
Piani medici: ASEM (1) 2 (2) 5 29
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26. Fondi rischi e oneri – Euro 41 milioni
I “Fondi rischi e oneri” sono destinati a coprire le passività
potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla
Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza
considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano
un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere
non sia ragionevolmente quantificabile.
Nel determinare l’entità del fondo si considerano sia gli
oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giu-
diziali e da altro contenzioso intervenuti nell’esercizio, sia
l’aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi
precedenti.
La movimentazione dei fondi rischi e oneri è di seguito ri-
portata.
Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Altri movimenti Totale
al 31.12.2021 al 31.12.2022
di cui quota
corrente
Fondo contenzioso, rischi e oneri
diversi:
- contenzioso legale 3 4 - (1) - 6 4
- altri 6 - - - - 6 3
Totale fondo contenzioso, rischi e
oneri diversi
9 4 - (1) - 12 7
Fondo oneri per incentivi all’esodo 52 - (18) (5) - 29 7
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 61 4 (18) (6) - 41 14
L’incremento del fondo relativo al contenzioso legale, pari
a 3 milioni di euro, riflette prevalentemente l’accantona-
mento a Conto economico per la presenza di nuovi con-
tenziosi. Il suddetto fondo è riferito principalmente a cause
di lavoro.
Il fondo rischi e oneri altri, pari a 6 milioni di euro, risulta
invariato rispetto all’esercizio precedente.
La variazione in diminuzione pari a 23 milioni di euro del
fondo per incentivi all’esodo del personale adottati dall’A-
zienda risente dei rilasci a Conto economico pari a 18 mi-
lioni di euro, a causa degli adeguamenti dei relativi piani e
degli utilizzi del periodo pari a 5 milioni di euro.
27. Altre passività non correnti – Euro 23 milioni
Le “Altre passività non correnti”, pari a 23 milioni di euro (30
milioni di euro al 31 dicembre 2021), sono riferite per 8 mi-
lioni di euro al debito residuo verso le società del Gruppo,
inizialmente rilevato in seguito alla presentazione da parte
di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istan-
ze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori
imposte sui redditi versate per effetto della mancata de-
duzione parziale dell’IRAP nella determinazione del reddito
imponibile IRES. La contropartita di tale debito verso le so-
cietà controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari
non correnti (nota 16).
La voce comprende inoltre il debito verso i dipendenti (9
milioni di euro) per i piani di incentivo all’esodo del perso-
nale adottati dall’Azienda (14 milioni di euro nel 2021) e la
quota non corrente dei risconti passivi relativi a commis-
sioni up-front realizzate alla stipula di alcuni contratti de-
rivati di cambio di copertura per 5 milioni di euro (7 milioni
di euro al 31 dicembre 2021), stipulati in anni precedenti, il
cui rilascio a Conto economico viene effettuato sulla base
di un piano di ammortamento per tutta la durata del deri-
vato stesso.
28. Debiti commerciali – Euro 155 milioni
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Debiti commerciali:
- verso terzi 58 51 7
- verso società del Gruppo 97 116 (19)
Totale 155 167 (12)
120 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
I “Debiti commerciali” accolgono prevalentemente i debiti
per le forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni
diverse per le attività svolte nel corso dell’esercizio 2022, e
sono costituiti da debiti verso terzi per 58 milioni di euro
(51 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e da debiti verso
società del Gruppo per 97 milioni di euro (116 milioni di
euro al 31 dicembre 2021).
I debiti commerciali verso imprese controllate al 31 dicem-
bre 2022 sono di seguito dettagliati.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Società controllate
Endesa SA 1 1 -
Enel Global Services Srl 54 62 (8)
Enel Global Trading SpA 1 1 -
Enel Green Power SpA 7 4 3
Enel Grids Srl 2 22 (20)
Enel Iberia SRLU 6 5 1
Enel Innovation Hubs Srl 5 4 1
Enel Italia SpA 7 5 2
Enel Produzione SpA 1 1 -
Enel X Srl 2 - 2
Altre 11 11 -
Totale 97 116 (19)
Nella seguente tabella sono riportati i debiti commerciali
suddivisi per area geografica di destinazione.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Fornitori
Italia 134 145 (11)
Europa - UE 15 16 (1)
Europa - extra UE - 2 (2)
Altri 6 4 2
Totale 155 167 (12)
29. Altre passività finanziarie correnti – Euro 238 milioni
Le “Altre passività finanziarie correnti” sono riferite princi-
palmente a interessi passivi maturati sull’indebitamento in
essere a fine esercizio.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Passività finanziarie differite 205 215 (10)
Altre partite 33 12 21
Totale 238 227 11
In particolare, le “Passività finanziarie differite” si riferisco-
no principalmente a interessi passivi di competenza del
periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le “Altre par-
tite” accolgono i debiti verso le banche e verso le società
del Gruppo, maturati al 31 dicembre 2022, liquidabili nel
periodo successivo, connessi a oneri finanziari realizzati su
derivati di copertura su cambio commodity posti in essere
nell’interesse delle società del Gruppo.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
121Note di commento

Graphics
30. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari a lungo termine – Euro 20.111 milioni
La tabella seguente mostra la ricostruzione dell’indebita-
mento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello
schema di Stato patrimoniale.
Milioni di euro
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Finanziamenti a lungo termine 24 18.196 25.572 (7.376)
Finanziamenti a breve termine 24 8.752 6.563 2.189
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 24 1.430 216 1.214
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell’indebitamento 15.1 4 3 1
Altre attività finanziarie correnti incluse nell’indebitamento 19.1 3.395 8.197 (4.802)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 4.868 952 3.916
Totale 20.111 23.199 (3.088)
Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria net-
ta, rispettivamente al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre
2021, in linea con l’Orientamento n. 39, emanato il 4 mar-
zo 2021 dall’ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e con il
Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB
il 29 aprile 2021, che ha sostituito i riferimenti alle racco-
mandazioni CESR e quelli presenti nella Comunicazione n.
DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione
finanziaria netta.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021
2022-2021
di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
Liquidità
Depositi bancari e postali 4.038 952 3.086
Disponibilità liquide 4.038 952 3.086
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 830 - 830
Crediti finanziari a breve termine 3.395 8.197 (4.802)
Altre attività finanziarie correnti 3.395 2.489 8.197 7.111 (4.802)
Liquidità 8.263 9.149 (886)
Indebitamento finanziario corrente
Debiti bancari correnti (25) (640) 615
Altri debiti finanziari correnti (8.727) (8.362) (5.923) (5.625) (2.804)
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito) (8.752) (6.563) (2.189)
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (1.430) (216) (1.214)
Quota corrente del debito finanziario non corrente (1.430) (216) (1.214)
Indebitamento finanziario corrente (10.182) (6.779) (3.403)
Indebitamento finanziario corrente netto (1.919) 2.370 (4.289)
Indebitamento finanziario non corrente
Debiti bancari non correnti (1.527) (2.508) 981
Finanziamenti non bancari (leasing) - (1) 1
Altri debiti non correnti (12.407) (18.739) 6.332
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito)
(13.934) (21.248) 7.314
Obbligazioni emesse (4.262) (4.324) 62
Debiti commerciali e altri debiti non correnti non
remunerati che presentano una significativa componente di
finanziamento
- - -
Indebitamento finanziario non corrente (18.196) (25.572) 7.376
Totale indebitamento finanziario come da Comunicazione
CONSOB
(20.115) (23.202) 3.087
Crediti finanziari non correnti 4 - 3 - 1
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (20.111) (23.199) 3.088
122 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Si precisa che il presente prospetto della posizione finan-
ziaria netta non include le attività e passività finanziarie re-
lative a derivati, in quanto i contratti derivati non designati
in hedge accounting sono in ogni caso stipulati dalla So-
cietà, essenzialmente, con finalità di copertura gestionale.
Al 31 dicembre 2022 tali attività e passività finanziarie sono
esposte separatamente nello schema di Stato patrimonia-
le nelle seguenti voci: “Derivati finanziari attivi non correnti”
per 349 milioni di euro (753 milioni di euro al 31 dicembre
2021), “Derivati finanziari attivi correnti” per 390 milioni di
euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2021), “Derivati fi-
nanziari passivi non correnti” per 663 milioni di euro (1.300
milioni di euro al 31 dicembre 2021), e “Derivati finanziari
passivi correnti” per 178 milioni di euro (131 milioni di euro
al 31 dicembre 2021).
31. Altre passività correnti – Euro 2.873 milioni
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Debiti tributari 35 551 (516)
Debiti diversi verso società del Gruppo 739 220 519
Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali 20 18 2
Debiti verso istituti di previdenza 9 8 1
Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi 2 2 -
Altri 2.068 1.986 82
Totale 2.873 2.785 88
I “Debiti tributari”, pari a 35 milioni di euro, sono relativi
essenzialmente ai debiti verso l’Erario per l'imposta IRES
delle società aderenti al consolidato fiscale nazionale per
30 milioni di euro (250 milioni di euro nel 2021) e ai debi-
ti per ritenute IRPEF per lavoro dipendente per 4 milioni
di euro. Nell’esercizio precedente la voce comprendeva i
debiti verso l’Erario per la liquidazione dell’IVA del quarto
trimestre 2022 delle società aderenti al Gruppo IVA Enel
per 296 milioni di euro.
La variazione rispetto all’esercizio precedente è dovuta
essenzialmente al mancato versamento dell’acconto IVA
2021, in linea con i chiarimenti resi dall’Agenzia delle Entra-
te, secondo cui nel primo anno di costituzione del sogget-
to unico ai fini IVA l’acconto non era dovuto in quanto privo
dei dati posti a base del calcolo dell’acconto stesso.
La voce “Debiti diversi verso società del Gruppo”, pari a 739
milioni di euro, si riferisce per 456 milioni di euro ai debiti
generati dal consolidato fiscale IRES (86 milioni di euro al
31 dicembre 2021) e per 283 milioni di euro a debiti ge-
nerati dal Gruppo IVA (134 milioni di euro al 31 dicembre
2021). L’incremento di 519 milioni di euro riflette l’anda-
mento delle sopra riportate posizioni debitorie.
I debiti “Altri”, pari a 2.068 milioni di euro, includono i de-
biti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti
rappresentati essenzialmente dai debiti per l’acconto sul
dividendo dell’esercizio 2022, pari a 2.033 milioni di euro,
deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA
nella seduta del 3 novembre 2022 e messo in pagamento
a decorrere dal 25 gennaio 2023 (0,20 euro per azione per
l’esercizio 2022; 0,19 euro per azione per l’esercizio 2021).
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
123Note di commento

Graphics
32. Strumenti finanziari
32.1 Attività finanziarie per categoria
La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna
categoria delle attività finanziarie previste dall’IFRS 9, di-
stinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, espo-
nendo separatamente i derivati di copertura e i derivati mi-
surati al fair value rilevato a Conto economico.
Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Attività finanziarie a costo ammortizzato 32.1.1 4 3 8.620 9.812
Attività finanziarie a FVOCI
Partecipazioni in altre società 32.1.2 7 5 - -
Totale attività finanziarie a FVOCI 7 5 - -
Attività finanziarie a FVTPL
Derivati attivi a FVTPL 34 199 178 156 60
Totale attività finanziarie a FVTPL 199 178 156 60
Derivati attivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 150 575 234 -
Totale derivati attivi designati come strumenti di copertura 150 575 234 -
TOTALE 360 761 9.010 9.872
Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei
derivati attivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34
“Derivati ed hedge accounting”.
Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value si
rimanda alla nota 32.1.2 “Attività finanziarie al fair value ri-
levato a Conto economico complessivo (FVOCI)”.
32.1.1 Attività finanziarie al costo ammortizzato
La tabella seguente espone le attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato per natura, suddivise in attività finan-
ziarie correnti e non correnti.
Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 Note al 31.12.2022 al 31.12.2021
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - 21 4.868 952
Crediti commerciali - - 17 294 275
Crediti finanziari verso società del Gruppo
Crediti su conto corrente intersocietario - - 19.1 2.489 7.111
Quote correnti dei crediti finanziari a lungo termine 19.1 - - - -
Altri crediti finanziari - - 524 14
Totale crediti finanziari verso società del Gruppo - - 3.013 7. 125
Crediti finanziari verso terzi
Cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC - - 19.1 389 1.077
Altri crediti finanziari 4 3 25 13
Totale crediti finanziari verso terzi 4 3 414 1.090
Altri crediti - - 31 370
TOTALE 4 3 8.620 9.812
Le variazioni principali rispetto all’esercizio 2021 riguardano:
le “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”, che si sono
incrementate di 3.916 milioni di euro, principalmente per
effetto dei maggiori dividendi ricevuti nel corso dell’eser-
cizio dalle società del Gruppo;
i “Crediti finanziari verso società del Gruppo”, che si de-
crementano di 4.111 milioni di euro per effetto princi-
palmente della diminuzione dei crediti vantati sul con-
to corrente intersocietario intrattenuto con le socie
del Gruppo (4.622 milioni di euro), in parte compensata
dall’incremento degli altri crediti finanziari (512 milioni di
euro) riconducibili alla linea di credito revolving rilasciata
a favore di Enel Global Trading;
i minori cash collateral versati alle controparti per l’ope-
ratività su contratti derivati per 688 milioni di euro;
gli “Altri crediti” in diminuzione di 339 milioni di euro per ef-
124 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
fetto dei minori crediti per dividendi deliberati dalle socie
controllate e ancora da incassare al 31 dicembre 2022.
Impairment delle attività finanziarie al costo
ammortizzato
Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31
dicembre 2022 sono pari a 8.624 milioni di euro e sono
rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 11 milioni di
euro al 31 dicembre 2022 (12 milioni di euro alla fine dell’e-
sercizio precedente).
La Società detiene essenzialmente le seguenti tipologie di
attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e sotto-
poste a impairment:
disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
crediti commerciali;
crediti finanziari;
altre attività finanziarie.
Benché le disponibilità liquide e mezzi equivalenti siano
state assoggettate a impairment in base all’IFRS 9, la per-
dita attesa identificata risulta trascurabile.
La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata
utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso
di default (LGD) e l’esposizione al rischio in caso di default
(EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al
contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei manca-
ti incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo
originario.
In base alla natura delle attività finanziarie e delle informa-
zioni disponibili sul rischio di credito, la verifica dell’incre-
mento significativo del rischio di credito può essere effet-
tuata su:
base individuale, in presenza di crediti singolarmente
significativi e per tutti i crediti che sono verificati singo-
larmente ai fini dell’impairment in base a informazioni
ragionevoli e supportabili;
base collettiva, quando il reperimento di informazioni ra-
gionevoli e supportabili per verificare le perdite attese su
base individuale richiederebbe costi o sforzi eccessivi.
Quando non ci sono ragionevoli aspettative di recuperare
unattività finanziaria integralmente o parzialmente, si pro-
cederà a ridurre direttamente il suo valore contabile lordo.
Leliminazione contabile (ossia, write-off) costituisce un
evento di derecognition (per es., estinzione, trasferimento
o scadenza del diritto a incassare dei flussi finanziari).
La tabella seguente riporta le perdite attese per ogni classe
di attività finanziaria misurata al costo ammortizzato.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese Totale
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese Totale
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.868 - 4.868 952 - 952
Crediti commerciali 300 6 294 282 7 275
Crediti finanziari verso società del Gruppo 3.013 - 3.013 7. 125 - 7. 125
Crediti finanziari verso terzi 419 5 414 1.098 5 1.093
Altri crediti 35 - 35 370 - 370
Totale 8.635 11 8.624 9.827 12 9.815
Per misurare le perdite attese, la Società valuta i credi-
ti commerciali basandosi sull’approccio semplificato, su
base sia individuale sia collettiva.
In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalen-
temente da provider esterni.
Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i
crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratte-
ristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo
scaduto, considerando una specifica definizione di default.
La Società applica principalmente una definizione di de-
fault basata su uno scaduto di 180 giorni e pertanto, oltre
tale termine, si presume che i crediti commerciali siano
deteriorati (ossia, credit-impaired).
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
125Note di commento

Graphics
La tabella seguente indica la movimentazione del fondo
perdite attese su crediti finanziari e commerciali.
Milioni di euro Fondo perdite attese
Crediti finanziari Crediti commerciali
Individuale Collettivo Totale Individuale Collettivo Totale
01.01.2021 IFRS 9 5 - 5 - 6 6
Impairment - - - 1 - 1
Utilizzi - - - - - -
Rilasci - - - - - -
Totale al 31.12.2021 IFRS 9 5 - 5 1 6 7
Impairment - - - - - -
Utilizzi - - - (1) - (1)
Rilasci - - - - - -
Totale al 31.12.2022 IFRS 9 5 - 5 - 6 6
32.1.2 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto
economico complessivo (FVOCI)
In tale categoria sono classificate le partecipazioni in so-
cietà non quotate irrevocabilmente designate come tali al
momento della rilevazione iniziale.
Le partecipazioni in altre imprese, pari a 7 milioni di euro,
sono rappresentate essenzialmente dalla partecipazione
detenuta da Enel SpA nella società Empresa Propietaria de
la Red SA.
Al 31 dicembre 2022 il fair value della partecipazione è sta-
to determinato sulla base di una valutazione indipendente
che ha selezionato tra i possibili approcci l’income appro-
ach ed è stata scelta la metodologia discounted cash flow.
32.1.3 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto
economico (FVTPL)
In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati atti-
vi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle ope-
razioni di copertura dell’indebitamento delle società del
Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 “Derivati al fair
value through profit or loss.
32.2 Passività finanziarie per categoria
La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna
categoria delle passività finanziarie previste dall’IFRS 9,
distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti,
esponendo separatamente i derivati di copertura e i deri-
vati misurati al fair value rilevato a Conto economico.
Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2021
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.2.1 18.196 25.572 12.428 8.935
Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Derivati passivi al FVTPL 34 197 180 178 131
Totale 197 180 178 131
Derivati passivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 466 1.120 - -
Totale 466 1.120 - -
TOTALE 18.859 26.872 12.606 9.066
Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei de-
rivati passivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34
“Derivati ed hedge accounting”.
Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value, si pre-
ga di far riferimento alla nota 35 “Fair value measurement”.
32.2.1 Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività fi-
nanziarie correnti e non correnti.
Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2022 al 31.12.2021 Note al 31.12.2022 al 31.12.2021
Finanziamenti a lungo termine 24 18.196 25.572 1.430 216
Finanziamenti a breve termine - - 24 8.752 6.563
Debiti commerciali - - 28 155 167
Altre passività finanziarie correnti - - 31 2.091 1.989
Totale 18.196 25.572 12.428 8.935
126 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Le altre passività finanziarie correnti includono i debiti re-
lativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti rappresen-
tati essenzialmente dai debiti per l’acconto sul dividendo
dell’esercizio 2022, pari a 2.033 milioni di euro, deliberato
dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA nella seduta
del 3 novembre 2022 e messo in pagamento a decorrere
dal 25 gennaio 2023 (0,20 euro per azione per l’esercizio
2022; 0,19 euro per azione per l’esercizio 2021).
Finanziamenti
Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in
scadenza nei 12 mesi successivi) – Euro 19.626 milioni
Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari,
a finanziamenti bancari, nonché a finanziamenti ricevuti da
società del Gruppo, in euro e in altre valute, incluse le quo-
te in scadenza entro i 12 mesi (pari a 1.430 milioni di euro),
ammonta al 31 dicembre 2022 a 19.626 milioni di euro.
La tabella seguente indica il valore nominale, il valore con-
tabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 31
dicembre 2022, inclusa la quota in scadenza nei 12 mesi
successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di
tasso di interesse. Per gli strumenti di debito quotati, il
fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali.
Per gli strumenti di debito non quotati, il fair value è de-
terminato mediante modelli di valutazione appropriati per
ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i
dati di mercato relativi alla data di chiusura dell’esercizio, ivi
inclusi gli spread creditizi del Gruppo.
Milioni di euro
Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi Fair value
Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi Fair value
Valore
contabile
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Obbligazioni:
- tasso fisso 3.601 3.584 - 3.584 3.672 3.571 3.549 - 3.549 5.804 35
- tasso variabile 775 775 97 678 823 872 872 97 775 1.047 (97)
Totale 4.376 4.359 97 4.262 4.495 4.443 4.421 97 4.324 6.851 (62)
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 1.527 1.527 - 1.527 1.548 2.508 2.508 - 2.508 1.398 (981)
Totale 1.527 1.527 - 1.527 1.548 2.508 2.508 - 2.508 1.398 (981)
Finanziamenti non
bancari:
- da contratti di leasing
a tasso fisso
1 1 1 - 1 2 2 1 1 2 (1)
Totale 1 1 1 - 1 2 2 1 1 2 (1)
Finanziamenti da
società del Gruppo:
- tasso fisso 13.186 13.186 1.286 11.900 10.730 13.258 13.258 - 13.186 5.992 (72)
- tasso variabile 553 553 46 507 568 5.599 5.599 118 5.553 5.706 (5.046)
Totale 13.739 13.739 1.332 12.407 11.298 18.857 18.857 118 18.739 11.698 (5.118)
Totale finanziamenti a
tasso fisso
16.788 16.771 1.287 15.484 14.403 16.831 16.809 1 16.736 11.798 (38)
Totale finanziamenti a
tasso variabile
2.855 2.855 143 2.712 2.939 8.979 8.979 215 8.836 8.151 (6.124)
TOTALE 19.643 19.626 1.430 18.196 17.342 25.810 25.788 216 25.572 19.949 (6.162)
Per maggiori informazioni sull’analisi delle scadenze dei
finanziamenti si rinvia alla nota 33 “Risk management”, e
sui livelli del fair value si rinvia alla nota 35 “Fair value me-
asurement”.
Viene di seguito rappresentato l’indebitamento finanziario
a lungo termine per valuta di origine con l’indicazione del
tasso di interesse.
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Bilancio di esercizio
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Corporate governance
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Relazione sulla gestione
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Relazioni
127Note di commento

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Finanziamenti a lungo termine per valuta e tasso di interesse
Milioni di euro Saldo contabile
Valore
nominale
Tasso medio
di interesse in
vigore
Tasso di
interesse
effettivo in
vigore
al 31.12.2021 al 31.12.2022 al 31.12.2022
Euro 23.689 17.476 17.480 2,4% 2,4%
Dollari statunitensi 1.406 1.495 1.498 7,8% 8,2%
Sterline inglesi 692 655 665 5,7% 5,9%
Altre valute 1 - - - -
Totale valute non euro 2.099 2.150 2.163
TOTALE 25.788 19.626 19.643
La movimentazione del valore nominale dell’indebitamento
a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella.
Milioni di euro
Valore
nominale
Rimborsi
Nuove
emissioni
Altre
movimentazioni
Differenze di
cambio
Valore
nominale
al 31.12.2021 al 31.12.2022
Obbligazioni 4.443 (97) - - 30 4.376
Finanziamenti bancari 2.508 (5.250) 4.250 - 19 1.527
Finanziamenti non bancari 2 (1) - - - 1
Finanziamenti da società del Gruppo 18.857 (5.118) - - - 13.739
Totale 25.810 (10.466) 4.250 - 49 19.643
Rispetto al 31 dicembre 2021, il valore nominale dell’inde-
bitamento a lungo termine presenta nel complesso un de-
cremento di 6.167 milioni di euro, dovuto principalmente:
al rimborso anticipato di tre loan agreement ricevuti da
Enel Finance International NV per complessivi 5.000 mi-
lioni di euro e al rimborso di due finanziamenti giunti a
scadenza, sempre nei confronti di Enel Finance Interna-
tional NV, per 118 milioni di euro;
alla diminuzione di finanziamenti bancari relativi a rim-
borsi di linee di credito revolving per complessivi 5.250
milioni di euro;
all’aumento dei finanziamenti bancari generato dall’uti-
lizzo di linee di credito revolving per complessivi 4.250
milioni di euro.
La tabella seguente indica le caratteristiche dei finanzia-
menti bancari posti in essere nell’esercizio 2022.
Nuove emissioni di finanziamenti
Tipo di finanziamento Emittente
Data di
emissione
Importo
finanziato
(milioni di euro) Valuta Tasso di interesse (%)
Tipo di tasso di
interesse Scadenza
Finanziamenti bancari
Enel SpA 07.03.2022 200 EUR Euribor + 0,38% Tasso variabile 03.05.2024
Enel SpA 14.09.2022 200 EUR Euribor + 0,38% Tasso variabile 03.05.2024
Enel SpA 30.09.2022 350 EUR Euribor + 0,45% Tasso variabile 26.07.2025
Enel SpA 30.09.2022 648 EUR Euribor + 0,40% Tasso variabile 12.05.2025
Enel SpA 30.09.2022 1.852 EUR Euribor + 0,40% Tasso variabile 05.03.2026
Enel SpA 30.09.2022 1.000 EUR Euribor + 0,52% Tasso variabile 02.10.2024
Totale 4.250
Si evidenzia che le nuove emissioni del 2022 fanno rife-
rimento a linee di credito revolving e che, al 31 dicembre
2022, tali utilizzi risultavano interamente rimborsati.
Il ricorso a questa tipologia di finanziamento rientra nel
piano di ottimizzazione finanziaria di Gruppo volto a ri-
spondere alle esigenze mutevoli dei mercati.
I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA
contengono i covenant tipici della prassi internaziona-
le. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmen-
128 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
te dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell’ambito
del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle
emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, su-
bordinati ibridi (i c.d. “bond ibridi”), dal Revolving Facility
Agreement sottoscritto in data 5 marzo 2021 da Enel SpA
ed Enel Finance International NV con un pool di banche e
modificato in data 11 maggio 2022 per un importo fino a
13,5 miliardi di euro (il “Revolving Facility Agreement”), dal
“Sustainability-Linked Loan Facility Agreement” sottoscrit-
to da Enel SpA il 15 ottobre 2020 con un pool di banche per
un importo fino a 1 miliardo di euro, dalla linea di credito
revolving sottoscritta da Enel SpA con un pool di banche
il 23 dicembre 2022 per un importo di 12 miliardi di euro
e garantita da SACE SpA fino al 70% del suo importo no-
minale (“Linea Revolving 12 miliardi”), dai contratti di finan-
ziamento sottoscritti da Enel SpA con UniCredit SpA e dal
Facility Agreement sottoscritto in data 5 ottobre 2021 da
Enel SpA con Bank of America Europe Designated Activity
Company per un importo pari a 348.750.000 dollari statu-
nitensi (per un controvalore pari a 300 milioni di euro, alla
data di sottoscrizione del finanziamento), dal finanziamen-
to sustainability-linked sottoscritto il 30 settembre 2022 da
Enel Finance America LLC (EFA) in qualità di prenditore e da
Enel SpA (in qualità di garante) con EKF Denmark’s Export
Credit Agency (EKF) e Citi per un importo fino a 800 milioni
di dollari statunitensi (Linea EKF).
I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie
effettuate nell’ambito del programma di Global/Euro Me-
dium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International
NV (inclusi i c.d. “green bonds” di Enel Finance International
NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i cosid-
detti “eligible green projects” del Gruppo) e quelli relativi ai
prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International
NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono
essere riassunti come segue:
clausole di “negative pledge”, in base alle quali l’emitten-
te e il garante non possono creare o mantenere in essere
(se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pe-
gni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a
garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno
che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o
pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
clausole di “pari passu, in base alle quali i titoli obbliga-
zionari e le relative garanzie costituiscono diretto, in-
condizionato e non garantito obbligo dell’emittente e del
(5) Si segnala che la Linea Revolving 12 miliardi, che è parte di un intervento strutturato a tutela del sistema energetico nazionale, deve essere utilizzata esclu-
sivamente per la copertura dei collaterali per le attività di trading sui mercati dell’energia di Enel e di Enel Global Trading SpA. Il mancato rispetto di tale
impegno costituisce un evento di default. L’operazione rientra nel quadro delle misure che la normativa vigente mette a disposizione di tutte le società con
sede in Italia, che rispondono a specifiche caratteristiche, per fronteggiare gli effetti negativi derivanti dalla crisi russo-ucraina ed è in linea con analoghi
strumenti messi a disposizione in altri Paesi europei.
La Linea EKF prevede, tra i covenant, una clausola sul “danno reputazionale di EKF”, in base alla quale EKF potrà richiedere la cancellazione dell’impegno
finanziario da essa assunto e il pagamento anticipato delle somme erogate, qualora si verifichi un danno accertato alla reputazione di EKF o dello Stato
danese in conseguenza di sostanziali violazioni di talune normative. È inoltre previsto l’impegno, anche del garante, ad assicurare il rispetto di determinate
normative e standard ambientali e sociali.
garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno
allo stesso livello di “seniority” degli altri prestiti, non su-
bordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell’emittente
e del garante;
clausole di “cross default”, in base alle quali, nel caso si
verifichi un evento di inadempimento (superiore a speci-
fiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamen-
to finanziario dell’emittente, del garante o delle società
rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti
obbligazionari in questione che possono diventare im-
mediatamente esigibili.
A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso
sul mercato europeo (nell’ambito del programma di emis-
sioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e
sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari “so-
stenibili, entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiun-
gimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
(SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi cove-
nant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia.
Nel 2022 Enel Finance America LLC ha emesso sul mercato
americano un prestito obbligazionario “sostenibile”, garan-
tito da Enel SpA, della stessa tipologia.
I principali covenant relativi ai bond ibridi di Enel SpA, in-
clusi i bond ibridi “perpetui” che prevedono l’obbligo di
rimborso solo in caso di scioglimento o liquidazione della
Società, possono essere riassunti come segue:
clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno
strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte
le altre emissioni obbligazionarie dell’emittente e ha un
livello di “seniority” pari a quello degli altri strumenti fi-
nanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumen-
ti di “equity”;
divieto di fusione con unaltra società e divieto di vendita
o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei pro-
pri asset a unaltra società, a meno che quest’ultima non
subentri in tutte le obbligazioni in essere dell’emittente.
I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agree-
ment e negli altri contratti di finanziamento sottoscritti da
Enel SpA, similari nella loro struttura, possono essere rias-
sunti come segue
(5)
:
clausola di “negative pledge”, in base alle quali il debitore
e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare
o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su
tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di de-
terminati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i
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Bilancio di esercizio
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Corporate governance
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Relazione sulla gestione
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Relazioni
129Note di commento

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vincoli espressamente ammessi;
clausole sulle “disposals”, in base alle quali il debitore e,
in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono
compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rile-
vante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti
di disposizione espressamente ammessi;
clausole di “pari passu, in base alle quali gli impegni di
pagamento del debitore hanno lo stesso livello di “senio-
rity” degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti
e non subordinati;
clausole di “change of control” che trovano applicazio-
ne nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o
più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o
una delle società da essa controllate conferiscano una
rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a
esso esterni tale che l’affidabilità del Gruppo, sotto il pro-
filo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il
verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo
(a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del
finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio
del finanziamento da parte del debitore;
clausole di “cross default”, in base alle quali, nel caso si
verifichi un inadempimento (superiore a specifiche so-
glie di rilevanza) su un determinato indebitamento finan-
ziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un
inadempimento anche sui finanziamenti in questione
che possono diventare immediatamente esigibili.
Gli indebitamenti finanziari presi in considerazione preve-
dono gli “events of default” tipici della prassi internaziona-
le, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e
cessazione dell’attività d’impresa.
Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi di-
satteso.
Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell’interesse di
alcune società del Gruppo alcune garanzie, a fronte degli
impegni assunti nell’ambito dei contratti di finanziamento
passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento
includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garan-
te, taluni covenant ed “events of default” tipici della prassi
internazionale.
Struttura del debito a lungo termine dopo la copertura
La tabella indica l’effetto della copertura del rischio di cam-
bio sulla struttura del debito a lungo termine lordo (incluse
le quote in scadenza nei 12 mesi successivi).
Milioni di euro al 31.12.2022 al 31.12.2021
Struttura iniziale del debito
Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura Struttura iniziale del debito
Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura
Valore
contabile
Valore
nominale %
Valore
contabile
Valore
nominale %
Euro 17.476 17.480 89% 2.163 19.643 23.690 23.696 91,8% 2.114 25.810
Dollari statunitensi 1.495 1.498 8% (1.498) - 1.406 1.412 5,5% (1.412) -
Sterline inglesi 655 665 3% (665) - 692 702 2,7% (702) -
Totale 19.626 19.643 100,0% - 19.643 25.788 25.810 100,0% - 25.810
La tabella seguente indica l’effetto della copertura sul ri-
schio di tasso di interesse sull’ammontare lordo dei debiti a
lungo termine in essere alla data di riferimento del bilancio.
Debiti lordi a lungo termine
% al 31.12.2022 al 31.12.2021
Prima della copertura Dopo la copertura Prima della copertura Dopo la copertura
Tasso variabile 15,0 8,0 34,8 29,8
Tasso fisso 85,0 92,0 65,2 70,2
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0
Finanziamenti a breve termine – Euro 8.752 milioni
La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine
al 31 dicembre 2022, distinti per natura.
130 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Finanziamenti da terzi
Finanziamenti bancari 25 590 (565)
Debiti verso banche (conto corrente ordinario) - 50 (50)
Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti 365 298 67
Totale 390 938 (548)
Finanziamenti dal Gruppo
Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente
intersocietario)
5.362 5.625 (263)
Altri finanziamenti a breve termine da società del Gruppo 3.000 - 3.000
Totale 8.362 5.625 2.737
TOTALE 8.752 6.563 2.189
Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equi-
valente al loro valore contabile in quanto l’effetto dell’attua-
lizzazione non è significativo.
32.2.2 Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto
economico (FVTPL)
In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati
passivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle
operazioni di copertura dell’indebitamento delle società
del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 “Derivati al
fair value through profit or loss”.
32.2.3 Utili/(Perdite) netti
La tabella seguente presenta gli utili e le perdite netti per
categoria di strumento finanziario, escludendo i derivati.
Milioni di euro Utili/(Perdite) netti
di cui: Impairment/
Ripristini di
impairment
al 31.12.2022 al 31.12.2021 al 31.12.2022
Attività finanziarie misurate al costo ammortizzato 371 232 -
Attività finanziarie a FVOCI - 1 -
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (695) (743) -
Per informazioni su utili e perdite netti su strumenti finan-
ziari derivati, si rinvia alla nota 7 “Proventi/(Oneri) finanziari
netti da contratti derivati”.
33. Risk management
Rischi finanziari
La Società, nello svolgimento della propria attività, è espo-
sta a una varietà di rischi finanziari quali il rischio di tasso
di interesse, il rischio tasso di cambio, il rischio di credito e
controparte e il rischio di liquidità.
Enel SpA ha adottato un sistema di governance dei rischi
finanziari che prevede la presenza di Comitati interni e
l’impiego di apposite policy e limiti operativi. Lobiettivo è
quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari al fine
di evitare variazioni inattese sul risultato economico senza
precludersi, nel contempo, la possibilità di cogliere even-
tuali opportunità.
Tasso di interesse e di cambio
Enel SpA, nell’esercizio dell’attività di holding industriale, è
esposta al rischio di oscillazione dei tassi di interesse e dei
tassi di cambio.
Il rischio di tasso di interesse e il rischio di tasso di cambio na-
scono principalmente dalla presenza di strumenti finanziari.
Le principali passività finanziarie detenute dalla Società com-
prendono i prestiti obbligazionari, i finanziamenti bancari,
i debiti verso altri finanziatori, i derivati, i depositi in denaro
ricevuti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), non-
ché i debiti commerciali. Lo scopo principale di tali strumenti
finanziari è quello di finanziare l’attività della Società.
Le principali attività finanziarie detenute dalla Società com-
prendono i crediti finanziari, i derivati, i depositi in denaro
forniti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), le di-
sponibilità liquide e i depositi a breve termine, nonché i cre-
diti commerciali. Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32
“Strumenti finanziari”.
La fonte dell’esposizione al rischio di tasso di interesse e di
3
Bilancio di esercizio
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Corporate governance
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Relazione sulla gestione
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Relazioni
131Note di commento

Graphics
tasso di cambio non ha subíto variazioni rispetto al prece-
dente esercizio.
Enel SpA, inoltre, in qualità di Capogruppo, accentra parte
delle attività di tesoreria e di accesso ai mercati finanziari
per quanto concerne la conclusione di contratti derivati di
natura finanziaria su tassi e cambi. Nell’ambito di tali attività,
Enel SpA effettua nei confronti delle società del Gruppo atti-
vità di intermediazione con il mercato assumendo posizioni,
anche rilevanti in termini di nozionale, che però non rappre-
sentano per la stessa fonte di esposizione ai rischi suddetti.
Nel 2022 il Gruppo si è posizionato al di sotto delle soglie di
clearing per tutte le asset class di attività previste da EMIR
(Regolamento UE n. 648/2012), mantenendo la classificazio-
ne di controparte non finanziaria con soglie di operatività
non rilevanti (NFC-).
Nel prosieguo si dà evidenza delle consistenze delle opera-
zioni su strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre
2022, indicando per ciascuna classe di strumenti il valore
nozionale.
Il valore nozionale di un contratto derivato è l’importo in base
al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può esse-
re espresso sia in termini di valore monetario sia in termini
di quantità (quali per esempio tonnellate, convertite in euro
moltiplicando l’ammontare nozionale per il prezzo fissato).
Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappre-
sentano necessariamente valori scambiati fra le parti e di
conseguenza non possono essere considerati una misura
dell’esposizione creditizia della Società.
Tasso di interesse
Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i
flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino
in seguito a variazioni nel livello di mercato dei tassi di inte-
resse.
Per la Società il rischio di tasso di interesse si manifesta
come variazione nei flussi connessi al pagamento degli in-
teressi sulle passività finanziarie indicizzate a tasso variabile,
come variazione delle condizioni economiche nella nego-
ziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come varia-
zioni avverse del valore di attività/passività finanziarie valuta-
te al fair value, tipicamente strumenti di debito a tasso fisso.
La gestione del rischio di tasso di interesse ha il duplice
obiettivo di ridurre l’ammontare di indebitamento soggetto
alla variazione dei tassi di interesse e di contenere il costo
della provvista, limitando la volatilità dei risultati.
Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la diversificazione
strategica del portafoglio di passività finanziarie per tipolo-
gia contrattuale, durata, nonché condizioni di tasso e modi-
ficando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraver-
so la stipula di strumenti finanziari derivati OTC, principal-
mente interest rate swap.
Si evidenzia di seguito il valore nozionale dei contratti in es-
sere a fine esercizio.
Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Derivati su tasso di interesse
Interest rate swap 5.246 6.699
Totale 5.246 6.699
La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza della
passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione nel
fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tali contratti è bilan-
ciata da una corrispondente variazione nel fair value e/o nei
flussi di cassa attesi della posizione sottostante.
I contratti di interest rate swap prevedono tipicamente lo
scambio periodico di flussi di interesse a tasso variabile con-
tro flussi di interesse a tasso fisso, entrambi calcolati su un
medesimo capitale nozionale di riferimento.
Il valore nozionale degli interest rate swap in essere a fine
esercizio, pari a 5.246 milioni di euro (6.699 milioni di euro
al 31 dicembre 2021), è relativo per 1.490 milioni di euro a
operazioni di copertura riferite alla propria quota di indebi-
tamento e per 3.756 milioni di euro a operazioni di copertura
dell’indebitamento delle società del Gruppo verso il merca-
to e intermediate per un corrispondente valore di nozionale
con le società stesse. La variazione in diminuzione del valore
nominale complessivo è dovuta sostanzialmente alla normale
riduzione del capitale residuo degli strumenti su tasso di tipo
amortizing.
Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega
di far riferimento alla nota 34 “Derivati ed hedge accounting”.
Lammontare dell’indebitamento a tasso variabile che non è
oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappre-
senta il principale elemento di rischio a causa del potenziale
impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori
oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello
dei tassi di interesse di mercato.
Al 31 dicembre 2022 il 15% (34,8% al 31 dicembre 2021) dell’in-
debitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a
tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura
dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in
base a quanto previsto dall’IFRS 9), l’indebitamento finanzia-
rio lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2022, risulta esse-
re coperto per il 92% rispetto all’esposizione (coperto per il
70,2% al 31 dicembre 2021). Il rapporto risulta sostanzialmen-
te invariato ove si considerassero nel rapporto anche quei
derivati ritenuti di copertura sotto il profilo gestionale, ma che
132 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
non hanno tutti i requisiti necessari per essere considerati tali
anche da un punto di vista contabile.
Analisi di sensitività del tasso di interesse
La Società effettua l’analisi di sensitività attraverso la stima
degli effetti della variazione nel livello dei tassi di interesse
sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in
strumenti finanziari.
In particolare, l’analisi di sensitività misura il potenziale im-
patto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la
componente di copertura dei derivati in cash flow hedge,
sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul
fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota par-
te di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da
strumenti finanziari derivati.
Tali scenari sono rappresentati dalla traslazione parallela in
aumento e in diminuzione nella curva dei tassi di interesse
di riferimento alla data di bilancio.
Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei
metodi e nelle assunzioni utilizzate nell’analisi di sensitività.
Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima
delle imposte è impattato come segue.
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Punti
base Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazione degli oneri
finanziari sul debito lordo
a lungo termine a tasso
variabile dopo le coperture
25 3,9 (3,9) - - 19,2 (19,2) - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati classificati non di
copertura
25 3,5 (3,5) - - 4,3 (4,3) - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati designati come
strumenti di copertura
25
Cash flow hedge 25 - - 12,0 (12,0) - - 47,9 (47,9)
Fair value hedge 25 - - - - - - - -
Tasso di cambio
Il rischio tasso di cambio è il rischio che il fair value o i flussi
finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino a se-
guito di variazioni nel livello di mercato dei tassi di cambio.
Per Enel SpA la principale fonte di rischio di tasso di cam-
bio deriva dalla presenza di strumenti finanziari monetari
denominati in una valuta diversa dall’euro, principalmente
prestiti obbligazionari emessi in valuta estera.
Lesposizione al rischio di cambio non ha subíto variazioni
rispetto al precedente esercizio.
Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 32
“Strumenti finanziari”.
Al fine di minimizzare l’esposizione al rischio di oscillazione
dei tassi di cambio la Società pone in essere, tipicamen-
te sul mercato over the counter (OTC), diverse tipologie di
contratti derivati e in particolare currency forward e cross
currency interest rate swap, la cui scadenza non eccede
quella dell’esposizione sottostante.
I currency forward sono contratti con i quali le controparti
concordano lo scambio di due flussi di capitale denomi-
nati in divise diverse, a una determinata data futura e a un
certo tasso di cambio (c.d. “strike”); tali contratti possono
prevedere la consegna effettiva dei due flussi (deliverable
forward) o la corresponsione del differenziale tra il tasso di
cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato
alla scadenza (non deliverable forward).
I cross currency interest rate swap sono utilizzati per tra-
sformare una passività a lungo termine denominata in di-
visa estera, a tasso fisso o variabile, in unequivalente pas-
sività denominata in euro, a tasso variabile o fisso. Oltre ad
avere i nozionali di riferimento denominati in divise diverse,
tali strumenti differiscono dagli interest rate swap in quan-
to prevedono sia lo scambio periodico di flussi di interesse
sia lo scambio finale dei flussi di capitale.
Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre
2022 e del 31 dicembre 2021, il valore nozionale delle opera-
zioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
133Note di commento

Graphics
Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Derivati su cambi
Forward: 14.065 7.894
- forward a copertura del rischio cambio connesso alle commodity 10.252 5.216
- forward a copertura dei flussi futuri 2.656 2.347
- altri contratti forward 1.157 331
Cross currency interest rate swap 3.104 3.078
Totale 17. 169 10.972
In particolare si evidenziano:
contratti di currency forward per un ammontare noziona-
le complessivo di 10.252 milioni di euro, relativi per 5.126
milioni di euro alla copertura del rischio cambio connesso
al processo di approvvigionamento di commodity ener-
getiche da parte delle società del Gruppo intermediate in
modo speculare con il mercato;
contratti di currency forward per un ammontare nozio-
nale complessivo di 2.656 milioni di euro, connessi alla
copertura del rischio cambio relativo ad altri flussi attesi
in valute diverse dall’euro, di cui 1.335 milioni di euro con-
clusi con il mercato;
contratti di currency forward per un ammontare noziona-
le complessivo di 1.157 milioni di euro, di cui 666 milioni
di euro conclusi con il mercato e relativi alla copertura del
rischio cambio derivante da spese per investimenti (440
milioni di euro) e, in minor misura, da spese operative;
contratti di cross currency interest rate swap per un am-
montare nozionale di 3.104 milioni di euro finalizzati alla
copertura del rischio cambio dell’indebitamento, proprio
o di società del Gruppo, denominato in valuta diversa
dall’euro.
Per maggiori dettagli sui derivati su cambi si rinvia alla nota
34 “Derivati ed hedge accounting”.
In base all’analisi dell’indebitamento, si rileva che l’11%
dell’indebitamento a lungo termine lordo è espresso in va-
lute diverse dall’euro.
Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di
tasso di cambio e della quota di indebitamento in valuta
estera che è espressa nella valuta di conto o nella valuta
funzionale della Società, l’indebitamento risulta essere in-
teramente coperto mediante operazioni di cross currency
interest rate swap.
Analisi di sensitività del rischio di cambio
La Società effettua l’analisi di sensitività attraverso la stima
degli effetti della variazione nel livello dei tassi di cambio sul
portafoglio in strumenti finanziari.
In particolare, l’analisi di sensitività misura il potenziale im-
patto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la
componente di copertura dei derivati in cash flow hedge,
che a Conto economico per i derivati in fair value hedge,
sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota
parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto
da strumenti finanziari derivati.
Tali scenari sono rappresentati dall’apprezzamento/de-
prezzamento del tasso di cambio dell’euro verso tutte le
divise estere rispetto al valore rilevato alla data di bilancio.
Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei
metodi e nelle assunzioni utilizzate nell’analisi di sensitività.
Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato pri-
ma delle imposte è impattato come segue.
134 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio
netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio
netto
(al lordo delle imposte)
Tasso di
cambio
Apprezza-
mento euro
Deprezza-
mento euro
Apprezza-
mento euro
Deprezza-
mento euro
Apprezza-
mento euro
Deprezza-
mento euro
Apprezza-
mento euro
Deprezza-
mento euro
Variazione degli oneri
finanziari sul debito lordo
a lungo termine a tasso
variabile in valuta estera
dopo le coperture
10% - - - - - - - -
Variazione del fair value degli
strumenti finanziari derivati
classificati non di copertura
10% (0,1) 0,1 - - (2,8) 3,4 - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati designati come
strumenti di copertura
10%
Cash flow hedge 10% - - (186,1) 227,5 - - (225,1) 275,1
Fair value hedge 10% - - - - - - - -
Credito e controparte
Il rischio di credito è rappresentato dall’eventualità di un
peggioramento del merito creditizio delle controparti di
operazioni finanziarie che determina effetti avversi sulla
posizione creditoria. La Società è esposta al rischio di cre-
dito nell’ambito dell’attività finanziaria, ivi inclusa l’operati-
vità in strumenti derivati, i depositi con banche e società
finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione
di altri strumenti finanziari.
Le fonti dell’esposizione al rischio di credito non hanno
subíto variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio.
La gestione del rischio di crediti finanziari da parte della
Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le
primarie istituzioni finanziarie nazionali e internazionali
con elevato standing creditizio considerate solvibili sia
dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le
esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni
creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato pe-
riodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi
nell’ambito delle policy e procedure definite dalla gover-
nance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare
tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da
porre in essere.
In tale ambito generale, Enel SpA ha peraltro sottoscritto
con le principali istituzioni finanziarie con cui opera ac-
cordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash
collateral, in grado di mitigare significativamente l’espo-
sizione al rischio di credito.
Crediti finanziari
Milioni di euro
Staging
Base per la
rilevazione del fondo
perdite attese
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese Valore netto
al 31.12.2022
Performing 12 m ECL 0,15% 3.432 5 3.427
Underperforming Lifetime ECL - - -
Non-performing - - -
Totale 3.432 5 3.427
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
135Note di commento

Graphics
Crediti commerciali e altri crediti: valutazione collettiva
Milioni di euro al 31.12.2022
Loss rate
medio
(PD*LGD)
Valore
contabile lordo
Fondo perdite
attese Valore netto
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti 55 - 55
Crediti commerciali scaduti:
- più di 180 giorni (credit impaired) 2,45% 245 6 239
Totale crediti commerciali 300 6 294
Altri crediti
Altri crediti non scaduti 30 - 30
Altri crediti scaduti - - -
Totale altri crediti 30 - 30
TOTALE 330 6 324
Liquidità
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incor-
rere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni
associate a passività finanziarie che sono regolate tramite
cassa o altre attività finanziarie.
Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:
garantire un adeguato livello di liquidità per la Società,
minimizzando il relativo costo opportunità;
mantenere una struttura del debito equilibrata in termini
di profilo di maturity e fonti di finanziamento.
Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garan-
tendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizio-
natamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e
depositi a breve termine, le linee di credito committed di-
sponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.
Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garan-
tendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diver-
sificazione delle fonti di finanziamento in termini di stru-
menti, mercati, valute e controparti.
Al 31 dicembre 2022 Enel SpA aveva a disposizione com-
plessivamente 4.868 milioni di euro di disponibilità liqui-
de e mezzi equivalenti (952 milioni di euro al 31 dicembre
2021), nonché linee di credito committed per 8.300 milioni
di euro interamente disponibili con scadenza oltre un anno
(5.500 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Maturity analysis
La seguente tabella sintetizza il profilo temporale del piano
di scadenza del debito a lungo termine della Società.
Milioni di euro Scadenza entro
Meno di 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 2
anni
Da 2 a 5
anni
Maggiore di
5 anni
Obbligazioni:
- tasso fisso - - 748 848 1.988
- tasso variabile - 97 97 291 290
Totale - 97 845 1.139 2.278
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile - - 200 1.327 -
Totale - - 200 1.327 -
Finanziamenti non bancari:
- da contratti di leasing a tasso fisso - 1 - - -
Totale - 1 - - -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 43 1.243 86 258 11.556
- tasso variabile 23 23 46 461 -
Totale 66 1.266 132 719 11.556
TOTALE 66 1.364 1.177 3.185 13.834
136 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Compensazione di attività e passività
finanziarie
La seguente tabella espone le attività e le passività finan-
ziarie nette di bilancio. In particolare, si evidenzia che non
esistono posizioni in derivati compensate in bilancio, in
quanto non è intenzione della Società procedere alla rego-
lazione netta delle posizioni attive e passive. Come previsto
dalle attuali normative di mercato e a garanzia delle ope-
razioni in derivati, Enel SpA ha sottoscritto con le principali
istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazio-
ne che prevedono lo scambio di cash collateral, ripartiti
come in tabella.
Milioni di euro al 31.12.2022
(a) (b) (c)=(a)-(b) (d) (e)=(c)-(d)
Importi correlati non compensati
in bilancio
(d)(i),(d)(ii) (d)(iii)
Valore lordo
delle attività/
(passività)
finanziarie
rilevate
Valore lordo delle
attvità/(passività)
finanziarie
rilevate
compensate in
bilancio
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
esposte in
bilancio
Strumenti
finanziari
Quota valore
netto delle
attività/(passività)
finanziarie
garantita da cash
collateral
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Derivati attivi:
- sul rischio di tasso di interesse 172 - 172 - (236) (64)
- sul rischio di cambio 567 - 567 - (416) 150
Totale derivati attivi 739 - 739 - (653) 86
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE 739 - 739 - (653) 86
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Derivati passivi:
- sul rischio di tasso di interesse (195) - (195) - 76 (119)
- sul rischio di cambio (646) - (646) - 601 (44)
Totale derivati passivi (841) - (841) - 678 (164)
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE (841) - (841) - 678 (164)
TOTALE ATTIVITÀ/(PASSIVITÀ)
FINANZIARIE NETTE
(102) - (102) - 25 (78)
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
137Note di commento

Graphics
34. Derivati ed hedge accounting
Le tabelle seguenti indicano il valore nozionale e il fair va-
lue dei derivati attivi e passivi, per tipologia di relazione di
copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in at-
tività e passività finanziarie correnti e non correnti.
Il valore nozionale di un contratto derivato è l’ammonta-
re in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo
importo può essere espresso sia in termini di valore mone-
tario sia in termini di quantità (quali per esempio tonnella-
te convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per
il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse
dall’euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cam-
bio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv
(WMR) Company.
Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI ATTIVI
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021 2022-2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021 2022-2021
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
1.000 - 42 - 42 - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
947 2.114 108 575 (467) 1.171 - 234 - 234
Totale cash flow
hedge
1.947 2.114 150 575 (425) 1.171 - 234 - 234
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
1.819 2.080 129 153 (24) 59 - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
1.630 642 70 25 45 5.617 3.411 156 60 96
Totale derivati al
FVTPL
3.449 2.722 199 178 21 5.676 3.411 156 60 96
TOTALE DERIVATI
ATTIVI
5.396 4.836 349 753 (404) 6.847 3.411 390 60 330
Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI PASSIVI
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021 2022-2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021 2022-2021
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
390 2.440 43 339 (296) - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
722 712 423 781 (358) - - - - -
Totale cash flow
hedge
1.112 3.152 466 1.120 (654) - - - - -
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
1.819 2.080 128 154 (26) 159 100 23 71 (48)
- sul rischio di
tasso di cambio
1.617 660 69 26 43 5.465 3.433 155 60 95
Totale derivati al
FVTPL
3.436 2 .740 197 180 17 5.624 3.533 178 131 47
TOTALE DERIVATI
PASSIVI
4.548 5.892 663 1.300 (637) 5.624 3.533 178 131 47
138 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
34.1 Hedge accounting
I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla
data di negoziazione del contratto, e successivamente sono
rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili
e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla desi-
gnazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal
caso dalla natura dell’elemento coperto.
L’hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati
al fine di ridurre i rischi di tasso di interesse, rischio di cam-
bio e rischio di prezzo delle commodity (ivi inclusi i Virtual
PPA) e quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall’IFRS 9.
All’inception della transazione, la Società deve documentare
la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di co-
pertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi
di risk management. Inoltre, la Società documenta, all’in-
ception e successivamente su base sistematica, la propria
valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura ri-
sultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair
value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.
Per le transazioni altamente probabili designate come ele-
menti coperti di una relazione di cash flow hedge, la Società
valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono alta-
mente probabili e presentano un rischio di variazione dei
flussi finanziari che impatta sul Conto economico.
In relazione alla natura dei rischi cui è esposta, la Società
designa i derivati come strumenti di copertura in una delle
seguenti relazioni di copertura:
cash flow hedge;
fair value hedge.
Per maggiori dettagli sulla natura e l’entità dei rischi derivanti
dagli strumenti finanziari cui la Società è esposta si rimanda
alla nota 33 “Risk management”.
Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve sod-
disfare i seguenti criteri:
esistenza di una relazione economica tra lo strumento di
copertura e l’elemento coperto;
l’effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di
valore risultanti dalla relazione economica;
l’hedge ratio definito al momento della designazione ini-
ziale risulta pari a quello utilizzato a fini di gestione del
rischio (ossia, stessa quantità dell’elemento coperto che
l’entità effettivamente copre e stessa quantità dello stru-
mento di copertura che l’entità effettivamente utilizza per
coprire l’elemento coperto).
In base ai requisiti dell’IFRS 9, l’esistenza di una relazione
economica è verificata dalla Società mediante unanalisi
qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze
seguenti:
se il rischio sottostante dello strumento di copertura e
dell’elemento coperto è lo stesso, l’esistenza di una re-
lazione economica sarà dimostrata mediante unanalisi
qualitativa;
diversamente, se il rischio sottostante dello strumento di
copertura e dell’elemento coperto non è lo stesso, l’esi-
stenza di una relazione economica sarà dimostrata attra-
verso un metodo quantitativo oltre all’analisi qualitativa
sulla natura della relazione economica (ossia, regressione
lineare).
Per dimostrare che l’andamento dello strumento di copertu-
ra è in linea con quello dell’elemento coperto, saranno ana-
lizzati diversi scenari.
Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l’esi-
stenza di una relazione economica si desume da una matri-
ce di ranking che definisce, per ciascuna possibile compo-
nente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili
sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella coper-
tura del rischio considerato.
Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, la Società
valuta l’esistenza di misure di mitigazione del rischio (costi-
tuzione di garanzie, break up clause, master netting agree-
ments ecc.).
La Società ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le re-
lazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prez-
zo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di
copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al
minimo l’inefficacia della copertura.
L’inefficacia della copertura è valutata mediante unanalisi
qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circo-
stanze:
se i critical term dell’elemento coperto e dello strumento
di copertura corrispondono e non si rilevano ulteriori fonti
di inefficacia incluso il credit risk adjustment sul derivato
di copertura, la relazione di copertura è considerata pie-
namente efficace sulla base di unanalisi qualitativa;
se i critical term dell’elemento coperto e dello strumen-
to di copertura non corrispondono o si rileva almeno una
fonte di inefficacia, l’inefficacia della copertura sarà quan-
tificata applicando il metodo del “dollar offset” cumulati-
vo usando il derivato ipotetico. Tale metodo confronta le
variazioni di fair value dello strumento di copertura e del
derivato ipotetico tra la data di riferimento del bilancio e la
data di inizio della copertura.
Le principali cause di inefficacia delle coperture possono
essere le seguenti:
basis difference (ossia, i fair value o flussi finanziari dell’e-
lemento coperto dipendono da una variabile diversa dalla
variabile che causa la variazione del fair value o dei flussi
finanziari nello strumento di copertura);
differenze di timing (ossia, l’elemento coperto e lo stru-
mento di copertura si verificano o sono regolati a date
diverse);
differenze di quantità o di importo nozionale (ossia, l’ele-
mento coperto e lo strumento di copertura si basano su
quantità o importi nozionali diversi);
altri rischi (ossia, le variazioni del fair value o dei flussi fi-
nanziari di uno strumento di copertura o elemento co-
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
139Note di commento

Graphics
perto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico
oggetto di copertura);
rischio di credito (ossia, il rischio di credito di contropar-
te impatta diversamente sulle variazioni del fair value de-
gli strumenti di copertura e dell’elemento coperto).
Gli impatti del conflitto Russia-Ucraina e del delicato con-
testo macroeconomico sui temi legati alla gestione del ri-
schio sono stati limitati e comunque non tali da influenzare
direttamente e in misura significativa la valutazione degli
strumenti derivati e l’esito delle verifiche di efficacia sulle
coperture del rischio cambio e tasso di interesse. La vola-
tilità che ha caratterizzato i mercati finanziari è stata com-
pensata da azioni di mitigazione del rischio tramite stru-
menti finanziari derivati.
Cash flow hedge
Il cash flow hedge è applicato con l’intento di coprire la
Società dall’esposizione al rischio di variazioni dei flussi di
cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a
unattività, una passività o una transazione prevista alta-
mente probabile che potrebbe impattare il Conto econo-
mico.
La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati,
che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è
rilevata a patrimonio netto tra le “altre componenti di Con-
to economico complessivo (OCI)”. Lutile o la perdita relati-
va alla quota di inefficacia sono rilevati immediatamente a
Conto economico.
Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto
economico nel periodo in cui l’elemento coperto impatta
il Conto economico (per es., quando si verifica la vendita
attesa oggetto di copertura).
Se l’elemento coperto comporta l’iscrizione di unattività
non finanziaria (ossia, terreni, impianti e macchinari o ma-
gazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o di una
transazione prevista altamente probabile oggetto di co-
pertura relativa a una attività o passività non finanziaria,
diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value
hedge, l’importo cumulato a patrimonio netto (ossia, ri-
serva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale
(ossia, costo o altro valore contabile) dell’attività o passività
coperte (ossia, “basis adjustment”).
Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o
è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i
criteri per l’applicazione dell’hedge accounting, gli utili e le
perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale mo-
mento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno
rilevati a Conto economico quando la transazione futura
sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando
una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli
utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati im-
mediatamente a Conto economico.
Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come
strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore
dell’elemento spot è designata come strumento di coper-
tura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto eco-
nomico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso.
Tale approccio è applicato dalla Società per la copertura
del rischio di cambio sugli investimenti delle società ope-
ranti nel business delle rinnovabili.
Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il
cross currency interest rate swap come strumento di co-
pertura, la Società separa i basis spread della valuta estera,
nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel
Conto economico complessivo (OCI) nella riserva costi di
hedging.
Con specifico riferimento alle coperture di cash flow he-
dge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di
migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk
management, la Società applica un approccio dinamico di
hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità
(c.d. “Liquidity Based Approach”).
Tale approccio richiede di designare le coperture mediante
l’utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di
sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio
in oggetto.
Coerentemente con la strategia di risk management, il Li-
quidity Based Approach consente il roll-over di un derivato
attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo de-
rivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso
della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato
soddisfa entrambi i seguenti requisiti:
rappresenta una best proxy rispetto al vecchio derivato,
in termini di ranking;
soddisfa specifici requisiti di liquidità.
Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trime-
stralmente.
Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene
discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni
di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere ri-
levate in contropartita al patrimonio netto (ossia, riserva di
cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vec-
chio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico.
Attualmente la Società utilizza tali relazioni di copertura al
fine di minimizzare la volatilità del Conto economico.
Riforma degli indici di riferimento per la determinazione
dei tassi di interesse - “riforma IBOR”
Overview
Gli indici di riferimento basati sui mercati interbancari (In-
terbank Offered Rates, “IBOR”) rappresentano tassi di ri-
ferimento ai quali le banche possono prendere in prestito
fondi nel mercato interbancario su base non garantita, per
un dato periodo che va dall’overnight ai 12 mesi, in una de-
terminata divisa.
Negli anni recenti ci sono stati vari casi di manipolazione di
tali tassi da parte delle banche che contribuiscono al loro
140 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
calcolo, e per questa ragione gli enti regolatori nel mon-
do hanno iniziato una fondamentale riforma degli indici
di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse,
che include la sostituzione di alcuni indici di riferimento
con tassi di riferimento alternativi privi di rischio (“riforma
IBOR”).
La principale esposizione della Società agli IBOR è basata
sull’Euribor.
L’Euribor è ancora considerato in linea con l’European
Benchmarks Regulation (BMR) e questo consente ai parte-
cipanti al mercato di continuare a utilizzarlo sia per i con-
tratti esistenti sia per quelli nuovi.
In linea con le più recenti pubblicazioni su questo tema da
parte dei maggiori enti regolatori:
gli indici USD LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi divente-
ranno non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023 e il
tasso di riferimento alternativo sarà il Secured Overnight
Financing Rate (SOFR);
gli indici GBP LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi sono diven-
tati non rappresentativi a partire dal 31 dicembre 2021,
venendo sostituiti dal tasso di riferimento alternativo
Sterling Overnight Index Average (SONIA).
In conseguenza della riforma IBOR sono state previste
alcune deroghe temporanee alle regole sulle relazioni di
copertura in attuazione delle modifiche all’IFRS 9 emesse
a settembre 2019 (fase 1) e ad agosto 2020 (fase 2) per
indirizzare, rispettivamente:
tematiche ante sostituzione che impattano l’informativa
finanziaria nel periodo che precede la sostituzione di un
indice di riferimento per la determinazione dei tassi di
interesse esistente con un tasso alternativo pressoché
privo di rischio (fase 1); e
tematiche post-sostituzione che potrebbero impattare
l’informativa finanziaria quando un indice di riferimento
per la determinazione dei tassi di interesse esistente è
riformato o sostituito e dunque quando non c’è più l’in-
certezza iniziale, ma i contratti e le relazioni di copertura
devono ancora essere aggiornate per riflettere i nuovi
tassi di riferimento (fase 2).
Impatto della riforma IBOR
In un contesto di incertezza che riguarda la transizio-
ne IBOR nei vari Paesi, la Società ha definito il perimetro
globale, in termini di numerosità e di valore nominale, dei
contratti impattati dalla riforma. Inoltre, alcune modifiche
contrattuali sono già state effettuate nei contratti prece-
dentemente indicizzati al GBP LIBOR nel corso del 2021 e
altre lo saranno durante il 2023 sulla base dell’evoluzione
della riforma IBOR e delle prassi di mercato.
Debiti e derivati
La Società detiene debito a tasso variabile principalmente
indicizzato all’Euribor che è quasi interamente coperto at-
traverso strumenti finanziari derivati per scopi di gestione
del rischio.
Alla data di riferimento del bilancio, non ci sono azioni pia-
nificate dalla Società con riguardo all’Euribor poiché, come
sopra esposto, questo indice è stato interamente riforma-
to per essere in linea con la European Union Benchmarks
Regulation. Nonostante la continuità sull’Euribor, clausole
di sostituzione potrebbero essere richieste e dunque po-
trebbero essere implementate dal Gruppo all’interno dei
nuovi contratti in accordo con l’evoluzione delle migliori
pratiche di mercato.
Durante il 2021 la Società ha stipulato nuovi prestiti in dol-
lari statunitensi indicizzati al SOFR. Il principale obiettivo
dei prossimi mesi sarà come utilizzare i nuovi tassi alter-
nativi pressoché privi di rischio per le nuove transazioni
finanziarie.
Gli strumenti derivati della Società sono gestiti tramite
contratti basati su accordi quadro definiti dall’ISDA (Inter-
national Swaps and Derivatives Association).
L’ISDA ha rivisto i suoi contratti standardizzati alla luce
della riforma IBOR e modificato le scelte relative ai tassi
variabili all’interno delle definizioni ISDA del 2006 per in-
cludere clausole di sostituzione applicabili alla dismissione
permanente di specifici indici di riferimento chiave; questi
cambiamenti sono divenuti efficaci il 25 gennaio 2021. Le
transazioni incorporate nelle definizioni ISDA del 2006 ef-
fettuate il 25 gennaio 2021, o successivamente, includono
le scelte sui tassi variabili rettificate (per es., la scelta sul
tasso variabile con la clausola di sostituzione), mentre le
altre transazioni concluse ante tale data (c.d. “contratti de-
rivati precedenti”) continuano a essere basate sulle defini-
zioni ISDA del 2006.
Per questo motivo l’ISDA ha pubblicato un protocollo IBOR
di sostituzione per facilitare le modifiche multilaterali così
da includere le definizioni rettificate.
La Società sta valutando se: (i) aderire o meno al suddetto
protocollo, in base alla sua esposizione e all’evoluzione del-
la riforma IBOR, oppure (ii) rettificare in anticipo i contratti
impattati bilateralmente dalla riforma.
Relazioni di copertura
Alla data di riferimento del bilancio gli elementi coperti e
gli strumenti di copertura sono principalmente indicizzati
a Euribor, SOFR e SONIA.
La Società ha valutato l’impatto dell’incertezza dovuta alla
riforma IBOR sulle relazioni di copertura al 31 dicembre
2022 con riferimento sia agli strumenti di copertura sia agli
elementi coperti. Sia gli elementi coperti sia gli strumenti
di copertura cambieranno parametrizzazione passando da
indici di riferimento basati su mercati interbancari (IBOR)
a tassi sostitutivi di riferimento pressoché privi di rischio
(RFR) come risultato delle modifiche contrattuali che sa-
ranno efficaci nei prossimi anni.
In particolare, c’è ancora incertezza su come potrà avvenire
la sostituzione che riguarda sia gli strumenti di copertura
sia gli elementi coperti indicizzati su alcuni indici IBOR. La
Società gestisce l’incertezza relativa a tali relazioni di co-
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
141Note di commento

Graphics
pertura continuando ad applicare le deroghe temporanee
previste dalle modifiche all’IFRS 9 emesse a settembre 2019
(fase 1). Si è quindi ritenuto che gli indici di riferimento per
la determinazione dei tassi di interesse su cui sono basati
i flussi di cassa degli elementi coperti o degli strumenti di
copertura non si modificassero come conseguenza della
riforma IBOR. La deroga è stata applicata relativamente ai
seguenti requisiti delle relazioni di copertura:
determinare se una transazione attesa è altamente pro-
babile;
stabilire se i flussi di cassa futuri coperti si verificheranno
in una relazione cessata di copertura di tipo cash flow
hedge;
valutare la relazione economica tra l’elemento coperto e
lo strumento di copertura.
Le relazioni di copertura impattate potrebbero incorrere
in un’inefficacia attribuibile a differenti sostituzioni di indici
di riferimento esistenti con tassi di riferimento alternativi
pressoché privi di rischio. In ogni caso, la Società lavorerà
per implementare le sostituzioni nello stesso momento.
Inoltre, la Società ha modificato il riferimento al GBP LIBOR
nei suoi strumenti di copertura su tasso di interesse utiliz-
zati nelle relazioni di copertura di tipo cash flow hedge con
il nuovo, economicamente equivalente, indice di riferimen-
to SONIA alla fine del 2021. Conseguentemente, la Società
non applica più a queste relazioni di copertura le modifiche
all’IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e, di conse-
guenza, sta applicando le modifiche all’IFRS 9 emesse ad
agosto 2020 (fase 2), modificando la designazione formale
della relazione di copertura come richiesto dalla riforma
IBOR e senza considerare tale evento come una cessazio-
ne della relazione di copertura.
Inoltre, per le relazioni di copertura di tipo cash flow hedge,
nel modificare la descrizione dell’elemento coperto nella
relazione di copertura, gli importi accumulati nella riserva
di cash flow hedge sono stati considerati basati sull’indice
di riferimento alternativo su cui sono determinati i futuri
flussi di cassa coperti.
La seguente tabella fornisce il dettaglio dei valori nozionali
degli strumenti di copertura per i quali le modifiche all’IFRS
9, sia di fase 1 sia di fase 2, sono state applicate al 31 di-
cembre 2022, suddivisi per indice di riferimento alternativo
per la determinazione del tasso di interesse.
Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2022
Strumenti di copertura Fase 1 Fase 2
USD LIBOR/SOFR - -
GBP LIBOR/SONIA - 1.240
Totale - 1.240
Contratti non ancora modificati inclusi quelli con
clausole di sostituzione specifiche
La Società monitora l’evoluzione della transizione dai vec-
chi indici di riferimento per la determinazione dei tassi di
interesse ai nuovi, rivedendo gli importi totali dei contratti
ancora non indicizzati ai nuovi tassi di riferimento e gli im-
porti dei contratti, tra questi, che già includono specifiche
clausole di sostituzione. La Società considera un contratto
non ancora transitato a un tasso di riferimento alternativo
quando il tasso di interesse del contratto è indicizzato a un
indice di riferimento per la determinazione dei tassi di in-
teresse ancora soggetto a riforma IBOR e dunque quando
esistono ancora le incertezze sul come e quando avverrà la
sostituzione con il nuovo tasso di riferimento.
Fair value hedge
Il fair value hedge è utilizzato dalla Società per la copertura
delle variazioni del fair value di attività, passività o impe-
gni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e
potrebbero impattare il Conto economico.
Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e
sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a
Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair
value dell’elemento coperto che sono attribuibili al rischio
coperto.
Se la copertura non soddisfa più i criteri per l’applicazione
dell’hedge accounting, l’adeguamento del valore contabile
dell’elemento coperto, per il quale viene utilizzato il meto-
do del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto
economico lungo la vita residua dell’elemento coperto.
Attualmente la Società non utilizza tali relazioni di copertura.
Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value dei
contratti derivati, si veda la nota 35 “Fair value measure-
ment”.
34.1.1 Relazione di copertura per tipologia di rischio di
credito
Rischio di tasso di interesse
La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso
medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di
interesse sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2022 e
al 31 dicembre 2021 suddivisi per scadenza.
142 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Milioni di euro
Al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - 500 500 - 390 1.390
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 4,70
Milioni di euro
Al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - - 500 500 1.440 2.440
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,78 2,35
Gli interest rate swap in essere a fine esercizio e designati
come strumenti di copertura presentano una relazione di
copertura di cash flow hedge con l’elemento coperto. I de-
rivati di cash flow hedge sono relativi alla copertura di alcu-
ni prestiti obbligazionari a tasso variabile emessi a partire
dal 2001 e di finanziamenti bancari a tasso variabile nego-
ziati nel corso del 2020.
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value
dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al
31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021.
Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Derivati di cash flow hedge 1.000 - 42 - 390 2.440 (43) (339)
Interest rate swap 1.000 - 42 - 390 2.440 (43) (339)
Il miglioramento del fair value dei derivati rispetto al prece-
dente esercizio è dovuto principalmente al generale rialzo
della curva dei tassi di interesse verificatasi nel corso del
2022, comportando in alcuni casi una inversione del fair
value da negativo a positivo e una conseguente riclassi-
ficazione di tali strumenti finanziari da passività ad attività.
Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi
negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge di
copertura su tasso di interesse.
Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di interesse al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre
Fair value positivo 42 13 19 9 5 - -
Fair value negativo (43) (8) (5) (7) (6) (6) (23)
Gli impatti degli strumenti di copertura del rischio di tasso
di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.
Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile
Fair value utilizzato per la misurazione
dell’inefficacia del periodo
Al 31.12.2022
Interest rate swap 1.390 (1) (1)
Al 31.12.2021
Interest rate swap 2.440 (339) (339)
Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di tasso
di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.
Milioni di euro
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell’inefficacia del
periodo
Riserva
cash flow
hegde
Riserva
costi di
hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell’inefficacia del
periodo
Riserva
cash flow
hegde
Riserva
costi di
hedging
2022 2021
Finanziamenti a tasso variabile (60) 60 - 252 (252) -
Totale (60) 60 - 252 (252) -
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
143Note di commento

Graphics
La seguente tabella espone l’effetto della copertura di cash
flow hedge sul rischio di tasso di interesse nel Conto eco-
nomico e nelle altre componenti dell’utile complessivo.
Milioni di euro
Totale utile/
perdita rilevato
a OCI utile/
(perdita)
Parte off-
market rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico nel
prospetto utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI a Conto
economico
Voce nel Conto
economico di
profitto o perdita
Al 31.12.2022
Finanziamenti a tasso variabile 302 - - 5 proventi finanziari
Totale al 31.12.2022 302 - - 5
Al 31.12.2021
Finanziamenti a tasso variabile 112 - - - (13) oneri finanziari
Totale al 31.12.2021 112 - - (13)
Rischio di tasso di cambio
La seguente tabella espone il valore nozionale e il tasso
medio degli strumenti di copertura del rischio di cambio
sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2022 e al 31 di-
cembre 2021, suddivisi per scadenza.
Milioni di euro
Al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 1.171 327 - - 1.342 2.840
Valore nozionale CCS EUR/USD - 1.171 327 - - - 1.498
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,33 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP - - - - - 1.342 1.342
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68
Milioni di euro
Al 31.12.2021
2022 2023 2024 2025 2026
Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 1.103 - 308 - 1.415 2.826
Valore nozionale CCS EUR/USD - 1.103 - 308 - - 1.411
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,33 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP - - - - - 1.415 1.415
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair va-
lue degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle
transazioni in essere al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre
2021 per tipologia di elemento coperto.
Milioni di euro Fair value
Valore
nozionale Fair value
Valore
nozionale
Attività Passività Attività Passività
Strumento di copertura Elemento coperto al 31.12.2022 al 31.12.2021
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso fisso
- (107) 2.513 339 (553) 2.518
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso variabile
26 - 327 8 - 308
Totale 26 (107) 2.840 347 (553) 2.826
144 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
I cross currency interest rate swap in essere a fine esercizio
e designati come strumenti di copertura presentano una
relazione di copertura di cash flow hedge con l’elemento
coperto. In particolare, tali derivati sono relativi alla coper-
tura di prestiti obbligazionari in valuta estera a tasso fisso,
nonché alla copertura di un finanziamento in dollari statu-
nitensi a tasso variabile scaduto e rinnovato nel corso del
2021 con Bank of America.
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value
dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicem-
bre 2022 e al 31 dicembre 2021, suddivisi per tipologia di
relazione di copertura.
Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Derivati di cash flow hedge 2.118 2.114 342 575 722 712 (423) (781)
Cross currency interest rate
swap
2.118 2.114 342 575 722 712 (423) (781)
Al 31 dicembre 2022 i cross currency interest rate swap
presentano un valore nozionale pari a 2.841 milioni di euro
(2.826 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un fair value
complessivamente negativo pari a 81 milioni di euro (nega-
tivo per 206 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Il lieve incremento del valore nozionale, pari a 15 milioni di
euro, è dovuto principalmente all’andamento del cambio
dell’euro rispetto al dollaro statunitense e alla sterlina in-
glese.
L’impatto degli strumenti di copertura del rischio di cambio
sullo Stato patrimoniale è il seguente.
Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile
Fair value utilizzato per la
misurazione dell’inefficacia del
periodo
Al 31.12.2022
Cross currency interest rate swap 2.840 (81) (77)
Al 31.12.2021
Cross currency interest rate swap 2.826 (206) (206)
Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di cam-
bio sullo Stato patrimoniale sono i seguenti.
Milioni di euro
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell’inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell’inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
2022 2021
Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
107 (107) (4) 213 (213) -
Finanziamenti a tasso variabile
in valuta estera
(26) 26 - (8) 8 -
Totale 81 (81) (4) 206 (206) -
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
145Note di commento

Graphics
La seguente tabella espone l’effetto della copertura di cash
flow hedge di cambio sul Conto economico e sulle altre
componenti dell’utile complessivo.
Milioni di euro
Totale Utile/
Perdita
rilevato a OCI
utile/(perdita)
Inefficacia
rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
dell’utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI
a Conto
economico
Voce nel Conto
economico di
profitto o perdita
Al 31.12.2022
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera 97 - 4 (147) oneri finanziari
Finanziamenti a tasso variabile in valuta
estera
65 - - 65 proventi finanziari
Totale al 31.12.2022 162 - 4 (82)
Al 31.12.2021
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera 251 - 21 (196) oneri finanziari
Finanziamenti a tasso variabile in valuta
estera
(15) - - 15 proventi finanziari
Totale al 31.12.2021 236 - 21 (181)
Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi
negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul
rischio di tasso di cambio.
Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di cambio al 31.12.2022 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre
Fair value positivo 342 278 7 35 7 8 108
Fair value negativo (423) (15) (14) (17) (18) (19) (401)
34.1.2 Impatto dei derivati di cash flow hedge a
patrimonio netto al lordo dell’effetto fiscale
Milioni di euro
Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
-Inefficacia
Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
-Inefficacia
al 31.12. 2022 al 31.12.2021
Copertura dei
tassi di interesse
- 302 5 - - 112 (13) -
Copertura del
tasso di cambio
4 162 (82) - 21 236 (181) -
Derivati di
hedging
4 464 (77) - 21 348 (194) -
146 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
34.2 Derivati al fair value through profit or loss
La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value
dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2022 e al 31
dicembre 2021 per ciascun tipo di rischio.
Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
al
31.12.2022
al
31.12.2021
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di interesse
1.878 2.080 129 153 1.978 2.180 (151) (225)
Interest rate swap 1.878 2.080 129 153 1.978 2.180 (151) (225)
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di cambio
7. 247 4.053 226 85 7. 082 4.093 (224) (86)
Forward 7. 1 15 3.927 202 72 6.950 3.967 (199) (73)
Cross currency interest rate
swap
132 126 24 13 132 126 (25) (13)
Totale derivati FVTPL 9.125 6.133 355 238 9.060 6.273 (375) (311)
Al 31 dicembre 2022 i derivati al fair value through profit
or loss su tassi di interesse e cambio presentano un valore
nozionale complessivamente pari a 18.185 milioni di euro
(12.406 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un fair value
complessivamente negativo pari a 20 milioni di euro (ne-
gativo per 72 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
Gli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 3.856
milioni di euro, sono relativi, principalmente, a operazioni
di copertura dell’indebitamento delle società del Gruppo
verso il mercato (per 1.978 milioni di euro) e intermediate
con le società stesse per 1.878 milioni di euro.
Il valore nozionale complessivo evidenzia una riduzione, ri-
spetto al precedente esercizio, pari a 404 milioni di euro
dovuto complessivamente alla riduzione del capitale resi-
duo degli interest rate swap di tipo amortizing.
I contratti forward a copertura del rischio cambio presen-
tano un valore nominale complessivo di 14.065 milioni di
euro (7.894 milioni di euro al 31 dicembre 2021). I currency
forward stipulati con controparti esterne, pari a 7.128 mi-
lioni di euro (3.949 milioni di euro al 31 dicembre 2021),
si riferiscono principalmente a operazioni in derivati OTC
posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio con-
nesso al prezzo delle commodity energetiche nell’ambito
del relativo processo di approvvigionamento da parte delle
società del Gruppo e intermediate in modo speculare con
il mercato, ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di
conto connessi all’acquisizione di commodity non ener-
getiche e di beni d’investimento nel settore delle energie
rinnovabili (progetti BESS - Battery Energy Storage System)
e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima ge-
nerazione), ai flussi attesi in valute diverse dall’euro relativi
ai costi operativi della fornitura di servizi cloud, nonché ai
flussi attesi in divisa estera conseguenti agli acconti su di-
videndi deliberati dalle società controllate. Le variazioni del
valore nozionale e del fair value risentono di una maggiore
esposizione al rischio cambio, in particolare verso il dollaro
statunitense, conseguente all’aumento dei prezzi del gas
naturale e della ripresa della produzione di energia elettri-
ca da carbone.
I cross currency interest rate swap, per un ammontare no-
zionale di 132 milioni di euro (126 milioni di euro al 31 di-
cembre 2021), si riferiscono alle operazioni di copertura del
rischio cambio dell’indebitamento delle società del Grup-
po, denominato in valuta diversa dall’euro, e intermediate
in modo speculare con il mercato.
35. Fair value measurement
La Società determina il fair value in conformità all’IFRS 13
ogni volta che tale misurazione è richiesta dai princípi con-
tabili internazionali.
Il fair value rappresenta il valore stimato di scambio che si
percepirebbe per la vendita di unattività finanziaria o si ri-
ceverebbe per l’acquisto di una passività finanziaria. La sua
stima migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo
corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente ne-
goziato su un mercato liquido e attivo.
Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una
gerarchia del fair value che prevede tre livelli, definiti come
segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione uti-
lizzati per valutare il fair value:
Livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi
per attività o passività identiche cui la Società può acce-
dere alla data di valutazione;
Livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al Livello
1 che sono osservabili per l’attività o per la passività, sia
direttamente (come i prezzi) sia indirettamente (derivati
da prezzi);
Livello 3: input per l’attività e la passività non basati su
dati osservabili di mercato (input non osservabili).
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
147Note di commento

Graphics
In questa nota sono fornite le disclosure con l’obiettivo di
valutare quanto segue:
per le attività e le passività valutate al fair value nello Sta-
to patrimoniale dopo la rilevazione iniziale, su base ri-
corrente o non ricorrente, le tecniche di valutazione e gli
input utilizzati per elaborare tali valutazioni; e
per le valutazioni ricorrenti al fair value effettuate utiliz-
zando input significativi non osservabili (Livello 3), l’effet-
to delle valutazioni sull’utile/(perdita) di esercizio o sulle
altre componenti di Conto economico complessivo del
periodo.
A tale scopo:
le valutazioni ricorrenti al fair value di attività o passività
sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello
Stato patrimoniale alla fine di ogni periodo;
le valutazioni non ricorrenti al fair value di attività o pas-
sività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono
nello Stato patrimoniale in particolari circostanze.
Il fair value di un contratto derivato è determinato utiliz-
zando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati
in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non
quotati in mercati regolamentati è determinato mediante
modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria
di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato re-
lativi alla data di chiusura dell’esercizio contabile (quali tassi
di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flus-
si di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e
convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse
dall’euro utilizzando i tassi di cambio forniti da World Mar-
kets Refinitiv (WMR) Company. Per i contratti relativi a com-
modity, la valutazione è effettuata utilizzando, ove disponi-
bili, quotazioni relative ai medesimi strumenti di mercato
sia regolamentati sia non regolamentati.
In conformità con i nuovi princípi contabili internazionali,
la Società ha introdotto nel corso del 2013 la misura del
rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation
Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment
o DVA), al fine di poter effettuare l’aggiustamento del fair
value per la corrispondente misura del rischio controparte.
In particolare, la Società misura il CVA/DVA utilizzando la
tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Expo-
sure dell’esposizione netta di controparte e allocando, suc-
cessivamente, l’aggiustamento sui singoli strumenti finan-
ziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente
di input osservabili sul mercato. Variazioni nelle assunzioni
effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere ef-
fetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.
Il valore nozionale di un contratto derivato è l’importo in
base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può
essere espresso sia in termini di valore monetario sia in
termini di quantità (quali, per esempio, tonnellate converti-
te in euro moltiplicando l’ammontare nozionale per il prez-
zo fissato).
Gli ammontari espressi in valute diverse dall’euro sono con-
vertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine
periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.
Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappre-
sentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti
e di conseguenza non possono essere considerati una mi-
sura dell’esposizione creditizia della Società.
Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determi-
nato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di
debito non quotati il fair value è determinato mediante
modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria
di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato re-
lativi alla data di chiusura dell’esercizio, ivi inclusi gli spread
creditizi di Enel.
35.1 Attività valutate al fair value nello Stato
patrimoniale
Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di at-
tività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base
ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla
fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui
è stata classificata la valutazione al fair value.
Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti
Note
Fair value al
31.12.2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Fair value al
31.12.2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 42 - 42 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 108 - 108 - 234 - 234 -
Totale cash flow hedge 150 - 150 - 234 - 234 -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 129 - 129 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 70 - 70 - 156 - 156 -
Totale fair value through profit
or loss
199 - 199 - 156 - 156 -
TOTALE 349 - 349 - 390 - 390 -
148 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
35.2 Passività valutate al fair value nello Stato
patrimoniale
Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di
passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su
base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value
alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value
in cui è stata classificata la valutazione al fair value.
Milioni di euro Passività non correnti Passività correnti
Note
Fair value al
31.12.2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Fair value al
31.12.2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 34 43 - 43 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 423 - 423 - - - - -
Totale cash flow hedge 466 - 466 - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 128 - 128 - 23 - 23 -
- sul rischio di tasso di cambio 34 69 - 69 - 155 - 155 -
Totale fair value through profit
or loss
197 - 197 - 178 - 178 -
TOTALE 663 - 663 - 178 - 178 -
35.3 Passività non valutate al fair value nello
Stato patrimoniale
Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di
passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale,
ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value
alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value
in cui è stata classificata tale valutazione.
Milioni di euro PASSIVITÀ
Note
Fair value al
31.12.2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Obbligazioni:
- tasso fisso 32.2.1 3.672 3.672 - -
- tasso variabile 32.2.1 823 62 761 -
Totale obbligazioni 4.495 3.734 761 -
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 32.2.1 1.548 - 1.548 -
Totale finanziamenti bancari 1.548 - 1.548 -
Finanziamenti non bancari:
- contratti di leasing a tasso fisso 32.2.1 1 - 1 -
Totale finanziamenti non bancari 1 - 1 -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 32.2.1 10.730 - 10.730 -
- tasso variabile 32.2.1 568 - 568 -
Totale finanziamenti da società del Gruppo 11.298 - 11.298 -
TOTALE 17.34 2 3.734 13.608 -
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
149Note di commento

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36. Pagamenti basati su azioni
A partire dall’esercizio 2019, l’Assemblea degli azionisti di
Enel SpA (“Enel” o la “Società”) ha deliberato con cadenza
annuale l’adozione di piani di incentivazione di lungo termi-
ne su base azionaria destinati al management della stessa
Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell’art.
2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di
incentivazione approvati (ossia, Piano di incentivazione di
lungo termine per il 2019; Piano di incentivazione di lungo
termine per il 2020; Piano di incentivazione di lungo termine
per il 2021; Piano di incentivazione di lungo termine per il
2022; di seguito, rispettivamente “Piano LTI 2019”, “Piano LTI
2020”, “Piano LTI 2021”, “Piano LTI 2022” e, congiuntamen-
te, i “Piani”) prevede, subordinatamente al raggiungimento
di specifici obiettivi di performance, l’assegnazione di azioni
ordinarie della Società (“Azioni”) ai rispettivi beneficiari.
Nello specifico, i Piani approvati sono rivolti all’Amministra-
tore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del
Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente
responsabili dei risultati aziendali o considerate di interes-
se strategico e prevedono l’assegnazione ai destinatari di
un incentivo rappresentato da una componente di natura
monetaria e da una componente azionaria. Il suddetto in-
centivo – determinato, al momento dell’assegnazione, in un
valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa
del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello
di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performan-
ce triennali previsti dai Piani, da zero fino a un massimo del
280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettiva-
mente, dell’Amministratore Delegato/Direttore Generale ov-
vero degli altri destinatari.
Tali Piani prevedono inoltre che, rispetto al totale dell’incen-
(6) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto
conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell’11 novembre 2019).
(7) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla verifica del
livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.
(8) Al riguardo si precisa che in data 5 settembre 2022 la Società ha provveduto alla erogazione di parte della componente azionaria del premio spettante ai
destinatari del Piano LTI 2019, secondo i termini e le modalità previste dal Regolamento di attuazione del medesimo Piano.
(9) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto
conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).
(10) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello
di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.
(11) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari (tenuto
conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 9 giugno 2021).
(12) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello
di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2021.
(13) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari (tenuto
conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell’8 giugno 2022).
(14) In occasione dell’approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2024, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello
di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2022.
tivo effettivamente maturato, il premio sia interamente cor-
risposto in Azioni (i) per l’Amministratore Delegato/Direttore
Generale, fino al 100% del valore base assegnato (ovvero fino
al 130% relativamente al solo Piano LTI 2022), e (ii) per gli al-
tri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato (ovvero
fino al 65% relativamente al solo Piano LTI 2022).
Lerogazione dell’incentivo previsto dai singoli Piani è subor-
dinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performan-
ce nel corso del triennio di riferimento (c.d. “performance
period”). Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l’incentivo
maturato viene erogato ai destinatari – sia per la compo-
nente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel pri-
mo esercizio successivo al termine del performance period
triennale e per il restante 70% nel secondo esercizio suc-
cessivo al termine del performance period triennale. Lero-
gazione di una porzione rilevante della remunerazione va-
riabile di lungo termine (pari al 70% del totale) risulta quindi
differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio
di riferimento degli obiettivi di performance dei singoli Piani
(c.d. “deferred payment”).
Nella tabella di seguito rappresentata vengono riportate
alcune informazioni relative al Piano LTI 2019, al Piano LTI
2020, al Piano LTI 2021 e al Piano LTI 2022.
Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei Piani si
rinvia ai rispettivi Documenti informativi, predisposti ai sen-
si dell’art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB
con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 (“Regolamento
Emittenti”) e messi a disposizione del pubblico nella sezione
del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alle
Assemblee degli azionisti di riferimento, svoltesi rispettiva-
mente in data 16 maggio 2019, 14 maggio 2020, 20 maggio
2021 e 19 maggio 2022.
Data di assegnazione
delle Azioni
Performance
period
Verifica raggiungimento
obiettivi
Erogazione
dell’incentivo
Piano LTI 2019 12.11.2019
(6)
2019-2021 2022
(7)
2022-2023
(8)
Piano LTI 2020 17.09.2020
(9)
2020-2022 2023
(10)
2023-2024
Piano LTI 2021 16.09.2021
(11)
2021-2023 2024
(12)
2024-2025
Piano LTI 2022 21.09.2022
(13)
2022-2024 2025
(14)
2025-2026
150 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
In attuazione delle autorizzazioni conferite dalle Assem-
blee degli azionisti tenutesi nelle date sopra richiamate
(16 maggio 2019, 14 maggio 2020, 20 maggio 2021 e 19
maggio 2022) e nel rispetto dei relativi termini e condizioni,
il Consiglio di Amministrazione ha approvato – nelle adu-
nanze del 19 settembre 2019, 29 luglio 2020, 17 giugno
2021 e 16 giugno 2022 – l’avvio di programmi di acquisto
(15) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019, equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale.
(16) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale.
(17) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 21 luglio 2021, equivalenti allo 0,016% circa del capitale sociale.
(18) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 17 giugno e il 20 luglio 2022, equivalenti allo 0,026% circa del capitale sociale.
(19) Nella tabella è valorizzato il numero di azioni erogate, in data 5 settembre 2022, ai destinatari del Piano LTI 2019 e che costituiscono parte della componente
azionaria del premio riconosciuto ai suddetti destinatari a seguito della consuntivazione degli obiettivi di performance del Piano stesso. Per la restante parte
della componente azionaria del premio è previsto un differimento al 2023, secondo i termini e le modalità di cui al Regolamento di attuazione del Piano LTI 2019.
(20) Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione
che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari.
Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione
che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.
Con riferimento al Piano LTI 2021, la data di assegnazione si riferisce al 16 settembre 2021, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione
che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari.
Con riferimento al Piano LTI 2022, la data di assegnazione si riferisce al 21 settembre 2022, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione
che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2022 ai destinatari.
di Azioni proprie a servizio rispettivamente del Piano LTI
2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021 e del Piano LTI
2022. Il numero di Azioni il cui acquisto è stato autorizzato
dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Piano, l’effet-
tivo numero di Azioni acquistate, il relativo prezzo medio
ponderato e il controvalore complessivo sono di seguito
rappresentati.
Acquisti autorizzati dal Consiglio di
Amministrazione Acquisti effettuati
Numero di azioni Numero di azioni
Prezzo medio
ponderato (euro per
azione)
Controvalore
complessivo (euro)
Piano LTI 2019
Numero non superiore a 2.500.000
per un corrispettivo massimo
di 10.500.000 milioni di euro
1.549.152
(15)
6,7779 10.499.999
Piano LTI 2020 1.720.000 1.720.000
(16)
7,4366 12.790.870
Piano LTI 2021 1.620.000 1.620.000
(17)
7,8737 12.755.459
Piano LTI 2022 2.700.000 2.700.000
(18)
5,1951 14.026.715
Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI
2019, del Piano LTI 2020, del Piano LTI 2021 e del Piano LTI
2022, e tenuto conto della erogazione intervenuta in data
5 settembre 2022 di n. 435.357 Azioni ai destinatari del
Piano LTI 2019, al 31 dicembre 2022 Enel detiene comples-
sivamente n. 7.153.795 Azioni proprie, pari allo 0,07% circa
del capitale sociale.
Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappre-
sentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019,
2020, 2021 e 2022.
2022 2021
Numero azioni
assegnate alla data
di assegnazione
Fair value per
azione alla data di
assegnazione
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili
Numero di azioni
erogate
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili
Numero di azioni
erogate
Piano LTI 2019 1.538.547 6,983 1.021.328 435.357
(19)
1.529.182 -
Piano LTI 2020 1.638.775 7,380 1.631.951 - 1.638.775 -
Piano LTI 2021 1.577.773 7,0010 1.577.773 - 1.577.773 -
Piano LTI 2022 2.398.143 4,8495 2.395.323 - - -
Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è
misurato sulla base del prezzo di mercato delle Azioni alla
data di assegnazione
(20)
.
Il costo relativo alla componente azionaria è determinato
con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi
di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del vesting
period in contropartita alle riserve di patrimonio netto.
I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico am-
montano a 11 milioni di euro nell’esercizio 2022 (9 milioni
di euro nel 2021).
Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno in-
teressato il Piano LTI 2022 e/o il Piano LTI 2021 e/o il Piano
LTI 2020 e/o il Piano LTI 2019.
3
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151Note di commento

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37. Informativa sulle parti correlate
Le parti correlate sono state individuate sulla base di quan-
to disposto dai princípi contabili internazionali e dalle di-
sposizioni CONSOB emanate in materia.
Le operazioni compiute da Enel SpA con società control-
late riguardano principalmente le prestazioni di servizi, la
provvista e l’impiego di mezzi finanziari, la copertura di ri-
schi assicurativi, l’attività di assistenza in materia di orga-
nizzazione e gestione del personale, legale e societaria,
nonché l’indirizzo e il coordinamento delle attività ammi-
nistrative e fiscali.
Tutte le operazioni fanno parte dell’ordinaria gestione,
sono effettuate nell’interesse della Società e sono regolate
a condizione di mercato, cioè alle condizioni che si sareb-
bero applicate tra due parti indipendenti.
Si ricorda infine che, nell’ambito delle regole di corpora-
te governance di cui si è dotato il Gruppo Enel, descritte
dettagliatamente nella Relazione sul governo societario e
gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della So-
cietà (www.enel.com), sono state previste le condizioni per
assicurare che le operazioni con parti correlate vengano
effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza nonché di
correttezza procedurale e sostanziale.
In merito all’informativa sulla retribuzione degli Ammini-
stratori, del Collegio Sindacale, del Direttore Generale e dei
dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS
24, si rimanda alle seguenti tabelle:
Milioni di euro
2022 2021 Variazioni
Compensi riferiti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del
Collegio Sindacale, al Direttore Generale
Benefíci a breve termine per i dipendenti 5 5 - -
Altri benefíci a lungo termine 1 1 - -
Totale 6 6 - -
Milioni di euro
2022 2021 Variazioni
Compensi riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche
Benefíci a breve termine per i dipendenti 13 13 - -
Altri benefíci a lungo termine 2 4 (2) -50%
Totale 15 17 (2) -11,8%
Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Am-
ministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura che
disciplina l’approvazione e l’esecuzione delle operazioni
con parti correlate poste in essere da Enel SpA, diretta-
mente ovvero per il tramite di società controllate (la “Pro-
cedura OPC Enel”). Tale Procedura (reperibile all’indirizzo
https://www.enel.com/it/investitori/governance/statu-
to-regolamenti-politiche) individua una serie di regole vol-
te ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostan-
ziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate
ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall’art.
2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa detta-
ta dalla CONSOB con Regolamento n. 17221 del 12 marzo
2010, come successivamente modificato (il “Regolamento
CONSOB OPC”).
152 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Linea di credito garantita da SACE -
Informativa finanziaria ex art. 13, comma
3, lett. c), (ii) del Regolamento CONSOB in
materia di operazioni con parti correlate
In osservanza degli obblighi informativi previsti dall’art. 13,
comma 3, lettera c) (ii), del Regolamento CONSOB OPC, e
dall’art. 13.4, lett. c) (ii), della Procedura OPC Enel, si segnala
che nel corso dell’esercizio 2022 è stata effettuata uno-
perazione con parti correlate di maggiore rilevanza avente
natura ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quel-
le di mercato o standard. In particolare, tale operazione ha
avuto a oggetto la stipula, in data 23 dicembre 2022, tra
Enel SpA e un pool di enti finanziatori – composto da Ban-
co BPM SpA, BPER Banca SpA, Cassa Depositi e Prestiti
SpA, Intesa Sanpaolo SpA e UniCredit SpA – di un contrat-
to di finanziamento nella forma di linea di credito revolving
per un importo di 12 miliardi di euro, garantita sino al 70%
del valore nominale da SACE SpA.
Tale linea di credito, con l’assistenza della relativa garanzia,
è volta a soddisfare le esigenze delle società del Gruppo
Enel operanti in Italia (nello specifico Enel Global Trading
SpA) relative alla copertura dei collaterali per le attività di
commercio sul mercato dell’energia e si colloca nell’ambi-
to delle misure temporanee a sostegno della liquidità del-
le imprese, prestate sotto forma di garanzia, contemplate
dall’art. 15 del decreto legge 17 maggio 2022, n. 50, con-
vertito con legge 15 luglio 2022, n. 91 (c.d. “Decreto Aiuti”),
come successivamente modificato.
L’operazione, intesa nel suo complesso, costituisce uno-
perazione con parti correlate in quanto Enel SpA, Cassa
Depositi e Prestiti SpA e SACE SpA sono soggette al co-
mune controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze
e, tenuto conto degli importi sopra indicati (e, in partico-
lare, in considerazione del controvalore della garanzia), si
qualifica come operazione con parti correlate di “maggiore
rilevanza. Ciò posto, l’operazione in esame è stata conclu-
sa avvalendosi dell’esenzione di cui all’art. 13, comma 3, let-
tera c), del Regolamento CONSOB OPC e all’art. 13.4, lettera
c), della Procedura OPC Enel, in quanto operazione ordina-
ria conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o
standard.
In particolare, l’operazione è ascrivibile all’ordinario eser-
cizio dell’“attività finanziaria connessa all’attività operativa”
del Gruppo di cui Enel SpA è a capo, tenuto conto tra l’altro
dell’oggetto, della ricorrenza e delle dimensioni della stes-
sa, nonché della natura delle controparti. Inoltre, i princi-
pali termini e condizioni a essa applicabili sono disciplinati
dall’art. 15 del “Decreto Aiuti” e Cassa Depositi e Prestiti
SpA applica a Enel SpA, per la quota del finanziamento di
sua competenza, i medesimi termini e condizioni che sono
applicati dalle altre banche.
*****
Di seguito si evidenziano i rapporti di natura commerciale,
finanziaria e diversi tenuti dalla Società con le proprie parti
correlate
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
153Note di commento

Graphics
Rapporti commerciali e diversi
Esercizio 2022
Milioni di euro
Costi Ricavi
Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2022 al 31.12.2022 2022 2022
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Edistribución Redes Digitales SLU 8 1 - - - 7
e-distribuzione SpA 60 93 - - - 22
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur 1 - - - - -
Endesa Energía SA 2 - - - - 1
Endesa Generación SA 4 - - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SLU 2 - - - - 2
Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SLU 1 - - - - -
Endesa SA 13 1 - - - 7
Enel Américas SA 6 - - - - 1
Enel Brasil SA 93 1 - - - 27
Enel Chile SA 24 - - - - 3
Enel Colombia SA ESP 2 - - - - 1
Enel Distribución Chile SA 5 - - - - -
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 2
Enel Energie SA 2 - - - - -
Enel Energia SpA 105 124 - - - 8
Enel Energie Muntenia SA 2 - - - - -
Enel Finance America LCC 2 - - - - -
Enel Generación Chile SA 5 - - - - -
Enel Generación Costanera SA 2 - - 2 - 2
Enel Generación Perú SA 2 - - - - 1
Enel Global Services Srl 12 78 - 83 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl 1 1 - - - 1
Enel Global Trading SpA 5 15 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 3 - - - - 1
Enel Green Power España SLU 3 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 3 - - - - -
Enel Green Power India Private Limited 1 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 2 212 - - - 3
Enel Green Power North America Inc. 10 - - - - 6
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - -
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 9 8 - 3 - 3
Enel Grids Srl 4 50 - 3 - 1
Enel Iberia SRLU - 6 - 5 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 5 - 5 - -
Enel Italia SpA 1 19 - 30 - -
Enel North America Inc. 4 1 - - - 2
Enel Produzione SpA 155 115 - - - 3
Enel Romania Srl 4 3 - - - 1
Enel Servicii Comune SA 2 - - - - -
Enel Sole Srl (1) 6 - - - -
Enel Trading Argentina Srl 1 - - - - 1
Enel X Brasil SA 1 - - - - -
Enel X Italia SpA 1 7 - - - 1
Enel X International Srl 9 - - - - -
Enel X Mobility Srl - 12 - - - -
Enel X North America Inc. 1 - - - - 1
Enel X Srl 3 21 - 2 - 6
Enel X Way Srl 4 4 - 1 - 4
Enel X Way Italia Srl - 6 - - - 1
E-Distribuţie Banat SA 7 - - - - 1
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 - - - - -
E-Distribuţie Muntenia SA 10 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 1 - - - - -
Gridspertise Srl
- 15 - - - -
Maicor Wind Srl 4 1 - - - -
Rusenergosbyt LLC 13 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 1 38 - - - 1
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Società Elettrica Trigno Srl 1 - - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU (1) 1 - - - -
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate 644 845 - 134 - 129
Altre parti correlate
Fondazione Centro Studi Enel 2 - - - - 2
Gestore dei Servizi Energetici SpA 1 - - - - -
Totale altre parti correlate 3 - - - - 2
TOTALE 647 845 - 134 - 131
154 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Esercizio 2021
Milioni di euro
Costi Ricavi
Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2021 al 31.12.2021 2021 2021
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Celg Distribuição SA 1 - - - - -
Central Geradora Termelétrica Fortaleza SA 1 - - - - -
Codensa SA ESP 1 - - - - 2
Edistribución Redes Digitales SLU 7 1 - - - 5
e-distribuzione SpA 102 49 - - - 25
Emgesa SA 1 - - - - 1
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur 1 - - - - 1
Endesa Energía SA 3 2 - - - 2
Endesa Generación SA 2 1 - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SLU 1 - - - - 1
Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SLU - - - - - 1
Endesa SA 10 1 - - - 7
Enel Américas SA 69 - - - - 1
Enel Brasil SA 69 1 - - - 27
Enel Chile SA 11 - - - - 3
Enel Distribución Chile SA 5 - - - - 2
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 2
Enel Energia SA de Cv 1 - - - - 1
Enel Energia SpA 431 - - - - 8
Enel Energie Muntenia SA 1 - - - - 1
Enel Finance America LCC 2 - - - - -
Enel Generación Chile SA 4 - - - - 3
Enel Generación Costanera SA 1 - - - - -
Enel Generación Perú SA 2 - - - - 1
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 7 22 - 19 - 4
Enel Global Services Srl 12 86 - 66 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl - 3 - 1 - 1
Enel Global Trading SpA 5 9 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 2 - - - - -
Enel Green Power España SLU 2 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 2 - - - - -
Enel Green Power India Private Limited 1 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 4 9 - - - 4
Enel Green Power North America Inc. 5 - - - - 3
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - -
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 3 13 - 3 - 2
Enel Iberia SRLU 300 6 - 5 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 4 - 6 - -
Enel Italia SpA 4 20 - 28 - 3
Enel North America Inc. 7 1 - - - 2
Enel Produzione SpA 59 62 - - - 4
Enel Romania Srl 4 3 - 3 - 1
PJSC Enel Russia 9 - - - - 2
Enel Servicii Comune SA 1 - - - - 1
Enel Sole Srl 1 4 - - - 1
Enel Trading Argentina Srl 1 - - - - -
Enel X Financial Services Srl - 4 - - - -
Enel X Italia SpA 11 3 - - - -
Enel X Mobility Srl - 3 - - - -
Enel X North America Inc. 1 - - - - -
Enel X Srl 5 3 - - - 5
Energía Nueva Energía Limpia México S de RL de Cv 1 - - - - -
E-Distribuţie Banat SA 6 - - - - -
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 - - - - -
E-Distribuţie Muntenia SA
9 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Gridspertise Srl 4 - - - - -
Rusenergosbyt LLC 1 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 180 32 - - - 2
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Società Elettrica Trigno Srl - 1 - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - - - -
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale società controllate, a controllo congiunto e collegate
1.405 345 - 131 - 137
Altre parti correlate
CESI SpA - - - - - 1
Fondazione Centro Studi Enel 2 - - - - 1
Gestore dei Servizi Energetici SpA 1 - - - - -
Totale altre parti correlate 3 - - - - 2
TOTALE
1.408 345 - 131 - 139
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
155Note di commento

Graphics
Rapporti finanziari
Esercizio 2022
Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2022 2022
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 3 - - - -
e-distribuzione SpA - - 3.588 - 9 -
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA - - 183 - - -
Endesa Generación SA - - 2.000 - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 6 - - -
Enel Américas SA - - - - - 99
Enel Brasil SA 124 - 2.389 - 20 -
Enel Chile SA - - 289 - - 28
Enel Colombia SA ESP 2 - 291 - 1 -
Enel Energia SpA - - 483 - 1 -
Enel Energie SA - - - 1 - -
Enel Finance America LLC - - 4.887 - 2 -
Enel Finance International NV 2 21.096 57.737 326 84 -
Enel Global Services Srl 164 4 11 7 3 -
Enel Global Thermal Generation Srl 39 - 15 - 1 -
Enel Global Trading SpA 577 893 2.855 74 0 539 -
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 4 - 219 1 4 -
Enel Green Power Chile Ltda - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS - - - - 1 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 8 - - -
Enel Green Power Hellas SA - - 594 - 1 -
Enel Green Power India Private Limited - - - - 1 -
Enel Green Power Italia Srl - - 381 - 1 -
Enel Green Power Matimba NewCo 1 Srl - 1 - 2 - -
Enel Green Power México S de RL de Cv 80 - 700 - 11 -
Enel Green Power Partecipazioni Speciali Srl - - - 1 - -
Enel Green Power Perú SAC 11 3 384 12 9 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 114 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd - - - - 3 -
Enel Green Power Rus LLC - - 50 - - -
Enel Green Power South Africa 45 - 666 - 3 -
Enel Green Power SpA 472 9 493 19 16 -
Enel Grids Srl 52 - 17 - 5 -
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -
Enel Iberia SRLU - - - - - 648
Enel Innovation Hubs Srl - 3 1 - - 16
Enel Insurance NV - 244 188 - 1 -
Enel Investment Holding BV - 1 - - - -
Enel Italia SpA 640 124 10.107 353 221 7.97 0
Enel North America Inc. 39 - 18.384 - 40 -
Enel Produzione SpA - - 1.219 - 1 -
Enel Sole Srl - - 259 - 1 -
Enel Trade Energy Srl 1 1 7 - 1 -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 5 - - -
Enel X international Srl - 9 - - 1 -
Enel X Italia Srl - - 14 - - -
Enel X Mobility Srl - - 45 - - -
Enel X North America Inc. 1 - 81 - 1 -
Enel X Polska Sp. zo.o. - - 14 - - -
Enel X Srl 737 - 1 - 11 -
Enel X UK Limited - - 18 - - -
Enel X Way Srl 104 - 11 5 1 -
Enel X Way Italia Srl 16 - 1 - - -
Enelpower Srl - 36 - - - -
Generadora Montecristo SA - - 2 - - -
Gridspertise Srl - - 9 8
6 -
Nuove Energie Srl 28 - 85 - 2 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - - - - -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 9
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.185 - 4 -
Tynemouth Energy Storage Limited - - - - 1 -
Totale 3.140 22.428 109.997 1.475 1.007 8.770
156 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
Esercizio 2021
Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2021 2021
Società controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 2 - - - -
e-distribuzione SpA - - 3.960 - 8 -
Enel Américas SA - - - - - 303
Enel Brasil SA 103 - 2.204 - 3 -
Enel Chile SA - - - - - 168
Enel Energia SpA - - 809 - 2 -
Enel Energie Muntenia SA - - - - - 6
Enel Energie SA - - - - - 2
Enel Finance America LLC - - 3.035 - 2 -
Enel Finance International NV 1 24.247 45.640 215 66 -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 300 - 7 - 1 -
Enel Global Services Srl 204 1 5 5 3 -
Enel Global Thermal Generation Srl 52 - 11 - 1 -
Enel Global Trading SpA 4.471 39 2.422 355 197 86
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 2 - 37 - 1 -
Enel Green Power Brasil Participações Ltda - - - - 18 -
Enel Green Power Chile Ltda - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS 2 - 315 - 2 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 8 - - -
Enel Green Power Development Srl 1 1 - 1 2 -
Enel Green Power Hellas SA - - 60 - 1 -
Enel Green Power India Private Limited - - 149 - 1 -
Enel Green Power Italia Srl - - 472 - 2 -
Enel Green Power México S de RL de Cv 68 - 964 4 25 -
Enel Green Power Panamá Srl - - 5 - - -
Enel Green Power Perú SAC 11 - 87 - 6 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 117 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd 39 - 104 - 7 -
Enel Green Power Rus LLC - - - - 1 -
Enel Green Power South Africa - - 843 - - -
Enel Green Power SpA 254 - 555 13 14 -
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -
Enel Iberia SRLU - - - - - 1.175
Enel Innovation Hubs Srl - 21 1 - - -
Enel Insurance NV - 250 94 - - -
Enel Investment Holding BV - 2 - - - -
Enel Italia SpA 1.417 8 3.496 110 68 2.609
Enel North America Inc. 35 - 14.557 - 34 -
Enel Produzione SpA - - 651 - 1 -
Enel Rinnovabili Srl - - - - - 25
Enel Sole Srl - - 284 - 1 -
Enel Trade Energy Srl - - 4 - - -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 3 - - -
Enel X International Srl 47 - - - - -
Enel X Italia SpA - - 16 - - -
Enel X Mobility Srl - - 53 - - -
Enel X North America Inc. - - 36 - - -
Enel X Polska Sp. zo.o. - - 15 - - -
Enel X Srl 280 - 1 - 2 -
Enel X UK Limited - - 15 - - -
Enelpower SpA - 37 - - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 5 - - -
E-Distribuţie Banat SA - - - - - 8
E-Distribuţie Muntenia SA - - - - - 27
Generadora Montecristo SA - - 2 - - -
Gridspertise Srl - 5 29 -
- -
Nuove Energie Srl 21 - 85 6 - -
Open Fiber SpA - - - - 1 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - - - 15 -
PH Chucas SA - - - - - -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 41
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.193 - 5 -
Totale 7.310 24.614 82.350 709 490 4.450
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
157Note di commento

Graphics
Di seguito si evidenzia l’incidenza dei rapporti con parti
correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato econo-
mico e sui flussi finanziari.
Incidenza sulla situazione patrimoniale
Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
al 31.12.2022 al 31.12.2021
Attività
Derivati - non correnti 349 35 10,0% 753 153 20,3%
Altre attività non correnti 81 69 85,2% 99 87 87,9%
Crediti commerciali 294 295 - 275 276 -
Derivati - correnti 390 86 22,1% 60 23 38,3%
Altre attività finanziarie correnti 3.480 3.019 86,8% 8.257 7. 134 86,4%
Altre attività correnti 584 283 48,5% 1.063 1.045 98,3%
Passività
Finanziamenti a lungo termine 18.196 12.407 68,2% 25.572 18.739 73,3%
Derivati - non correnti 663 163 24,6% 1.300 26 2,0%
Altre passività non correnti 24 8 33,3% 30 8 26,7%
Finanziamenti a breve termine 8.752 8.362 95,5% 6.563 5.625 85,7%
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 1.430 1.333 93,2% 216 118 54,6%
Debiti commerciali 155 97 62,6% 167 117 70,1%
Derivati - correnti 178 69 38,8% 131 37 28,2%
Altre passività finanziarie correnti 238 94 39,5% 227 71 31,3%
Altre passività correnti 2.873 740 25,8% 2.785 220 7,9%
Incidenza sul risultato economico
Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2022 2021
Ricavi 133 131 98,5% 1.769 139 7,9%
Servizi e godimento beni di terzi 206 133 64,6% 197 130 66,0%
Altri costi operativi 27 1 3,7% 14 1 7, 1%
Proventi da partecipazioni 8.770 8.770 - 4.451 4.450 -
Proventi finanziari da contratti derivati 2.131 627 29,4% 1.073 253 23,6%
Altri proventi finanziari 432 380 88,0% 240 237 98,8%
Oneri finanziari da contratti derivati 1.960 1.166 59,5% 891 506 56,8%
Altri oneri finanziari 787 309 39,3% 869 203 23,4%
Incidenza sui flussi finanziari
Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2022 2021
Cash flow da attività operativa
(1)
8.689 1.594 18,3% 6.757 632 9,4%
Cash flow da attività di investimento (1.647) (1.602) 97,3% (9.739) (9.669) 99,3%
Cash flow da attività di finanziamento
(1)
(3.126) 1.757 -54,6% 1.807 3.088 -
(1) Il dato relativo ai coupon pagati ai titolari di obbligazioni ibride ha subíto una diversa esposizione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo
all’esercizio 2021.
158 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

Graphics
38. Erogazioni pubbliche - Informativa ex art. 1, commi 125-129, legge n. 124/2017
Ai sensi dell’art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017
e successive modificazioni, di seguito sono indicate le
informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e
amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni
concesse da Enel SpA a imprese, persone ed enti pubblici
e privati. L’informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ri-
cevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle
erogazioni concesse da Enel SpA a soggetti pubblici o pri-
vati residenti o stabiliti in Italia.
L’informativa di seguito presentata include le erogazioni di
importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo
soggetto erogante nel corso del 2022, anche tramite una
pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione
utilizzato è quello cosiddetto “di cassa”.
Ai sensi delle disposizioni dell’art. 3 quater del decreto
legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11
febbraio 2019, n. 12, per le erogazioni ricevute si rinvia alle
indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di
Stato di cui all’art. 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
Per quanto attiene alle erogazioni concesse, sono di segui-
to indicate le fattispecie rilevanti
.
Euro
Soggetto beneficiario Importo erogato Descrizione del contributo erogato
FGS Onlus 50.000 Donazione per promuovere le pari opportunità
European University Institute 100.000
Donazione per la ricerca scientifica su tematiche
energetiche europee
Fondazione Centro Studi Enel 100.000 Contributo per Enel Foundation
Earthrise Trust 10.000 Donazione per progetti di sviluppo rurale
International Energy Agency 75.000 Erogazione liberale per lo studio del mercato energetico
Comunità Sant’Egidio 43.856 Donazione gadget
Associazione UISP Unione Italiana Sport per Tutti 28.759 Donazione gadget
Onlus CESIE 59.594 Donazione gadget
Onlus Sport Senza Frontiere 16.816 Donazione gadget
Totale 484.025
39. Impegni contrattuali e garanzie
Milioni di euro
al 31.12.2022 al 31.12.2021 2022-2021
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- terzi 16 18 (2)
- imprese controllate 105.114 82.350 22.764
Totale 105.130 82.368 22.762
Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente
una fideiussione bancaria a favore del Banco Centroame-
ricano de Integración Económica (BCIE) per un controva-
lore di 15 milioni di euro acquisita a seguito della fusione
per incorporazione di Enel South America Srl in Enel SpA
nell’esercizio 2017.
Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell’interesse di
società controllate si riferiscono:
per 50.492 milioni di euro a garanzie emesse nell’in-
teresse di Enel Finance International NV a copertura di
emissioni obbligazionarie sui mercati europei e interna-
zionali;
per 23.664 milioni di euro a garanzie emesse nell’inte-
resse delle diverse società del perimetro delle energie
rinnovabili per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il
Piano Industriale;
per 7.245 milioni di euro a garanzie emesse nell’interes-
se di Enel Finance International NV a copertura del pro-
gramma di euro commercial paper;
per 4.313 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI
(Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti
concessi a e-distribuzione SpA, Enel Produzione SpA,
Enel Italia SpA, Enel Green Power SpA, Enel Chile SA,
Enel Green Power Italia Srl, Enel Green Power Perú SAC,
Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA,
Enel Sole Srl ed Enel X Mobility Srl;
per 4.887 milioni di euro a garanzie emesse nell’interes-
se della società di diritto americano Enel Finance Ameri-
ca LLC, a copertura del programma di commercial paper
e di emissioni obbligazionarie presso il mercato norda-
mericano;
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
159Note di commento

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per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa De-
positi e Prestiti emesse nell’interesse di e-distribuzione SpA,
beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA
all’Acquirente Unico, nell’interesse di Servizio Elettrico Nazio-
nale SpA, per le obbligazioni assunte nell’ambito del contrat-
to di acquisto di energia elettrica;
per 897 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell’INPS
nell’interesse di varie società del Gruppo, i cui dipenden-
ti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento
dell’organico (art. 4 della legge n. 92/2012);
per 1.730 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favo-
re delle banche che hanno garantito il Gestore dei Mercati
Energetici, nell’interesse di Enel Global Trading SpA e di Enel
Produzione SpA;
per 1.077 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell’in-
teresse di e-distribuzione SpA, Enel Global Trading SpA, Enel
Produzione SpA, Enel X Italia Srl, Enel Green Power Italia Srl,
Enel Energia SpA ed Enel Global Thermal Generation Srl, re-
lative alle “convenzioni per il servizio di trasmissione dell’e-
nergia elettrica”;
per 569 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam
Rete Gas nell’interesse di Enel Global Trading SpA, Enel X Ita-
lia Srl, Enel Produzione SpA, Enel Energia SpA e Nuove Ener-
gie Srl per “capacità di trasporto gas”;
per 67 milioni di euro a garanzie rilasciate all’Amministrazio-
ne finanziaria per l’adesione alla procedura “IVA di Gruppo”,
nell’interesse delle società Enel Produzione SpA;
per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE
Supply & Trading GmbH e nell’interesse di Enel Global Tra-
ding SpA per “Acquisti di energia elettrica”;
per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata a E.ON Energy
Trading nell’interesse di Enel Global Trading SpA per “attività
di trading sul mercato elettrico”;
per 36 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell’interesse di
Enel Italia SpA in favore di Excelsia Nove per il corretto adem-
pimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;
per 7.480 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari di-
versi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta
dalla Holding nell’interesse delle società controllate.
Rispetto al 31 dicembre 2021, l’incremento delle altre fideius-
sioni e garanzie rilasciate nell’interesse di società controllate
è ascrivibile principalmente all’emissione di nuovi prestiti ob-
bligazionari, nell’ambito della strategia di finanziamento del
Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato, non-
ché all’andamento del cambio dell’euro rispetto al dollaro per le
garanzie in tale valuta.
In particolare, Enel Finance International NV nel corso del 2022
ha collocato sul mercato Eurobond due Sustainability-Linked
Bond rispettivamente da 2,75 miliardi di euro in tre tranche e
da 1 miliardo di euro, sui mercati statunitense e internazionali
un Sustainability-Linked Bond single-tranche in sterline rivolto
agli investitori istituzionali per un totale di 750 milioni di sterline,
pari a circa 900 milioni di euro, e un Sustainability-Linked Bond
multi-tranche da 3,5 miliardi di dollari statunitensi, equivalenti a
circa 3,3 miliardi di euro, tutti garantiti da Enel SpA.
Tali emissioni sono legate al raggiungimento dell’obiettivo di
sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di
gas serra (Scope 1), contribuendo all’Obiettivo di Sviluppo So-
stenibile (SDG) 13 delle Nazioni Unite (“Lotta contro il cambia-
mento climatico”) e in conformità con il “Sustainability-Linked
Financing Framework” del Gruppo.
In linea con il Piano Strategico, le nuove emissioni sustaina-
bility-linked multi-tranche contribuiscono al raggiungimento
degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finan-
ziamento sostenibile e il debito lordo totale del Gruppo stesso,
fissato a circa il 65% nel 2024 e oltre il 70% nel 2030.
Si evidenzia inoltre che Enel SpA, in qualità di controllante, ha
concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di pa-
tronage essenzialmente relative a operazioni di cessione di
crediti.
40. Attività e passività potenziali
Procedimento antitrust Enel, Enel Energia e
Servizio Elettrico Nazionale - Italia
Con provvedimento notificato in data 11 maggio 2017, l’Au-
torità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha
avviato un procedimento per presunto abuso di posizione
dominante nei confronti di Enel SpA (Enel), Enel Energia
SpA (EE) e Servizio Elettrico Nazionale SpA (SEN). Il proce-
dimento è stato avviato sulla base di segnalazioni effettua-
te dall’Associazione italiana di Grossisti di Energia e Trader
(AIGET), dalla società Green Network SpA (GN), nonché da
singoli consumatori.
In data 20 dicembre 2018 l’AGCM ha adottato il provvedi-
mento finale con il quale ha irrogato una sanzione ammi-
nistrativa di circa 93 milioni di euro nei confronti di tutte
e tre le società del Gruppo, per violazione dell’art. 102 del
Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
La principale condotta contestata sarebbe consistita in un
abuso di posizione dominante da parte delle tre società (a
vantaggio, in particolare, di EE) che si sarebbero avvalse,
a danno dei trader concorrenti, del consenso privacy rila-
sciato dai clienti a SEN. Relativamente alle ulteriori conte-
stazioni mosse con il provvedimento di avvio del procedi-
mento, riguardanti l’attività di vendita all’interno dei punti
fisici sul territorio (Punti Enel e Punti Enel Negozi Partner)
e alle politiche di winback denunciate da Green Network,
l’AGCM ha, invece, concluso che le evidenze istruttorie non
avessero fornito un quadro probatorio sufficiente per im-
putare alle società del Gruppo alcuna condotta abusiva.
Le società hanno impugnato il provvedimento dell’AGCM
avanti al TAR Lazio che, in data 17 ottobre 2019, ha parzial-
160 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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mente accolto i ricorsi presentati da SEN ed EE, riducendo
il periodo dell’abuso e imponendo all’AGCM di ridetermina-
re la sanzione secondo i criteri specificati in motivazione.
Con provvedimento del 27 novembre 2019 l’AGCM ha ride-
terminato la sanzione in 27.529.786,46 euro.
Le sentenze del TAR sono state impugnate avanti al Consi-
glio di Stato che, con ordinanza del 20 luglio 2020, ha so-
speso il giudizio e disposto il rinvio pregiudiziale dinanzi
alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ai sensi
dell’art. 267 TFUE, formulando alcuni quesiti volti a chiarire
l’interpretazione del concetto di “abuso di posizione domi-
nante” da applicarsi al caso di specie.
Con sentenza del 12 maggio 2022 la CGUE ha fornito l’in-
terpretazione richiesta e, successivamente, il 1° dicembre
2022, il Consiglio di Stato, in applicazione degli indirizzi
espressi dalla CGUE, ha integralmente annullato la sanzio-
ne emessa dall’AGCM e, accogliendo le difese svolte dalle
società, ha ritenuto insussistente ogni ipotesi di abuso.
Contenzioso BEG – Italia, Francia, Olanda,
Lussemburgo
A conclusione di un procedimento arbitrale avviato in Italia
dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (Enelpower) ha
ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010
dalla Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente
rigettata la domanda risarcitoria avversaria in relazione al
presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per
la valutazione della costruzione di una centrale idroelet-
trica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la pro-
pria controllata Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società
di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro
Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima
questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana,
in data 24 marzo 2009, una decisione, confermata dalla
Cassazione albanese, che ha condannato Enelpower ed
Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa
25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non
quantificato, per gli anni successivi. ABA, a seguito di tale
decisione, ha chiesto il pagamento di oltre 430 milioni di
euro.
Il 5 novembre 2016 Enel ed Enelpower hanno promosso un
giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chie-
dendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale
Distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. Il procedi-
mento è tuttora pendente.
Con sentenza della Corte d’Appello di Roma del 7 marzo
2022 si è concluso l’ulteriore giudizio intrapreso da Enel
ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere
l’accertamento della responsabilità di BEG per avere ag-
girato il lodo arbitrale reso in Italia a favore di Enelpower
mediante le predette iniziative assunte dalla controllata
ABA. Con la suddetta sentenza la Corte d’Appello di Roma
ha confermato la sentenza di primo grado resa dal Tribu-
nale di Roma in data 16 giugno 2015 che aveva rigettato la
domanda in rito.
In data 20 maggio 2021, inoltre, la Corte Europea dei Diritti
dell’Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza con la quale ha
deciso sul ricorso promosso da BEG contro lo Stato italia-
no per violazione dell’art. 6.1 della Convenzione Europea
dei Diritti dell’Uomo. Con tale decisione la Corte ha respinto
la richiesta di BEG di riaprire il procedimento arbitrale di cui
sopra e ha, altresì, rigettato la domanda risarcitoria di BEG
per danni patrimoniali per circa 1,2 miliardi di euro, per
insussistenza del nesso di causalità con la condotta con-
testata, riconoscendole un risarcimento di soli 15.000,00
euro per danni non patrimoniali.
Ciononostante, il 29 dicembre 2021, BEG, con unazione
ritenuta dalla società e dai suoi legali infondata e prete-
stuosa, ha deciso di convenire in giudizio dinanzi al Tribu-
nale di Milano lo Stato italiano, per chiedere, come conse-
guenza della sentenza della CEDU, il risarcimento a titolo di
responsabilità extracontrattuale di un importo quantificato
in circa 1,8 miliardi di euro. In tale giudizio BEG ha altresì
convenuto, a titolo di responsabilità solidale, Enel ed Enel-
power. Con ordinanza del 14 giugno 2022 il Tribunale di Mi-
lano, in accoglimento dell’eccezione di incompetenza ter-
ritoriale sollevata dall’Avvocatura dello Stato, ha dichiarato
la propria incompetenza a conoscere della controversia in
favore del Tribunale di Roma, foro esclusivamente com-
petente a conoscere delle cause nelle quali è coinvolto lo
Stato italiano, condannando BEG al pagamento delle spese
processuali in favore dei convenuti. BEG non ha riassunto
il giudizio dinanzi al Tribunale di Roma nel termine di legge
del 14 ottobre 2022 e pertanto il procedimento si è estinto.
Poco tempo dopo, in data 3 novembre 2022, BEG ha ripro-
posto le medesime domande risarcitorie del procedimen-
to estinto, notificando un nuovo atto di citazione dinanzi al
Tribunale di Milano nei confronti dei medesimi convenu-
ti, a esclusione dello Stato italiano, che BEG ha dichiarato
di non voler convenire in tale giudizio. Ludienza di prima
comparizione è fissata per il 9 maggio 2023. La società
sta predisponendo le proprie difese per procedere con la
costituzione in giudizio al fine di contestare la domanda,
che si ritiene del tutto pretestuosa e infondata, al pari della
precedente analoga iniziativa.
Procedimenti intrapresi da Albania BEG
Ambient Shpk (ABA) per il riconoscimento
della sentenza del Tribunale di Tirana del 24
marzo 2009
Francia
Nel febbraio 2012 ABA ha convenuto Enel ed Enelpower
davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ot-
tenere il riconoscimento della sentenza albanese in Fran-
cia. Enel ed Enelpower si sono costituite in giudizio conte-
stando tale iniziativa.
Successivamente all’instaurazione di tale giudizio, tra il
2012 e il 2013 sono stati altresì notificati a Enel France al-
cuni provvedimenti di sequestro conservativo presso ter-
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Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
161Note di commento

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zi (Saisie Conservatoire de Créances) in favore di ABA di
eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France.
Il 29 gennaio 2018 il TGI ha emesso una decisione favore-
vole a Enel ed Enelpower negando ad ABA il riconoscimen-
to e l’esecuzione in Francia della sentenza del Tribunale
di Tirana per insussistenza dei requisiti richiesti dal diritto
francese ai fini dell’exequatur. In particolare, fra l’altro, il TGI
ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasta con un
giudicato preesistente (il lodo arbitrale del 2002) e (ii) la cir-
costanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò
che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano,
riproponendo la medesima domanda tramite la sua con-
trollata ABA, costituisce una frode alla legge.
Successivamente, con sentenza del 4 maggio 2021, la
Corte d’Appello di Parigi ha rigettato integralmente l’appel-
lo proposto da ABA, confermando integralmente, in parti-
colare, l’inconciliabilità della sentenza albanese con il lodo
arbitrale del 2002 statuita dal TGI, e ha condannato ABA
a rifondere a Enel ed Enelpower 200.000 euro ciascuna a
titolo di spese legali.
In data 21 giugno 2021 ABA ha presentato ricorso dinanzi
la Cour de Cassation avverso la sentenza della Corte d’Ap-
pello di Parigi. Enel ed Enelpower si sono costituite in giu-
dizio e l’udienza di discussione finale della causa è fissata
per il 28 marzo 2023.
Enel ha infine avviato un separato giudizio volto a ottene-
re la liberazione dei sequestri conservativi ottenuti da ABA
e venuti meno in conseguenza della predetta decisione
della Corte d’Appello. Con ordinanza del 16 giugno 2022
il Tribunale dell’Esecuzione di Parigi ha ordinato il rilascio
dei sequestri conservativi, ordinando altresì ad ABA il pa-
gamento in favore di Enel di una somma complessiva pari
a circa 146.000 euro a titolo di risarcimento danni e spese
legali. ABA ha impugnato la predetta ordinanza di rilascio,
chiedendone la sospensione in via cautelare. L’istanza di
sospensione cautelare è stata rigettata il 23 novembre
2022 e l’impugnazione prosegue nella fase di merito. Pa-
rallelamente Enel sta provvedendo ad attivare le necessarie
azioni per il recupero del credito.
Olanda
A fine luglio 2014 ABA ha promosso dinanzi al Tribunale
di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconosci-
mento e l’esecuzione della decisione albanese in Olanda.
In seguito a una sentenza di primo grado favorevole ad
ABA emessa il 29 giugno 2016, con decisione del 17 luglio
2018, la Corte d’Appello di Amsterdam ha accolto l’appello
proposto da Enel ed Enelpower negando il riconoscimento
e l’esecuzione della sentenza albanese in Olanda, in quan-
to arbitraria e manifestamente irragionevole, e pertanto
contraria all’ordine pubblico olandese. Successivamente,
il procedimento dinanzi alla Corte d’Appello è proseguito
relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA
volta a ottenere dalla Corte olandese una decisione sul me-
rito della controversia oggetto del contenzioso in Albania,
e in particolare sull’asserita responsabilità extracontrattua-
le di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione
della centrale in Albania. Con sentenza definitiva del 3 di-
cembre 2019 la Corte d’Appello di Amsterdam ha integral-
mente annullato la sentenza di primo grado del 29 giugno
2016 e ha rigettato ogni pretesa avanzata da ABA, confer-
mando così il diniego del riconoscimento e dell’esecuzio-
ne della sentenza albanese in Olanda. La Corte è giunta a
questa conclusione dopo aver affermato la propria giuri-
sdizione sulla domanda subordinata di ABA e aver analiz-
zato nuovamente il merito della causa ai sensi del diritto
albanese, all’esito del quale ha riconosciuto l’insussistenza
di qualsiasi responsabilità extracontrattuale in capo a Enel
ed Enelpower. In conseguenza della decisione della Corte
d’Appello, Enel ed Enelpower non sono tenute a versare
alcuna somma ad ABA che, al contrario, è stata condan-
nata dalla Corte d’Appello a rimborsare alle società i danni
sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da
quantificarsi nell’ambito di un apposito procedimento, e le
spese del procedimento di primo grado e di appello.
Il 16 luglio 2021 la Corte Suprema ha rigettato integralmen-
te l’impugnazione di ABA avverso le sentenze della Corte
d’Appello, condannandola a rifondere le spese del giudizio.
Le sentenze della Corte d’Appello sono pertanto passate
in giudicato.
Lussemburgo
In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati
notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni seque-
stri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da
entrambe le società del Gruppo Enel nei confronti della
banca.
Parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a
riconoscere in Lussemburgo la sentenza del Tribunale di
Tirana. Il procedimento, a causa di alcuni rallentamenti di
carattere procedurale, si trova ancora in una fase iniziale e
nessun provvedimento giudiziario è stato ancora assunto.
Stati Uniti e Irlanda
Nel 2014 ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur
dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d’Irlanda volti
a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali
Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevol-
mente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23
febbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono pro-
cedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato
di New York.
Arbitrato Kino – Messico
In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Con-
tractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager
SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA (Enel) una domanda
di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv,
Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA
de Cv (insieme, le “Società di Progetto”), nella quale le So-
162 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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cietà di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino
Contractor di alcune previsioni dell’EPC Contract e (ii) da
parte di Kino Facilities di alcune previsioni dell’Asset Mana-
gement Agreement, entrambi contratti relativi ai progetti
solari di proprietà delle tre società attrici.
Enel – la quale è garante delle obbligazioni assunte da Kino
Contractor e Kino Facilities in forza dei predetti contratti
– è stata altresì chiamata in arbitrato, ma senza che siano
state avanzate – per il momento – nei suoi confronti spe-
cifiche domande.
Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA
è azionista minoritario, sono controllate da CDPQ Infrae-
(21) A luglio 2020 è stato emesso un emendamento per posticipare la data di entrata in vigore, prima prevista per il 1° gennaio 2023, al 1° gennaio 2024.
structura Participación SA de Cv (controllata da Caisse de
Dépôt et Placement du Québec) e CKD Infraestructura
xico SA de Cv. Dopo la domanda di arbitrato e la relativa
risposta dei convenuti, le parti si sono scambiate ulterio-
ri memorie introduttive, nell’ambito delle quali la pretesa
economica delle controparti è stata aggiornata in circa 135
milioni di dollari statunitensi, mentre Kino Facilities non ha
insistito nella propria domanda riconvenzionale. Nell’otto-
bre 2022 si è tenuta l’udienza e attualmente pende la fase
conclusiva. Lemissione del lodo arbitrale è attesa per la
metà del 2023.
41. Princípi contabili di futura applicazione
Di seguito l’elenco dei princípi, modifiche ai princípi e alle
interpretazioni la cui data di efficacia per la Società è suc-
cessiva al 31 dicembre 2022.
Amendments to IAS 1 - Classification of Liabilities as
Current or Non-current, emesso a gennaio 2020. Le
modifiche interessano le previsioni dello IAS 1 relativa-
mente alla presentazione delle passività. Più nel detta-
glio, le modifiche chiariscono:
i criteri per classificare una passività come corrente o
non corrente, specificando cosa si intende per diritto
di una società a differire il regolamento e che tale di-
ritto deve esistere alla fine dell’esercizio;
che la classificazione non è influenzata dalle intenzio-
ni o aspettative del management su quando una so-
cietà eserciterà il suo diritto di differire il regolamento
di una passività;
che esiste un diritto di differire solo se la società sod-
disfa le condizioni specificate nel contratto di prestito
alla fine dell’esercizio, anche se il creditore non verifi-
ca la conformità fino a una data successiva; e
che il regolamento si riferisce al trasferimento alla
controparte di liquidità, strumenti rappresentativi di
capitale, altri beni o servizi.
Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a
partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio gen-
naio 2024
(21)
o successivamente.
Amendments to IAS 1 - Non-current Liabilities with
Covenants, emesso a ottobre 2022. Lo IAS 1 richiede di
classificare il debito come non corrente solo nel caso in
cui sia possibile evitare di saldare il debito nei 12 mesi
successivi alla data di bilancio. Le modifiche al principio
migliorano l’informativa da fornire quando la facoltà di
differire il regolamento di una passività per almeno 12
mesi è subordinata al rispetto di covenant e specifica-
no che la classificazione del debito come corrente o non
corrente alla data di bilancio non è influenzata da cove-
nant da rispettare successivamente alla data di bilancio.
Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a
partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024.
Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement
2 - Disclosure of Accounting Policies, emesso a feb-
braio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare
le società nel decidere quali princípi contabili illustrare
in bilancio. Le modifiche allo IAS 1 richiedono di fornire
informazioni sui princípi contabili rilevanti, piuttosto che
su quelli significativi. Una guida su come applicare il con-
cetto di materialità all’informativa sui princípi contabili è
fornita dalle modifiche all’IFRS Practice Statement 2. Le
modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che
hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente.
Amendments to IAS 8 - Definition of Accounting Esti-
mates, emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo
scopo di chiarire come distinguere tra cambiamenti nei
princípi contabili e cambiamenti nelle stime contabili; la
definizione di cambiamenti nelle stime contabili è sosti-
tuita con la definizione di stime contabili intese come
“importi monetari che in bilancio sono soggetti a incer-
tezza nella misurazione”. Le modifiche saranno applica-
bili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio
2023 o successivamente.
Amendments to IAS 12 - Income Taxes: Deferred Tax re-
lated to Assets and Liabilities arising from a Single Trans-
action, emesso a maggio 2021. Le modifiche richiedono
alle società di rilevare la fiscalità differita sulle transazioni
che, alla rilevazione iniziale, danno origine a differenze
temporanee imponibili e deducibili di uguale ammonta-
re. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli eserci-
zi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente.
Amendments to IFRS 10 and IAS 28 - Sale or Contribu-
tion of Assets between an Investor and its Associate or
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
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Relazione sulla gestione
4
Relazioni
163Note di commento

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Joint Venture, emesso a settembre 2014. Le modifiche
chiariscono il trattamento contabile di vendite o con-
ferimenti di attività tra un investitore e le sue collegate
o joint venture. Le modifiche confermano che il tratta-
mento contabile varia a seconda che le attività vendute o
conferite a una società collegata o joint venture costitu-
iscano un “business” (come definito dall’IFRS 3). Lo IASB
ha rinviato indefinitamente la data di prima applicazione
delle modifiche in oggetto.
IFRS 17 - Insurance Contracts, emesso a maggio 2017. Il
principio sarà applicabile a partire dagli esercizi che han-
no inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente.
Amendments to IFRS 16 - Lease Liability in a Sale and
Leaseback, emesso a settembre 2022. Le modifiche
richiedono al venditore-locatario di valutare l’attività
per il diritto d’uso derivante da unoperazione di vendi-
ta e retrolocazione in proporzione al valore contabile
precedente dell’attività oggetto dell’accordo e in linea
con il diritto d’uso mantenuto; di conseguenza, al ven-
ditore-locatario sarà concesso di rilevare solo l’importo
dell’eventuale plusvalenza o minusvalenza relativa ai dir-
itti trasferiti all’acquirente-locatore.
Le modifiche non prescrivono specifici requisiti di valu-
tazione per le passività derivanti da una retrolocazione;
tuttavia, includono esempi che illustrano la misurazione
iniziale e successiva della passività includendo paga-
menti variabili che non dipendono da un indice o da un
tasso. Tale rappresentazione costituisce una deviazione
dal modello generale di contabilizzazione previsto dall’I-
FRS 16, in cui i pagamenti variabili, che non dipendono
da un indice o da un tasso, sono rilevati a Conto econo-
mico nel periodo in cui si verifica l’evento o la condizione
che determina tali pagamenti. A tal riguardo, il vendito-
re-locatario dovrà sviluppare e applicare una policy con-
tabile per determinare i pagamenti del leasing in modo
tale che qualsiasi importo dell’utile o della perdita relativo
al diritto d’uso trattenuto non venga riconosciuto.
Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione,
dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2024; è
prevista l’applicazione retrospettica, in conformità allo
“IAS 8 - Accounting Policies, Changes in Accounting
Estimates and Errors”, per le vendite e le operazioni di
retrolocazione stipulate dopo la data di applicazione ini-
ziale dell’IFRS 16.
La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla
futura applicazione delle nuove disposizioni.
42. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Enel colloca nuovi prestiti obbligazionari
ibridi perpetui da 1,75 miliardi di euro per
rifinanziare alcuni dei suoi bond ibridi in
circolazione
In data 9 gennaio 2023 Enel SpA ha lanciato con successo
sul mercato europeo l’emissione di prestiti obbligazionari
non convertibili, subordinati ibridi perpetui con denomina-
zione in euro, destinati a investitori istituzionali, per un am-
montare complessivo pari a 1,75 miliardi di euro (i “Nuovi
Titoli”).
Lemissione è effettuata in esecuzione della delibera del 14
dicembre 2022 del Consiglio di Amministrazione della So-
cietà, il quale ha autorizzato l’emissione da parte di Enel,
entro il 31 dicembre 2023, di uno o più prestiti obbligazio-
nari non convertibili, sotto forma di titoli subordinati ibridi,
anche di natura perpetua, per un importo massimo com-
plessivo pari al controvalore di 2 miliardi di euro.
La nuova emissione è strutturata nelle seguenti due serie:
prestito obbligazionario da 1.000 milioni di euro non
convertibile subordinato ibrido perpetuo, senza scaden-
za fissa, esigibile solo in caso di scioglimento o liquida-
zione della Società, come specificato nei relativi termini
e condizioni;
prestito obbligazionario da 750 milioni di euro non con-
vertibile subordinato ibrido perpetuo, senza scadenza
fissa, esigibile solo in caso di scioglimento o liquidazio-
ne della Società, come specificato nei relativi termini e
condizioni.
I Nuovi Titoli saranno quotati sul mercato regolamentato
della Borsa irlandese (Euronext Dublin). Si prevede, inol-
tre, che agli stessi venga assegnato da parte delle agenzie
un rating di Baa3/BBB-/BBB- (Moody’s/S&P’s/Fitch) e un
equity content pari al 50%.
Nello stesso giorno è stato inoltre annunciato il lancio di
offerte volontarie volte a riacquistare per cassa, e succes-
sivamente cancellare, per un totale complessivo nominale
pari all’importo raccolto con i Nuovi Titoli, le due seguenti
serie di prestiti obbligazionari ibridi in circolazione:
i. tutto o parte del prestito obbligazionario ibrido perpe-
tuo da 750 milioni di euro equity-accounted con prima
call date ad agosto 2023 e cedola del 2,500%;
ii. il prestito obbligazionario ibrido da 1.250 milioni di dol-
lari statunitensi con scadenza a settembre 2073, call
date a settembre 2023 e cedola dell’8,750%.
L’operazione complessiva è finalizzata a rifinanziare le due
obbligazioni ibride sopra citate ed è in linea con la strate-
gia finanziaria di Enel delineata nel Piano Strategico 2023-
2025, che riafferma l’impegno del Gruppo a mantenere le
obbligazioni ibride quale componente permanente della
propria struttura del capitale.
164 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Risultati della tender offer sul prestito
obbligazionario ibrido perpetuo denominato
in euro e il venir meno del Capped Maximum
Amount per la concomitante tender offer sul
bond ibrido denominato in dollari statunitensi
Con la conclusione dell’offerta volontaria lanciata il 9 gen-
naio 2023, Enel ha comunicato, in data 18 gennaio 2023,
che procederà a riacquistare per cassa il proprio prestito
obbligazionario ibrido perpetuo in circolazione denomi-
nato in euro per un importo nominale complessivo pari a
699.970.000,00 euro.
Il regolamento dell’operazione di riacquisto è avvenuto il
20 gennaio 2023.
Successivamente, avendo raggiunto le condizioni previste
dalla clausola di “clean up call”, che prevedeva al supera-
mento dell’80% di adesione alla tender offer la possibilità di
riacquistare la restante parte del prestito obbligazionario,
con data 27 febbraio 2023 è avvenuta la regolazione per
50.049.000,00 euro, rimborsando completamente il pre-
stito obbligazionario.
A seguito delle adesioni pervenute entro la Early Tender
Deadline del 23 gennaio 2023, e in conseguenza del venir
meno dell’ammontare massimo di accettazione (“Capped
Maximum Amount”) sul prestito obbligazionario in dolla-
ri statunitensi, come annunciato il 18 gennaio 2023, Enel
ha accettato il riacquisto di tutte le offerte validamente
pervenute in relazione al prestito obbligazionario in dol-
lari statunitensi per un importo nominale complessivo di
411.060.000 dollari statunitensi, con data di regolamento
il 26 gennaio 2023.
In data 10 febbraio 2023 è avvenuta unulteriore regolazio-
ne pari a 5.090.278,00 euro.
43. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell’art. 149 duodecies del “Regolamento
Emittenti CONSOB”
I corrispettivi di competenza dell’esercizio 2022 ricono-
sciuti da Enel SpA e dalle sue controllate al 31 dicembre
2022 alla Società di revisione e alle entità appartenenti al
suo network, a fronte di prestazioni di servizi, sono riepi-
logati nella tabella che segue, redatta secondo quanto in-
dicato dall’art. 149 duodecies del “Regolamento Emittenti
CONSOB”.
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (milioni di euro)
Enel SpA
Revisione contabile
di cui:
- KPMG SpA 0,5
- entità della rete KPMG -
Servizi di attestazione
di cui:
- KPMG SpA 2,1
- entità della rete KMPG -
Altri servizi
di cui:
- KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 2,6
Società controllate da Enel SpA
Revisione contabile
di cui:
- KPMG SpA 4,3
- entità della rete KPMG 7, 9
Servizi di attestazione
di cui:
- KPMG SpA 1,3
- entità della rete KPMG 1,1
Altri servizi
di cui:
- KPMG SpA 0,1
- entità della rete KPMG -
Totale 14,7
TOTALE 17,3
3
Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
165Note di commento

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Attestazione dell’Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla
redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio
di Enel SpA al 31 dicembre 2022, ai sensi dell’art. 154-bis, comma 5,
del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell’art. 81-ter
del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971
1. I sottoscritti Francesco Starace e Alberto De Paoli, nella qualità rispettivamente di
Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall’art. 154-
bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
a. l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
b. l’effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di
Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022.
2. Al riguardo si segnala che:
a. l’adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del
sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria. Tale valutazione è stata
effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello “Internal Controls
Integrated Framework” emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the
Treadway Commission (COSO);
b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria non
sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022:
a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti
nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
4. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di
Enel SpA al 31 dicembre 2022, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e
del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla
descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.
Roma, 16 marzo 2023
Francesco Starace
Amministratore Delegato di Enel SpA
Alberto De Paoli
Dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari di Enel SpA
ALBERTO MARIA
GIUSEPPE DE PAOLI
Firmato digitalmente da ALBERTO MARIA
GIUSEPPE DE PAOLI
ND: dnQualifier=2017503298228, c=IT,
o=GRUPPO ENEL/00811720580,
serialNumber=TINIT-DPLLRT65R01G388C,
title=GRUPPO ENEL, sn=DE PAOLI,
givenName=ALBERTO MARIA GIUSEPPE,
cn=ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI
Data: 2023.03.16 07:59:48 +01'00'
Francesc
o Starace
166 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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3
Bilancio di esercizio
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Corporate governance
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Relazione sulla gestione
4
Relazioni
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4.4.
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Relazioni
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Bilancio di esercizio
2
Corporate governance
1
Relazione sulla gestione
4
Relazioni
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Relazione del Collegio Sindacale
all’Assemblea degli azionisti di Enel
SpA (ai sensi dell’art. 153 del decreto
legislativo n. 58/1998)
170 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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172 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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174 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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176 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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178 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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180 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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184 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Relazione della Società di revisione
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188 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Convocazione dell’Assemblea
ordinaria
LAssemblea degli azionisti è convocata, in sede ordinaria, per il giorno 10 maggio 2023, in unica convocazione, alle ore 14:00,
in Roma, presso l’Auditorium - Parco della Musica in via Pietro de Coubertin n. 30, per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della So-
cietà di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 e della Dichiarazione
consolidata di carattere non finanziario relativa all’esercizio 2022.
2. Destinazione dell’utile di esercizio.
3. Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea
ordinaria del 19 maggio 2022. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
4. Determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
5. Determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione.
6. Nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
7. Nomina del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
8. Determinazione del compenso dei componenti il Consiglio di Amministrazione.
9. Piano 2023 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate
ai sensi dell’art. 2359 del codice civile.
10. Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti:
10.1 Prima sezione: relazione sulla politica di remunerazione per il 2023 (deliberazione vincolante);
10.2 Seconda sezione: relazione sui compensi corrisposti nel 2022 (deliberazione non vincolante).
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Michele Crisostomo
190 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Proposta di destinazione dell’utile
dell’esercizio
Signori azionisti,
si ricorda che la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2022-2024 (illustrato alla comunità finanziaria nel mese
di novembre 2021) prevede, con specifico riferimento ai risultati dell’esercizio 2022, la corresponsione agli azionisti di un divi-
dendo fisso – pari a complessivi 0,40 euro per azione – da corrispondere in due tranche, con pagamento programmato nei mesi
di gennaio, a titolo di acconto, e di luglio, a titolo di saldo.
Alla luce di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 3 novembre 2022, ha deliberato, ai sensi dell’art.
2433 bis del codice civile e dell’art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell’esercizio 2022
pari a 0,20 euro per azione, che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 25 gennaio
2023. A tale acconto sul dividendo non hanno concorso le n. 7.153.795 azioni proprie in portafoglio alla “record date” del 24 gen-
naio 2023. In concreto, quindi, l’acconto sul dividendo dell’esercizio 2022 effettivamente distribuito agli azionisti è ammontato
a 2.031.905.230,20 euro, mentre un importo di 1.430.759,00 euro è stato destinato alla riserva “utili accumulati” a fronte delle
azioni proprie risultate in portafoglio alla “record date” sopra indicata.
Tenuto conto che l’utile netto civilistico di Enel SpA relativo all’esercizio 2022 ammonta a circa 7.157 milioni di euro e considerato
l’acconto sul dividendo già distribuito, il Consiglio di Amministrazione Vi propone la distribuzione di un saldo dividendo pari a
0,20 euro per azione (per un importo complessivo massimo pari a circa 2.033 milioni di euro, secondo quanto appresso indica-
to), da mettere in pagamento nel mese di luglio 2023.
Si segnala inoltre che, a partire dall’esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l’emissione di prestiti obbliga-
zionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta “perpetua. Questi ultimi, ai sensi dei princípi contabili interna-
zionali IAS/IFRS, sono rappresentati contabilmente tra gli strumenti di capitale e i relativi interessi devono essere contabilizzati a
rettifica del patrimonio netto nel momento stesso in cui sorge l’obbligazione di pagamento. A tale riguardo, nel corso dell’eser-
cizio 2022 Enel SpA ha posto in pagamento, a favore dei possessori dei suddetti prestiti obbligazionari, un importo complessivo
pari a circa 123,4 milioni di euro.
Tutto ciò premesso, e considerato che la riserva legale già ammonta alla misura massima pari a un quinto del capitale sociale
(secondo quanto previsto dall’art. 2430, comma 1, del codice civile), sottoponiamo alla Vostra approvazione il seguente
Ordine del giorno
LAssemblea di Enel SpA, esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,
delibera
1. di destinare come segue l’utile netto dell’esercizio 2022 di Enel SpA, pari a 7.157.365.948,95 euro:
alla distribuzione in favore degli azionisti:
0,20 euro per ognuna delle 10.159.526.151 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di “stacco cedola” (tenu-
to conto delle 7.153.795 azioni proprie risultate in portafoglio alla “record date” indicata nel presente punto elenco), a
copertura dell’acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2023, previo stacco in data 23
gennaio 2023 della cedola n. 37 e “record date” (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi
dell’art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mer-
cati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 24 gennaio 2023, per un importo complessivo pari a
2.031.905.230,20 euro;
0,20 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di “stacco cedola
del 24 luglio 2023 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla “record date” indicata nel punto 2 della
presente delibera), a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo massimo pari a 2.033.335.989,20 euro;
alla riserva denominata “utili accumulati”, a copertura degli importi corrisposti nel corso del 2022, alla scadenza delle ri-
spettive cedole, ai possessori dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta “perpetua
emessi da Enel SpA, un importo complessivo pari a 123.434.990,29 euro;
191
Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio

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alla medesima riserva denominata “utili accumulati” la parte residua dell’utile stesso, per un importo complessivo minimo
di 2.968.689.739,26 euro, che potrà incrementarsi in relazione al saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni
proprie che risulteranno in portafoglio alla “record date” indicata nel punto 2 della presente delibera;
2. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo di 0,20 euro per azione ordinaria – al
netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla “record date” appresso indicata – a decorrere dal 26 luglio
2023, con “data stacco” della cedola n. 38 coincidente con il 24 luglio 2023 e “record date” (ossia, data di legittimazione al
pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell’art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell’art. 2.6.6,
comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 25 luglio 2023.
192 Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2022

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Concept design e realizzazione
Gpt Group
Revisione testi
postScriptum di Paola Urbani
Pubblicazione fuori commercio
A cura di
Comunicazione Enel
Enel
Società per azioni
Sede legale 00198 Roma
Viale Regina Margherita, 137
Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v.
Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580
R.E.A. 756032 Partita IVA 15844561009
© Enel SpA
00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

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